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Autore: Coderra97    04/08/2011    3 recensioni
E se Miroku, cuoco dalle doti sopraffine, finisse a lavorare in un ristorante, al cui vertice di gestione c' è niente meno che Sango?
E cosa potrebbe succede se si mettessero a capo di un corso di cucina, al quale partecipano anche quel riccone stramaledettamente misterioso di Inu Yasha e la dolce crocerossina Kagome?
Ne vedrete delle belle! :)
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Miroku, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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III

Primo colloquio di lavoro

 

- Woooh, sono le dieci! –

Miroku si accorse troppo tardi di aver mancato il colloquio con l’ azienda televisiva; mortificato e rassegnato, prese un caffè e si accorse che nel letto c’ era ancora una giovane che dormiva beatamente. Contrariamente a quello che era solito fare, l’ aspettò guardando la tv e una volta che fu sveglia si divertì un altro po’ con lei. Poi, tornato a casa, fece il suo bagno rilassante a cui non poteva rinunciare e preparò un pranzo succulento, quasi a volersi preparare per il colloquio di quella sera. Era solo a mangiare tutto quel cibo e decise così di congelarlo in freezer e andare a mangiare al McDonald; era abbastanza abitato quindi prese solo una coca cola. Fece un giro in moto per la città e si fermò in un negozio di camicie per comprarne una per poi uscirne con ben cinque. Aveva il pallino delle camicie, non riusciva a resistergli. Ne comprò due eleganti, una nera e una violetta, e tre casual, tutte e tre a quadretti e a maniche corte. Uscì soddisfatto dal negozio e tornò di filato a casa per prepararsi. Improvvisamente andò nel panico: cos’ avrebbe dovuto indossare, formale o informale? Insomma, era per lavorare in una cucina ma pur sempre un colloquio. Optò infine per un look fra lo sportivo e l’ elegante: jeans used e camicia lilla coi primi due bottoni lasciati aperti e una giacca dal taglio accurato nera. Solito codino, solito viso imberbe, solito fascino irresistibile. Fece le scale e richiuso il portone alle proprie spalle, decise di lasciare ferma la moto e fare una passeggiata fino al ristorante. Il locare era moderno e aveva una certa classe, era arredato con mobili neri laccati e le pareti erano rosso carminio, tranne una che era stata dipinto di nero con decorazioni rosse. Si avvicinò al bancone del bar e venne a servirlo un ragazzo che come lui aveva occhi azzurri e capelli neri ma decisamente più lunghi e portati un una coda alta e la pelle più scura. Aveva delle buffe orecchie da elfo schiacciate verso il basso e due zannette al posto dei canini superiori.

- Posso esserti utile? – Disse cordiale mentre asciugava un bicchiere. Saputo del colloquio, lo accompagnò al piano superiore, dove c’ era l’ ufficio del capo. Miroku bussò alla porta e un “ avanti” lo incitò ad entrare. Non appena marcò la soglia, si ritrovò davanti una visione celestiale per i suoi occhi: una donna, sue coetanea probabilmente, capelli e occhi color cioccolato al latte, il suo preferito; un corpo semplicemente perfetto, le curve erano al punto giusto: la vita stretta, il seno prosperoso e un bel fondoschiena pieno. Indossava un tailleur perché erano appena le cinque e non doveva ancora mettersi ai fornelli. Fecero una chiacchierata come in ogni colloquio e la ragazza rimase soddisfatta del nuovo assunto.

- Stasera inizierai il periodo di prova. – Disse il suo nuovo capo. – Ah e a proposito, io sono Sango Hayashi, è stato un piacere conoscerti. – Terminò poi cordialmente ma al primo cenno di corteggiamento da parte del moro, s’ innervosì e lo congedò con un arrivederci secco.

