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Autore: Clodie Swan    10/08/2011    10 recensioni
La parodia del sadico Edward arriva all'ultimo capitolo in cui Bella dopo essere riuscita a portarlo all'altare, lo travolgerà in un'altra delle sue catastrofi, stavolta la peggiore di tutte: una gravidanza inaspettata. Come andrà a finire per Edward ora che i suoi sadici propositi stanno andando in fumo?
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Breaking Dawn
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le parodie del sadico Edward'
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Fiocco rosa

Il bibitone di sangue aveva rimesso in sesto non solo Bella ma anche il piccolo mostro. Infatti, tanto per dimostrare che aveva gradito, le mollò un calcione che le fece partire una costola.
"Non è niente! Ha solo mosso un piedino." disse Bella tutta sorridente.
Carlisle era molto preoccupato per il parto imminente. "Emmett e Jasper sono partiti per il Sud America in cerca di informazioni sugli umani che hanno avuto figli dai vampiri. Anche leggende metropolitane. Tutto fa brodo."mi spiegò.
 "E fino in Sud America sono andati? Ma non hanno visto Twilight? Potevamo cercare su Google come ha fatto Bella..."
Ve lo dico io: quelli con la scusa delle ricerche ne avevano approfittato per alzare i tacchi e farsi un bel viaggetto. Dovevano svagarsi un pò, con le mogli che si ritrovavano. Alice era rinchiusa in camera con l'emicrania. Era da un pò che non rompeva con la sue visioni perchè non poteva vedere il futuro del ragazzino. (Cominciava a starmi simpatico lo sgorbietto.)
Rosalie era completamente presa a fare l'infermiera, ginecologa, ostetrica,  (e chi più ne ha più ne metta) a Bella,  in preda ad un morboso istinto materno. Ci credo che i maritini avevano preso il largo.
Bella intanto si era giocata un'altra costola e le era salito un febbrone da cavalli, ma continuava a sorridere come un'ebete come se niente fosse accarezzandosi il pancione.
Nel frattempo dal Sud America telefonarono i mie fratelloni. "Ehi, Ed come va? Qui ce la spassiamo alla grande!" in sottofondo sentivo un gruppo che suonava la bossa nova.
"Nelle foreste tropicali è pieno di belve succose con cui farci un burrrito..."mi disse Emmett.
Grrrrr. Simpatici. "Avete scoperto qualcosa o chiamate solo per farmi rosicare?"borbottai bruscamente.
 "Si, pare che il bimbo uscirà dalla pancia aprendosi un varco con i denti."
Ahia. Bella non sarebbe sopravvissuta. Mi sarei ritrovato vedovo e ragazzo padre in un colpo solo. E avrei perso tutto quel suo sangue prelibato....e nel bel mezzo della mia disperazione un pensiero entrò nella mia mente.
 "Mamma." Una vocina simile a quella di Bella.
Ma chi era stato? Intorno a me nella stanza c'erano solo mia moglie e Jacob e non avevano parlato.
"Bella stavi pensando a qualcosa?" le chiesi sospettoso.
"Ehm...all'Isola Esme e ai cuscini." mi disse con l'occhietto malandrino. La solita porcellona! Perfino in fin di vita e con la flebo attaccata non si smentiva mai. Ok, se non era stata a lei a fare quel pensiero forse, forse...
"Quanto è buona la mamma!" pensò di nuovo la vocina soave.
I pensieri provenivano dal bambino! "Ha un sangue così buono. Voglio papparmelo tutto."
Piccolo bongustaio! Come ti capisco figliolo...
Un momento. Ho detto figliolo? Nooooooooo mi ci sto affezionando! Non devo farmi abbindolare. Quello è un mostro che sta uccidendo Bella. Eppure...
"Che cosa succede Edward?" mi chiese Bella agitata.
 "Sento i pensieri del bambino."
Bella era euforica. "Piccinoooo! E cosa dice?"
"Ehmmm..."Che gli piaci." Oh, era la verità. Solo non le ho detto in che senso...Ihihihi. Chissà quante altre cose aveva in comune con me il piccolo. Subito sentii un altro pensiero.
 "Quanto è imbranata però la mamma. Non puoi muoverti un pochettino che si rompe tutto. Sembra di stare chiusi in un monolocale."
Anche lui già non la sopportava e aveva capito il tipo. Bene, almeno avevo un figlio intelligente.
"Sta sempre a dirmi frasette sdolcinate...a cantarmi ninne nanne. Se non la pianta la mozzico."
"Figlio mio, fallo tu che puoi!" pensai commosso accarezzando il pancione.
"E tu chi sei? Papà? Ciao pà. Come stai? Mamma dice che sei un fighettone."
Modestamente, pensai accarezzandomi il ciuffo. Cominciai a parlare con il pancione sussurrando.
 "La ninna nanna l'ho scritta io, piccino. Fattela piacere."
 "Ah, scusa. Non ho niente contro la musica. E' quella campana di mamma che la stona una cifra."
Io risi. Avevo iniziato ad amare il bambino.
 "Papà appena nasco ci mangiamo la mamma?" mi propose quella testolina calda.
 "Non si può piccolino! La mamma è sempre la mamma!"
 "Uffa.Che stress!"sbuffò lui
"Non sai come ti capisco." sussurrai intenerito.
Basta non potevo più negarlo. L'orgoglio paterno mi aveva invaso. Lo avrei chiamato Edward Junior. D'ora in poi guai a chi mi tocca il pupo. Jacob uscì disgustato da quella scenetta mielosa.
 "Come si è ridotto il sadico Edward." pensava. Prima o poi ci cascano tutti lupastro...la troverai anche tu la donna che ti inchioda un giorno. Ancora non sapevo che quel giorno, era moltooo vicino.
