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Autore: None of me    28/07/2011    4 recensioni
Lily era sempre stata la principessa di suo padre.
La luce dei suoi occhi stanchi.
Fino a quel momento.
Suo padre si mostrò al mondo due settimane dopo.
Bussò alla porta di casa chiedendo di Lily, un sorriso sereno in volto e Draco Malfoy accanto.
Fanfiction drarry abbastanza particolare, tutta dal punto di vista di Lily, la più piccola di casa Potter.
Spero vi piaccia!!!
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Harry
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Lily era sempre stata la principessa di suo padre.

La luce dei suoi occhi stanchi.

Non c'era neanche bisogno di dirlo.

Harry l'adorava: lo si capiva dal modo in cui gli aveva pettinato i suoi lunghi capelli fino all'ultimo, ammirandone ogni singola lucente ciocca e guardando con nostalgia al momento in cui la figlia li avrebbe tagliati, lasciando posto ad una adolescenziale taglio alla maschiaccia.

Dalla scintilla che portava negli occhi quando aveva ammirato ogni suo vestitino, pronunciandosi nella più totale ammirazione di ciascuno di questi e lanciandosi in complimenti spropositati su quanto la sua bambina fosse graziosa.

Dal suo svegliarsi ogni singola mattina della sua vita in tempo per preparare una perfetta colazione a base di latte e cioccolato per la sua assonnata bimba e dal suo continuare ad adoperare quella -decisamente troppo capiente- tazza che Lily gli aveva comprato tempo prima, fino al momento in cui si era infranta contro il pavimento della cucina.

E da milioni di altre piccole cose.

Non c'era mai stato un momento in cui suo padre, nel bene e nel male, non l'avesse considerata la sua adorata principessa.

E non era mai cambiato con il passare del tempo.

Neanche quando si era tinta i capelli di blu, aveva cominciato a indossare vestiti molto più attillati di quello che la madre effettivamente approvava e gli aveva presentato la sua prima ragazza.

Sarebbe sempre stata la principessa di suo padre.

La sua fanciulla pura, la sua creatura più delicata.

E così, mentre con i suoi fratelli, Albus e James, si era instaurato un rapporto di complicità maschile, Lily poteva vantare di essere l'oggetto prezioso di suo padre, la sua perla rara.

Non aveva mai avuto dubbi su questo.

Fino a quel momento.

 

 

Il divorzio tra suo padre e sua madre era stato devastante.

La madre aveva dato di matto e suo padre si era limitato a sparire nel nulla per un po', abbandonando i figli e la sua perla rara alla rabbia e alla disperazione della ormai ex-moglie.

Sapevano tutti dove era andato.

Dall' altra.

Dalla ragazza per cui aveva rinunciato a tutta la sua vita così come la conosceva.

Ginny non faceva altro che piangere e urlare, cercando ossessivamente di sfogare il dolore sulle uniche persone che le rimanevano accanto: Albus, Lily e, ora che era tornato dalla Francia per assistere al processo, James.

Ma ben presto il primogenito dovette riprendere il volo per Parigi e suo fratello, capendo la situazione, andò ad abitare per conto suo, lasciando la piccola di casa alla furia della madre.

Lily passava le sue giornate tra le grida e i singhiozzi, sperando sempre che il padre si facesse vivo.

 

-E' inutile che aspetti ancora, sai? Non tornerà. Per lui non vali come quella-

 

Il divorzio aveva reso Ginny crudele quanto non lo era mai stata, e il suo passatempo preferito era ricordare a Lily che il padre le aveva abbandonate, tutte e due.

Mal comune, mezzo gaudio.

La ragazza si limitava a scuotere la testa, tentando si scrollarsi quelle frasi di dosso.

Ma le rimanevano appiccicate, come la più mostruosa delle carte moschicida.

Poteva mentirsi quanto le piaceva, ma la verità è che suo padre aveva deciso cosa per lui valesse di più.

Aveva deciso che l'altra contava più di tutto quello che aveva costruito in tanti anni di matrimonio, persino dei suoi figli e, Lily veniva trapassata da una fitta troppo dolorosa quando ci pensava, della sua adorata principessa.

E questo faceva male.

Veramente male.

 

 

Suo padre si mostrò al mondo due settimane dopo.

Bussò alla porta di casa chiedendo di Lily, un sorriso sereno in volto e Draco Malfoy accanto.

La ragazza fu presa dalla tentazione di sbattergli la porta in faccia.

Ma avrebbe voluto dire rinunciare di nuovo a suo padre, e non poteva permetterselo.

Quindi si stampò il migliore sorriso possibile in faccia e lo abbracciò, cercando di non piangere dal sollievo e dalla paura.

