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Autore: Bluemoon Desire    09/08/2011    2 recensioni
Un cuore spezzato non può essere aggiustato semplicemente ricucendone insieme i pezzi...ci vuole molto...molto di più! N.B. Storia ambientata durante la 4 serie di CSI:NY dopo la morte del piccolo Ruben Sandoval
Genere: Azione, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Danny Messer, Lindsay Monroe
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO TERZO

                                    IL PASSATO CHE RITORNA


(Danny POV)


Mi sveglio ancora una volta di soprassalto.
La fronte imperlata di sudore freddo e un tremore diffuso che mi percorre da capo a piedi.
L'ho rivisto di nuovo.
Stavolta molto più chiaramente.
E' morto da quasi un anno ormai.
Perchè questi terribili incubi sono comparsi a distanza di così tanto tempo?
Lancio un' occhiata al display a cristalli liquidi della sveglia.
Segna le cinque e un quarto del mattino.
Con un balzo sono già fuori dal letto.
Inutile che continui ad illudermi, in queste condizioni non riuscirei a chiudere occhio neppure se mi dessero una botta in testa!
Ho appena messo piede in cucina, quando sento un rumore in lontananza, una specie di battito leggero...rimango immobile cercando di capire da dove provenga e alla fine mi rendo conto che qualcuno stà bussando alla porta.
Chi potrà mai essere a quest'ora?
Con cautela, mi avvicino e osservo dallo spioncino.
E' Flack.
"Che diavolo ci fai qui?!" esclamo, aprendo la porta.
Lo guardo in volto.
E' stranamente serio, direi quasi preoccupato.
"Hai dato un'occhiata al tg della notte, Messer?" mi chiede a bruciapelo.  
"No, le persone normali di notte dormono, specialmente se devono alzarsi alle sei per andare al lavoro" rispondo ironico.
Mi guarda in cagnesco.
"Non avevo sonno e così ho acceso la tv..." dice, spazientito "...comunque sia, farai meglio a chiudere il becco e ad ascoltarmi perchè la faccenda è seria..."
"Stai bene?" gli domando.
"Non direi" risponde vagamente "Stammi a sentire, adesso...è necessario che tu ti trasferisca per qualche giorno in un altro appartamento..."
"Cos'ha il mio che non và, scusa?" esclamo, sorridendo.
"Danny non stò scherzando" sbotta Flack "Sassone è evaso stanotte dalla prigione in cui era rinchiuso!".
"Sassone dei...dei Tanglewood Boys?" balbetto incredulo.
Flack annuisce.
"Tuo fratello non può più dargli fastidio ormai, ma tu rappresenti ancora una grossa minaccia per lui..." aggiunge senza mezzi termini"...senza contare poi che è incavolato nero perchè lo hai spedito in gattabuia per l'omicidio di quel ragazzo al Giants Stadium..."
"Cosa dovrei fare secondo te?" lo interrompo bruscamente.
"Parlane con Mac" mi suggerisce.
"A che scopo?" esclamo, rabbioso "Non voglio che mi inseriscano in un programma di protezione, non voglio stravolgere la mia vita..."
"Se non ci permetti di aiutarti, finirai per perderla del tutto la vita" ribatte duramente Flack "Sai meglio di me quanto siano pericolosi Sassone e i suoi compari...non dimenticare che hanno ammazzato di botte tuo fratello...te lo ricordi Louie, vero? Ricordi che è morto per mano di questi bastardi?"
"CERTO CHE ME LO RICORDO!"urlo, scagliando con violenza una sedia attraverso la stanza.
Respiro con affanno e le tempie mi pulsano dolorosamente.
Mi sento come se il mondo mi stesse letteralmente crollando addosso.
"L'ho sognato, Don" dico in un soffio.
"Louie?" mi chiede.
Annuisco.
"Non può essere solo una semplice coincidenza..." aggiungo "...sogno mio fratello e poco dopo vengo a sapere dell'evasione di Sassone..."
"Non sò interpretare i sogni, Danny" replica Flack "Posso dirti una cosa però...tuo fratello non avrebbe mai voluto che tu rischiassi inutilmente di morire...ha sacrificato la sua stessa vita per impedire che venissi condannato a morte con l'accusa omicidio e sono sicuro che se adesso fosse qui con noi ti prenderebbe a calci nel sedere..."
Mi lascio andare ad un leggero sorriso.
Già, probabilmente lo farebbe.
"E se ti dicessi che non voglio coinvolgere nessun altro in questa storia?" esclamo in tono di sfida.
"Ti direi che sei un idiota, Messer" ribatte Flack.
"Sarò anche un idiota ma preferisco affrontare tutto questo da solo" rispondo, serio "E' una questione tra me e Sassone..."
"Ancora non hai capito che fare parte di una squadra, significa anche spalleggiarsi a vicenda nei momenti difficili,aiutarsi l'un l'altro a superare i problemi" aggiunge lui "Per colpa del tuo stupido orgoglio hai già perso Lindsay, mi domando quanto ancora tu sia disposto a sacrificare prima di riuscire ad aprire gli occhi..."
Si dirige verso la porta e io non faccio niente per fermarlo.
Ho deciso che affronterò questa sfida da solo...non voglio che altre persone facciano la fine di mio fratello per proteggermi...chiuderò il conto in sospeso con Sassone.
Stavolta per sempre.
 
   
 
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