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Autore: Akisan    25/07/2011    7 recensioni
A volte il destino riserva sorprese mozzafiato, ricche di avventure e compagni formidabili.
A volte, invece, decide semplicemente di prenderti per i fondelli.
Così, senza neanche sapere bene il perché, Alex si ritrova suo malgrado a fare comunella con un Arrancar con seri problemi di gestione della rabbia, una ragazzina logorroica totalmente priva di buonsenso, e un individuo subdolo che, secondo lei, ha buone probabilità di discendere direttamente dal demonio.
Il tutto in un ambiente ricco di Hollow, gatti, sarcasmo allo stato brado e situazioni equivoche.
Mooolto equivoche.
Genere: Azione, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Jaggerjack Grimmjow, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Aki (stringendosi la testa): << Argh! L’ispirazione! >>
Aramis: << Che succede, Aki? >>
Aki (scuotendolo per la maglietta): << Mi abbandona! Mi vuole lasciare! Fai qualcosa! >>
Aramis: << Se mi facessi apparire di più, gli spunti non ti mancherebbero di certo >>
Alex: << Se ti facesse apparire di più dovrebbe alzare il raiting a “vietato ai minori di trent’anni” -_- >>
Liz: << Sì sì! Alza il raiting, alza il raiting! *ç* >>
Aki (mettendosi a correre per la stanza): << Insomma! Non siete di alcuna utilità! Dov’è Ulquiorra quando serve? >_< >>
(l’espada esce da un armadio)
Ulquiorra: << Hai chiamato? >>
Aki (zompandogli addosso): << O MIO DIO! ULQUICHAAAAAAAAAAAAN!!! >>
Grimmjow: << E tu che diavolo ci facevi lì dentro? >>
Ulquiorra: << Attendevo pazientemente il momento del mio rientro in scena, per non intralciare la produzione >>
Alex: << In un armadio? -_- >>
Aki: << Chi se ne importa, finalmente qualcuno in grado di formulare pensieri di senso compiuto! Vero che mi aiuterai con l’ultimo paragrafo? ç_ç >>
Ulquiorra: << L’autrice sei tu, è tuo compito scrivere la storia in modo da far risaltare al meglio il carattere dei personaggi e non deludere le aspettative dei lettori. Tutto dipende da te >>
Tutti: << O__O >>
Aki (prendendo fuoco per la foga rinnovata): << Hai ragione Ulquichan! Come ho potuto dimenticare il piacere di manovrare quelli là come marionette? Posso fargli fare tutto quello che voglio! Presto, a me la tastiera! *__* >>
Alex: << Non era proprio questo il senso del suo discorso… >>
 
 
Julia_Urahara: Sì, forse ho trattato Grimmy un po’ male, ma devi ammettere che se l’è meritato! Insomma anche lui, delicatezza zero U_U. In effetti forse sono stata troppo gentile a far ubriacare Alex… Comunque, se Aporro abbia o no certi video non è dato sapere, anche perché a chiedergli informazioni hai visto anche tu cosa può succedere… Brrr…
Spero che le nuove imprese del micione ti piacciano, a presto!
 
Ivy94: Wow, una veterana! Figurati se mi annoi, sono contenta di non averti annoiata io con la mia storia assurda! xD Ora comincio col dirti che sì, in effetti, come potrai vedere anche in questo capitolo, Grimmy dovrà ancora faticare parecchio per sentirsi chiamare con appellativi un po’ più gentili di “imbecille” e “deficiente”, e non garantisco che questo potrà mai succedere. E sì, possiamo tranquillamente affermare che se lo meriti xD. Poi, beh, per quanto riguarda le battute, nella prima stesura del capitolo ci metto davvero molto a scrivere, e spesso è molto più seria; quando poi copio il tutto al computer ovviamente vado più veloce, e non dovendo più pensare a cosa far accadere, le battute mi vengono quasi sul momento U_U. Spero di aver soddisfatto la tua curiosità, e che ti diverta anche questo capitolo. Ciao!
 