Rassegnatosi temporaneamente al rifiuto della donna della donna, si avviò per fare conoscenza con il collega incrociato poco prima.  Scoprì che il suo nome era Koga e che lavorava come barista per Sango perché suo amico. Il ragazzo gli disse anche che il locale era stato aperto da poco ma che riscuoteva già un grande successo. Quella sera erano previsti pochi clienti ed ebbe così l’ occasione di conoscere gli altri colleghi e di esplorare la nuova cucina: era moderna e ben fornita, proprio il suo ambiente. Assieme a lui lavoravano Sango, che pur essendo la proprietaria svolgeva anche il ruolo di capo chef, mettendosi però a pari livello con i suoi dipendenti; Jakotsu, un ragazzo dai capelli e gli occhi castani che molto stranamente portava un lucidalabbra e non smetteva di mangiarsi Miroku con lo sguardo, cosa che intimoriva decisamente il moro; Ayame, una ragazzina vivace dai capelli rosso fuoco e Shippo, fratello di Ayame, che essendo un ragazzino non lavorava ma dava solamente una mano qua e là. Lui e la sorella erano due gocce d’ acqua, cosa evidenziata dagli occhi dallo stesso taglio e colore, con l’ unica differenza che quelli del ragazzino avevano un riflesso più turchese. Tutti insieme formavano una bella squadra.

Nonostante fosse l’ ultimo arrivato, Sango si aspettava molto da lui, dopo che le sue conoscenze gliene avevano parlato così bene, quindi gli vennero subito affidate le seconde portate. Presto arrivò Koga con gli ordini e Miroku ne approfittò per sbirciare brevemente nella sala: come previsto, i clienti erano veramente pochi.

Riconobbe in un tavolo di sei persone, il ragazzo bassetto con la lunga treccia visto al matrimonio, assieme ad altri cinque strani individui: un pelato dall’ aria scocciata, un gigante e uno ancora più basso di Bankotsu, che seduti vicini facevano una gran figura, ragazzone con delle protesi metalliche e infine l’ unico che gli sembrò normale, un giovane dall’ aria socievole.

Sedute a un altro tavolo c’ erano quattro ragazze, studentesse a giudicare dalle divise, intente a scegliere le pietanze. Una fece per alzarsi ma prima di vederla bene, il moro venne nuovamente risucchiato in cucina: doveva preparare i piatti ordinati. Quella sera si divertì come non mai e capì che quel lavoro era proprio fatto per lui. Chiusi i battenti della cucina, tutti tolsero il grembiule e gli abiti da cuochi e si trovarono nella veranda del locale. Noto che erano rimasti anche tutti i clienti con loro e che stavano chiacchierando allegramente con i suoi colleghi. Sango vide la sua faccia confusa e gli spiegò che per quella sera il locale era rimasto chiuso e che quelli erano i fratelli di Jakotsu e le amiche di Koga, poi lo presentò a chi ancora non lo conosceva e Miroku scoprì che i sei strani erano in realtà sette ( Jakotsu non era in realtà da meno) e si chiamavano Bankotsu, che già conosceva, Renkotsu, Kyokotsu e Mukotsu, che per sua grande sorpresa erano gemelli, Ginkotsu e infine Suikotsu, che al contrario della sua prima impressione, era il più matto di tutti, stava infatti dando in escandescenza e Jakotsu cercava di calmarlo. Probabilmente, pensò il moro, soffriva di un disturbo della personalità. La sua attenzione ricadde però fin dall’ inizio sulle quattro ragazze, una delle quali, la più carina, era avvinghiata a Koga e stavano limonando alla grande in disparte. La vide di spalle e per questo poté bearsi del suo bel fondoschiena e dei suoi lunghi capelli neri. Davanti a lui si materializzarono le altre tre ragazze che, guardandolo sognanti, si presentarono: una ragazzina mora col cerchietto, Eri; l’ altra dagli sbarazzini capelli castani, che portava più corti di lui, Yuka; infine l’ ultima, timida e dolce, dai voluminosi capelli ricci, Ayumi. Pur avendole tutte e tre ai suoi piedi, decise di riprovarci con Sango, che in tutta risposta gli diede un pugno leggero sulla testa. Aveva ormai deciso che quella donna sarebbe stata sua.

Dopo un lungo slinguazzamento, Koga ritornò in mezzo a loro  e ne approfittò per presentargli la fidanzata.

