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Autore: TheGhostOfYou    21/07/2011    7 recensioni
Giddy e Bre. Due ragazze italiane in vacanza a Los Angeles con un sogno: incontrare i My Chemical Romance.
Gerard e Frank. Alle prese con una fase difficile della loro vita, hanno solo voglia di ricominciare a vivere.
Una sera come tante, in un locale di Hollywood, le loro storie si intrecceranno, cambiando inevitabilmente i loro destini e le loro vite.
***
- Il mare mi fa sempre pensare a te.- le mormorò Gerard nell’orecchio, mentre lentamente le faceva scendere una spallina del vestito, per morsicarle lievemente la spalla.
- Perché?- la voce di Giddy era un sussurro, che si spezzò all’istante. Si sbriciolò, come quel minimo di forza di volontà che aveva ancora si stava sbriciolando sotto il tocco gentile ma passionale di quel ragazzo.
Lui si alzò. Qualche ciocca di capelli rossi gli ricadeva scomposta sulla fronte. Giddy lo trovò ancora più bello.
- Perché sei una boccata d’aria fresca, proprio come l’oceano.-
***
Frank la fissò a lungo, inebriato dalla sua presenza, e le accarezzò i capelli, sistemandoglieli dietro ad un orecchio.
Innamorato.
Non aveva mai provato quelle sensazioni. Faticava a staccarsi da lei, era come stare in astinenza da una droga.
No, Bre era peggio di una droga.
Era vita pura, che prendeva forma in quella ragazza che era entrata dentro il suo cuore senza nemmeno chiedere permesso.
Non trovava le parole, non era mai stato bravo ad esprimere i suoi sentimenti.
La strinse a se baciandola su una tempia.
Era possibile, volare?
Si.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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If that’s the best that I could be?
Than I’d be another memory
Can I be the only hope for you?
Because you’re the only hope for me
And if we can find where we belong,
We’ll have to make it on our own.
Face all the burn and take it out
Because the only hope for me is you

The Only Hope For Me Is You – My Chemical Romance.

 
Respira, respira. Puoi farcela.
Giddy aprì gli occhi, e la prima cosa che la colpì fu un mal di testa di quelli che non si scordano tanto facilmente. La luce che filtrava dalla finestra della camera degli ospiti della casa di Frank le dava fastidio agli occhi. Chiuse di nuovo gli occhi, cercando a tentoni il suo Iphone, che aveva disperso nel letto durante quelle poche ore di sonno di quella notte.
Con uno sforzo enorme, aprì gli occhi cercando di individuare l’ora sul display. Quando riuscì a capire le cifre, le venne un infarto.
Cazzo!
Le undici e un quarto. Era in un fottuto, grandissimo, enorme e imperdonabile ritardo. Perché Bre non l’aveva svegliata? L’avrebbe uccisa, come minimo. Non la lasciava mai dormire, e non la svegliava in un giorno così importante?
Ignorando la testa che pulsava, si alzò e si diresse in bagno, dove si sciacquò il viso, guardandosi allo specchio. Era terribile. Il giorno più importante della sua vita si sarebbe presentata all’altare con due occhiaie post sbronza.
Simpatica, Bre, ad organizzarmi l’addio al nubilato a Las Vegas.
Scosse la testa, cercando di darsi una calmata.
Il grande giorno era arrivato e lei non era assolutamente pronta per quello. In un mese avevano organizzato un matrimonio che sembrava essere grandioso, e non si era mai fermata un secondo per riflettere.
Era giusto? Era normale, sentirsi agitata e dubbiosa, a tre ore dalle nozze?
 
Las Vegas, dodici ore prima.
 
