*Grilli*
Ma come no?? Dai, sono io, l'autrice!! Beh, viusto che di ripresentarmi non ho voglia, leggete i capitoli prima! xD
Comunque, sono tornata! Quindi non posso parlare molto, ma spero di ricevere tante tante tante recensioni!
Buona lettura, e commentateeeeee!
Baci, Nicky
Capitolo 4: Scuola e sorprese
Pov Bella
«Cosa
succede qui?» gridò Charlie entrando nel garage
«Ehm…
Ecco noi…» balbettai io
«Cosa
è tutto questo casino? Cosa avete combinato?»
chiese mio padre
«Diciamo
che ci siamo fatti un po’ prendere la mano» ci
giustificò Alice
«Lo
vedo… Ora ripulirete tutto! E vi conviene farlo in
fretta!» disse Charlie, e se
ne andò. Noi scoppiammo a ridere.
«Mettiamoci
al lavoro ragazzi!» disse Edward.
Impiegammo
2 ore a ripulire tutto quanto, e alla fine eravamo esausti.
«Finalmente!
Ce l’abbiamo fatta!» disse Jasper
«Sono
finita… Voglio una doccia!» disse Rose, e tutti
fummo d’accordo. Una bella
doccia non ce l’avrebbe levata nessuno.
Io la
feci per prima, e fui felice quando il getto caldo si infranse sulla
mia
schiena sciogliendo i muscoli. Quando mi fui insaponata e risciacquata,
uscii e
mi avvolsi un asciugamano intorno al corpo. Uscii dal bagno, e trovai
Edward
fuori dalla porta. Non appena mi vide strabuzzò gli occhi.
Io gli sorrisi
provocante e mi allontanai, diretta in camera. Avevo notato il suo
sguardo
malizioso appena mi aveva vista. Quelle iridi smeraldo erano piene di
lussuria,
e per un momento ci ero quasi cascata. Ma poi mi ero ricordata di Jake,
ed ero
rinsavita.
Mi
vestii, e senza cenare mi addormentai. Era stata una giornata
incredibile!
Pov Edward
Quel
maledetto angelo tentatore! Mi si era presentata davanti in
asciugamano, mi
aveva sorriso e se ne era andata! Alla vista di quelle gambe perfette,
della
pelle diafana, e del suo corpo coperto solo da un asciugamano qualcosa
lì sotto
si era risvegliato… Qualcosa di notevole!
Era
passato molto tempo da quando avevo dovuto accontentarmi da solo, ma
adesso non
avevo scelta. Entrai nel bagno, e la prima cosa che mi colpì
fu il suo odore.
Fragola e fresia. Inebriante. Mi spogliai in fretta e mi infilai sotto
il getto
della doccia. Cominciai a massaggiare il mio membro con movimenti
lenti,
immaginando che fosse Bella con le sue piccole mani a farlo. Aumentai i
movimenti, fino a raggiungere l’apice. Mi sentivo appagato,
ma avrei tanto
voluto che fosse Bella a fare quello che avevo appena fatto io.
Basta
Edward!
Mi rimproverai. Rischiavo di
eccitarmi di nuovo. Velocemente mi insaponai e mi sciacquai. Finii la
doccia in
fretta, e poi uscii. In asciugamano mi diressi verso la mia stanza, non
incontrando nessuno per fortuna. Non appena entrai e mi vestii, mi
infilai a
letto. Ero davvero sfinito, soprattutto per quello che era successo con
Bella.
Accidenti a lei! Con questi pensieri mi addormentai, inconsapevole di
quello
che sarebbe successo il giorno dopo.
Pov Bella
La
sveglia decise di suonare proprio quando io ero nel bel mezzo di un
sogno
meraviglioso,ma tutto fu spazzato via da quell’aggeggio
infernale. Guardai
l’ora.
Le
6.35, ed io dovevo essere a scuola alle 8!
Mi
ricordai però tutto il tempo che ci mettevo a prepararmi,
quindi anche se di
malavoglia mi alzai e mi diressi verso il bagno.
