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Autore: veroamore84    05/08/2011    1 recensioni
Mi sono sempre chiesta cosa c’è dopo Breaking Dawn… Pensate cosa succederebbe se a sconvolgere le giornate dei Cullen ,arrivasse un ospite misterioso?Cosa succederebbe se Alice avesse un orribile visione del futuro e Edward cadesse nella totale depressione?Cosa accadrebbe se una nuova specie si rivelasse ai Cullen dando loro la possibilità di cambiare le loro esistenze? Heart è il raccoglimento di tutto ciò. Qui troverete la gelosia di Edward,la rabbia di Bella,l’arrivo di un nuovo Clan e di una nuova bellissima vampira,il cambiamento radicale delle loro esistenze grazie a nuove nascite.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio | Coppie: Bella/Edward
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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h105

Era successo tutto di fretta. Pochi minuti e Rosalie avrebbe partorito. Che giornata!
Entrammo rumorosi in casa Cullen presi dalla fretta della pioggia e dall’entusiasmo di vedere la partoriente.
Renesmee fu la prima a correre su per le scale, dritta dalla zia. Io la seguii ad agio con Ej in braccio, ormai sveglio che scrutava il tutto con i suoi occhioni verdi. I due uomini…forse non era la parola giusta, ma io li avevo sempre visti come tali, Jacob e Edward erano  alle mie spalle parlottavano.
“Devi vedere che faccia che ha tuo fratello”.
Divertito, Jacob derideva Emmett.
“Lo immaginavo. Prendeva in giro me..e adesso..”.
Edward alzava le spalle consapevole della sensibilità del fratello.
“Jasper si sta godendo la scena”.
Jacob scoppiò in una risata rumorosa.
Mi voltai cupa.
“Voi due, la volete smettere! Rosalie è in una fase critica. Voi uomini non capite le sofferenze di una donna”.
Ovviamente non ero arrabbiata, anzi sorridevo. Jacob annuì e si passò una mano dietro il collo, invece Edward si chinò per darmi un bacio sulla guancia.
“Non tutti gli uomini sono uguali amore”.
Io mi sciolsi e sorrisi. Ormai il mio sguardo cupo era scomparso e Jacob, che si era accorto di tutto, arricciò la fronte e s’imbronciò.
“Non vale! Lui ha sempre le parole giuste per non farsi sgridare”.
Edward sorrise.
“Impara un po’ di galateo Jacob”.
“Non ne ho bisogno”, rispose a sua volta.
Mi voltai scuotendo la testa e borbottai mentre proseguivo nel cammino.
“Sembrate due bambini”.
Renesmee era ormai sparita non so dove, nel corridoio ritrovai Esme e Alice. Un po’ più avanti accostato alla porta della camera di Rosalie, c’era Emmett con Jasper. Li guardai curiosa e trattenni una risata. Emmett era molto serio con le braccia incrociate e un evidente muso contorto, dietro di lui Jasper sorrideva e guardava Edward indicando Emmett con il dito, per far notare l’espressione del fratello. Edward si passò una mano sul viso per evitare di sorridere ed io mi rivolsi ad Alice con un mezzo sorriso.
“Come sta andando?”.
Alice mentre rispondeva al mio sguardo prese Ej in braccio per stringerlo un po’ a sé.
“Diciamo bene”.
Mi voltai verso Emmett che sbruffava.
“Tutto bene Emm?”.
Secco rispose subito.
“No”.
Jasper rise ed Emmett lo fulminò con lo sguardo.
“Stai ridendo?”.
Jasper per tornare serio dovette tossire.
Edward mi spiegò.
“E’ arrabbiato perché Carlisle l’ha fatto uscire dalla camera”.
Jacob alzò le spalle.
“Che ci vuoi fare, è la vita”.
Emmett lo fissò selvaggiamente. Edward rispose leggendo la mente del fratello.

“Jacob, meglio evitare battutine se non vuoi che ti stacchi la testa”.
Mi guardai intorno ed Esme capii chi cercavo.
“Renesmee è in camera sua. Sta preparando una sorpresa per la cuginetta”.
Ci fu un attimo di silenzio e Jasper colse l’attimo.
“Edward l’hai portata la videocamera per riprendere Emmett? Altrimenti, dopo, negherà tutto”.
“Non credo serva. Abbiamo i testimoni”, rispose mio marito complice.
Emmett non rispose e iniziò a ronzare ai bordi della porta come un cane da caccia. Diciamo…un orso da caccia!

Dentro la stanza non si udivano urla. Era un po’ strano considerando il mio parto straziante e rumoroso. Guardai Edward che sembrò capirmi.
“I vostri parti sono diversi. Rosalie ha sofferto la gravidanza, ma non avrà un parto ‘normale’. Sarà tutto più facile per lei. Rischioso ma meno sofferente”.
In effetti, la gravidanza di Rosalie era stata diversa dalla mia. Quasi sempre era costretta a rimanere a letto per via dei dolori insopportabili. Io ero la creatrice della cura che assumevamo per portare avanti le gravidanze, e questo permetteva a me, di aver in un certo modo,del vivo dentro da poter partorire naturalmente.
Per Rosalie era tutto diverso. Nonostante le parole di Edward, ero preoccupata ed Emmett con me.
“Ci stanno mettendo molto! Perché?”, brontolava gesticolando.

  
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