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Autore: Satiel    05/08/2011    2 recensioni
In osservanza alle regole dell' ordine arriva il momento per ogni assassino di avere una discendenza.
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Jamil era furioso,soprattutto con se stesso per aver permesso che la situazione gli sfuggisse di mano in questo modo.
Non avrebbe mai dovuto accettare di fare affari con Samir,sapeva che trafficava con gli assassini, ma non pensava che le loro richieste potessero spingersi fino a questo punto
. Anche l' amico aveva una paura dannata. Il pomeriggio del giorno dopo la loro discussione era andato a trovarlo e dopo una sfuriata in piena regola aveva estratto un pugnale da cinta e l' aveva piantato sul suo tavolo in bella mostra.Gli era bastata una sola occhiata per capire da dove provenisse quella lama...bene bene, anche lui era tenuto sotto pressione.
Come se le cose non fossero abbastanza serie l' andamento degli affari in generale non era davvero dei migliori. Opinioni insistenti e consistenti raccontavano di nuovi schiavisti entrati nel giro che si vociferava riducessero in schiavitù città intere.
Jamil sospirò. Una volta. Poi lo fece ancora. Troppe cose tutte assieme.
Era meglio distrarsi un pò. 
Si diresse verso l' abitazione di un suo vecchio amico che conosceva sin da quando avevavo deciso da ragazzi di intraprendere una brillante carriera nel commercio. Cosa aggiungere al riguardo, Hassam era stato decisamente più fortunato, niente intoppi, niente perdite consistenti, tutto quello che toccava  proliferava...e come ciliegina sulla torta aveva anche una bella moglie.
"Certi uomini hanno tutte le fortune" mormorò tra sè.


La casa di Hassam di casa aveva molto poco. Definirla villa sicuramente rendeva meglio l' idea del lusso che si poteva trovare all' interno.
Jamil venne accolto immediatamente da due zelanti servitori che si preoccuparono di metterlo quanto più possibile a suo agio, profondendolsi in inchini lunghissimi e facendogli strada fino alle stanza dove il suo amico lo attendeva.
Hassam lo aspettava in piedi, con una coppa tra le mani che fino a un attimo prima stava sorseggiando, nel lusso di una sala dove si potevano notare i preparativi per chissà quale evento. L' uomo infatti stava disponendo gli ultimi dettagli, occupandosi di particolari di scarsa importanza considerando a occhio che il grosso del lavoro era già ultimato.
-Il grande Hassam! Come non riconoscere il suo innegabile stile in ogni cosa! - esclamò gioviale Jamil dirottando il corso tumultuoso dei suoi pensieri più recenti.
-Jamil , amico mio, benvenuto in casa mia! La tua presenza si è fatta così preziosa da comparire solo in prossimità di cerimonie?- e ridendo di cuore gli andò in contro e lo avvolse in un caloroso abbraccio.
- Non mi dire - fece di rimando lo schiavista - Il grande Hassam si risposa? e' per questo che addobbi la villa ?-
Alle sue parole fece eco la sonora risata dell' amico.
- Sei sempre il solito tu! No caro mio, sembra difficile ma ci prepariamo a una gioia più grande in questi giorni. Mia figlia è quella che si sposa! Non e' meraviglioso? La piccola Satil che fino a poco tempo fa gattonava  su questi pavimenti ci lascia per un bell 'uomo che io personalmente ho avuto la cura di sceglirle! Non nascondo che un ruolo importante lo ha avuto anche l'aspetto economico,ma ...e' un bravo giovane! - affermò o meglio gridò in direzione dell' altro, accompagnando le sue parole con robuste pacche amichevoli sulla schiena.
Jamil rimase per un attimo in silenzio cercanco di fare due più due. Effettivamente si era scordato che Hassam avesse una figlia e che quella figlia nel frattempo fosse anche entrata nell' età giusta per andare in sposa.
- Ma come vecchia volpe, ti accadono tutte queste cose e  non rendi partecipe il tuo migliore amico? come hai potuto permetterlo?- " Calma Jamil, calma gioca bene le tue carte."  mormorò per farsi coraggio.
- Sai com'e', per un padre sono sempre momenti  precipitosi, ammetto che la felicità ha offuscato la mia mente e ho tralasciato molte cose,ma te l ' avrei sicuramente fatto sapere amico mio! Non avrei mai potuto lasciarti fuori !-
" No ,infatti. quello che sarà lasciato fuori sarai tu"  riflettè Jamil in un crescendo di malignità.
- Ma ti prego, permettimi di ammirare questo fiore del deserto. O il padre della sposa è così geloso da tenerla al riparo anche agli occhi degli amici più intimi?- ammiccò sinuosamente facendo leva sul suo novello orgoglio.
Hassam punto nel vivo della sua vanità si girò in direzione dei servi sempre presenti ordinando di mandare a chiamare sua figlia e di dirle che era per un motivo importante.
- Se dico così in genere si ritocca sempre un pò il trucco e si fa più bella. Ah , non perchè io sono il padre ma e' davvero uno splendore di figlia. -
- Possiederà certo tutte le virtù per fare felice il suo sposo.- indagò prontamente non facendosi sfuggire l' occasione. Se certamente suo padre aveva fatto affidamento sulla questione economica per suggellare questa unione doveva averla educata nei migliori dei principi. Cosa poteva chiedere di meglio un cane di Masiaf che conosceva solo l' arte di uccidere?
Era così assorto dalle sue elocubrazioni da non accorgersi non solo del lunghissimo elenco di virtù che stava sciorinando l' amico facendosene garante per la figlia, ma nemmeno che Satiel era ferma sull' ingresso della stanza, come le buone maniere imponevano, e attendeva l' invito per entrare e rimanere insieme a loro.
Hassam se ne accorse per primo e sorridendo smodatamente le fece cenno di avanzare nella loro direzione. -Vieni  figlia mia, fatti ammirare  dal nostro ospite ! Ti ricordi di  Jamil ? No ? Ma come non ti ho mai parlato di lui?-
Perfetta.
L' unica parola che a Jamil veniva in mente guardandola era quella .
Perfetta.
  
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