- Piacere, Kagome. – Dice con un sorriso dolcissimo la ragazza, che assomigliava straordinariamente alla tanto odiata Kikyo: stessa tonalità di capelli e di occhi e stesso corpicino minuto, l’ unica differenza era tonalità dei pelle, più rosata rispetto alla giornalista. C’ era anche un’ altra differenza sostanziale tra loro, il carattere: Kikyo infatti era introversa e fredda mentre quella ragazza era dolce, socievole e molto estroversa. Si salutarono e lui tornò a casa accompagnato in moto da Koga. S’ infilò subito nel letto e ripensò a quella strana giornata, iniziata bene e finita ancora meglio dacchè non avrebbe mai immaginato che lavorare potesse essere così divertente, anche se comunque molto stancante. Il momento più bello era stato la conoscenza dei colleghi, soprattutto di Sango. Ripensò a lei, al suo viso delicato ma dall’ espressione decisa e si meravigliò quando, al risveglio, si accorse di averla anche sognata. Fece un salto a casa di Inu Yasha. L’ edificio era enorme, benchè ci vivesse solo lui e all’ occasione Kikyo, ma il mezzo demone lo considerava un vantaggio per quando si sarebbe sposato: infatti aveva tre camere da letto, due bagni e una raffinata cucina e un grande salone, in previsione di due figli; a volte sapeva proprio esagerare. Una volta arrivato, Miroku si fece un caffè e aspettò che l’ amico desse segni di vita; come sempre, vedendo l’ amico, Inu Yasha sobbalzò.

- Miroku… almeno la mattina presto potresti avvisare prima, no? – Fece assonnato ma ancora un po’ spaventato. Il moro non fece caso alle parole dell’ amico e continuò a sorseggiare il suo caffè macchiato, poco dopo imitato da Inu Yasha, che però lo prese nero e intenso per risvegliarsi, non curandosi del fatto che l’ amico non gli avesse dato ascolto poiché sapeva che quando era intento a bere il caffè era sempre così. I due poi si alzarono e il padrone di casa fece una doccia veloce mentre Miroku accese la tv ma la spense non appena l’ amico lo raggiunse in salotto, solo in boxer, e iniziarono a parlare dei colloqui del giorno prima.

- Il primo l’ ho saltato… - Disse imbarazzato il moro. – Stranamente mi sono svegliato tardi ma il secondo è andato meravigliosamente, ho già iniziato il periodo di prova e ho anche incontrato quello strano tipo, l’ amico di Kagura. – Fece una piccola pausa. – Ti volevo ringraziare di cuore. Sai quanto mi piaccia cucinare e hai trovato il lavoro perfetto per me e poi la mia datrice di lavoro… - Aggiunse con tono malizioso e sguardo sognante, iniziando a descrivere in maniera piccante Sango, suscitando ilarità nell’ amico che conoscendolo sapeva che avrebbe sicuramente trovato qualche bella donna da corteggiare ma rimase stupito quando gli raccontò del sogno.  – I nostri corpi erano stranamente vestiti, solo le nostre labbra si sfioravano. –

“ MIROKU NON HA SOGNATO COSE LOSCHE?! “ pensò Inu Yasha, sconcertato e confuso, dato che non era certo da Miroku sognare qualcosa anziché farlo, tanto più era strano che non fosse qualcosa d’ indecente.

Il moro proseguì raccontandogli di tutti i suoi nuovi colleghi, dal simpaticissimo e spavaldo Koga all’ effeminato Jakotsu, fino ai fratelli Shippo e Ayame. Gli raccontò anche delle tre studentesse che gli avevano ronzato intorno all’ uscita e del rifiuto di Sango. Infine lo invitò al corso preparato dal loro locale: una serie di lezioni dove tutti loro insegnavano l’ ABC della cucina ai loro studenti.

- Puoi invitare anche Kikyo.- Disse Miroku, riluttante all’ idea e morsicandosi subito la lingua: non voleva di certo quella snob tra i piedi. La risposta però, pur lasciandolo contento, lo sorprese.

- Oh no, Kikyo meglio di no.. – Disse incerto e un po’ scocciato. – Stiamo passando un periodo… come dire… di riflessione.-

- Vuoi dire che vi siete lasciati?! – chiese Miroku, mal celando la sua speranza.

- Direi piuttosto he ci siamo presi una pausa. –

Miroku, pur non dandolo pienamente a vedere, era più euforico che mai poiché non vedeva l’ ora di togliersi dai piedi quel polpo e tornare ai vecchi tempi con l’ amico. Gli diede appuntamento per le quattro del pomeriggio dell’ indomani, per l’ inizio del corso, e si riavviò a casa.


