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Autore: Moon    23/02/2004    12 recensioni
Fic con protagonisti Orlando Bloom, Dominic Monaghan e Elijah Wood. Tre amici incotrano tre amiche,scontato direte voi, può darsi rispondo io.... non ci guireri però!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dominic Monaghan, Elijah Wood, Orlando Bloom
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa storia è stata scritta per divertimento

● EPILOGO ●

 

 

 

Roma, qualche tempo dopo …

 

“Insomma avevi ragione tu Orlando questa idea di Angela funziona davvero! Non ci ha riconosciuti nessuno” disse Elijah entusiasta.

“Ve l’avevo detto io! Noi l’abbiamo usata per un sacco di tempo!”rispose Orlando soddisfatto.

“C’è andata bene, è stata più che altro fortuna direi, perchè come turisti tedeschi in Italia non siamo molto credibili!” commentò Silvia poco convinta.

“La colpa è come al solito di Dom, invece di mettersi una maglietta del Bayern, ha voluto esagerare!” disse Hilary.

“Che c’è? Il mio perfetto completo da tirolese non vi piace?” disse Dominic, che indossava pantaloni alla zuava, scarponi da montagna e camicia di flanella con i pon pon come cravattino, che riprendevano quelli dei pantaloni che gli fermavano i polpacci. E che per rendere ancora più veritiero il tutto se andava in giro con una confezione di crauti sotto braccio, ostentando una parlata tedesca a dir poco ridicola, a cui tutti e sei rispondevano a  casaccio ya o nine, tanto è vero che un gruppo di veri turisti tedeschi li avevano guardati malissimo, non capendo che cosa stesse facendo quel gruppetto di strani ragazzi capeggiati da quel tipo che farfugliava frasi senza senso.

Erano tutti e sei a Roma e quella era la fine di una giornata di svago, che si erano voluti regalare dopo la faticaccia del trasloco. Ma forse è meglio fare un passo indietro e spiegare ciò che era accaduto precedentemente.

 

Dopo quella famosa serata in cui Orlando e Angela erano stato scoperti, giunse anche il tempo delle tanto agognate spiegazioni.

Hilary e Silvia erano decisamente contrariate e offese con Angela. Erano buone amiche e non capivano come mai lei le avesse nascosto la sua relazione con Orlando con tanta ostinata tenacia.

Fu la stessa Angela a darne le motivazioni.

In quell'ultimo anno aveva avuto una crescita interiore non indifferente, grazie a quella esperienza americana che l'aveva portata ad affrontare a viso aperto la sua insicurezza e la sua poca stima in se stessa. Orlando aveva avuto un ruolo determinante, l'aveva messa di fronte al suo essere donna, alla sua sensualità e l'aveva spinta a combattere contro quel disamore che lei nutriva contro se stessa e il proprio corpo. Era una cosa troppo intima e lei doveva viverla per conto suo senza interazioni esterne, che se anche dettate dall'affetto, avrebbero finito per contaminare i suoi reali sentimenti e stati d'animo, che lei voleva ascoltare e capire a fondo. La sua crescita personale non era finita qui. Prendendo consapevolezza di certi aspetti di se era venuto fuori anche dell'altro. Insomma, una decisione aveva tirato l'altra. Quando aveva accettato di avere una storia con Orlando, inevitabilmente si era aperta e aprendosi aveva scoperto che voleva di più, non le bastava solo la realizzazione sul piano affettivo, ma la voleva anche sul piano personale. Fu così che conoscendo Mauro al corso e parlando con lui, aveva cominciato ad accarezzare l'idea di tornare a studiare. Col passare del tempo l'idea si era trasformata in progetto e il progetto in fatti veri e propri. Era questa la ragione per la quale il suo silenzio si era protratto più a lungo del dovuto. Quando era partita per l'Italia, lo aveva fatto per andare a vedere un appartamentino che Mauro le aveva procurato nei pressi dell'università, per fare due conti e per cominciare a lasciare qualche annuncio per un lavoro che le permettesse di mantenersi casa e studi. L'aiuto di Mauro era stato fondamentale, diciamo che si stava occupando di quasi tutto lui, cosa che all'inizio non era piaciuta per niente ad Orlando, tanto che quando Angela era andata quella settimana in Italia aveva fatto il diavolo a quattro e ammazzandosi di fatica era volato a Roma pure lui per soli tre giorni, restando rimbecillito da jet lag per tutto il tempo, ma almeno una volta conosciuto personalmente Mauro, si era tranquillizzato ed era tornato in Nuova Zelanda più sereno.