Lucy94: Insomma ragazza, è davvero troppo pretendere che Grimmy capisca un tale profondo concetto! xD Poverino, lui pensa che i fatti siano meglio di mille parole, ed è candidamente caduto dalle nuvole alle domande di Alex, ricevendo pure una bella botta in quella testa bacata xD. Ora però per parcondicio mi tocca torturare Alex con una bella sbronza, mentre Liz… vedrai xD. E Meiko, beh… è lo stesso discorso di Aramis, mi piace da matti tenere la gente sulle spine! (risata malvagia).
Ah, ora ho capito che intendevi xD. Sì, a volte però ho quasi paura di esagerare con l’introspettività, con Grimmjow mi vengono fuori delle seghe mentali pazzesche >_>. E dire che a vederlo così non lo diresti mai che passi tutto quel tempo a fare certi ragionamenti xD. Ora ti saluto, alla prossima!
 
yukino_lang08: Bentornata allora! Sono contenta che nonostante tutte queste cose tu abbia conservato abbastanza spirito masochistico da continuare a leggere questa roba xD. Tranquilla, sono d’accordo, almeno quando Grimmy ha a che fare con i maschietti può andare dritto al punto senza farsi troppi problemi, perché tanto si sa che gli uomini non sono molto portati per i discorsi profondi, al massimo si scambiano qualche cazzotto e poi finiscono a letto senza stare tanto a chiedersi il perché e il percome U_U. Forse è per quello che si trova tanto in crisi a dover usare un po’ di romanticismo: non c’è abituato, poverino xD. Manco a farlo apposta in questo capitolo ci darà di nuovo prova del suo talento nel corteggiare una fanciulla, aspetta e vedrai…
 
Ace86: Hai completamente ragione, gli uomini sono tutti uguali! U_U E Grimmjow ne è un esempio lampante, penso che non mi stancherò mai di strapazzarlo… Per quanto riguarda quelle due ubriache per Las Noches, ci saranno più che i fuochi d’artificio, te lo dico io… Spero davvero che ti piaccia anche questo capitolo, ciao!
 
Techno4ever: Tranquilla, non ho mai ucciso nessuno per non avermi recensita fin dall’inizio. Forse. Wow, Alex ha ammiratori ovunque! Sono felice! T__T
Povero Grimmy, non è che non sia furbo… cioè oddio, diciamo che non è che sia una volpe, ma il fatto è che gli manca proprio quel minimo di sensibilità e buon senso necessari a trattare con l’altro sesso, l’unica cosa che capisce sono le mazzate U_U. E mazzate riceve, c’è poco da fare xD. Ma siccome non ho un cuore di pietra (alle sue spalle si leva una risata di gruppo)… idioti… dicevo, visto che non sono così crudele, tra poco succederà qualcosa…
 
Shirahime: Eccomi qui di ritorno dopo secoli dopo un leggero ritardo. Ragazza, come puoi chiedere una cosa simile? Lo sai che in quanto a relazioni sociali Grimmy non ha nulla da invidiare a un bambino di tre anni, per lui “aprirsi” e “comunicare” sono sinonimi di “insultare” e “ringhiare” xD. Se va avanti così il suo tenero cuoricino glielo aprirà Alex con un’accettata U_U. Però va beh, è così gnocco che gli si può perdonare un po’ di maleducazione. E va bene, tanta maleducazione. Ma è per questo che ci piace tanto, no? xD
 
