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Autore: whatashame    16/07/2011    10 recensioni
Hermione sbatté le palpebre. Un gomito maschile era appoggiato sulla sua spalla ed un braccio muscoloso era abbandonato di traverso sul suo torace, mentre una mano dalla lunghe dita pallide e sottili copriva la sua casa di appartenenza, il suo grado e, cosa di non trascurabile rilevanza, il suo seno sinistro.
La ragazza, perplessa, sbatté la palpebre di nuovo, poi voltò leggermente la testa. Il suo naso si scontrò con una dolorosa consapevolezza olfattiva. Odore di maschio, di uomo. Puzza di sudore e di calzini sporchi.
Oh Merlino!!! Urlò interiormente il suo cervello insonnolito.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Da V libro alternativo
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S.O.S. - Shock on Saturday night





La ruota dentata avanzò con un clangore metallico, gli ingranaggi scattarono e finalmente l'orologio della torre nord batté otto rintocchi. Un suono lento, cadenzato e grave echeggiò per tutto il castello, che giaceva ancora addormentato in una languida domenica mattina.


Hermione Granger, sdraiata a pancia in su, lo avvertì come un fruscio ovattato che proveniva da lontano.

Come una bimbetta recalcitrante alla sveglia il primo giorno di scuola, mosse appena le gambe e seppellì la testa contro qualcosa di morbido al suo fianco, mentre avvertiva distintamente un peso gravarle sul petto.


I raggi delicati del sole novembrino filtravano dall'intelaiatura di ferro battuto della finestra disegnando elaborati intrecci di ombre sulla parete di fronte e la luce le pioveva sul viso.

La ragazza strinse le palpebre e le sembrò che quel chiarore giungesse nella stanza attraverso un'immensa coltre di nubi. Pigramente aprì gli occhi assonnati e fissò l'intonaco spoglio: il candore perlaceo della luce regalava riflessi cangianti all'unica immagine appesa al muro, che raffigurava una specie di troll con un'ispida barba incolta e un considerevole problema di peli superflui.


Buffo, non ricordava che Lavanda avesse cambiato il poster di Giustino BieBello - l'incantatore pop del momento - con quello della sua ennesima nuova fiamma rock (...rock?!?!).


Portò lo sguardo alla finestra e poi di nuovo al muro. Infine lo lasciò scivolare sui suoi piedi.


Hermione sei un'idiota, pensò accigliandosi.


La strega più brillante della sua età si era addormentata con una scarpa ed un calzino. L'altro piede invece era nudo e la sua gamba liscia e bianca riposava scomposta su un cuscino di tela scura. Più in là giaceva un mucchietto informe di stoffa appallottolata.


Cervello Mio Adorato...che fine hai fatto ieri sera mentre mi mettevo a letto?


Hermione risalì con lo sguardo dall'alluce al polpaccio tornito, si soffermò sul ginocchio e poi sulla pelle morbida della coscia che sbucava provocante fuori dalla gonna. Nella sua lenta esplorazione gli occhi scuri della ragazza si posarono qualche secondo sulla gonna plissettata dell'uniforme scolastica e poi sul maglioncino grigio e pruriginoso della divisa di Hogwarts. Infine, come era sua abitudine, andarono automaticamente a cercare il riflesso dorato della spilla da Prefetto appuntata sotto lo stemma del Grifondoro.


Non solo, per un qualche oscuro motivo, Hermione non dormiva in pigiama, ma purtroppo per lei quella mattina quella P ormai tanto familiare, quella P che stava ad indicare ogni giorno Perfezione e Perseverante Prefetto, Personificazione di solerzia, Pertinace ricerca del giusto e Pedissequa osservanza delle regole, la P dei suoi gloriosi successi, non l'accolse nel suo confortevole abbraccio di riconosciuti traguardi, ma ad abbracciarla trovò invece un avambraccio fasciato dalla camicia bianca regolamentare della scuola.


Hermione sbatté le palpebre. Un gomito maschile era appoggiato sulla sua spalla ed un braccio muscoloso era abbandonato di traverso sul suo torace, mentre una mano dalla lunghe dita pallide e sottili copriva la sua casa di appartenenza, il suo grado e, cosa di non trascurabile rilevanza, il suo seno sinistro.

La ragazza, perplessa, sbatté la palpebre di nuovo, poi voltò leggermente la testa. Il suo naso si scontrò con una dolorosa consapevolezza olfattiva. Odore di maschio, di uomo. Puzza di sudore e di calzini sporchi.