Bre aveva organizzato tutto nei minimi dettagli. Erano due settimane che andava in giro dicendo che voleva “imitare Una Notte da Leoni in tutto e per tutto.”. La grande limousine che aveva noleggiato le aveva lasciate davanti all’hotel Bellagio, dove erano rimaste per una decina di minuti a vedere i giochi d’acqua e colore delle famosissime fontane.
Alicia e Christa erano esaltate tanto quanto Bre; l’unica che desiderava finisse presto era Giddy. Sapeva che la mattina dopo si sarebbe risvegliata come uno straccio strizzato nell’acqua parecchie volte.
Il giro dei locali era cominciato dal Pure, il famosissimo locale all’interno del Caesar Palace, dove l’alcool era circolato a fiumi. Giddy aveva visto un’ Alicia scatenatissima ballare sui tavoli, reggendosi a malapena su quei trampoli che aveva comprato apposta per l’occasione.
Poi erano passate al Tao, dove erano state accolte come Vip e il locale aveva organizzato uno spogliarello per la festeggiata. Giddy si era ritrovata mezza ubriaca, con un boa fucsia sulle spalle, lasciate scoperte dall’abitino di pizzo nero, e una coroncina luminosa in testa,a distribuire dollari a chiunque passasse davanti a lei, mentre Bre si era lasciata trasportare dalla musica e, frustino in mano, si era data alla pazza gioia, frustando tutte le ragazze presenti in quel locale.
- Questa la mandiamo a Frank.- aveva esclamato Christa, scattando una foto di Bre che tirava un calcio allo spogliarellista, accusandolo di essere “troppo poco muscoloso.”
La serata era finita in bellezza al Tryst at Wynn, dove le ragazze, ormai del tutto fuori di testa, si erano ritrovate a ballare in mezzo ad un enorme palco, dando davvero spettacolo, per poi finire a mollo nella cascata al di fuori del locale, continuando a ballare anche sotto l’acqua.
 
Era stata una serata delirante, non c’erano dubbi. Divertente, certo, e folle. Ed ora Giddy si ritrovava con due occhiaie scure sotto gli occhi e un mal di testa assurdo. Non riusciva nemmeno a pensare.
- Finalmente sei sveglia!-
La ragazza si voltò e vide Bre, con un bicchiere in mano ed un sorriso stampato sulla faccia. Sembrava avesse dormito quanto? Dodici ore?
- Ti odio, guarda come sono ridotta! Il matrimonio è tra tre ore!- Giddy prese in mano il bicchiere e lo svuotò tutto, in un lungo sorso, poi chiuse gli occhi, massaggiandosi le palpebre. Si buttò sul letto, sfinita.
La giornata doveva ancora cominciare.
- Siamo sicuri che sia la scelta giusta?-
Bre si sdraiò accanto a lei, prendendole la mano.
- Sei tu che lo senti, se è la cosa giusta. Qui dentro.- le appoggiò una mano sul cuore. – Ma se vuoi il mio parere, sì, lo è.-
- E’ che.. non è presto? Mia madre…-
Bre le prese la mano.
- Tua madre è felice per te, indipendentemente da quello che sceglierai di fare. Ora non sei tu che parli, ma è l’agitazione.-
Giddy annuì, ed improvvisamente si sentì meglio. Non vedeva l’ora di arrivare su quella spiaggia e di prendere per mano Gerard, per continuare il cammino della vita insieme. La medicina che Bre le aveva dato aveva fatto effetto, e si sentiva piena di energie. Sorrise, alla sua migliore amica, sempre con lei in quell’avventura, e la fece alzare dal letto.
- Coraggio.- mormorò, correndo verso l’armadio e spalancandolo. – Dobbiamo andare ad un matrimonio!-
 
Coraggio, coraggio. Puoi farcela, stavolta.
Gerard fissò con spavento il vestito bianco che era perfettamente stirato ed ordinato sul letto. Poche ore ancora, e si sarebbe sposato. Per la seconda volta. Il matrimonio non gli faceva paura; la prima volta si era sposato nel backstage di un concerto, certo. Ma sentiva di dover fare le cose in grande, la seconda volta.
La seconda ed ultima volta.
Respirò a fondo, sedendosi sul pavimento e tenendosi la testa tra le mani. Erano giorni che ripeteva a se stesso che era la scelta giusta, che con Giddy non si sbagliava.
Aveva addirittura rifiutato l’addio al celibato, per svegliarsi carico la mattina del matrimonio. Era bastata una semplice grigliata da Ray, la sera precedente, con Frank e Mikey, gli unici punti fissi della sua vita. Carne arrostita, qualche birra, sigarette e tante chiacchiere.
 