Concordammo di far partorire Bella  quando Carlisle avrebbe finito lo shopping di sacche di sangue al reparto donatori. Stava andando tutto per il meglio quando Bella avvertì una fitta terribile e si accasciò a terra vomitando sul tappeto persiano. Rimasi allibito: quel tappeto valeva una fortuna e adesso avremmo dovuto buttarlo.
"Guarda che se non ti piaceva, il sangue che hai bevuto, potevi darlo a me."la sgridai. Forse non era il momento di farle la ramanzina.
"Presto! Presto! E' il D-day." strillò Rose arrivando con la cassettina del pronto soccorso.
Ecco ti pareva che quella piantagrane di Bella non partoriva con un giorno d'anticipo, l'unico giorno in cui mancava il medico più plurilaureato e specializzato della storia. E adesso come facciamo? Nella mia ultima laurea in medicina non c'era ostetricia!
"Aspetta, Edward.Metti questo"mi disse Alice mettendomi un auricolare. Sembravo un addetto alla sicurezza. 
"Devo andare a fare il bodyguard all'ingresso?" chiesi perplesso. "Vabbè che abbiamo un villone miliardario ma non mi sembra il momento di preoccuparsi dei ladri."
"Assisterete voi Bella, Carlisle ti darà indicazioni al telefono."
Non ditemi che l'avrebbe fatta partorire per telefono? Non era mica come giocare all'Allegro Chirurgo!
"Dovete estrarre subito il bambino." ci disse Carlisle bruscamente.
"Agli ordini." risposi io prontamente "Passatemi un piede di porco."
Rose prese  l'iniziativa e con un coltellino svizzero affettò la pancia di Bella. Ne uscì fuori un fiume di sangue delizioso. Mmm che profumino paradisiaco! Anche Rosalie si leccò i baffi.
"Rosalie, non hai mai bevuto il sangue umano e vuoi iniziare ora? Trattieniti!"
Ma quell'affamata non si tratteneva e si preparava ad un assaggino.
In quel momento tornò il mitico Jacob che con un calcio degno di Maradona le fece fare un volo per aria spedendola il più lontano possibile. In Alaska come minimo.
Il bambino intanto aveva capito che eravamo tutti una manica di imbranati e cominciò a muoversi da solo.
 "Ho capito che se aspetto a voi...nasco l'anno prossimo."
Fece uno scattino che ruppe la spina dorsale alla madre. "Oops, scusa mammina."
Bella era mezza svenuta e non reagiva neanche più al dolore. Decisi di fare anche io qualcosa e con un morso aprii un varco al piccolo.
"Le uscite di sicurezza sono da questa parte, piccino." dissi contento e finalmente lo tirai fuori. Era una bambina! Ecco vi pareva che Bella non mi faceva la femmina. Che sola! Però quant'era carina.
"Papà!"pensò guardandomi. Aveva gli occhi di cioccolato, la pelle color crema ed i ricciolini ramati come me. Il mio piccolo capolavoro. Bella subito, cominciò a rompere che voleva vedere la bambina. Resisteva ancora dopo costole fratturate, emoraggie violente e spina dorsale spezzata? Sapete, quando si è una palla al piede è difficile demordere. Appoggiai nostra figlia sul petto di Bella. Madre e figlia si guardarono felici.
"La voglio chiamare Renesmee." annunciò Bella.
"E che razza di nome è?" chiesi io coi capelli dritti.
"Un unione dei nomi delle nostre madri." spiegò lei.
"Perchè la tua come si chiama? Ah già Renee. Scusa ma in questa saga ha fatto la comparsa praticamente."
La bambina morse Bella sul petto. Mi sa che non aveva gradito il nome. Bella strillò dal dolore e le tolsi la piccola prendendola in braccio. Tesoruccio del suo papà.
 "Piccolina, questa non è la pappa. E' la mamma." le spiegai pazientemente.
 "Fai qualcosa allora papà. Non voglio rimanere orfana."mi disse la bambina
Bella chiuse gli occhi e si preparò a lasciare questo mondo. A quel punto, qualcosa in fondo al mio cuore, molto in fondo, si ribellò all'idea di perderla. E no, eh. Con tutti i casini che mi hai fatto passare adesso non mi puoi lasciare così!
 "Chi mi regge la pupa?" chiesi guardandomi intorno.
Jacob stava cercando di rianimare Bella e non mi si filava di pezza. Nella stanza si erano tutti dileguati quando Rosalie rientrò di colpo."Io! Ci penso io!" disse tutta felice.
E questa quando è tornata? Gliela affidai, in mancanza di migliori baby sitter.
 "Non si mangia, eh?"mi raccomandai.
Lei tutta felice corse a farle i bagnetto, metterle il pannolino e i vestitini come sognava di fare da settant'anni.
Io intanto da ostetrica ero passato ad un intervento di rianimazione degno di ER, assistito da Jacob che non sapeva la differenza tra una respirazione bocca a bocca ed una pomiciata. A quel punto tirai fuori il mitico siringone pieno di veleno vampiresco.
"Cos'è?" chiese Jacob curioso.
 "C'è il mio veleno. Serve a trasformarla in una vampira in forma smaliante."
Adesso dovevo iniettarglielo. Ripensai alla scena cult di Pulp Fiction quando John Travolta salvava Uma Thurman dall'overdose e tac glielo iniettai tutto nel cuore. Per sicurezza le diedi una serie di mozzicchini qua e là, sul collo e sulle braccia. Mmmm, squisita, pensai bevendo di nuovo il suo sangue. Dopo tutto un brindisino per festeggiare l'avvenimento ci stava tutto.
Breaking...news: Il sadico Edward é diventato papà!
  
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