Midnight_Rose: Se è per questo, mi sa che in quanto a ritardi non ho nulla da invidiarti… >_>. *coff coff* Comunque posso assicurarti che Alex sarà uno spettacolo, e Liz, beh, diciamo che avrà una sorpresa xD. Ma veniamo al pezzo forte: Grimmjow. Penso che su questo non ci piova: lui se lo merita a prescindere. È sempre la vecchia storia “picchialo, tu non sai perché se lo merita, lui sì”; anche se in questo caso sappiamo benissimo perché se lo merita: è cretino, c’è poco da fare U_U. Non puoi aspettarti che legga tra le righe, lui ha bisogno che i discorsi che gli vengono rivolti siano sottotitolati alla pagina 777 di Mediavideo, altrimenti non comprende U_U. L’unica cosa che può sperare è che Alex da ubriaca sia poco propensa al dialogo, perché se diventa logorroica come una certa persona mi sa che è la volta che si spara direttamente in testa xD. E stai tranquilla, penso che avrai parecchio tempo prima che riesca a pubblicare il prossimo… (fischietta). Alla prossima!
 
 
Una pioggia di ringraziamenti (dato che qui il sole non si mostra manco a piangere in azteco) a MoCo, CHOCMyself_, murasachineko e _Darkness_ per aver messo questa storia tra le seguite, a Kia_chan_93, MoonShadow92 e Azaly per averla messa tra le preferite, e al solito a chi legge e basta. Buone (piovose) vacanze!
 