- E così, domani ti sposi. Per la seconda volta.-
- Già, Mikey. Lei ti piace più di Lynz?-
Mikey aveva annuito, bevendo un sorso della sua Corona con limone. Lui e Giddy avevano un rapporto speciale, come se avesse una sorella invece di una cognata. O una migliore amica.
- Come ti senti?- aveva chiesto Frank, sempre attento a quello che provava il suo migliore amico.
- Agitato.- aveva risposto lui. – Intimorito. Ma ho voglia di sposarla.-
I suoi occhi erano sinceri, mentre sorrideva alla luna, chiedendosi che cosa stesse facendo lei in quel momento.
- Questa volta, sono sicuro che è quella giusta.- Ray gli aveva posato una mano sulla spalla, cercando di tranquillizzarlo. Il matrimonio era un passo importante, e Gerard aveva diritto a tutta la felicità del mondo.
- Grazie, amici.- aveva sussurrato lui, prima di finire con un sorso la birra e sorridere, grato. Grato ai suoi tre migliori amici, e fratelli, di sangue e non, che vivevano quella nuova avventura con lui.
 
Gerard si guardò allo specchio. I capelli rossi spiccavano in contrasto con il vestito bianco di Armani, che lui e Bre avevano scelto dopo mille prove di mille vestiti. Bianco, puro. Come quello che c’era tra di loro.
Il ragazzo scosse la testa. Stava diventando troppo sentimentale. Si sarebbe ritrovato a scrivere lagnose canzoni d’amore come i Jonas Brothers, se avesse continuato ad essere così innamorato.
Era spaventato, spaventatissimo, forse, ma non vedeva l’ora di vedere la sua ragazza camminare per quella passerella, sulla spiaggia, venire in contro a lui. Doveva essere un’emozioni fortissima.
- Ma guardati… Gerard, sei… un uomo.-
Donna era arrivata qualche giorno prima, ed era stata accanto al ragazzo per tutto il tempo. Ora lo osservava, con orgoglio. Il suo ragazzo stava finalmente per sposarsi. Un matrimonio vero, con una ragazza deliziosa.
- Ho paura, mamma.-
La donna lo abbracciò da dietro, fissandosi nello specchio e fissando il viso preoccupato del figlio.
- E’ normale avere paura, prima di un grande passo. Ma devi stare tranquillo.-
- E se lei non si dovesse presentare?- gli occhi del ragazzo erano sgranati, come quando da piccolo, aveva paura che le persone accanto a lui morissero.
Donna scoppiò a ridere, scompigliando i capelli a colui che considerava ancora il suo bimbo, nonostante la sua età.
- Quella ragazza ti ama. Si vede da come ti guarda.-
Gerard sorrise timido e si lasciò abbracciare da sua madre.
In quel momento, una sonora risata spezzò quel bellissimo momento.
Frank, in abito nero e cravatta, era letteralmente piegato in due dal ridere, mentre osservava Gerard e come era vestito.
- Beh, che c’è?- chiese il ragazzo, osservando l’amico quasi rotolarsi per terra.
- Sembri.. Sembri..- le risate non riuscivano a farlo parlare. – Ronald McDonald’s.-
Gerard si rabbuiò, e per risposta gli fece il dito medio.
- Sei uno stronzo, però!-
- Io dico solo la verità!- Frank si avvicinò al suo migliore amico, abbracciandolo. – Hey, sto scherzando. Congratulazioni, fratello.-
- Grazie.-
- Ovviamente.- continuò il ragazzo. – Voglio una fetta di eredità. Di chi è stato il merito? Chi ti ha trascinato quella sera in quel locale?-
Frank sorrise, orgoglioso di essere stato lui a far nascere quell’amore, anche se quella sera non se lo sarebbe mai immaginato. Non si sarebbe mai immaginato che avrebbe conosciuto una ragazza così speciale che l’avrebbe aiutato a superare un periodo difficile della sua vita. Bre aveva letteralmente preso in mano i cocci della sua vita e li aveva rimessi insieme, uno per uno.
Ed era orgoglioso di loro due, come era orgoglioso di Gerard e Giddy.
- Hey ragazzi!- il flusso di pensieri di Frank fu interrotto da Mikey, anche lui elegantissimo, entrato nella stanza parecchio agitato. – Ci siamo. La macchina è qui.-
È arrivato il momento, Gee.
Vai e spacca il mondo.
 
