Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: bambolinazzurra    27/07/2011    2 recensioni
Cho Chang, è proprio come la si dipinge? La mia storia non risponderà a questa complicata domanda, cercherà piuttosto di dare un'altra, (si spera) più completa versione dei fatti. Dal punto di vista di Cho "piagnucolosa" Chang. Un breve passaggio nei suoi anni a Hogwarts, centrato sui suoi sentimenti per Harry e per Cedric e sul perchè si sia col tempo trasformata in un "annaffiatoio umano", per usare le parole di Harry.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cedric Diggory, Cho Chang, Harry Potter
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Più contesti
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Mai nella mia vita di autrice di ff avrei pensato di scriverne una “dedicata” a Cho Chang, personaggio contro cui non ho niente, ma che non amo particolarmente. Per la verità, non l’amo affatto, semplicemente prendo atto della sua esistenza. Spero che non faccia troppo schifo… Buona lettura!

QUARTO ANNO

“E così eccolo qui, il famoso Harry Potter. Faccia a faccia con me. Sai, carino, non servirà a niente essere famoso o il figlio del grande J.P.,  per vincere l’incontro di oggi. Vediamo cosa sai fare!”
Cho sorrise al Cercatore dei Grifondoro più amichevolmente possibile e vide Harry fare una piccola smorfia, chiaramente a disagio. Poi il fischio di Madama Bumb diede inizio alla partita.
In sella alla sua scopa, Cho sbuffò. Era bravo e aveva una Firebolt, pessima combinazione. Nessuna sorpresa che fosse alle metaforiche calcagna del Boccino! Gli aveva tenuto testa, però. Non fosse altro che per quello, Roger non se la sarebbe presa più di tanto con lei.

- Buona fortuna, Harry! – sì, era stata lei a gridare tra la folla.
- Che ti prende, Cho?! – le chiese rabbiosamente Marietta.
- Tifo per Grifondoro, oggi. Preferisci per caso che siano i Serpeverde a vincere la Coppa?-
Mentre lo sbuffo di Marietta le confermava che, effettivamente, lei avrebbe tifato per i verde-argento, le parve di aver visto Harry arrossire.
Era proprio dolce quando arrossiva…

QUINTO ANNO

“ Harry, in che guaio ti sei cacciato? Perché sei il quarto campione del Torneo Tremaghi? Accidenti, ti sono tutti contro.
Ma anche se hai fatto una sciocchezza e ora continui a insistere di non esserti fatto avanti, io sono dalla tua parte. E anche gli altri dovrebbero! Non lo capiscono, questi idioti, che è pur sempre una possibilità in più di portare la vittoria a Hogwarts? E quella schifosissima Skeeter! Lo sanno tutti che scrive solo frottole e non perdono comunque occasione de prenderti in… E quella?”
- Harry, ti è caduta la penna… -
- Oh, grazie-

Ballo del Ceppo.
In quei giorni non si parlava d’altro, nel castello.

- Da chi ti piacerebbe essere invitata, Cho? –
- Oh, Padma, io non spero niente, sarà la sorte a decidere per me – rispose Cho allegramente, senza osare sperare in un certo Campione del Tremaghi di sua conoscenza.
- Cho, possiamo parlare un attimo? –
Cho si voltò con un sorriso smagliante. Che fort…
Oh. Davanti a lei c’era un Cedric Diggory raggiante, che senza dubbio credeva che il sorriso radioso di Cho fosse tutto per lui.
- Certo! – rispose amichevolmente. Diggory era simpatico e carino, anche se non era Harry Potter. E l’avrebbe invitata al Ballo, lo sentiva.
“In fondo, chi prima arriva meglio alloggia” pensò decisa “E comunque, anche se vado al Ballo con lui non per questo sarò costretta a farci coppia fissa”.
- Verresti al Ballo con me? –
- Si, Cedric! –
Diggory le baciò galantemente la mano e si allontanò con un sorriso di beatitudine, mentre dietro di lei esplodevano le risatine di apprezzamento delle sue amiche.
Più tardi, quel giorno.
- Cho, posso parlarti? –
Harry Potter. Più rosso che mai. E le chiedeva di allontanarsi con lui.
- Vuoi… Vuoi venire al Ballo con me? –
- Oh -
Stupida, stupida, stupida! Non potevo aspettare qualche ora prima di dare una risposta a Diggory?! E ora? La parola è parola e io ho dato la mia!”
- Mi dispiace Harry, ci vado con Cedric. Cedric Diggory –
Harry si allontanò mortificato.

Finalmente. Erano stati in quel dannato labirinto per dei secoli! E ora Harry e il suo ragazzo (il suo ragazzo!) erano apparsi all’entrata del labirinto, stesi sull’erba umida come se avessero appena affrontato una prova massacrante.
Ma che stava succedendo? Chi è che stava strillando in quel modo che Cedric era morto? Che idiota, chiunque fosse. Lui e Harry si stavano riposando, ecco tutto!
E allora perché Cho si stava facendo largo tra la folla con un’espressione terrorizzata sul viso?

I giorni seguenti, le settimane seguenti, i mesi seguenti, trascorsero per Cho in un alone di irrealtà. Era triste e non riusciva a rendersi conto che Cedric era effettivamente morto.
I suoi genitori non sapevano che fare: la vedevano piangere e no  riuscivano a consolarla, sembrava che le loro parole le scorressero addosso come le sue stesse lacrime.
In realtà Cho non se ne accorgeva nemmeno. Non capiva cosa dicessero, lei non stava affatto piangendo. Si sentiva solo strana e stanca. E ansiosa. Aveva l’impressione di aver dimenticato di fare qualcosa di importante.

SESTO ANNO
Tra una cosa e l’altra tornare a scuola fu un sollievo.
Almeno finchè non vide lui. Gli si avvicinò e provò a dire qualcosa. Ma che voleva l’imbecille coi capelli rossi? Cosa c’entrava ora la sua storica squadra di Quidditch? Decise di piantarli lì in asso.

Sì, voleva fare qualcosa contro quella donna disgustosa, questa idea del gruppo di Difesa le piaceva! Nemmeno l’aperto scetticismo di Marietta o i suoi sbuffi contrariati riuscivano a scalfire il suo entusiasmo. Voleva combattere, diventare più forte, punire colui che aveva ucciso il ragazzo che stava imparando ad amare. Il ragazzo che l’aveva amata dal primo istante, pur sapendo che lei non era pienamente coinvolta, almeno all’inizio. Il ragazzo che la trattava come una principessa e che la faceva sentire bella e desiderata. Importante e speciale.
Eppure per tutta la riunione non potè fare a meno di guardare fisso un altro ragazzo.
Uno mingherlino, dagli occhi verdi e lo sguardo animato dall’ardore delle sue convinzioni. Un ragazzo dolce e timido.
Un ragazzo gentile e cortese. Un adolescente goffo e sicuro.
Uno che non la trattava come una bambolina fragile, ma come una ragazza vera, che aveva le sue opinioni.
- Non è che ti piace Harry Potter, eh, Cho? – le sibilò Marietta, come se fosse la voce della sua coscienza.
Cho non rispose ma, mentre l’amica non la guardava, sul suo viso si aprì un largo sorriso.
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: bambolinazzurra