Capitolo 20: Ubriacati che Liz t’aiuta
 
<< No no aspetta, il bello deve ancora venire! Mi guarda e mi fa: “Occhio a come parli, ragazzina” >>
<< E tu? >>
<< Gli ho rifilato una testata, ovviamente >>
<< Ha ha ha, incredibile! Quello lì non ci capisce niente delle donne! >>   
Il corridoio fu invaso dalle loro risate, mentre si tenevano su a vicenda nel tentativo di non cadere.
Fu così che se le ritrovò davanti Grimmjow, che se ne stava andando in giro per i fatti suoi e quando aveva sentito quel vociare aveva pensato di essersi ritrovato nel peggiore dei suoi incubi.
<< Ha ha guarda, a furia di parlarne l’abbiamo evocato! >> ridacchiò la ragazzina bionda asciugandosi le lacrime.
L’espada non riusciva a credere allo spettacolo che aveva davanti agli occhi.
Poteva ancora capire la bionda, ma Alex, quella Alex, stava ridacchiando convulsamente ondeggiando come una nave in tempesta tentando con scarsi risultati di reggersi in piedi.
<< Che diavolo hai combinato? >> le disse afferrandola per le spalle. Lei gli rivolse uno sguardo vacuo, lasciandosi strattonare senza opporre resistenza.
<< Perché sei sempre arrabbiato? >> gli domandò con un tono del tutto diverso da quello che usava di solito, prima di cominciare a mormorare come un disco rotto: << Sempre arrabbiato, è sempre arrabbiato >>
Si lasciò andare a peso morto contro di lui e gli passò le braccia dietro la schiena.
<< Che diavolo fai? >> chiese sconcertato, ma lei non rispose.
Allora Grimmjow si rivolse all’altra ragazza, che però nel mentre aveva chissà come trovato il modo di volatilizzarsi. Il che era tutto dire, contando che fino a due minuti prima per stare dritta avrebbe avuto bisogno di un girello.
<< E adesso dove diavolo si è cacciata quell’altra? >> sbraitò ormai prossimo a una crisi di nervi.
Ma perché diavolo capitavano tutte a lui?
Poi però decise che era qualcosa che non lo riguardava. Aveva una cosa più importante di cui occuparsi.
Rivolse di nuovo lo sguardo alla testa bruna premuta contro il suo petto.
<< Ma bene, questo è il tuo modo di chiedermi scusa per stanotte? >> chiese inarcando un sopracciglio.
<< No >> biascicò lei. << La testa. Gira tutto >>
<< E perché dovrei aiutarti? >>
<< Perché è colpa tua >> gli rispose in tono d’accusa staccandosi improvvisamente da lui. Ora lo stava guardando con un broncio così poco Alexesco che per Grimmjow fu impossibile non mettersi a ridere.
<< Sarò cattivo, ma non posso avere anche la colpa per le cazzate che fai con la tua amichetta >>
Stavolta fu Alex a mettersi a ridere. << Cattivo? Sei svelto a darti dei titoli, signor “ti prego diventa la mia donna se no quel brutto Nnoitra mi prende in giro” >>
I pugni di Grimmjow si contrassero, mentre la voglia di ridere gli passava in fretta come gli era venuta. << Ancora una parola e ti dimostrerò cosa voglia davvero dire essere cattivo >>
Ovviamente si era accorto che Alex era ubriaca e non si comportava come avrebbe fatto di solito, ma la pazienza non era mai stata il suo forte e non era sua abitudine lasciarsi insultare impunemente. Era pronto a reagire e, alla prossima frecciata, quella ragazza, ubriaca o meno, ne avrebbe pagato le conseguenze.
Quello che però non si sarebbe aspettato neanche nei più remoti meandri della sua mente era che le venissero gli occhi lucidi.
<< Sei un idiota insensibile! >> lo aggredì riacquistando tutto a un tratto l’equilibrio e   cominciando a tirargli dei calci sugli stinchi. << Non capisci niente, un palloncino sgonfio ha più cervello di te! >>
Malgrado Grimmjow dovesse ammettere che quegli improvvisi cambiamenti d’umore erano seccanti quanto divertenti, la afferrò sotto le braccia e la sollevò, ponendo fine al suo attacco. << Si può sapere che hai? >> ringhiò, mentre Alex si asciugava le lacrime con gesti rabbiosi.
<< Cos’ho io? Cos’ho io? Ma l’hai afferrato il concetto che forse domani morirò? >> esclamò furiosa. << Continui a parlare di sfidarmi, di trasformarmi in una degna avversaria e altro, ma l’hai capito o no che probabilmente dopo domani non ci rivedremo mai più? >>
Il corridoio piombò nel silenzio.
L’espada si caricò Alex sulla spalla come un sacco di patate e si incamminò verso la sua stanza. Si aspettava pugni e proteste, ma lei sembrava aver usato tutte le sue energie per fargli quel discorso, e non si lamentò.
Che domanda idiota, certo che lo sapeva. Non ci voleva certo un genio a capire che una volta tolto il sigillo Aizen l’avrebbe tolta di mezzo, se non gli fosse stata più utile.
E poi Grimmjow aveva a che fare con la morte praticamente tutti i giorni, anzi, spesso era lui a somministrarla generosamente a destra e a sinistra, quindi non sarebbe certo stata quella di una polemica e irritante umana a sconvolgerlo.
Tuttavia una fottuta voce puntigliosa lo costrinse a soffermarsi su un piccolo particolare: era vero che la morte, di chiunque essa fosse, non l’aveva mai smosso, ma era anche vero che lui non aveva mai avuto con gli altri alcun tipo di rapporto che andasse oltre il massacro o al limite l’indifferenza.
Se invece ora quella ragazza fosse sparita dalla sua esistenza, lo sapeva benissimo che nulla sarebbe rimasto come prima.
Perché era perfettamente inutile che continuasse a mentire a se stesso: Alex era sua, soltanto sua, e niente e nessuno avrebbe cambiato questo dato di fatto.
<< Grimmjow? >> chiese con voce flebile il peso morto che gravava sulla sua spalla.
<< Che vuoi? >>
<< Perché ieri sera non mi hai risposto? >>
<< Ancora con questa storia?! >>
<< Ti vergogni? >>
<< Ma non dire cazzate! >>
<< Guarda che ti prendo di nuovo a calci dove sai >>
<< Tanto non ci arrivi, hai le gambe troppo corte >> le rispose dandole una pacca sul sedere.
