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Autore: Lena Mason    02/08/2011    2 recensioni
Un confine tra due razze: quella dei Vampiri e quella degli esseri umani. Due mondi separati, ma allo stesso tempo uniti dallo spirito di conservazione e da un'Accademia: la Cross Academy, luogo dove alcuni esponenti delle due razze convivono.
Ma vi è un confine tra la Day Class, gli esseri umani, e la Night Class, i vampiri. Un confine che non deve essere superato, ma che, per mano di certi eventi, sta per essere oltrepassato da entrambi le parti.
E le conseguenze ci saranno. Per tutti.
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Senri Shiki, Takuma Ichijo, Un po' tutti, Zero Kiryu
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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II

Attacco a sorpresa



Nota: Nel primo capitolo mi sono dimenticata di informare i lettori che il personaggio di Aura Thanatos appartiene a Yunalesca Valentine che me lo ha dato in affidamento.

 

 

 

 


Aura si ritrovò nella stanza assegnata. Era un ambiente molto ampio, con pesanti tendaggi di color rosso cupo, che richiamavano anche la biancheria del letto. I mobili invece era di legno scuro: una grande libreria, due comodini e un armadio che occupava tutta la parete di destra. Alla sua sinistra vi era invece la porta che conduceva al bagno.

Varcata la soglia si trovò in una stanza rettangolare: sulla destra vi era un grande specchio al di sopra di un lavandino di ceramica rosata, in fondo la vasca da bagno e sulla sinistra la doccia e gli armadi dove riporre asciugamani e prodotti vari.

Aura, che per quella notte non avrebbe partecipato alle lezioni, decise di concedersi un bagno caldo, dove avrebbe riflettuto sulla sua nuova condizione.

**

Rossana stava camminando per i corridoi del dormitorio diurno quando una voce la fermò.

Zero la stava chiamando dal fondo del corridoio.

«Crowe, cosa ci fai in giro per il dormitorio a quest’ora?»

«Kiryu, non rompere. Ho eseguito un ordine di Cross. E comunque non sono Yuki: so difendermi da sola»

L’albino la guardò e rispose: «Torna in camera. Chiederò al preside se dici la verità»

La ragazza lo guardò e sorridendogli ironica concluse la loro ‘chiaccherata’ : «Zero, vai a farti fottere»

Il ragazzo rimase di stucco per quella risposta: decisamente Crowe non era una ragazza comune.

 

**

 

«Tomoyo falla finita» sibilò Rossana alla sua vicina di banco, facendo raggelare anche chi le sedeva intorno «sono andata in quel dormitorio perché dovevo portarci una nuova alunna. Ordine del preside, non so perché abbia scelto me. Discorso chiuso»

«Ma lui c’era?»

Rossana sbuffò e chiese:«Lui chi?»

«Senri Shiki, ovviamente» replicò Tomoyo, seccata dal fatto che la sua ‘amica’ non sapesse quale fosse il suo ‘preferito ‘ tra gli alunni della notte.

Rossana fece mente locale, ricordandosi che era stato proprio il rosso a salvare le chiappe a Aidou:

«Si, c’era. E come sempre aveva Rima Touya vicina…»

La rossa sorrise vedendo gli occhi di Tomoyo ridursi a due fessure: detestava la vampira dai capelli arancio perché, almeno così si diceva, era la fidanzata ufficiale di Shiki.

«Ma perché non ti dedichi a qualcun altro? Tipo uno del nostro dormitorio?»

Tomoyo la guardò, scandalizzata:« Credi davvero che ci sia qualcuno che possa anche solo essere affascinante la metà di quanto lo sono loro?»

La rossa sbuffò scuotendo la testa: Tomoyo e il resto della popolazione femminile della scuola li avrebbe amati sempre, perché non immaginavano quanto fossero pericolosi. Erano belli proprio per attirare le giovani, come la sua compagna di classe e saziarsi del sangue.

Senri Shiki ne era l’esempio lampante. Il classico bello e dannato. Solo che lui e il resto della Night Class erano dannati davvero.

 

**

 

Aura si stava annoiando. Aveva riposato la notte, cosa strana per un vampiro, e non era per nulla stanca. Sentiva Ruka e Rima nella camera accanto che parlavano piano. Ce l’avevano con la rossa che l’aveva accompagnata la sera prima.