IV

A scuola di cucina!

 

Quella mattinata passò placidamente per Miroku che l’ occupò semplicemente giocando con la Wii, ovviamente a Cooking Mama. Dopo pranzo però si sbrigò a prepararsi perché alle tre avrebbe dovuto presentarsi al ristorante per organizzare gli ultimi preparativi del corso. Stranamente era talmente preso e impegnato, che non poté tormentare Sango.

Dopo un’ ora esatta, si presentarono gli studenti, che con sua grande sorpresa conosceva quasi tutti: arrivarono in ordine i fratelli Kyokotsu e Mukotsu, Bankotsu con la fidanzata Blair, Inu Yasha che si era portato dietro anche suo fratello Sesshomaru con la figlioccia Rin, la moglie Kagura e la cognata Kanna; Kagome, senza le tre ragazze ma accompagnata dal fratellino Sota e infine il fratello di Sango, Kohaku. I due ragazzini erano gli unici che non aveva mai visto.

Quella lezione fu solo introduttiva e vennero formati dei gruppi: il primo era composto dai giovanissimi Kohaku, Kanna, Rin e Sota che essendo i più piccoli, andavano seguiti maggiormente; nel secondo ero stati inseriti Inu Yasha con i piccioncini Blair e Bankotsu assieme alla dolce Kagome; il terzo infine vedeva i gemelli diversi accompagnati ai neo sposini. La serata trascorse tra nuove e vecchie conoscenze e si decisero i ruoli, ad ogni gruppo infatti vennero affidati due cuochi: il primo a Shippo e Jakotsu, il secondo a Miroku e Sango e il terzo a Koga e Ayame. Questi ultimi due non avevano mai parlato granchè se non per presentarsi e scambiarsi qualche parola e qualche sorriso ogni tanto ma Ayame si era presa una bella sbandata segreta per lui, nonostante sapesse del suo legame con Kagome.

Miroku fu felice di fare coppia con Sango e nemmeno lei ne fu troppo dispiaciuta, cosa che però non diede a vedere. Quel ragazzo era spavaldo, vivace, malizioso, ma anche un vero donnaiolo, infatti il suo fascino faceva cadere ai suoi piedi ogni ragazza che lo subiva e se non fosse stato per la sua forza di volontà e per le recenti esperienze, ci sarebbe cascata anche lei. Chi non era contento invece, era Jakotsu: si era ritrovato in mezzo a un branco di marmocchi e non aveva potuto approfondire la conoscenza con quello scapolo dalle orecchie da cane.

“ Che ingiustizia!” Pensò contrariato, ma in fondo i bambini gli piacevano. Shippo si era trovato perfettamente a proprio agio in mezzo ai suoi coetanei che non avevano esitato a fare amicizia fra loro e con lui.

Anche fra gli altri gruppi si fece amicizia: Sango e Kagome conobbero Inu Yasha, che chiacchierò cordialmente con loro, mentre le due bombe B, Bankotsu e Blair, che conoscevano già tutti, ci diedero dentro con baci e padelle; infine Sesshomaru e Kagura, nelle loro freddezza, si limitarono ad una superficiale conoscenza coi gemelli, con la rossa e con Koga.

Successivamente i tre gruppi vennero totalmente divisi e ognuno ebbe la sua postazione. Miroku approfittò più volte della situazione per avvicinarsi pericolosamente ai petti e ai fianchi di Kagome e Blair, con la scusa di spiegare questo o quell’ altro passaggio. Inu Yasha guardava la scena divertito ma Bankotsu stava iniziando a innervosirsi e all’ ennesimo tentato approccio, il moro si prese una bella padellata in fronte.