“Ma perché mi sto prendendo la briga di scarrozzarla in giro? Dovrei mollarla qui a marcire sul pavimento invece di fare il facchino!” pensò contrariato.
Ma tanto ormai erano arrivati.
Avrebbe voluto scaricarla nella stanza e andarsene di nuovo, ma la vista di quel bel divano bianco gli fece venire in mente un’idea migliore.
Come portare a termine quello che aveva cominciato la sera prima, ad esempio.
<< Che fai? >> gli chiese Alex confusa quando Grimmjow si sedette sul divano e lei si ritrovò a cavalcioni su di lui.
<< Voglio sentire cosa cazzo ti sei scolata >> rispose prima di afferrarle la nuca e premere la bocca contro la sua.
Ci fu un attimo di esitazione da parte della ragazza, ma subito dopo Grimmjow con sua enorme sorpresa fu letteralmente aggredito dalla sua foga, tanto che si sentì in dovere di staccarsi un attimo per assicurarsi che fosse effettivamente Alex quella che stava baciando.
<< Qualunque cosa fosse, quella roba doveva essere proprio pesante! >> affermò osservandola cercare di togliergli i vestiti di dosso.
Ricominciò a baciarla, pieno di desiderio, mentre le strappava letteralmente i vestiti di dosso per poter avere finalmente accesso alla sua pelle liscia.
Finalmente aveva di nuovo tra le braccia quel corpo, il cui ricordo lo ossessionava al punto di non farlo dormire da due giorni ormai.
<< Sei un idiota >> ribadì Alex quando su quel divano non ci fu posto per altro se non i loro corpi uniti e ansimanti, i loro vestiti abbandonati in ordine sparso sul pavimento.
In quel momento Grimmjow, completamente concentrato in quello che stava facendo, non era particolarmente in vena di tenere comizi, quindi si limitò a dirle nell’orecchio: << Adoro quando mi fai i complimenti >>.
Gli piaceva questa versione più selvaggia di Alex.
Era incredibile come in un modo o nell’altro riuscisse sempre a spiazzarlo uscendosene con qualcosa di nuovo.
Sicuramente non si sarebbe mai annoiato, con lei.
                                                                *
Liz sbuffò. Certo che con quei due ci voleva una pazienza enorme, se almeno uno di loro non era stremato o incapace per qualche motivo di ragionare non riuscivano mai ad andare d’accordo, figurarsi concludere qualcosa.
Non era mica un caso se li aveva lasciati da soli: Alex non beveva mai, riusciva a sballarsi pure col brindisi di capodanno, e se non combinava niente con quel gran pezzo di ragazzo nemmeno questa volta, al suo ritorno l’avrebbe uccisa sul serio.
Già, era proprio quello il problema: tornare.
Aveva gironzolato parecchio senza meta, in modo da lasciare un po’ di privacy a quelle due teste di legno; ma siccome in fin dei conti, malgrado fosse molto più resistente all’alcol rispetto all’amica, neppure lei era lucida, come aveva potuto appurare prima, quando aveva cercato per dieci minuti buoni di affacciarsi a una finestra prima di accorgersi che era chiusa, ora non sapeva più che strada prendere per tornare indietro. Non poteva farci niente, quando era brilla non sarebbe riuscita a orientarsi nemmeno nella vasca da bagno per trovare i rubinetti.
<< Questi dannati corridoi sono tutti uguali! Non potrebbero almeno appendere una piantina al muro come si fa in tutti i palazzi? >> si lamentò a un certo punto.
<< Che cosa ci fai qui, umana? >> chiese una voce glaciale alle sue spalle.
Liz si voltò, sorpresa. Ah, era l’espada che l’aveva portata lì, quello che sembrava un incrocio tra un samurai e un pierrot triste.
Alex le aveva detto il suo nome, ma era talmente assurdo che se l’era dimenticata dopo circa tre minuti… anche se era quasi certa che cominciasse con la U.
E ora che gli raccontava? Poteva arrischiarsi a chiedergli indicazioni?
E se lui avesse deciso di accompagnarla direttamente, per essere sicuro che tornasse davvero dove doveva stare? Alex aveva avuto abbastanza tempo per concludere, oppure erano ancora nel mentre?
In quel caso non sarebbe certo stato un bene che qualcuno li vedesse.
<< Ehm, volevo visitare un po’ questo posto, dove abito io non ce ne sono mica di così grandi! >> tergiversò.
Lo sguardo impassibile del ragazzo si tinse leggermente di scetticismo. Non l’aveva bevuta per niente.
<< E va bene, mi sono persa >> ammise Liz, chiedendo mentalmente scusa ad Alex per essere una tale schiappa nel dire le bugie.
<< La negligenza di Grimmjow a volte è davvero irritante >> disse l’espada, rivolto più a se stesso che a lei.
“Solo quella?” pensò Liz, cercando di visualizzare almeno un lato positivo in quell’isterico dai capelli azzurri.
A parte i pettorali, ovviamente.
L’altro intanto le aveva dato le spalle, come se non la considerasse neanche degna di essere guardata. << Muoviti, ora ti riporto dove devi stare, e vedi di restarci >>
“Oh no, cavolo! È troppo presto! Li scoprirà!”
Si mise una mano sulla pancia. << Ehm, prima non potrei mettere qualcosa sotto i denti? Sto morendo di fame! >>
<< Il prossimo pasto vi verrà servito tra due ore, donna >>
<< Ma io ho fame adesso! Guarda che soffro di pressione bassa, se non sgranocchio qualcosa potrei svenire, o anche peggio! Non dovevo rimanere in salute fino a domani? >>
Ok, questo era forse il più grande bluff di tutta la sua vita, se non funzionava non le restava che incatenarsi a qualcosa come Alfieri.
Il fatto che non avesse catene era solo un dettaglio, ovviamente.
Seguì un minuto di silenzio interminabile, poi finalmente il ragazzo aprì bocca.
<< Ti concedo dieci minuti in mensa, poi che tu lo voglia o no verrai con me. Sono stato chiaro? >>
<< Ok! >> sorrise Liz sollevata.
Al suo ritorno quei due avrebbero dovuto onorarla come una dea, poco ma sicuro.
 