Angela sarebbe tornata a vivere a Roma e non ce l'aveva fatta a parlarne prima con le sue amiche, sapeva con certezza quasi assoluta che avrebbero fatto di tutto per dissuaderla, ma quella era la prima vera e importante decisione della sua vita e aveva voluto fare tutto da sola. A dire il vero non aveva chiesto consiglio neanche ad Orlando, lo aveva semplicemente messo al corrente della cosa a titolo informativo. Del resto lui era rimasto contento, la lontananza che divide L'Italia dall'Inghilterra era infinitamente più corta da quella che divide l'Inghilterra da Los Angeles.

Angela sapeva di aver in qualche modo tradito e deluso le sue amiche, ma per la prima volta si era sentita libera e consapevole di poter disporre della sua vita ed era stata sanamente egoista, per questo confidava nella comprensione di Hilary e Silvia. Sulle prime le due amiche non la presero per niente bene, anzi le tennero addirittura il muso, coinvolgendo anche i poveri Lij e Dominic che poi alla fine non centravano nulla. Peggio ancora se la presero con Orlando dandogli la colpa  di aver trasformato la loro amica.

Poi una sera Angela prese la situazione in mano ed invitò tutti a cena casa loro: le fece ragionare e le obbligò innanzi tutto a fare la pace con i ragazzi, che poverini stavano pagando per una colpa non sua, e poi ancora una volta chiese perdono cercando di  farsi capire. Finalmente le ragazze cedettero e pace fu fatta.

 

Così ora erano a Roma ad accompagnare Angela nella sua nuova avventura, e un po’ anche per salutarsi, visto che ognuno avrebbe preso la propria strada. Alla fine anche Hilary e Silvia si erano licenziate, insomma il tempo del Latin Lounge era finito per tutte e tre.

Hilary sarebbe comunque rimasta a Los Angeles e aveva accettato un lavoro in una palestra. Silvia stava valutando insieme a Lij l’idea di trasferirsi a New York, ma ancora non c’era niente di definitivo, intanto aveva accettato un lavoro come interprete visto che era perfettamente bilingue. Angela avrebbe iniziato l’università di lì a poco e aveva trovato lavoro come bibliotecaria, così poteva studiare e lavorare contemporaneamente. Quella sera erano tutti nel monolocale di Angela per una cena cinese improvvisata, seduti per terra con i vari contenitori del cibo acquistato in una rosticceria poco prima, e tra un boccone e l’altro stavano commentando tutte le novità di quegli ultimi tempi. Erano sereni e allegri, consapevoli che forse non sarebbe durata per sempre, ma che comunque quello era e restava uno di migliori periodi delle loro giovani vite.

“Lavorerai in palestra? Ah! Ma in qualità di boxer?” chiese Orlando,che per precauzione pensò bene di scostarsi leggermente da Hilary.

“Spiritoso! No, lavoro alla reception, prendo gli appuntamenti le nuove iscrizioni, cose così!” rispose Hilary facendogli una boccaccia.

“Peccato, secondo me con il destro che hai, avresti avuto un’ottima carriera pugilistica!”.

“Confermo! Se ci penso ancora mi fa male dove mi tirasti quello sganassone!” disse Dom.

“Ummmmm, non me lo far ricordare!” disse Orlando roteando gli occhi.

“Sì, però un pochino ve lo eravate meritato” disse Silvia ridendo.

“Io mi son salvato per miracolo!” commentò Elijah.

“Mi sa che t’è andata bene solo perché eri fuori tiro da Hilary!” disse Angela.

E tutti scoppiarono a ridere. Continuarono a parlare ancora un poco, poi Silvia, Elijah, Hilary e Dom si congedarono e se ritornarono in albergo.

“Finalmente soli!” esordì Orlando dopo che si era richiuso la porta alla spalle.

“Finalmente si va a letto a dormire, vorrai dire! Io sono stanchissima!” disse Angela.

“Come  dormire?” chiese lui perplesso.

