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Autore: Yvaine0    19/07/2011    5 recensioni
"Harry Potter era diventato un giovane uomo, e stava crescendo il piccolo Teddy come il fratello minore che non aveva mai avuto, con l’aiuto di Andromeda e Molly. Poi, quando sposò Ginny e lo portò a vivere con sè, per lui divenne come un figlio."
Non riesco a digerire il fatto che la Rowling abbia lasciato il piccolo Ted senza genitori. Ecco perchè ho immaginato alcuni piacevoli momenti dei suoi primi anni di vita con Harry, il suo padrino.
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Teddy Lupin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Ted

Quando Remus era entrato a Villa Conchiglia e gli aveva chiesto di essere il padrino di suo figlio, Harry aveva pensato che sarebbe stato per Teddy Lupin un padrino tanto sconsiderato quanto Sirius.
Quando lo aveva visto la prima volta, il suo cuore era ancora solcato da profonde ferite dovute alle morti causate dalla battaglia, ma Harry si era ritrovato a sorridere, prendendolo tra le braccia. Un frugoletto paffuto i cui capelli rossi diventarono neri non appena lo vide. Hermione aveva stretto la mano di Ron, vedendo Harry, impacciato e confuso, con quel bimbo tra le braccia. Ginny aveva riso, mostrandogli come tenerlo, sotto lo sguardo triste di Andromeda Black.
Il tempo era passato, poi, e Andromeda aveva iniziato a sorridere ogni volta che Harry entrava in casa sua. Ted rideva sempre quando lo vedeva e la donna non poteva che esserne felice, per quanto potesse esserlo dopo aver perso Dora.
Harry Potter era diventato un giovane uomo, e stava crescendo il piccolo Teddy come il fratello minore che non aveva mai avuto, con l’aiuto di Andromeda e Molly Weasley. Poi, quando sposò Ginny e lo portò a vivere con sé, per lui divenne come un figlio.
Si somigliavano più di quanto Harry credesse, Ginny lo diceva sempre quando li osservava giocare a Scacchi Magici in salotto. Voldemort aveva strappato ad entrambi i genitori perché questi combattevano dalla parte giusta, dalla parte del bene. Entrambi si erano ritrovati con un padrino combinaguai e avevano la stessa espressione incredibilmente concentrata e attenta, quando Ginevra, quel giorno, li rimproverò per la loro eccessiva competitività.
Ted l’aveva guardata, tranquillo, con un sorriso sulle labbra e aveva commentato: – Proprio tu lo dici, Ginny? – . I suoi capelli erano poi diventati color rame, mentre la osservava con quei suoi dolci occhi innocenti.
I neo-coniugi Potter avevano sorriso,  nostalgici e orgogliosi. Con quel singolo gesto, il piccolo aveva ricordato loro Ninfadora –o meglio Tonks- con le mille metamorfosi fatte per veder sorridere gli altri.  Ed era stato proprio con lo stesso sorriso e la stessa franchezza di Remus, che il bambino aveva espresso il suo parere.
- Sei proprio come tuo padre – si lasciò sfuggire Harry, scuotendo il capo con la nostalgia nel cuore.

Gli occhi del bambino si accesero di interesse. – E com’era papà? –
Harry fu sorpreso nel sentirsi porre quella domanda, ma sorrise, sapendo già cosa rispondere. – Era un grande uomo. Altruista, fin troppo. Era molto intelligente e saggio. È stato capace di  rinunciare ad un amico quando pensava che questo avesse fatto una cosa terribile, e soprattutto è stato in grado di cambiare di nuovo idea su di lui. Solo le persone davvero intelligenti riescono a tornare sui propri passi e cambiare idea, Ted – spiegò, scrutandolo serio.
Ginny, sorrise e inconsciamente si carezzò il ventre gonfio, dove stava crescendo un nuovo piccolo Potter. Andromeda si era preoccupata, quando aveva scoperto che aspettavano un bambino. Pensava che Ted sarebbe stato messo da parte, che sarebbe passato in secondo piano. Ma Ginevra ne era sicura: Harry non avrebbe mai permesso che il piccolo Teddy si sentisse escluso dalla famiglia. Lui sapeva cosa significava non averne una, lui sapeva cosa significava aver perso i genitori e desiderare la compagnia del suo padrino. Sapeva cosa sifgnificava perdere persino questo, la persona più simile ad un genitore che gli fosse rimasta, e non avrebbe mai permesso che questo succedesse anche a Teddy. Lui era il figlio di Tonks e Remus, era il figlio di uno dei migliori amici di suo padre. E Harry lo considerava figlio suo.
 
 
Se c’è una cosa che non riesco a digerire, dell’ultimo libro della Saga, è la morte sia di Remus e Tonks. Inizialmente non riuscivo a perdonare alla Rowling la morte di Fred, ma è di gran lunga più facilmente perdonabile di quella dei neo-coniugi Lupin. Dopo tutte le sue sofferenze, Remus -che ha visto sparire i suoi migliori amici, ha convissuto con ‘il suo piccolo problema peloso’, ha a lungo resistito alle insistenti attenzioni di Tonks, ha sopportato il rimorso per averla ‘condannata’ ad una vita da emarginata assieme a lui e temuto di aver reso come lui suo figlio- finalmente aveva trovato la pace, con la sua Dora e il suo Teddy. E poi, bam, puff, boom! Zia Jo li ha uccisi tutti e due. La guerra è tremenda, e forse è per questo che li ha uccisi. Ma è struggente pensare al piccolo Ted senza genitori, anche lui come Harry. Ecco perchè ho pensato che Harry lo aiuterà a non sentirsi mai solo e ho voluto scrivere questa cosuccia. :)
  
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