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Autore: Nymphy Lupin    18/07/2011    9 recensioni
Prima classificata al "My Best Story - Only Edit Contest" di Luna Ginny Jackson e vincitrice premio miglior caratterizzazione personaggi.
Più l’uomo esitava, più la speranza negli occhi di Andromeda svaniva. Cos’era successo? Perché non parlava?
Remus prese un respiro.
« Abbiamo trovato il corpo in un bosco ».
Don’t you cry tonight
I still love you baby

Storia partecipante al "Edite e Inedite - Non i soliti personaggi!" contest di REAwhereverIgo.
Genere: Introspettivo, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Andromeda Tonks | Coppie: Ted/Andromeda
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Don’t cry

 
 Un rumore alla porta. Silenzio.
Dora si avvicinò all’uscio, la bacchetta pronta.
« Stai attenta » sussurrò Andromeda.
« Chi è? »
Una voce rispose da fuori:
« Sono Remus… »
Andromeda distolse lo sguardo. Per un attimo aveva sperato… Ci sperava ogni volta, quando sentiva un rumore, un semplice fruscio, ma niente. Erano passati mesi, e ancora nessuna notizia. Ancora non era tornato.
Intanto Dora aveva fatto entrare Remus. Lo guardò di sfuggita: era pallido e infreddolito, probabilmente era stato fuori tutto il pomeriggio. Sembrava dovesse dire qualcosa. Tornò a guardare la candela sul tavolo. Quale sarebbe stata la nuova? Un altro attacco? Una nuova legge del Ministero contro i Nati Babbani? Tu-Sai-Chi aveva preso Harry Potter? Ormai c’era solo una cosa che poteva interessarle, e di sicuro non era per questo che Remus era venuto.
 

Don’t hang you head in sorrow
and please don’t cry
 

 

« Cosa c’è, Remus? Qualche novità? »
Silenzio. Esitava.
« Sì. Abbiamo trovato… Ted ».
Le due donne trattennero il fiato, guardandolo. I capelli di Dora stavano prendendo una sfumatura sempre più scura.
« Do-dov’è? Dov’è Ted? »
Più l’uomo esitava, più la speranza negli occhi di Andromeda svaniva. Cos’era successo? Perché non parlava?
Remus prese un respiro.
« Abbiamo trovato il corpo in un bosco ».
Vuoto. C’era il vuoto attorno a lei. Quell’unica parola, “corpo”, aveva cancellato tutto. Le mancava l’aria. Non respirava. Improvvisamente quella stanza era troppo piccola. Si alzò di scatto dalla sedia, senza badare agli altri due, e uscì.
Non era prudente star fuori a quell’ora, con il buio, di quei tempi. Ma per Andromeda fu una liberazione. Fece dei respiri profondi, cercando di pensare lucidamente.
Non poteva essere vero. Si erano sbagliati, non era lui. Non poteva essere lui. Aveva promesso che sarebbe tornato. E Ted non mentiva, le manteneva sempre, le promesse. Le aveva promesso che l’avrebbe amata. Che avrebbero costruito una famiglia insieme. Che la loro bambina sarebbe stata al sicuro. Le aveva promesso che ci sarebbe sempre stato. E che sarebbe tornato.
Allora perché non c’era? Perché non era lì con lei? Perché l’aveva abbandonata?
« Mamma? »
 

Don’t you cry tonight
I still love you baby

 
Dora l’aveva raggiunta fuori, il volto rigato di lacrime.
Lei non poteva piangere. Non ce la faceva. Ted non poteva averla lasciata sola. Era ancora là fuori, da qualche parte. E sarebbe tornato. Gli occhi le bruciavano per l’aria fredda. Non per le lacrime. Per l’aria.
L’ultima volta che aveva pianto… erano passati più di vent’anni. No, aveva pianto ancora, ora ricordava. Per Regulus, e per Sirius. Ma c’era sempre stato Ted, con lei. Da quando se n’era andata di casa, c’era sempre stato lui ad asciugarle le lacrime. Ora non poteva piangere, chi l’avrebbe consolata?
Sorda ai richiami della figlia, salì in camera e si gettò sul letto. Una lacrima le solcò le guance.
 

Give me a kiss before you tell me goodbye

 
« Hai tutto? »
« Sì, non preoccuparti. Non starò via molto, tornerò presto ».
« Me lo prometti? »
« Te lo prometto ».
« Baciami ».
Era stato l’ultimo. L’ultimo bacio prima dell’addio. L’aveva abbracciata, stringendola forte fra le sue braccia. L’aveva baciata sulle labbra, sul viso, tra i capelli. Nonostante lo negassero, entrambi in qualche modo sapevano che quello era un addio.
« Ti amo, Meda. Non piangere, tornerò. La guerra finirà. Tornerò da te. È una promessa. Non piangere ».
 

