Hola gente. Non chiedetemi che cos'è sta roba perchè non lo so nemmeno io. Forse a mezzanotte dovrei andare a dormire, invece che scrivere porcate.
L'ultima fatica di Harry
Harry se ne stava fermo al limitare della foresta proibita, lo sguardo fisso sulle limpide e calme acque del lago nero. Sospirò profondamente, preso da mille pensieri. Quello sarebbe stato il suo ultimo anno a Hogwarts e sentiva già ora la mancanza di quel luogo che per quasi otto anni aveva potuto chiamare casa. Aveva vissuto mille avventure in quel castello, alcune certamente poco piacevoli, ma erano pur sempre avventure. Dei passi alle sue spalle lo ridestarono dalle sue riflessioni.
- Harry!
Si voltò appena in tempo per vedere Ginny Weasley che gli si gettava addosso stritolandolo in un abbraccio soffocante. Batté leggermente una mano sulla schiena della ragazza cercando allo stesso tempo di divincolarsi dalla sua stretta.
- Ciao Ginny.
Lei lo lasciò finalmente andare permettendogli di tornare a respirare regolarmente.
- Volevi parlarmi?
Domandò curiosa, sorridendo radiosa. Harry annuì gravemente, mentre il sorriso di lei si affievoliva leggermente.
- Sì Ginny, mi dispiace, ma non possiamo più stare insieme, so che ti avevo fatto un sacco di promesse e cose simili, purtroppo non sono in grado di mantenerle.
Ecco qui, l'aveva detto. Non era stato poi così difficile. Semplice e diretto come si addice a un vero uomo. Peccato per un piccolo, insignificante e trascurabile dettaglio: gli occhi di Ginny, confusi e furiosi al contempo, si erano riempiti di lacrime.
- Che... che cosa?
Balbettò la giovane, scombussolata. Harry sentì la sua sicurezza vacillare.
- Dobbiamo lasciarci.
Ripeté cercando di essere il più convincente possibile. Ginny spalancò gli occhi scioccata.
-Posso almeno sapere il perché?
Domandò sempre più furiosa. Harry si mosse nervosamente sul posto.
- Il fatto è che... sai, io ero piuttosto sicuro di morire, alla fine...
Rispose imbarazzato. Ginny lo fissò sconcertata.
- Tu... eri piuttosto sicuro di morire?
Domandò irritata. Harry puntò lo sguardo sulla punta delle sue scarpe, in grande difficoltà.
- Beh, sì.
Rispose semplicemente. La ragazza s'infiammò di rabbia.
- Bene Harry Potter, sai che ti dico? Sei un essere spregevole, un mascalzone, un bugiardo e pure un po' stronzo...
Harry si mordicchiò l'interno della guancia e annuì ironicamente pensando che alla fine poteva pure andargli peggio.
- E... e ce l'hai anche piccolo!
Concluse Ginny. Lui alzò lo sguardo, indignato.
- Ehi! Non è vero!
Si lamentò. Ma la ragazza non lo ascoltava più, aveva girato i tacchi frustandogli il volto con i capelli rosso fuoco e si era allontanata a grandi passi. Harry la guardò andar via, poi frugò nella tasca dei pantaloni e ne estrasse una piccola pergamena con una lista di nomi di ragazze. Tirò una riga su quello di Ginny.
- Questa è fatta, ne mancano soltanto altre nove.
*SPAZIO AUTRICE*
Delirio mentale di mezzanotte. La stanchezza fa strani scherzi, uno di questi è lo scrivere boiate. Spero di avervi strappato almeno un sorriso. Buonanotte!!
ps: Per coloro che seguono la mia long e che incappano in sta roba: no, non mi sono dimenticata di voi. Poco tempo e tanta stanchezza non aiutano a fare un buon lavoro, pazientate gente, pazientate e prometto che arriverà il seguito ;)
Questa storia ha partecipato al "Harry&Ginny contest per storie edite" e si è classificata (con mia grande soddisfazione) al quinto posto e ha vinto il premio risata.
Grammatica e sintassi: 9,5/10
Stile e forma: 9/10
Originalità: 10/10
Caratterizzazione dei personaggi: 6/10
Gradimento personale: 14/15
Totale: 48,5/55
Grammatica e sintassi: non ho errori da elencarti ma ci terrei a dirti che la tua “impostazione” dei dialoghi mi ha lasciato un po' perplessa. Che io sappia - purtroppo non ho provveduto ad ingoiare una grammatica - il discorso si inserisce tra i trattini o le virgolette basse, ma nella tua storia ho riscontrato un solo trattino.
Stile e forma: hai uno stile particolare, molto personale. L'unica cosa che mi ha fatto storcere leggermente il naso è stata la tua scelta di scrivere due righe a capo verbi come “dire”, “rispondere.” Personalmente, preferisco vederli accanto alla frase parlata. Inoltre, era poco chiara la parte del “pensavo di morire”. Ti consiglio di rivederla!
Originalità: una storia dubbiamente originale e decisamente divertente. Il fatto che Harry avesse una lista di ragazze, ti ha fatto acquisire parecchi punti in questo campo.
Caratterizzazione dei personaggi: eccoci alla note dolente. Dell'introspezione dei personaggi, non ho trovato praticamente niente. Insomma, qui Harry appare come una sciupafemmine - e ci sta, visto che non ho vietato l'OOC - ma non viene detto tantissimo di lui come persona. Idem per Ginny, è sembrato solo la coppia sputata di sua madre. E io, ahite, penso sia molto di più.
Gradimento personale: ho letteralmente questa one-shot, che poi mi pare poco più di una flash-fic, in tutta la sua frizzantezza (esisterà come parola?). Non ho avuto dubbi nell'assegnarti il Premio Risata. E' stato davvero bello leggere e correggere questa storia. Che dire, mi è piaciuta tantissimo.
Riepilogo: davvero una storia intrigante, diversa dal solito ma comunque bellissima. Per chi, come me, non ama le cose troppo “fluffose”, l'ideale per una risata sincera.