 

 

Suo padre non c'era.

Lily fissava Malfoy.

Dunque era lui l'altra.

Doveva fare dei pompini meravigliosi.

Che schifo. Lui, suo padre e quella situazione di merda.

Il biondo di fronte a lei arcuò un sopracciglio, come se le avesse letto nel pensiero – Si, sono io quello che si scopa tuo padre. Ora puoi smetterla di guardarmi? -

-Vaffanculo. Questa è casa mia e faccio ciò che mi pare Malfoy-

Alla risposta Draco si guardò intorno, un espressione di disgusto in volto.

-Casa...? Mi chiedo come Potter abbia potuto vivere qui- lo pronunciò come la più schifosa delle parolacce- per tutto questo tempo...non mi meraviglia che sia scappato con me-

Lily sbattè le palpebre.Non l'aveva detto sul serio.

Si alzò di scatto, semplicemente fuori di sé.

-Adesso mi ascolti, brutto stronzo. Questa è casa mia, Io sono la figlia di Harry e la donna di là è la madre dei suoi figli.Tu non vali un cazzo, capito? Vogliamo provare a chiedergli chi sceglierebbe tra me, la sua principessina, e te? Non credo vinceresti Malfoy. Quindi non mi provocare!-

Draco si accigliò, ma ingoiò la risposta.

Perchè tanto Harry la sua scelta l'aveva già fatta.

 

 

 

 

 

Harry stava seduto al tavolo dell'appartamento che divideva con Draco.

Lily squadrava Malfoy da un angolo della cucina, furiosa con suo padre.

Harry si guardò intorno, teso.

Tentò un approccio pacifico, guardando preoccupato sua figlia -Emh...Tutto bene tesoro?-

-Si- Draco, essendo di spalle, aveva risposto automaticamente, sovrastando la voce di Lily.

La ragazza si sentì gelare.Era evidente che parlava a lei, che cazzo c'entrava quello stronzo?

Malfoy la guardò, con scherno.

Lily sentì la rabbia crescere, fino a esplodere sotto forma si magia involontaria.

La pentola sul fuoco esplose, facendo indietreggiare il biondo.

Lily strinse le mani a pugno, osservando suo padre soccorrere Malfoy e baciarlo dolcemente.

Dopo aver stretto un ultima volta Draco, Harry si girò verso Lily - Piccola...lo so che questo è l'unico giorno del mese in cui ci vediamo, ma davvero, è importante per me che ci sia anche lui...è una persona fondamentale della mia vita e devi abituartici.-

Lily lo guardò con disgusto.

Non lo vedeva da quattro mesi.

Cazzo, era il suo primo giorno con lui dopo quattro mesi.

Harry aveva saltato tutte e tre le sue ultime visite.

E lei, da brava principessa, lo aveva aspettato accoccolata sulla poltrona, lanciando continui sguardi al camino, che era rimasto irrimediabilmente vuoto.

Tutte e tre le volte.

E poi, quando ormai la situazione in casa era diventata insostenibile e Lily si era sentita abbandonata del tutto, le fiamme avevano preso il colore dell'erba.

Peccato che con lui ci fosse anche Draco Malfoy.

Non poteva neanche arrabbiarsi con suo padre.

Avrebbe sprecato il tempo a sua disposizione.

Zitta Lily, zitta.

 

 

 

-Papà...-

-Dimmi tesoro- Harry la guardò sovrappensiero da sopra gli occhiali tondi.

-Mi vuoi bene?-

Si sentiva una idiota a chiederglielo, anzi, si sentiva patetica.

Continuava ad attaccarsi ad ogni briciolo di affetto che le dava il padre, consapevole che non era mai abbastanza.

Si faceva bastare un'ora passata insieme per mesi, non aspettando altro che il ritorno del suo papà.

James e Albus, essendo maggiorenni, non dovevano più sottostare alle visite obbligatorie e avevano entrambi mandato a fanculo il padre da tempo.

James si era sposato con Ted pochi mesi prima.

Harry non era venuto.

-Certo tesoro. Tu sei la mia principessa, lo sai vero? -

-Si papà...-

E poi, quello sguardo carico d'amore.

Non per lei, per Draco.

Era appena entrato nella stanza, alla ricerca di un particolare libro.

Lily rimase impassibile.

Ormai aveva fatto il callo a tutto.

Alle urla di sua madre.

Sei una figlia di puttana! Perchè non te ne vai di casa? Non sei mia figlia, se lo fossi non continueresti a vedere quello stronzo! Vattene, sei solo una traditrice, una bastarda!Potessi tornare indietro non metterei al mondo nessuno di voi tre, siete stati solo capaci di abbandonarmi, come vostro padre”

Al menefreghismo dei suoi fratelli.

