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Autore: SenzaFiato    25/07/2011    1 recensioni
Spaccato di vita quotidiana di una pianista in erba.
E infine alzarti, chiudere il coperchio della tastiera e andare via, fuggire dall’amara sconfitta sperando che domani sia un giorno migliore.
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come da manuale

 

Ti siedi occupando soltanto la metà anteriore del piano della sedia.

Come da manuale.

Posizioni  le mani in modo che i gomiti stiano a livello della tastiera o leggermente più in su.

Come da manuale.

Stai attenta alle dita: il pollice deve percuotere il tasto con poco più della metà della falange esterna, tenendosi un po’ piegato verso l’interno della mano…

Come da manuale.

Mentre le altre dita devono conservare sempre un atteggiamento naturalmente arcuato, senza distendersi troppo o rattrappirsi nell’atto dell’elevamento.

Come da manuale.

Prima di cominciare controlli che il polso conservi la sua naturale morbidezza.

Come da manuale.

Sei pronta, davanti a te uno spartito su cui campeggia in grande la scritta “Scala di Si maggiore”.

Per ultima cosa metti in moto il metronomo.

Tic tac.

Tic tac.

Sei pronta e via.

 

Un disastro, un completo disastro.

Le dita si distendono, i pollici si nascondono dentro la mano e il polso è rigido. In poche parole l’articolazione è pessima.

Ti muovi impaziente e nervosa sulla sedia occupandola tutta.

Nota dopo nota i gomiti si abbassano, segno di sconfitta.

Dimentichi tutti i diesis, leggi male le note che iniziano a ballare davanti ai tuoi occhi pieni di lacrime.

E come se non bastasse, il metronomo continua imperterrito nella sua corsa senza fine.

Tic tac

Tic tac

Ha vinto lui questa gara.

Come da manuale.

 

E le lacrime sgorgano dai tuoi occhi rossi, scendono bagnandoti le gote e muoiono sui tasti del pianoforte.

Prima il si, poi il do e re diesis.

Cadono così, quasi per prendersi gioco di te.

Dopo il mi naturale, il fa e il sol diesis.

Percuotono i tasti, quei tasti dannatamente giusti.

E poi il la diesis e infine il si naturale.

E formano una scala,  La scala.

E a te non resta che piangere.

Ancora e più forte… come da manuale.

E poi rannicchiarti su te stessa.

Capitolo 1, paragrafo 2.

E infine alzarti, chiudere il coperchio della tastiera  e andare via, fuggire dall’amara sconfitta sperando che domani sia un giorno migliore.

Come… da manuale.

 

 

Note esplicative

Le frasi all’inizio del capitolo, riguardanti il modo di sedere al pianoforte,  la posizione della mano e l’articolazione delle dita, sono consigli  del mio professore di pianoforte e avvertenze generali contenute in un mio libro di tecnica pianistica. Quindi non sono stupidaggini =)

La scala di si maggiore è una scala diatonica (ovvero una successione di sette suoni procedenti per gradi congiunti, con la ripetizione del primo suono all’ottava superiore;in questo caso: si, do, re, mi, fa, sol, la, si) di modo maggiore con 5 diesis scritti in chiave corrispondenti al fa, do, sol, re, la diesis.

A questo mi riferisco quando scrivo “Prima il si, poi il do e re diesis.”. Le lacrime, più fortunate di me, riescono a eseguire perfettamente la scala di si maggiore.

Il metronomo è uno strumento meccanico che serve a stabilire con esattezza il grado di velocità di una composizione. Possiamo dire che è usato in musica per misurare la scansione ritmica. 

Credo sia tutto! Se avete qualche dubbio non esitate a dirlo!
Buona lettura!

PS:Questa storia, oggi pubblicata, è un regalo che mi faccio in leggero anticipo per l'onomastico di domani. Spero che vi piaccia almeno la metà di quanto è piaciuto a me scriverla.

 

  
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