I miei
capelli erano un incubo, sembravano una balla di fieno. Mi pentii
immediatamente di essere andata a letto senza asciugarmi i capelli, ma
avevo
ben altro a cui pensare. Rassegnata, mi adoperai per sciogliere quel
miscuglio
di nodi che si era venuto a creare. Dopo una mezz’ora e un
centinaio di
imprecazioni, finalmente riuscii a rendere i miei capelli presentabili.
Poi
corsi verso il cassetto, e ne tirai fuori una piastra, che misi a
scaldare.
Nell’attesa decisi di truccarmi, ovviamente in modo molto
semplice: un po’ di
ombretto bianco, matita grigia sopra gli occhi, un po’ di
mascara e una
spruzzata di fard… Et voilà! Nel frattempo la
piastra aveva raggiunto la
temperatura giusta, quindi cominciai con pazienza a stirare i capelli.
Alla
fine avevo raggiunto un risultato più che accettabile
Tornai
in camera, e una volta posizionata davanti all’armadio fui
presa dal dilemma
che assillava tutte le ragazze il primo giorno di suola: cosa mi metto?
Presi
a scartare velocemente ogni capo possibile ed immaginabile, e alla fine
mi
arresi, optando per un paio di semplici shorts e una canottiera bianca
con un
tramonto rosato, il tutto accompagnato dalle mie adorate converse
bianche.
Scesi
per fare colazione, e mi stupii nel trovare Edward, Jasper ed Emmet
già pronti.
Rosalie ed Alice probabilmente avevano qualche problema di tipo
femminile,
ovvero lo stesso dilemma che aveva assillato me qualche minuto prima.
Conoscendo
mia sorella però sapevo che ci avrebbe messo il doppio di
me, e se Rose era
fatta della stessa pasta… Allora sarebbero stati guai.
«Bella,
sai chi ci verrà a trovare oggi?» chiese
retoricamente mio padre
«Chi?»
risposi io, distrattamente
«Tanya,
tua cugina»
A
sentire quel nome mi si gelò il sangue nelle vene. Tanya?
QUELLA Tanya? La
stessa ragazza che ogni santa volta che viene qua mi rinfaccia il fatto
che lei
ha milioni di ragazzi ai suoi piedi? La stessa ragazza che una volta mi
ha
fatto mollare con il mio fidanzato perché non sopportava che
qualcuno potesse
volere me e non lei? QUELLA Tanya?
Evidentemente
mio padre si doveva essere accorto della mia espressione sbigottita,
perché si
affrettò a dire:« Rimarrà qui solo due
settimane, e nel frattempo frequenterà
la tua scuola…»
No,
ok. Non si era accorto della mia espressione, perché
altrimenti l’avrebbe
chiamata e le avrebbe detto di riportare quel sedere rifatto a Los
Angeles,
dove era bene che stesse.
«… e
sono sicuro che andrete molto d’accordo, come sempre
no?» concluse Charlie
Io non
ero ancora riuscita a spiccicare parola, quando vidi scendere Alice e
Rosalie
vestite e truccate di tutto punto.
«Bella,
ma cos’è quella faccia? Sembra che sia morto
qualcuno» mi punzecchiò Alice
«Sta
per morire qualcuno» la corressi, a denti stretti
«Cosa?
Spiegati sorellina» disse Ali
«Papà
mi ha appena detto che ci verrà a trovare la nostra ADORATA
cuginetta Tanya»
dissi, con estremo disgusto
«COSA?
Stai scherzando spero?» la reazione di Alice a quanto pare
è stata molto più
esplicita della mia…
«Ma
dai, sono certo che andrete d’accordissimo!»
sorrise papà
«Certo…
Sempre se non ci scanniamo a vicenda!» intervenni io
«Ma se
da bambine siete sempre andare d’accordo! Non fate
storie!» disse papà, e uscì.
«Ma
chi è questa Tanya?» chiese a quel punto Edward
«Semplice.
Tanya è la persona più egoista, antipatica,
superficiale, permalosa…» cominciai
«… puttana,
stronza, volgare e stupida che esista al mondo» concluse per
me Alice
«Insomma,
una persona adorabile» concluse Emmett
«Oh,
non immagini quanto…» dissi io, sarcastica
«Ragazzi!
