Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: _Alma    09/08/2011    6 recensioni
- Se mi succede qualcosa, George, promettimi che riderai anche per me. Promettimi che non starai male. Promettimi che vivrai anche per me. - lo guardò così seriamente e intensamente che ebbe quasi paura.
- Fred …
- Prometti.
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fred Weasley, George Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

~ Sorridere tra le lacrime



A Emi.
Perché è lunica vera amica che ho e lultima cosa che voglio è perderla.
Perché è importante e non reggerei neanche un secondo sapendola divisa da me.
Infondo siamo un po come Fred e George, no Emi?
Non litighiamo più, ti prego.
Ti voglio bene, ma questo lo sai.







Da giorni era chiuso in camera.
Era lì, steso sul letto, a fissare il soffitto senza parlare, mangiare o bere.
Il minimo che faceva era alzarsi per andare in bagno. Ma lo faceva mal volentieri. Che senso aveva ora vivere quando non cera più lui?

La madre, preoccupata, gli lasciava il pranzo sulla scrivania, si avvicinava, gli carezzava i capelli e gli sussurrava qualcosa che lui non ascoltava.

Ma Molly non lo guardava mai, evitava il suo sguardo, evitava il suo viso così uguale a quello di Fred.

Infondo la capiva: lui stesso si sarebbe voluto evitare.

Le sue lentiggini, i suoi capelli, i suoi occhi, il suo corpo, la sua voce; tutto di lui gli ricordava Fred.

Sospirò pensando che gli mancava, gli mancava da morire.

Sentì bussare alla porta ed entrò Ginny.
- George. - disse dolcemente - Mamma ti ha fatto il tuo piatto preferito.

Dai una veloce occhiata al polpettone nel piatto che Ginny adagia sulla scrivania e fissi la sua schiena mentre chiude la porta, trattenendo le lacrime.

Fred odiava il polpettone ma lui ladorava. Ecco: erano diversi solo in quello.

Decise di odiarlo anche lui quel polpettone: gli ricordava Fred.

Quella stanza gli ricordava Fred.
Si alzò dal letto dopo giorni. Gli girava la testa.

Andò verso la finestra per aprirla un po, forse per far entrare un po di luce o forse per buttarsi di sotto.

Sì, laveva pensato diverse volte: uccidersi. Per raggiungere lui, per raggiungere Fred, per ridere di nuovo insieme e per sentirsi, egoisticamente, di nuovo completo.

Lo sguardo, involontariamente, cadde sullo specchio che avevano nellangolo.

Fu un attimo e si ritrovò la vista appannata di lacrime trattenute.

Si accasciò lì, prendendo a pugni il vetro, piangendo silenziosamente.

Erano giorni che non si guardava allo specchio, per la precisione erano cinque giorni, cinque ore, tre minuti e qualche secondo che evitava superfici riflettenti come la peste. Anzi, ad essere sinceri, evitava tutto e tutti come la peste. Si limitava a vivere come un vegetale sperando che prima o poi quel supplizio che era diventata la vita labbandonasse.
Notò che gli era cresciuta la barba. Qualche giorno fa si sarebbe voltato verso il gemello vantandosi di essere molto più affascinante ma ora si considerava solo diverso. Si odiò per questo: lui e Fred non avevano mai voluto essere diversi luno dallaltro.

Corse fuori dalla stanza, precipitandosi in bagno e prese il rasoio.
Decise, senza pensarci di fare tutto alla babbana. Non mise neanche la schiuma da barba e si tagliò.
Gocce di sangue coloravano pian piano il lavandino bianco. Ma non se ne curava.
Bruciava, faceva male e George piangeva, piangeva sempre di più.
Fulmineo ritornò in stanza e si accasciò davanti allo specchio.
Carezzò la superficie. - Fred - mormorò piano.
Tirò pugno allo specchio, questa volta con più forza e lo specchio si ruppe in tanti, tantissimi pezzi. Quelle schegge gli ricordavano il suo cuore.
Che senso aveva quella grossolana imitazione di riflesso quando il suo vero riflesso gli era stato portato via?
Guardò il suo pugno sanguinante e si rintanò nellangolo appoggiando la fronte alle ginocchia e singhiozzando forte.

Fred davvero non cera più.
Fred era davvero morto.
Non era uno scherzo.
E lui si faceva schifo: un tempo non sapeva neanche osa voleva dire piangere.
- George. - Molly gli si avvicino e lo abbracciò forte.
Lui nascose la testa sulla sua spalla.

- Perché se ne è andato senza di me, mamma? Avevamo detto che saremmo stati sempre insieme. - Molly lo guardò per la prima volta da giorni negli occhi e singhiozzando lo strinse più forte, cullandolo.
Fred era morto.
- Lui vorrebbe che vivessimo anche per lui, Georgie. Lo sai. - disse Molly dondolandosi.
Quelle parole gli portarono alla mente un ricordo accantonato dal dolore devastante che gli aveva fatto compagnia tutto quel tempo.

Stavano per andare alla Testa di Porco quando Fred lo fermò.

- Se mi succede qualcosa, George, promettimi che riderai anche per me. Promettimi che non starai male. Promettimi che vivrai anche per me. - lo guardò così seriamente e intensamente che ebbe quasi paura.
- Fred
- Prometti.
Lui, perplesso, aveva promesso e aggiunse, sforzandosi di ridere, un Ma che ti deve succedere!? Sembri la Cooman..

In quel momento George si staccò dalla madre e rise, rise forte tra le lacrime.






Angolo Autrice

Salve a tutti voi!
*balle di fieno rotolanti*
Perché quando saluto non c’è mai nessuno? T_T
Qualcuno, dalla regia probabilmente, mi informa che non solo quando saluto non c’è nessuno ma anche quando pubblico, scrivo, mangio, piscio … emh, okay, sto degenerando. ._.
Ho scritto questa cosina tremendamente banale e scorretta dal punto di vista della punteggiatura in … un’ora? O.o
Ma volevo farmi perdonare del tutto da Emilia e non avevo tempo e… *la portano via mentre cerca di giustificarsi in mille modi diversi*
Ho scelto Fred e George perché sono i suoi personaggi preferiti in assoluto e ho scelto quando Fred muore perché … perché boh. In questo periodo mi sento costantemente giù. Colpa delle mie conoscenze. Devo ancora imparare ad affezionarmi di meno alle persone, a dipendere meno da loro. Ma è un’ impresa vana visto che in pratica ho donato il mio piccolo cuore di pietra a quella capocciona di Emilia. -.-’
Abbiamo discusso per una sciocchezza ma, davvero, non voglio che succeda più. È una cosa orribile litigare e … *scoppia a piangere*
NO! Okay! Piangevo per finta. ù.ù
Comunque immagino che tutte quelle cavallette che stavano leggendo le note siano fuggite. ._.
Il titolo. Oh miseriaccia infame, il titolo è un pugno nell’ occhio. Cioè non che la storia sia meglio ma il titolo è proprio una merda. ._. Non ho trovato di meglio, sono uno strazio con i titoli. ._.
George si fa la barba alla babbana perché non so come se la fanno i maghi. ._. XD Spero che non sia trasparso come una donnetta in lacrime. °-°
*la sollevano di peso e la portano via.*
ALLA PROSSIMAAAAAAAAAAAA!! :D
Ah, dimenticavo! Mi sono ispirata a
questa immagine per questa cosina. ._.
Ciao, ciao! :D


   
 
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: _Alma