- Cavoli.-
Bre aveva le lacrime agli occhi, mentre stavano scendendo dalla macchina. Giddy allungò una mano verso la sua migliore amica, che la aiutò a mettersi in piedi. Era uno splendore. Le cadde una lacrima, mentre lei si metteva a posto lo splendido vestito di Vera Wang. Sembrava una principessa, in quel vestito di tulle, con la gonna ampia, il bustino senza spalline e il velo lungo. Unico tocco di colore, in tutto quel bianco, era una semplice fascia lilla, all’altezza della vita. I lunghi capelli erano acconciati elegantemente, e qualche boccolo ribelle scendeva a solleticarle il collo. Era semplicissima, senza gioielli o altro. L’unica cosa su cui aveva insistito era stato il bouquet di gigli. Giddy non parlava, talmente era emozionata. Si limitò a fissare le sue damigelle, splendide in blu, e a sorridere timidamente, mentre suo padre la prendeva a braccetto.
Tutti i suoi sogni si stavano realizzando.
- Sei bellissima.- Bre le allungò un bacio sulla guancia, mentre una lacrima scendeva sulle sue guance. Vedere i sogni della sua migliore amica realizzarsi tutti in quel giorno era magnifico.
- Bre, io un giorno mi sposerò in un Vera Wang, me lo sento.-lo diceva sempre, durante le loro lunghe colazioni nel centro di Bologna.
- Ti voglio bene.- disse Giddy, ricambiando l’abbraccio. – Grazie di essere qui anche stavolta.-
Il mare, a pochi passi da loro, si infrangeva rumorosamente sulla spiaggia, ma quel rumore fu coperto dalla marcia nuziale, che dava il via alla cerimonia.
Gerard alzò gli occhi, e in quel momento la vide. Si lasciò sfuggire un sorriso, e la tensione che provava prima non c’era più. Si era volatilizzata non appena i loro occhi si erano incrociati. Rimaneva solo una passerella bianca a separarli.
Lei era bellissima, e sembrava davvero molto emozionata. Sorrise a sua volta, cercando di non sembrare impacciata, ed allungò una mano.
Le loro dita si incrociarono, e tutta la paura che entrambi avevano provato svanì, d’impulso.
- Sei bellissima. Ti amo.-
- Ti amo anche io.-
Frank si avvicinò a Bre, che aveva cominciato a piangere nel momento in cui i suoi due miglior amici si erano toccati la mano,  l’abbracciò, dandole un bacio sulla testa.
- Arriverà anche il nostro momento.-
Il cuore di Bre sussultò, mentre si stringeva in quell’abbraccio e lui le sussurrava quanto fosse bella.
- E tu sei elegantissimo, non me lo sarei mai immaginata.-
Frank non resistette e la baciò nuovamente, questa volta sulla bocca. Lei scoppiò a ridere, poi gli mise un indice sulla bocca e lo invitò ad ascoltare le promesse che i due sposi si stavano scambiando.
- Io.. – Giddy era emozionatissima, non riusciva quasi a parlare. – Io non sono una ragazza che esprime i propri sentimenti facilmente. Ma.. Nella mia vita ho sempre desiderato conoscerti. Quella sera, in quel locale, non sapevo che piega avrebbe preso la mia vita. Ma sono felice, di averti incontrato. Sono felice di aver deciso di viverti, e sono felice di stare per diventare la tua sposa.-
Gerard sorrise, poi le prese le mani.
- Io non sono capace di fare queste cose. Sai come sono fatto, e sai che preferisco esprimermi con la musica. Perciò, tutto quello che posso dirti è, citando una delle nostre canzoni, che tu ami, è che tu sei la mia unica speranza.-
 