- Ma insomma! Non la piantava d’ importunare la mia donna! – Si giustificò ancora arrabbiato, sotto lo sguardo eloquente di Blair e quello indecifrabile di Sango. Intanto Kagome aveva subito provveduto: si era inchinata verso il corpo inerme di Miroku che stava steso a terra con il naso sanguinante e la testa dolorante sulla quale stava già spuntando un grosso bernoccolo. Aveva controllato che fosse cosciente, provando a dargli una leggera scrollatina, un pizzico vicino al collo e qualche lieve schiaffetto ma senza risultato. Dopo qualche minuto, quei meravigliosi occhi cobalto si aprirono e richiusero ritmicamente finchè non misero a fuoco: un’incantevole viso si trovava a appena dieci centimetri dal suo volto, tanto vicino da potr notare ancora meglio la profondità di quei occhi color cioccolato al latte ma anche, con suo grande piacere, l’ abbondanza del suo seno coperto dal grembiule bianco.

- Si è svegliato! Kagome, pensaci tu. – Disse Sango, che fino a poco prima era accovacciata sulle ginocchia al capezzale del moro, rivolgendosi alla ragazza che studiava per diventare infermiera, poi si alzò e corse a prendere un bicchiere d’ acqua da portare al mal capitato. Kagome, come un’ esperta crocerossina, era tornata con le attrezzature necessarie per rimediare al danno. Gli tamponò il naso per fermere l’ epistassi e spruzzò un po’ di disinfettante sul bernoccolo per poi coprirlo con un cerotto. Blair e Inu Yasha risero, mentre Bankotsu lo guardò truce e ancora un po’ arrabbiato; Kagome sistemò l’ arsenale, tutta soddisfatta del proprio lavoro e poco dopo arrivò Sango, preoccupata, con l’ acqua.

- Tieni, prendi questo. – Disse premurosa, porgendo il bicchiere al moro.

- Ti ringrazio. – Rispose lui, sfoggiando un sorriso dolce e bevve tutto d’ un sorso l’ acqua fresca. A parte il breve e spassoso incidente, la serata fu un successo, soprattutto per Inu Yasha che non solo imparò a combinare qualcosa ai fornelli ma approfondì anche la conoscenza si con la lunatica Blair sia con la piccola e tenera infermierina Kagome.

Inu Yasha poté notare però che, nonostante l’ apparenza, la ragazza fosse una gatta che sapeva tirar fuori gli artigli al momento giusto. Infatti aveva dato via a una gara con Blair dopo che quest’ ultima aveva lanciato una frecciatina provocatoria.

- Beh, finchè si tratta di bende e cerotti te la cavi ma come la metti ai fornelli? –

Così dopo pochi minuti, Sango e Miroku si erano ritrovati giudici si una strana competizione comporta da tre sfide: la prima consisteva nello sminuzzare il più velocemente possibile una foglia di sedano e fu vinta da Kagome, più abituata alle cose precise, lavorando in ospedale; per la seconda dovettero fare il maggior numero di polpette in due minuti, Kagome ne fece diciotto ma Blair la battè arrivando a quota venticinque. L’ ultima fu la più difficile: consisteva nella preparazione di un piatto tipico greco, il Moussaka, sformato di carne e melanzane. Per la vittoria, contavano il tempo di preparazione, il gusto e la presentazione del piatto. Finirono entrambe nello stesso momento e il piatto di Kagome colpì subito all’ occhio i giudici che stavano per darla vincitrice, in quanto quello di Blair sembrava un pasticcio informe, ma si dovettero ricredere assaggiandoli entrambi, infatti quello di Blair era squisitamente superiore a quello della crocerossina, così la sfida finì in parità ma in compenso nacque una nuova complicità tra le due. Inu Yasha rimase sbalordito dalla determinazione delle ragazze, soprattutto da quella di Kagome, che gli ricordava fisicamente Kikyo ma caratterialmente non poteva negare l’ abisso di differenza. Innanzi tutto Kagome era praticamente già arrivata al suo scopo, quello di aiutare le persone, in quanto mancavano pochi esami alla laurea.

In oltre mentre Kikyo celava la sua inconsapevole forza interiore con la fragilità, Kagome riusciva perfettamente a sposare i due lati del carattere, mostrandosi forte quando ne aveva la necessità ma dolce e simpatica nel quotidiano. Era disponibile per tutti ma non si faceva sfruttare né mettere i piedi in testa da nessuno.