 

«Quella Crowe si crede chissà chi..» stava dicendo Ruka «sembra si senta invincibile»

 

«Senri dice che la famiglia di quella ragazza è composta da Hunter molto forti. Quindi qualcosa di buono saprà sicuramente fare..» le rispose Rima, con il suo tono strascicato.

 

«Può darsi. Ma a me non spaventa. Se dovesse comportarsi ancora in modo così spavaldo con uno di noi, gliela farò pagare. Ha osato chiamare altezzoso Kaname-sama. Devo punirla»

«Sai che Kuran-sama non ti darà il permesso di farlo»

 

«Rima, non ci sarà bisogno che lui lo sappia…» concluse Ruka, ridendo e facendo brillare gli occhi.

 

**

 

Rossana stava seguendo la sua eccitata amica Tomoyo verso i cancelli del dormitorio Luna.

Era appena iniziata la discesa del sole verso l’orizzonte quando arrivarono a destinazione.

Trovarono una torba di ragazzine urlanti, a stento trattenute da Yuki.

Guardandosi in giro, non trovò Zero da nessuna parte, così prese una decisione estranea al suo carattere: aiutò qualcuno.

Infatti scattò verso la testa del gruppo di fans urlanti che al solo vederla si ammutolirono, proprio come quando appariva Zero.

Infatti Yuki sospirò e disse, voltandosi: « Grazie, Zero». Quando capì che non era Zero il suo salvatore, sbarrò gli occhi e disse: «Crowe-senpai?»

La ragazza le sorrise bieca e puntò i suoi occhi verdi sul gruppo di ragazze urlanti e disse: « La prima che osa superare il limite imposto da Cross, se la vedrà con me».

 

Prima che potesse anche solo aggiungere altro una voce seccata la fece voltare. La night class al completo era alle loro spalle con Aidou in testa.

«Come mai le mie fans oggi non chiamano il mio nome?»

 

Kain, sorridendo divertito, disse: «Forse si sono accorte che sei un totale imbecille»

Il biondo lanciò uno sguardo truce al cugino, mentre Ichijo, con il suo miglior sorriso si avvicinò alle due ragazze.

«Yuki-chan, Crowe-sama, grazie per il vostro aiuto. Crowe come mai siete qui a fare da Guardian?»

« Non sto facendo la guardian. Ho dato una mano a Cross perché Kiryu è scomparso».

 

«Quindi è colpa tua se non urlano il mio nome?» le chiese Aidou ponendosi davanti al vice capo dormitorio.

 

« Certo. Hanno più paura di me che di voi. Valle a capire..» senza aggiungere altro si voltò, sbattendo i capelli addosso ad Aidou di proposito e allontanandosi nel corridoio formato dalle fans.

 

I problemi per Rossana non sarebbero finiti, per quella notte.        

**

 

 

Aura non aveva ben capito cosa fosse successo. Capiva solo che Aidou ce l’aveva con Rossana per aver ammutolito le sue fans, mentre la maggior parte degli altri vampiri maschi erano grati alla rossa, perché gli aveva evitato il mal di testa.

 

In quel momento entrò il professore che li avvisò « Dato che Kiryu non si è sentito bene è stato sostituito da Crowe Rossana. Prestate attenzione ai vostri comportamenti, lei non è malleabile come Cross Kaien e se attaccate qualcuno, reagirà»

 

I vampiri annuirono semplicemente, volgendo lo sguardo fuori dalla finestra dove la rossa in questione li guardava e salutava, sorridendo ironica.

 

La rossa indossava dei vestiti comodi per combattere. Calzoncini corti e neri, da dove spuntavano le due fondine legate alle cosce, e sopra una canottiera nera aderente con un teschio stampato sul davanti.Ai piedi indossava degli stivali fino al ginocchio, con un tacco medio, fatto di un materiale che riluceva:argento.

 I rossi capelli legati in una treccia incorporata.

 Nel voltarsi per saltare al piano inferiore mostrò ai suoi nemici naturali la lunga spada che l’aveva fatta conoscere tra i vampiri.

 

Nessuno dei presenti vide il sorriso maligno di Ruka e lo sguardo di intesa che aveva lanciato a Rima.