Tranquilla Lily, tornerà tutto a posto. E poi non ti sembra di esagerare? Mamma ti vuole bene in fondo. Io non posso tornare a casa ora...la mia carriera è importante, lo capisci vero Lily?”

Allo scherno di Draco.

Ma guarda chi c'è! La nostra cara principessa...come va vostra altezza? Chissà se Harry si ricorda ancora di te...”

Ma se c'era una cosa che aveva capito, era che Harry non aveva mai amato nessuno come Malfoy.

Era l'unico, grande amore della sua vita.

La sua luce. Quella che avrebbero dovuto essere i suoi figli.

Lo amava in maniera così completa, così forte, così appassionata che per Harry non c'era spazio per nessun'altro nella sua esistenza.

Voleva ancora bene ai suoi figli, ma di fronte all'affetto per il suo compagno quello per James, Lily e Albus impallidiva visibilmente, spariva, si dileguava.

E ormai Lily aveva rinunciato a sperare si essere mai più quella luce che illuminava il volto di suo padre.

E le sue parole, ora più che mai, le suonavano vuote e bugiarde.

Vogliamo provare a chiedergli chi sceglierebbe tra me, la sua principessina, e te? Non credo vinceresti Malfoy”

Bugia.

 

 

 

-Vedrai che andrà tutto bene Lily. Tuo padre sarà assolutamente felice della notizia! Ora aiutami con i piatti, per favore-

Lily seguì Hermione in salotto e fece come le era stato chiesto.

Fa che venga, ti prego, deve venire. Fa che venga...

Rose l'abbracciò da dietro, cingendole i fianchi.

-Nervosa? -

-Un pochino...-

-Andrà tutto bene...- Rose aspettò che la ragazza si rigirasse nell'abbraccio e poi la baciò appena, sulle labbra – E' vero che è il primo pranzo con la famiglia al completo, ma ormai lo sanno tutti che stiamo insieme, no? Inoltre non dobbiamo neanche fare le presentazioni...-

Lily sospirò, abbattuta.

-Lo so...non è quello che mi preoccupa-

Detto questò si avviò in cucina, per recuperare la sua bacchetta, abbandonato sul lavabo.

In salotto erano al completo.

Una lunga tavolata – probabilmente frutto di un qualche trucco magico di sua zia Herm – raccoglieva tutti i membri della famiglia Granger- Weasley, assieme a sua madre Ginny e il fratello James, ovviamente mano nella mano con suo marito Teddy.

C'era perfino Albus, e questa si che era una novità.

Un gufò planò sulla sua spalla, tendendole una zampa.

Lily afferrò la lettera attaccata e la lesse, rassegnata.

-Mio padre e Malfoy non ci onoreranno della loro presenza, a quanto pare-

-Miseriaccia...Che diamine doveva fare Harry per non venire?-

La ragazza si voltò verso zio Ron, limitandosi a una scrollata di spalle.

-Stronzo come sempre -

Teddy strinse più forte la mano di James, cercando di calmarlo.

Ginny rise, cattiva. I capelli troppo grigi per la sua età, le occhiaie pesanti e il volto scavato.

La rabbia l'aveva corrosa da dentro.

Rose, capendo la situazione, prese la parola, zittendo la discussione che si era innescata – Io e Lily vogliamo andare a vivere insieme-

Silenzio.

Poi, l'euforia. Tutta la famiglia si mosse come una unica creatura, stringendo loro le mani, congratulandosi e facendo battutine allusive.

Lily continuò a guardare il posto vuoto a capotavola.

 

 

 

Ginny se ne andò nel sonno, dopo una lunga e terribile agonia, durata troppo tempo.

Ma bisognava aspettarselo.

Harry era stato la sua vita come per Harry lo era Draco.

Non aveva mai smesso di amarlo, dal giorno in cui l'aveva incontrato per la prima volta alla stazione.

Vederlo farsi sempre più scostante, aspettandolo ogni sera nella speranza che rincasasse prima delle quattro del mattino, sentire quello strano profumo addosso al suo amore e poi guardarlo mentre prendeva la porta di casa annunciandole che non provava più niente per lei...era stato troppo.

Non ce l'aveva fatta.

E così, a un anno dall'inizio della sua convivenza con Rose, Lily si ritrovava a dover seppellire sua madre, non sapendo ancora bene se l'aveva amata o odiata.

Ma pianse tanto.

Chiusa in una stanza, seduta sul letto.

Pianse finchè non le sembrò di aver finito le lacrime, la mano di Rose sulla spalla.

