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Autore: Honest    06/08/2011    6 recensioni
L'amore vince ogni ostacolo e, a volte, ci fa vivere delle avventure che mai ci saremmo aspettati.
Fra matrimoni, viaggi in auto, litigi, musicisti e addii al celibato, Love Me Always ritorna ad essere aggiornata.
Estratto Dal Capitolo 35 - "Heart Attacks and Related Diseases":
- Sei davvero sicuro, Trent? Vuoi davvero sposarmi? Perché tutto quello che hai fatto finora dice il contrario. - commentò caustica, liberandosi dalla sua presa e uscendo dall’ospedale.
[Duncan/Courtney - Trent/Gwen]
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: B, Bridgette, Courtney, Duncan, Geoff, Gwen, Justin, Nuovo Personaggio | Coppie: Bridgette/Geoff, Duncan/Courtney, Trent/Gwen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Sono di nuovo qui, seguita dal mio consueto aggiornamento settimanale !
Vi sono mancata ? *lupo che ulula in lontananza*
Ma passiamo oltre ...
Vi dirò che questo capitolo è uno di quelli che mi ha dato più filo da torcere, non andare OOC è stato durissimo e spero di avercela fatta.
Ora non prendetemi per un' ingrata ma sto sbagliando qualcosa ? Le recensioni diminuiscono e comincio a preoccuparmi. Non dovrei ? ..
Comunque vi consiglio di ignorare il mio angolo autore ... leggete avidamente e recensite !
Come sempre Buona Lettura
HONEST


 

 

 

 

 

Back to Home with Love

 

 

Courtney guardò disgustata l'hamburger nel suo piatto e lo allontanò con la mano.

Duncan che aveva già finito il suo le offrì un sorso della sua bibita.
"Avresti potuto vincere un milione di dollari." esclamò lei rifiutando la bevanda gassata.

"Qualcosa l'ho comunque vinta." rispose lanciandole uno sguardo fin troppo innamorato che rientrava poco nelle sue corde.
Court sbuffò. "Allora .. Vogliamo andarcene ?"
"Non hai pagato il conto." le fece osservare il ragazzo.
"Vuoi davvero che paghi io ? " chiese irritata.
"Nel caso tu lo avessi dimenticato sono reduce da un reality demenziale dove dopo essere stato sconfitto non ho ricevuto il mio milione. Questo dovrebbe spiegare perchè non ho soldi."

La ragazza si rassegnò e gettò qualche banconota sul tavolo, si alzò con l'aiuto del suo ragazzo e i due uscirono dal locale sentendo le prime goccie di pioggia cadergli addosso.

"Il peggior appuntamento di sempre." commentò Courtney.

"Per me si può ancora salvare." disse Duncan prima di trasportarla in un lungo e dolce bacio che lasciò entrambi accaldati e senza respiro.
Quando si lasciarono lui avvicinò il palmo della mano alla sua guancia.
"Hai un po' di .." sussurrò.
"Cosa ?" chiese Court toccandosi il viso agitata.
"Inchiostro viola."
La ragazza rise con dolcezza prima di baciarlo ancora una volta.
"É blu." lo corresse a un soffio dalle sue labbra.

 

Era da tanto che non rievocava quel ricordo così felice.

Courtney era circondata dall'abbraccio caldo di Duncan ed era coperta dalla sua giacca, ricordi sfocati della notte precedente le attraversavano la mente, si era lasciata prendere in quella sudicia automobile spegnendo il cervello e consegnandosi a quello schifoso bastardo.

Si schiaffeggiò mentalmente e tentò senza grande successo di scivolare via da quella dimostrazione d'affetto così sconveniente. - Principessa .. - sentì sussurrare. Lui aveva ancora gli occhi chiusi e la stretta intorno alla sua vita si era fatta più solida. Courtney alzò gli occhi al cielo e gli si avvicinò cautamente.
- Duncan .. - bisbigliò. - Svegliati devo tornare a casa .. Duncan .. - Non ebbe alcuna risposta così lo strattonò fino a che lui non grugnì qualcosa e gli si strusciò addosso.

- DUNCAN ! - urlò con tutto il fiato che aveva in gola.