Presto, o farete tardi!» sentii dire da mia madre.
Tutti,
dopo averla salutata, uscimmo fuori nel’aria fresca del
mattino.
«Come
facciamo per le macchine?» chiese Edward
«Beh,
io ed Alice abbiamo una macchina ciascuno, e i vostri genitori hanno
mandato
qui una delle vostre» dissi io semplicemente
«Qualeeee?»
gridò Ed correndo a tutta velocità verso il
garage. Rimase deluso quando invece
di una delle auto di lusso che era abituato ad avere di solito
trovò una
semplice Volvo c30 grigio metallizzato.
«Ma..
Questa non è nostra!» si lamentò
«Beh,
questa è quella che i vostri genitori hanno
spedito» dissi io semplicemente
«Va
beh, dai ragazzi accontentiamoci, Poteva andarci peggio, no?»
disse Jasper, e i
due assentirono.
«Rose,
i tuoi non hanno mandato nulla… Ma comunque credo che tu
possa venire in auto
con noi» sorrise Alice
«Ah…
Beh grazie mille» sorrise a sua volta Rosalie.
«Quindi,
siamo in sei e abbiamo tre macchine. Ne useremo solo due: in una ci
staremo io,
Edward e Jasper, e nell’altra Emmett, Rosalie e Alice. Va
bene» dissi io.
Quindi,
dopo esserci sistemati, partimmo tutti alla volta della scuola.
Quando
arrivammo
la campanella non era ancora suonata, quindi uscimmo e ci dirigemmo in
segreteria per permettere ai nuovi arrivati di prendere il loro orario.
«Allora…
Alla
prima ora ho Letteratura, voi?» chiese Rosalie
«Io
Scienze» disse
Jasper
«Io
Biologia»
dissi
«Io
ho scienze, e
Alice… Fisica» disse Emmett
«Io
invece sono
con Bella» disse Edward, sorridendomi.
Che bel sorriso…
No!
Non devo
pensare queste cose, io sono fidanzata!
Pov Edward
Sorrisi
a Bella, e
vidi le sue guance imporporarsi. Poi però arrivò
un ragazzo con gli occhi neri
e i capelli scuri, e dei muscoli da far invidia ad Emmett, che prese
Bella e la
baciò sulle labbra.
«Ciao
amore» la
salutò. Cosa? Amore? Era
il suo
fidanzato?
«Ciao
Jake»
rispose lei, abbracciandolo.
Si,
erano
fidanzati. Sentii qualcosa ribollirmi nelle vene, qualcosa di molto
simile ad
un fuoco… Gelosia? No,
non potevo
essere geloso di lei, la conoscevo appena che diamine!
«Jacob,
loro sono
i Cullen, Edward Jasper ed Emmet, e lei è Rosalie
Hale» ci presentò Bella. Poi
la campanella suonò, e tutti ci dirigemmo nelle rispettive
classi. Io mi
sedetti vicino a Bella, considerato che non c’erano altri
posti. Le lezione
passò in fretta, così come tutta la mattinata, e
ci ritrovammo in mensa con gli
altri.
«Allora,
come è
andata?» chiese Alice
«Bene…
Diciamo che
non ho capito niente» rispose Emmett, ridendo
«Come
al solito
allora» lo stuzzicò Edward.
Mangiammo
così,
chiacchierando degli argomenti più disparati, e poi ci
dirigemmo nuovamente a
lezione.
Anche
il
pomeriggio passò velocemente, tranne che per un piccolo
particolare che mise a
repentaglio il mio autocontrollo. A lezione di ginnastica, Bella si
presentò
con un paio di shorts molto shorts
e
con una canotta che lasciava scoperta una bella porzione di pancia. Ma
in
questa scuola non ci sono regole? A quanto pare no, visto che tutte erano così. Comunque,
dopo questo
imprevisto (molto piacevole direi) tornammo a casa, e appena mise piede
fuori
dalla macchine Bella mise su un espressione da condannata a morte. Vidi
arrivare la macchina della polizia, con a bordo Charlie e…
La ragazza che mi
ero fatto in aereo.
«Ragazzi,
vi
presento Tanya» disse Charlie.
Oh, Cazzo.