I still be thinkin’ of you
and the times we had

 
Distesa sul letto, poteva ancora sentire i suoi baci, i suoi abbracci, le sue carezze, la sua voce.
Mentre osservava il soffitto, ricordava ogni singolo momento passato insieme. Le corse nei corridoi, fino a raggiungere un’aula in disuso. Le risate, per essere riusciti a sfuggire di nuovo a Narcissa. L’eccitazione, per un segreto che era solo loro. L’amore, che faceva dimenticare ogni regola. La paura, per le conseguenze che prima o poi avrebbero dovuto affrontare. I baci, dati di nascosto. La passione. I sorrisi. L’emozione.
Un’altra lacrima le scese dagli occhi. Seguita da un’altra, e un’altra ancora. Non riusciva più a controllarle.

 

Don’t you cry tonight
There’s a heaven above you

 
Non piangere, Meda.
Sono qui con te, ci sono sempre stato.
Non piangere.
Vorrei poterti stringere ancora, asciugarti quelle lacrime.
Non piangere.
Vorrei poterti dire ancora una volta quanto ti amo.
Non piangere.
Può sembrare che io sia troppo lontano.
Non piangere.
Ti sono vicino, guarda in alto.
Non piangere.
Lo vedi il cielo?
Non piangere.
Da qui posso vegliare su di te.
Non piangere.
 

And please remember that I never lied

 
« Qualunque cosa accada, io ci sarò sempre ».
Non mentivo, Andromeda. Non ti ho mai mentito.
O forse sì.
Ti ho detto che sarei tornato. Ma in verità non me ne sono mai andato. Sono sempre rimasto con te, nel tuo cuore. E tu nel mio. Sempre.
E anche adesso, sono con te. Non me ne sono andato. Ti basterà pensarmi, e sarò lì, al tuo fianco. Non posso lasciarti, non ce la farei. Ho sempre avuto bisogno di te.
Lo so, non basta. Vorrei poter essere lì ad abbracciarti. Ad aiutarti a star bene.

 

You gotta make it your own way
but you’ll be alright now sugar

 
Devi imparare a ricevere il mio amore in un modo diverso. Ma so che ce la puoi fare. Sei forte, Andromeda, ho fiducia in te. Ti sembrerà che tutto sia perduto, ma io posso ancora esserci. Cercami nel tuo cuore. Vedrai, tutto andrà per il meglio. Ricorda che ti amo. Ricorda quello che abbiamo costruito insieme. Ricordami, e io ci sarò sempre. Quando avrai bisogno di me, ci sarò.
Puoi farcela, Andromeda. Fallo per te, per me, per nostra figlia e per il bimbo in arrivo. Fallo per loro. Hanno bisogno di te.
E per favore, non piangere. Andrà bene.
Non piangere. Io ti amo ancora.
 
 

You’ll feel better tomorrow
Come the morning light now baby


 

*Angolo autrice*
La canzone è "Don't cry" dei Guns'n'Roses.


 



Prima classificata: Nymphy Lupin


Nymphy Lupin con “Don’t Cry”
Grammatica e Lessico 10/10
Originalità 9,5/10
Stile 10/10
Caratterizzazione dei personaggi 10/10
Gradimento personale 10/10
Totale 49,5/50
*La giudicia muore*
Grammatica e Lessico: Devo contenermi. Ma ho pianto ç_ç, questa fan fiction è una tristezza, letteralmente una tristezza. Non ci sono errori-orrori grammaticali e il lessico è una cosa straperfetta, ho apprezzato molto la linearità e la scorrevolezza del testo.
Originalità: Mmm… io non leggo molto su Ninfadora/Andromeda/Ted Tonks e famiglia, però devo dire che questa mi ha colpito perché… perché è vera: capisco il dolore di Meda, capisco quello di Ninfadora, e anche la canzone ci sta alla perfezione. In sostanza, la adoro. La adoro come poche, questa è decisamente realistica, e io sto imparando ad amare le cose realistiche.
Stile: Lo stile è semplicemente qualcosa di meraviglioso. Come ho detto prima, è semplice – ma non troppo – lineare e scorrevole, una cosa più che piacevole da leggere. Sinceramente, non ho parole per descrivere il mio amore per questa OS. Semplicemente triste, malinconica, drammatica, però supefacentemente bella.
Caratterizzazione dei personaggi: Soprattutto nei contest guardo l’OOC e l’IC, e devo dire che qui l’OOC non si sa nemmeno cosa sia. Tutto estremamente IC: Dora, Andromeda (per quanto sappiamo di lei) e Ted. Si, sono estremamente dolci e tristi. Ma anche Lupin, per quanto accennato, è IC. E questa è stata una delle cose che per me influisce di più sul punteggio. Brava!
Gradimento personale: …e caddi come corpo morto cade. No, sul serio, a momenti svenivo. È una cosa veramente triste, ma bella allo stesso tempo. Io la amo, te lo faccio sapere fin da subito. Più che altro ho apprezzato il tema, che non è molto comune, mi rendo conto che mi sto solo complimentando, più che valutando. In effetti, qui c’è poco da valutare. È tutto perfetto.
Totale: 49,5/50







   
 
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