“E si, non mi reggo in piedi” rispose Angela sbadigliando.

Orlando fece una smorfia di disappunto, ma non poté far altro che rassegnarsi, così mentre lei andò in bagno lui si buttò sul letto.

Quando Angela uscì e si presentò in camera pronta per la notte, trovò Orlando che dormiva come un sasso. Si avvicinò e provò a svegliarlo, anche perché prima in realtà stava scherzando, aveva voluto solo prenderlo un po’ in giro, ma non ci fu niente da fare. Il ragazzo  si era addormentato pesantemente e a parte un paio di brontolii non dette segni di vita.

Angela ci rimase un po’ male, infondo era la prima volta che se ne stavano in una casa tutta per loro e che nessuno li avrebbe disturbati o interrotti e lui si addormentava come un ghiro! Però cercò di capirlo, magari era stanco davvero, così s’infilò sotto le coperte.

Aveva da poco spento la luce quando sentì una specie di fruscio vicino al suo orecchio

“Ci sei cascata eh?” le disse Orlando senza trattenere una risatina.

“Direi proprio di sì! Ma sei tremendo, sembrava che dormissi davvero!”.         

“Beh di mestiere faccio l’attore, non so se mi spiego! Però se sei stanca possiamo dormire davvero….”.

“Si in effetti sono molto stanca …. Però magari un piccolo sforzo potrei ancora farlo” rispose lei abbastanza maliziosamente.

“Potresti?” chiesi lui.

“Potrei, potrei..”

“Allora … ” cominciò a dire lui.

“Allora ci stiamo perdendo in chiacchiere inutili, io direi di passare ai fatti!” e così dicendo Angela gli strinse contro facendo aderire il proprio corpo a quello di lui, che immediatamente rispose a quell’invito baciandola e passando ai famosi fatti. E mentre la baciava Orlando pensò che quella ragazza l’aveva fatto dannare e gli aveva fatto sudare davvero le classiche sette camice, prima di lasciarsi andare così completamente.

Di una cosa però era certo: ne era valsa la pena … eccome!

 

 

FINE

 

 

Innanzi tutto non posso non ringraziare alcune persone per il grande affetto che hanno dimostrato verso questa storia: Persephone, Lilly, Anjulie, JulyAneko, Dolcemaia, Lili, Evee, Bloody Mary, Shizuru117 e Sara. Grazie di cuore date un senso alla mia fatica! ( Spero di non aver dimenticato nessuna nel qual caso chiedo anticipatamente scusa)

E poi ovviamente mami di cui come sapete è la colpa se ho iniziato a postare e a scrivere, alla quale non cesserò mai di dire grazie per avermi aperto questo nuovo mondo.

Non può certo mancare la mia Mandy, senza di lei mi sarei arenata e forse non ce l’averi fatta e mi fermo qui, tanto tu sai pulcino! ^_*

 

Grazie ovviamente anche a miei tre musi ispiratori (ma si può dire musi ispiratori???) che sono Lij, Dom e Orlando a cui auguro tutto il meglio che la vita possa offrirgli perché da quello che sembra, infondo, infondo, sono tre bravi ragazzi. ^-^

 

Ancora una volta faccio le mie scuse a Kate Bosworth, che sicuramente non è il tipo di persona che la mie esigenze di trama hanno dipinto, nello scusarmi con lei mi riscuso pure con Orlando. Sono una coppia vera e almeno da quello che traspare sembrano davvero molto felici e io personalmente li trovo carini insieme. Quindi auguro a loro ogni bene, sinceramente.

 

Chiedo scusa ancora al povero Colin Farrell, alla bellissima Charlize Theron che stimo e ammiro, a Nicole Kidman, a Lenny Kravitz,  Guillaume Canet e Matt Damon che sono stati nominati in questa fic.

 

Le scuse al Latin Lounge proprio non le faccio, credo di avergli invece fatto pubblicità gratuita, visto che è veramente un locale che si trova a Los Angeles e che è frequentato da star  …  a proposito se volete vedere com’è realmente ciccate qui!

 

Concludo dedicando questa fic oltre che a Dolcemaia anche a mio fratello a cui auguro … non lo posso scrivere ma lui sa! Ti voglio bene!

 

Moon ha finito con le chiacchiere e con un abbraccio si congeda. ^_^

  
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