 

 

Suo padre non si presentò da solo al funerale.

E Lily, mentre guardava un' ultima volta il viso di sua madre, sentì qualcosa rompersi dentro di sé.

Si allontanò velocemente dalla tomba, facendo interrompere la cerimonia.

Marciò verso Harry, incazzata come non lo era da anni.

O meglio, come non lo dimostrava, da anni.

Tutta la furia accumulata, tutto il senso di ingiustizia che provava da troppo tempo esplosero, colpendo suo padre e Draco.

Caddero a terra, sbattendo la testa contro il terreno.

Lily sfoderò la bacchetta – COSA CAZZO CI FA QUELLO STRONZO QUI??! Mia madre è appena morta, ed è solo colpa tua! L'HAI UCCISA, E ORA TI PORTI PURE QUEL FIGLIO DI PUTTANA SULLA SUA TOMBA!!-

Harry fu il primo a reagire: si tirò in piedi, e, controllato che Malfoy stesse bene, si voltò verso Lily.

-Calmati Lily! Sei uscita fuori di testa? Ti sembra il modo di comportarti? -

La ragazza lo interruppe subito, troppo disperata per farlo finire.

-Non dirmi di calmarmi! Voglio quello stronzo fuori di qui! Anzi, voglio che tutti e due ve ne andiate, ora! -

-Adesso basta.Chiudi quella cazzo di bocca.- Malfoy era intervenuto prima che potesse farlo suo padre, e ora la guardava con disprezzo – Non è colpa di Harry se tua madre è morta. Ginny era semplicemente una puttanella dalle gambe aperte, che non ha fatto altro che abbandonarsi al vittimismo. Tua madre si è uccisa da sola, Lily.-

-Draco!- Harry osservava sbigottito il biondo, stupito da tanta crudeltà.

Lily non sapeva che dire, si sentiva vuota, priva di forze.

Poi prese fiato, cercando di articolare qualche frase.

Dietro di lei, il silenzio.I suoi due fratelli la osservavano, impassibili.

-Perchè pensi...perchè pensi che io ti sia rimasta accanto, tutti questi anni, papà? Sarebbe stato così facile smettere di vederti, come Jamie e Al. E ppure...non ce la facevo. Sei mio padre, cazzo.-

Harry la guardava, senza alcuna reazione.

-Io...non penso di farcela più. Ho sopportato la follia di nostra madre per anni, consolandomi con quelle poche giornate che potevo trascorrere con te. E tu...tu ti facevi vivo solo quando andava a te. Ma tu hai divorziato da nostra madre, non dai tuoi figli.Sembra che tu non l'abbia mai capito.

Hai pensato che andartene di casa volesse dire chiudersi la porta dietro e troncare con tutto quello che era la tua vita prima. Ma non è così...- Lily chiuse gli occhi, cercando di prendere un bel respiro.Il groppo in gola la stava soffocando – Noi esistiamo, io esisto. Sei solo un codardo papà, ti sei limitato a fuggire, sperando prima o poi di seminarci. Bene, ora ci sei ufficialmente riuscito. In fondo ero io l'unica che ti teneva ancora attaccata al tuo passato, no? Basta. Non voglio più vederti, non voglio che mi scrivi lettere, non voglio che tu venga a trovare me e Rose – ci convivo da un anno, nel caso te lo stessi domandando- E quando ci sposeremo non ti voglio vedere tra gli invitati. Ora ti pregherei di andartene, così il funerale potrà continuare-

Lily squadrò un ultima volta la figura sconvolta di suo padre.

Lanciò uno sguardo di puro disprezzo a Malfoy.

Chiamò con gli occhi Rose, e si congedò con un gesto dai suoi fratelli.

La Weasley le prese la mano, senza parlare.

Lily si voltò, lasciando finalmente scorrere le lacrime.

Suo padre la richiamò più volte, ma lei continuò a camminare.

Continuò finchè non udi le urla di suo padre spegnersi e il familiare crack della smaterializzazione.

Addio papà.

Strinse più forte la mano di Rose.

 

 

 

Harry bussa almeno una volta alla settimana alla porta della sua principessa.

La chiama, la invoca, piange tutte le sue lacrime per la sua perla rara.

Non se ne va finchè, un paio di ore dopo, non appare Draco.

Allora accetta la sua mano e si smaterializzano insieme, entrambi col volto rigato dalle lacrime, anche se si dubita che quelle del biondo sboccino per lo stesso motivo di quelle di Harry.

Sono anni che Harry bussa alla porta di Lily e Rose, invocando la sua bambina.

Ma nessuno ha mai aperto la porta.

 
  
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