Quel giorno decisero di mangiare qualcosa tutti assieme, per festeggiare l’ inizio del corso, ma anziché riunirsi al ristorante, Inu  Yasha li ospitò a casa sua. Intanto Kohaku, Sota, Kanna, Rin e Shippo furono riaccompagnati a casa da Koga e Ayame, che avevano impegni l’ indomani e non si sarebbero potuti trattenere oltre. Ordinarono una pizza e subito dopo si congedarono anche i fratelli Shichinintai tranne Bankotsu con Blair, dunque rimasero solo in otto: Sango, Kagome, Sesshomaru con Kagura, Inu Yasha, Miroku e le bombe B. Kagome e Blair, dimenticata la sfida, erano tornate a confabulare assieme a Sango di cose da ragazze, mentre una più matura se ne stava in disparte col marito. Presto arrivarono al tema fidanzati e Blair non poté fare a meno di tenersi informata sulla vita sentimentale del capo chef.

- Io… io mi sono lasciata da un po’. – disse con un po’ d’ imbarazzo. Non aveva problemi a parlarne ma la metteva a disagio il fatto che entrambe le amiche, per quanto ne sapesse, fossero felicemente fidanzate. Sango proseguì. - Stavo col fratello di Koga, il suo nome era Hiten. Eravamo felici ma… un giorno lo trovai a letto con un’ altra. Ero furiosa e lo cacciai dal mio ristorante. –

- E’ per questo che hai assunto il nuovo? Quello pervertito? – Chiese Blair divertita e sempre più assetata di sapere.

- Si, Hiten ha cambiato città ma ho seppellito i miei rancori verso di lui e adesso siamo amici. Piuttosto.. parliamo di te Kagome. Ci racconti come va fra te e Koga? –

- …ahhh… ma.. che discorsi sono questi?! – Disse in difficoltà la crocerossina, colpendo le due ragazze che mai l’ avevano vista così nervosa. – Raggiungiamo i ragazzi! – Disse sbrigativa, come a defilarsi da una discussione scomoda e andò a sedersi tra Inu Yasha e Miroku, mentre Blair si avvinghiò al fidanzato sulla poltrona e Sango, facendosi piccola piccola, andò all’ ultimo posto tra il cuscino e Miroku. Quest’ ultimo le sfoderò un sorriso magnetico e mielato per poi voltarsi nuovamente verso Bankotsu che stava raccontando una vicenda. Sembrava un thriller ma solo dopo si capì che stava raccontando del suo annetto in prigione. Insomma, Bankotsu era un ex galeotto!

In realtà era stato sbattuto in cella per un furtarello assieme ai fratelli Suikotsu, che invano era stato portato in psichiatria, e Renkotsu che invece aveva dato fuoco all’ edificio. Sango pensò che quella famiglia fosse proprio starna, intanto Blair era andata a chiedere da bere, stufa di sentire per l’ ennesima volta la stessa storia.

- E la tua donna sopporta tutto questo? – Chiese ironico Inu Yasha, guadagnandosi un’ occhiata torva da Bankotsu, che fu trattenuto dalla sua ragazza.

Dopo l’ ultimo drink decisero di salutarsi e andare via ma Kagome e Sango avevano in programma un pigiama party assieme. Miroku, dal canto suo, in quel periodo era troppo stanco dal lavoro per le solite uscite notturne ma decise di passare la notte a casa d Inu Yasha. Organizzarono qualche film horror/splatter e si rilassarono guardarono budella e sangue. Quella notte Miroku risognò Sango e le stessa cosa, stavolta, successe anche a lei. Si sognò sconvolta per il sogno “ movimentato”, per sua fortuna prima di Kagome e si guardò bene dal dirlo all’ amica.

Il guaio era che l’ aveva sognato anche Kagome.

 


 

Ringraziamenti dell’ autrice:

Ringrazio tutti i lettori della mia storia, in particolar modo rossanadaipensaciunpotu, Morgana le Fay, Alys93, Miku_ e shirl96 che hanno recensito.

Per scusarmi di aver saltato una settimana, come avrete notato, ho inserito due capitoli in uno.

Un ringraziamento speciale va Nico Blair, come sempre, che mi aiuta e sopporta xD La ringrazio anche per il disegno di Miroku in versione cuoco realizzato apposta per questa storia :)

Qui c' è il link per vederlo Disegno Qui

Alla proxima semana! :)

 

 

   
 
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