Oh Merlino!!! Urlò interiormente il suo cervello insonnolito.


Poi quello stesso naso si scontrò (ma questa volta non in senso figurato) contro un torace maschile. Hermione ebbe a malapena il tempo di osservare che quel torace era letteralmente ricoperto da peli scuri - che schifo! - che il suo cervello (di nuovo lui!!!) aveva già stimato che braccio e petto villoso non potessero appartenere alla stessa persona. A meno che quella persona - cioè il proprietario della pancetta da burrobbirra accanto a lei - non si fosse staccato il braccio sinistro e lo avesse appoggiato sul fianco destro della ragazza.


Oh Merlino!!! Gridò il suo encefalo (da cui, allo stato dell'arte, voleva assolutamente il divorzio causa alto tradimento. E niente alimenti!!!)


Hermione si tirò a sedere di scatto buttando malamente di lato il braccio che l'aveva stretta per tutta la notte. Nel frattempo il suo cervello, che sembrava reclamare a gran voce una certa autonomia e un buon avvocato divorzista (visto che proprio non si decideva a rendersi utile con una reazione tipo attacco/fuga) si soffermò su un dettaglio inutile.


Draco Malfoy, che mediamente si comportava come una specie di spocchioso Piccolo Lord viziato, incredibile a dirsi, non aveva nulla in comune con la Principessa sul pisello. Prima di tutto perché era ben noto che le ragguardevoli dimensioni dell'ortaggio nei suoi pantaloni non avrebbe permesso a nessuno di associarlo ad una principessa - e quel mucchietto atrofico di neuroni che occupavano lo spazio tra i suoi capelli e il naso le suggerì di chiedersi come diavolo potesse lei sapere una cosa del genere – e secondo perché gli aveva scostato il braccio con la consumata grazia di Godzilla e lui, invece di svegliarsi di colpo (o lentamente, o stiracchiandosi languidamente come un modello sexy da pubblicità di lingerie, o saltando su come un piccolo boy scout al primo squillo di tromba o insomma...in un qualsiasi altro modo) si era bellamente limitato a ritirare al braccio e a rannicchiarsi ulteriormente su se stesso, avvicinando inconsapevolmente il viso a quello dell'altra persona sdraiata sui cuscini.


Ma insomma la reazione di fuga o attacco? Quella cosa utile che avevano persino i ricciocorni schiattosi e i nargilli?!?!? Le serviva proprio un cervello nuovo...o almeno un paio di neuroni factotum che le procurasse delle cesoie affilate per tagliare quel braccio che aveva osato non solo sfiorarla, ma anche stringerla e palparle lascivamente un seno (questi dettagli li aveva aggiunti di sana pianta il suo emisfero desto, accanito fan di Gossip Girl e polpettoni zuccherosi assortiti)!!!


La poltiglia inutile di materia grigia fra le sue orecchie - usurpatrice abusiva di proprietà privata, e mai che se ne stesse zitta!!! - le ricordò che sui cuscini sparpagliati sul pavimento c'era non solo Draco Lucius Malfoy, in tutta la sua dormiente bellezza, ma anche un altro ragazzo, che al momento russava a bocca aperta ad un centimetro dalla faccia del Serpeverde con cui condivideva il cuscino.


Harry Potter se ne stava sdraiato a pancia all'aria con solo i pantaloni addosso e mostrava il petto incredibilmente irsuto (e anche la pancetta da pensionato beone) con una certa fierezza. Dormiva con le fauci spalancate e a gambe larghe, mentre arpionava con forza la bacchetta fra le dita.


Ma come diavolo erano finiti in quell'assurda situazione??? Si chiese Hermione incapace di elaborare una spiegazione plausibile.

Ricordava vagamente di essere andata alla festa di quegli alcolizzati dei Corvonero, ma come ci era finita....

...dove era finita?


Si guardò attorno. Una rapida perlustrazione ai banchi e al ritratto di Rufus Flemmings, il miglior inventore di incantesimi del terzo millennio, noto per il suo aspetto non propriamente attraente e per aver brevettato l'incanto per la crescita di peli&pustole (e per la sua abitudine a testare su di sé la proprie donchisciottesche creazioni), la informarono sul fatto di trovarsi nell'aula di incantesimi sdraiata - per la verità al momento acciambellata - fra i cuscini che Vitious usava per far esercitare gli allievi del quinto con gli incantesimi di appello.