Il ragazzo sobbalzò di scatto sbattendo la testa sul tettino dell'auto e ricadendo sul sedile con un tonfo secco e rumoroso. Guardò la ragazza semi svestita di fronte a lui e sorrise spontaneamente lanciando una lunga ed eloquente occhiata al corpo di lei.

- Buongiorno. - disse mellifluo accarezzandole un fianco. Courtney spostò la sua mano artigliandola con le unghie e con aria seccata lo incitò a vestirsi e a riaccompagnarla a casa.

Si rivestirono in fretta e in silenzio e ripresero quello strano viaggio.
- Come mai così rigida ? Ieri sembravi contenta di avermi rivisto. Non dovresti ringraziarmi ? -
- Ringraziarti per cosa ? - chiese lei con tono altezzoso.
- Per averti salvato dallo stupro, immagino. -
- Devi essere così esplicito ? E comunque credo di averti già ricompensato abbastanza stanotte. Non credi ? - rispose sfacciatamente sistemandosi nello specchietto.
Duncan sorrise malizioso mentre prestava più attenzione a lei che alla guida.
- Guarda la strada. - lo ammonì la ragazza allacciandosi la cintura.
Proseguirono il viaggio, concentrati decisamente sul altro.
- In ogni caso quello che è succcesso non cambia niente. - si sentì di dire Courtney mentre imboccavano l'autostrada.
- Che vuoi dire ? - chiese il ragazzo provando ad accendere una sigaretta che venne prontamente afferrata dalla ragazza e gettata dal finestrino prima di proseguire.
- Io ti odio .. ancora. -
- Non ci credo. -
- Tu non mi conosci. -
- Davvero ? Allora spiegami ... come si può tenere così tanto a una persona che non si conosce ? -
Lei lo ignorò, mordicchiandosi il labbro inferiore con un nervosismo malcelato.
La verità era che per quanto la ragazza cercasse di impedire a se stessa di provare qualcosa tutto sembrava inutile, si era follemente persa nei movimenti di lui, nel suo sguardo gelido e distaccato, nei suoi sorrisi sghembi e privi di compassione.
Non provava rimorso per ciò che era successo, purtroppo. Cercava di convincersi che quello era stato solo sesso, niente di più, il prezzo da pagare per aver abbassato la guardia di fronte all'unica cosa che riusciva a indebolirla.


Ormai era quasi l'alba e l'auto sfrecciava di fronte ai lampioni ancora accesi, Court poggiò la testa contro il finestrino chiudendo gli occhi per qualche secondo e iniziando a elencare le ragioni per il quale avrebbe dovuto scendere da quell'auto. Continuava a sforzarsi ma riusciva a trovare un'attenuate per ogni scusa, era terrorizzata dall'idea che se fosse rimasta ancora con lui sarebbe stata inebriata dalla sensazione di libertà che provava e non avrebbe trovato la forza per scendere e tornarsene a casa.

- Ecco gira qui. - sentenziò Courtney di fronte al vialetto di casa sua, lasciò che parcheggiasse vicino alla staccionata bianca e scese stando ben attenta a non rivolgergli la parola.

Arrivò sotto il portico e sentì i passi che la seguivano alle spalle, si voltò scocciata.
- Che c'è ancora ? - fu l'ultima cosa che chiese prima di essere baciata, un bacio intenso, profondo, sensuale, un bacio che l'aveva scossa e che l'aveva fatta rabbrividire.

- Mi sei mancata. - le sussurrò all'orecchio il ragazzo prima di abbracciarla.
Court sentì le lacrime che gli bagnavano gli occhi, pungenti e salate.
Non riusciva a controllare quello che le stava succedendo, perchè le stava facendo questo ?
Come poteva voltare pagina se lui si comportava in quel modo, come poteva accettare quella situazione ? Era sopraffatta dai sentimenti, dagli eventi e da lui. Quel ragazzo che era riuscito a farla incasinare, a farla crollare come un castello di carte.
- Hey, Principessa va tutto bene ? -
- Sì, io .. - non riuscì a finere la frase che scoppiò in lacrime. Duncan le si avvicinò e le asciugò con il palmo della mano, la strinse con forza e le sussurrò qualcosa che aveva bisogno di sentire più di ogni altra cosa. - Ti amo. -

   
 
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