30/07/2011
1 recensioniShining Tears
…
-Yo soy un sueño, un imposible,
Vano fantasma de niebla y luz;
Soy incorpórea, soy intangible:
No puedo amarte.
-¡ Oh, ven; ven tú!
Avvicino il libro di poesie al mio petto, poggiandoci sopra la fronte. Non ho mai amato particolarmente le poesie ma “Las Rimas” di Bécquer me le leggerei all’infinito, perché in queste parole d’inchiostro riesco a vedere l’amore che desidero e che mai potrò avere. Un amore delicato, fatto di sguardi, di carezze timide, di venerazione verso la persona amata; non come gli amori che mi circondano dove l’unico interesse è sfoggiare il proprio fidanzato come se fosse un gioiello di preziosi e dove il sentimento chiamato "amore" si realizza nella notte tra lenzuola poi abbandonate troppo presto.
Ma forse è proprio perché non mi rassegno a questa nuova versione dell’amore che continuo a sospirare tra le parole dei poeti e non sotto il tocco di una mano ed è per questo che nessuno desidera incrociare le sue dita tra le mie, dita di una ragazza che viaggia tra la nebbia di un sentimento utopico e dalle cui labbra escono parole pungenti: prima difesa per il suo cuore.
Sorrido giocando con la sabbia che mi circonda, infondo ho sempre sostenuto la tesi che si può benissimo vivere anche senza l’amore quindi perché dovrei struggermi così tanto per qualcosa a cui neanche credo? Pero, sai Bécquer, vorrei proprio sapere se è mai esistito un uomo che ha preferito un sogno, un fantasma di nebbia e luce che non può donare amore, così come scrivi tu!
“Blinding darkness surrounds me
and I am reaching for you only….”
Prendo il cellulare che vibra nella tasca, è Melissa: -Yo, come proseguono le vacanze?- beh, come vuoi che possano proseguire delle vacanze in compagnia dei proprio genitori? Una meraviglia davvero, le vacanze più belle che potessi sperare per i miei 17 anni! Ok, forse è meglio scriverle qualcosa di meno acido: -Bene, un po’ noiose ma bene!^^ tu? Come si sta al mare tra le braccia di Riccardo?-
Eh già, la mia migliore amica è riuscita a trovare l’amore ed incredibilmente devo ammettere che Riccardo è un bravo ragazzo molto dolce, forse qualche ragazzo che riesce a fare sentire le ragazze delle principesse esiste ancora.
Sospiro, meglio riprendere a leggere.
“ Su mano entre mi manos,
Sus ojos en mis ojos,
La amorosa cabeza
apoyada en mi hombro..”
Una lacrima scende silenziosa sulla mia guancia. Come posso, leggendo queste parole, non ricordare gli attimi passati con la persona che credevo essere il mio grande amore, amore che dopo pochi giorni, giorni pieni di dolcezza per me, mi ha lasciata perché lo stare insieme a me era una semplice scommessa. Già, i suoi amici avevano lanciato la scommessa intitolata: “Vediamo chi riesce a far innamorare il ghiacciolo!” e lui ovviamente aveva accettato, perché lui era così, un amante dei giochi, una di quelle persone che prende la vita alla leggera come se fosse un gioco dove tu devi uccidere i sentimenti altrui se vuoi andare avanti nei livelli e vincere. Ed io, povera stupida, mi ero innamorata dei suoi sorrisi e della sua leggerezza; perché per una come me un animo solare era l’essenza del fascino. Quando poi ho scoperto tutto, non ho pianto, non volevo dargli la soddisfazione, ho sorriso e sono tornata dietro le pareti del mio castello di ghiaccio facendo credere a tutti che non mi ero innamorata, che anch’io stavo giocando; così almeno, lui non aveva vinto la scommessa.
Ma ora sto piangendo, perché sì, io mi ero innamorata.
« Hey scusa, ragazzina! Ci lanceresti la palla? »
Uffa, chi è che disturba i miei pensieri ed il mio affogamento?
Alzo il viso e cerco la persona che ha parlato. Un bel po’ lontano da me delle figure sventolano le braccia e mi indicano. Anzi, ora che guardo meglio, stanno indicando un pallone che ha finito la sua corsa contro le mie gambe.
Allungo le mani verso la sfera bianca ma mentre le sto appoggiando sopra delle altre mani mi precedono e sfiorando le mie dita prendono la palla.
« Grazie! » mi dicono, ma io non ho fatto niente. Guardo la persona davanti a me dubbiosa e probabilmente capisce quello che sto pensando.
Ride ed è una risata stupenda.
« Beh, hai bloccato la corsa della palla se no sarebbe finita in acqua e poi ce l’avresti lanciata se non fossi arrivato, no?»
Faccio un leggero cenno di sì con la testa ed osservo le sue labbra piegate in un sorriso, ha un bel sorriso.
Si accovaccia vicino a me e mi osserva.
« Mmmm.. perché stai piangendo? »
Mi asciugo veloce gli occhi ed ora posso vedere bene i lineamenti del ragazzo; ma non ho voglia di rispondergli quindi scuoto solo la testa. Continua ad osservarmi e sento i suoi amici chiamarlo. Poi si sofferma sul mio libro di poesia.
« Bécquer eh? Vediamo se mi ricordo qualcosa..» inclina la testa pensoso
« Tu pupila es azul y cuando lloras las transparentes lágrimas en ella se me figuran gotas de rocío sobre una vïoleta.» sorride un po’ imbarazzaro e poi mi riguarda « Però non è un buon motivo per piangere, no? Scommetto che il tuo sorriso dev’essere bello come questo sole che tramonta sul mare!» il rossore sulle sue guance aumenta. « Non dire a nessuno che mi piacciono le poesie, ok? »
Si allontana lasciandomi ad osservare la sua figura che corre verso i suoi amici; ma prima che sia troppo lontano si gira verso di me e la sua voce mi raggiunge: « Non piangere, ma sorridi e batti la lucentezza del sole! »
Sorrido imbarazzata e lui ricambia come a volermi dire: “ Visto? Il tuo sorriso è più bello del sole!”
Un’anima solare affascinerà sempre un’anima malinconica.
***
Avverto che questa cosina è uno schizzo di profonda tristezza causata da una storia incredibilmente dolce che ho appena finito di leggere per questo non ha un vero e proprio inizio nè una vera e propria fine!
Spero comunque vi sia piaciuta, coraggiosi lettori che avete letto!
a shining kiss!