 

**

 

«Crowe-senpai» urlò Yuki dal fondo del corridoio del dormitorio Luna.

La rossa si voltò verso la mora, sospirando. In quella nottata,Yuki non l’aveva mollata un attimo, preoccupata per lei.

 

«Cross, ti ho già ripetuto che non ho bisogno della balia! So benissimo cavarmela da sola in caso di attacco. Ti ricordi che sono una Hunter?»

 

« Certo, Crowe-senpai. Ma è la tua prima ronda qui al Dormitorio Luna…»

 

« Lo so! Ma sono abituata a combattere i vampiri. Quindi tu controlla che non ci siano oche della Day Class in giro, qui rimango io»

 

Yuki non riuscì a ribattere nulla, poiché lo sguardo di Rossana non ammetteva repliche e così, voltandosi e iniziando a correre, si diresse verso il dormitorio Sole.

 

Rossana si issò su un albero e, una volta trovato un ramo ‘comodo’, si sedette osservando la luna.

Non fece in tempo a sentirsi sollevata dall’allontanamento di Yuki, che sentì dei rumori. Erano impercettibili, ma un orecchio allenato come il suo li aveva subito distinti: vampiri.

«Venite fuori. Vi ho sentito» disse a voce normale, sicura che quelle creature l’avrebbero sentita, anche se avesse sussurrato.

 

Dal fitto del bosco uscirono due vampire: Rima e Ruka.

 

Rossana non aveva mai avuto nessun battibecco con loro e non capì cosa volessero da lei. Saltò giù dal ramo, ritrovandosi di fronte alle due.

 

«Cosa volete? Dovreste essere in classe»

 

«Di certo non sei tu a doverci dire dove dobbiamo stare» le rispose, stizzita, Ruka, ondeggiando i capelli grigio-biondi «Siamo qui per un motivo preciso. Dobbiamo farti capire chi comanda. Sei stata fin troppo altezzosa nei nostri confronti e non possiamo tollerare la tua arroganza, insulsa umana. Hai osato offendere Kaname-sama!»

 

Dopo l’affermazione di Ruka ci fu un attimo di silenzio, fino a quando Rossana non prese parola: «Quindi siete qui per combattere? Lo sapete che se attaccate ho il permesso di uccidervi?»

Le due la fissarono, prima di illuminare di rosso i loro occhi.

 

Intanto, non molto lontano dal luogo dello scontro una voce femminile echeggiò nel corridoio vuoto del dormitorio luna:


«Ichijo-senpai».

 

Il biondo e gentile vampiro si volse verso la figura che lo aveva chiamato:« Aura-chan, come posso aiutarti?» le chiese con il suo solito sorriso.

 

La vampira dagli occhi cremisi, tentata di pestare una piede al biondo solo per togliergli il sorriso, gli disse: « Oggi ho sentito Ruka e Rima fare un discorso strano..»

 

Rossana era in difficoltà. Nonostante avesse ferito le due con la sua spada, i colpi erano troppo lievi per causare problemi a due vampire nobili. Infatti le due attaccavano in sincronia: Ruka la stordiva con il suo controllo mentale poi Rima la colpiva con l’elettricità.

Rossana era una brava hunter, ma due vampire nobili in contemporanea erano davvero ostiche: infatti aveva numerose bruciature e le doleva la testa. Doveva concludere lo scontro.

Si alzò a fatica ansimando e pulendosi il rivolo di sangue che le usciva dal labbro, causato dalla caduta dovuta all’ennesima scossa di Rima, e fissò le sue avversarie.

Fu lesta: estrasse le pistole legate alle cosce e, senza pensarci, fece fuoco.

 

Sentì i colpi che urtavano contro qualcosa, ma il rumore era metallico. Alzò lo sguardo verde annebbiato e vide che Ichijo Takuma aveva parato uno dei due colpi, mentre l’altro lo aveva deviato Shiki Senri con una delle sue fruste di sangue.

 

“ E no! Contro quattro nobili non ho speranze” pensava Rossana, mentre il fiato diventava sempre più veloce e la vista le si annebbiava.

L’ultima cosa che vide fu un lampo bianco e poi il buio.

 

 

 

   
 
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