Il tramonto era particolarmente bello, su quella spiaggia, quella sera. La cerimonia era durata poco, e si era dato il via ai festeggiamenti tre ore prima. Giddy si era tolta il velo e si era sciolta i capelli, che ora volavano nel vento. Osservò la sua mano sinistra, dove brillava una piccola fede in oro bianco.
Era sposata, non poteva crederci.
Era una bellissima sensazione, sapere di appartenere per sempre all’uomo che amava. Chiuse gli occhi, lasciandosi cullare da quel vento così dolce, fin quando non sentì una mano posarsi sulla sua.
- Ti amo. Te lo ripeterei cento volte.-
Giddy abbandonò la testa sulla spalla di Gerard, tranquilla. Era meravigliosamente felice, in quel momento.
Ne avevano passate tante, in quei mesi insieme. Litigi, gelosie, fraintendimenti. Eppure, entrambi avevano capito subito di non poter vivere senza l’altro, di dover sentire sempre e costantemente la presenza dell’altro nella loro vita.
Gerard la baciò, dolcemente, come il loro primo bacio, mentre il vento scompigliava i vestiti e i capelli.
Giddy si sentì tirare il vestito, e vide la piccola Bandit sorriderle dolcemente. La prese in braccio, lasciandosi baciare dalla piccola.
- Sei pronta per una nuova vita, insieme?-
Stava per rispondere, quando venne interrotta da una voce irritante, ma tremendamente simpatica. Frank e Bre li stavano raggiungendo, sorridenti e felici come non mai.
- Si, Gerard, sono pronto per una vita con te!-
- Cretino!- Bre gli tirò un pugno, e lui rotolò per terra, portandola con se. Quando riuscirono finalmente a sedersi, Bre abbracciò Giddy.
- Abbiamo deciso di sposarci a Novembre.- era raggiante e parecchio commossa.
- Non ci credo! Che notizia meravigliosa! E bravo il nostro Frank.- anche Giddy gli tirò un pugno, in segno di gratitudine.
- Ma è possibile che alla fine vengo sempre preso a schiaffi? Sono piccino, io!-
- Ma smettila! Sei più infantile di Cherry e Lily messe insieme!-
Per tutta risposta, Frank prese Bre tra le braccia e la baciò, con passione e amore. Quella passione e quell’amore che aveva sempre legato tutti e quattro, fin dal primo giorno.
Con la mente, tornarono a quella sera di metà marzo, a quella festa al quale non avrebbero mai partecipato senza la vicinanza dell’altra persona alla quale erano legati.
Quella festa, quella sera, in cui quella magia era nata.
E che avrebbe continuato a vivere nei loro cuori, per sempre.
 
***
Ebbene si, siamo alla fine. Con un po’ di tristezza, devo dire. Ma come vi avevo già annunciato, eccolo qui, il tanto atteso happy ending!
Grazie, a chiunque abbia seguito questa storia, a chiunque l’abbia commentata e anche solo letta. Siete stati di grande ispirazione per me!
Non perdetevi l’epilogo, la prossima settimana!
Vi ricordo che, se vi va di seguirmi anche su facebook, la mia pagina è qui. (: Cliccate ed entrate.
Un bacio
Ghost.
 
   
 
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