 
Angolo delirazioni
 
Aki: << E anche questa è fatta! Non mi soddisfa molto come è venuta fuori la seconda parte, ma così è… Quanto mi fate penare, bambini! U_U >>
Grimmjow: << Senti, ora che è ritornato lui (indica Ulquiorra), non ricominciare con questa storia dell’allegra famigliola, chiaro? >>
Aki: << Silenzio! È così che mi ripaghi dopo questo capitolo? Ingrato! >>
(Alex tira Aki per una manica e le indica Aramis, che ha lo sguardo perso fuori dalla finestra)
Alex: << Penso che sia depresso perché non c’è mai -_- >>
Aki: << Uffa… E va bene! Volevo tenerlo segreto, ma a questo punto… >>
Alex: << Che cosa? >>
(Aki preme un pulsante su un telecomando)
Voce registrata: << Attenzione, si avvisano i gentili personaggi che nel prossimo capitolo avverrà una svolta nella storia, che potrebbe consistere nella consegna di trecento pizze ancora da pagare all’ufficio di Aizen, ordinate da qualche ignoto buontempone, oppure in qualcosa atteso da un po’… anche se io propendo per le pizze >>
Grimmjow: << E che sarebbe, questa cosa “ attesa da un po’ ”? >>
Aki: << Se fosse il momento di dirlo non mi sarei tenuta così sul vago, no genio? Devo smetterla di farti fare “certe cose”, ti rendono più scemo di quanto già tu non sia >>
(i due cominciano a picchiarsi)
Ulquiorra: << Se questo capitolo ha soddisfatto le vostre aspettative vi invito a non perdere il prossimo. Vi tengo d’occhio >>
Grimmjow: << E COME DIAVOLO FAI DA DENTRO QUELL’ARMADIO, IDIOTA? >> 

  
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