Osservando le stanza, a pochi centimetri dal suo piede nudo, ritrovò il calzino smarrito, sepolto sotto un federa floscia ed un mucchietto di piume. Con dita decise afferrò la federa per riappropriarsi dell'indumento.

Non ci riuscì...e questa volta non era colpa del suo cervello, quanto piuttosto della paralisi dei nervi delle braccia.


Sollevando infatti la federa, quella federa di lino chiaro che era stata così vicina alle sue gambe fino ad un attino prima, aveva scoperto il segreto celato ai suoi occhi dall'ordito di lino intrecciato. Sulla stoffa chiara in un contrasto cromatico perfetto col bianco puro del copriguanciale, piccole macchie scarlatte facevano mostra di sé.


Sangue....


Oh Merlino!!! Che era successo la sera - o la notte - precedente???


Perché Draco Malfoy, Hermione Granger ed Harry Potter dormivano tranquillamente vicini sulle piastrelle lucide dell'aula di incantesimi?


Perché il bambino sopravvissuto era a petto nudo?


Perché c'era un cuscino macchiato di sangue sul pavimento?


Perché Hermione Granger, scarmigliata e con un fungo atomico al posto dei capelli, aveva un calzino solo ed una scarpa dispersa? E perché la suddetta Hermione, notoriamente astemia e morigeratezza incarnata, ricordava appena Lisa Tupin che le porgeva un cocktail fruttato rosa shocking e poi il vuoto pneumatico?


Ma sopratutto...perché diavolo Draco Malfoy che l'aveva tenuta stretta per tutta la notte (altro particolare inventato dal suo inutile cervello, visto che non ricordava assolutamente nulla...) aveva la cintura dei pantaloni slacciata e la patta aperta???


Oh Merlino!!!


Decisa a venire a capo di quella situazione surreale e ai limiti dell'assurdo - e visto che l'ectoplasma soave che aveva momentaneamente al posto della materia grigia non se ne veniva fuori con una strategia migliore - si schiarì la voce per richiamare l'attenzione dei due ragazzi che ronfavano beatamente appollaiati sui cuscini, a pochi centimetri di distanza l'uno dall'altro.


-Hem, hem - provò schiarendosi la gola.


Sua altezza la Principessa Malfoy borbottò: - Ancora cinque minuti mammina - mentre Harry Pancetta Potter russò ancora più forte.


- Hem, hem... - tentò di nuovo Hermione stizzita, sentendosi spaventosamente simile alla Umbridge.


- Ci sono i pancakes? - domandò Malfoy sorridendo nel sonno come un ebete. Harry, infastidito dal rumore, si girò sul fianco, volgendo il viso verso il cercatore di Serpeverde. Poi si portò una mano ad asciugare un rivolo di saliva che gli colava da un angolo della bocca, ancora aperta, da cui fuoriuscivano suoni degni del rituale di accoppiamento tra giganti di montagna.


- Hem, hem - fece Hermione per la terza volta, ma Harry e Draco, la cui distanza ormai era ridotta ad una mera illusione d'aria, per tutta risposta si avvicinarono ulteriormente e mentre Malefico Malfoy arpionava il cuscino con le dita, Harry lo abbracciò di slancio, scambiandolo probabilmente a sua volta per un cuscino...o più probabilmente per Cho Chang.


- Ragazzi SVEGLIA!!! – esplose Hermione con voce degna di una banshee della brughiera.


Il Serpeverde sbatté vezzosamente le ciglia come la Bella Addormentata delle favole babbane dopo il bacio del principe azzurro, mentre il Grifondoro smetteva finalmente di russare. Poi entrambi aprirono gli occhi contemporaneamente ritrovandosi ad un centimetro dal naso (e dalla bocca) del proprio nemico storico.


Un urlo inumano riecheggiò per tutto il castello mentre Draco Malfoy ed Harry Potter si staccavano alla velocità della luce.



Hermione Granger, per una volta in vita sua davvero senza parole, si ritrovò per l'ennesima volta a dialogare coi propri, defunti e terribilmente compianti, neuroni.


Oh Merlino!!!










Lo giuro gli ultimi due capitolo di “Auror: il tuo wizard azzurro”, saranno postati al più presto!!! Perdonatemi ma sto avendo qualche problemino con il penultimo capitolo...

   
 
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