Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Segui la storia  |      
Autore: anrashomonna    11/08/2011    5 recensioni
[SmokerXNuovo personaggio]
"Spesso si combatte per ciò che si crede giusto, senza preoccuparci delle conseguenze di ciò che le nostre azioni comportano. Non ti è mai importato di quello che ti avrebbero fatto. Eri sicura di fare la cosa giusta. Ma lui questo non lo capiva, ma ti avrebbe aiutata comunque. Solo perché ti amava!"
Una storia tutta in marina XD sulle vicende di due ufficiali innamorati, divisi da un crudele destino.
Si comincia dalla saga di Alabasta!
Buona lettura!
Attention: Raiting Variabile
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Smoker, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

~*Missione*~

- Non capisco come mai devo venire anch’io, Signore-

Il cacciatore bianco seguiva scocciato per i corridoi di Marineford un assonnato ammiraglio Aokiji,che svogliatamente gli rispose sbadigliando - Smoker-san è…yhamm…importante che tu ci sia!Questa è una riunione dei maggiori capi della marina-

- Per l’appunto Signore! Io sono un capitano di vascello, mica un viceammiraglio-

- Zuccone! Ti ho detto che oggi tutti gli alti ufficiali porteranno alla riunione marine che si sono distinti per il loro impegno e per la loro dedizione: ognuno potrà scegliere chi crede sia più meritevole. Io ho scelto te. Non ne sei contento?-

Smoker rispose con un flebile - Certo Signore- , ma in verità il fatto di essere raccomandato per una promozione non gli piaceva affatto. È vero che aveva svolto bene il suo dovere: dopotutto quei 4000 delinquenti non erano finiti in carcere perché si sono costituiti volontariamente. Ma quella riunione improvvisa era proprio arrivata a seguito dei fatti di Rogue Town: si era fatto scappare Monkey D. Rufy.  La cosa non gli andava giù e ,anche se era riuscito ad acchiappare la testa da 15.000.000  di un certo Bagy, la fuga del ragazzino di gomma lo faceva davvero imbestialire. Ed era proprio sulle sue tracce quando era stato convocato dal quartier generale per una “ perdita di tempo” , come la definiva lui.
La lettera era firmata dall’ammiraglio Aokiji e dal grand’ammiraglio Sengoku. Praticamente impossibile da rifiutare.

Arrivarono ad un grande portone di legno con ai lati una coppia di guardie armate di tutto punto per l’occasione: Aokiji stava per entrare seguito dal capitano quando qualcuno li bloccò, chiamando l’ammiraglio a gran voce.
Era il viceammiraglio Garp, l’eroe della marina, conosciuto e ammirato da tutti. L’unico marine che abbia per anni rinunciato a ricevere il grado di Ammiraglio, nonostante fosse pienamente meritevole di quel titolo.
Anche Smoker provava una forma di venerazione nei confronti di quell’uomo: aveva i suoi stessi concetti di giustizia e i suoi stessi ideali. Un uomo ammirevole, degno di stima.

- Allora come te la cavi ragazzino?-  Garp si rivolgeva ad Aokiji in modo gioviale e decisamente poco formale: nonostante i gradi lo identificassero come un subordinato dell’ammiraglio, egli lo trattava come quando quel ragazzo narcolettico era entrato in marina.

- Bene, grazie viceammiraglio! A quanto vedo siete solo-

- No affatto! Kobi presentati-

Da dietro la figura possente di Garp comparve un ragazzino dai capelli rosa, con un paio di buffi occhiali rotondi blu appoggiati sulla fronte, insieme ad una bandana gialla a fiori. Era davvero giovane e soprattutto non era tra gli ufficiali:doveva essere un sergente come Tashigi o un sergente maggiore.
Il ragazzo si tirò sull’attenti e titubante declamò - Primo marinaio Kobi. È-è un onore incontrarla Signore!-

“Primo marinaio?” pensò scioccato Smoker.

- Primo Marinaio?? Ma è uno scherzo?- chiese stupito Aokiji guardando da vicino il ragazzo, che prese a sudare freddo vedendo gli occhi glaciali dell’ammiraglio su di lui.

-Nessuno scherzo!- rispose convinto Garp –questo ragazzo è migliorato tantissimo da quando l’ho preso con me. Posso scommetterci tutti i biscotti di Sengoku che questo marmocchio farà strada ha ha ha ha ha ha! Ma piuttosto fammi indovinare: il giovane alle tue spalle non è per caso il capitano Smoker?-

Il bianco si mise sull’attenti non appena senti pronunciare il suo nome: non era una cosa che faceva molto spesso, ma si trattava pur sempre di un suo superiore.
-Si è parlato tanto di te ragazzo! Il famoso cacciatore bianco! Ne hai messa di strizza a quei delinquenti, eh?-  Garp lo guardava con un sorriso smagliante e intanto rideva di gusto, come suo solito.

-Sarà meglio entrare prima che quel guastafeste di Sengoku esca a farci la ramanzina!-

-Chi sarebbe il guastafeste Garp?-
La testa del grand’ammiraglio spuntava fuori dal portone, squadrando Garp con uno sguardo accigliato. – Muovetevi o cominciamo senza di voi!-

-Ha ha ha  che vi dicevo-

-Garp muoviti maledizione!-

Smoker entrò per ultimo: la stanza era completamente occupata da un grande tavolo ovale in mogano scuro, accompagnato da una trentina di sedie dello stesso materiale, dallo schienale alto, decorate con cuscini rossi che riprendevano il colore delle tende dell’unica grande finestra in fondo. Tutt’Intorno si erano già seduti la maggior parte dei viceammiragli. A capo della tavola sedeva Sengoku, mentre direttamente al suo fianco destro c’erano Akainu e Kizaru, accompagnati rispettivamente da quello che Smoker riconobbe come il capitano di fregata Inurada, famoso per essere spietato con tutti coloro che infrangono la legge, sia che siano pirati o marines, e dal tenente di vascello Rosoku.
Aokiji fece segno a Smoker di seguirlo,e si andò a sedere vicino a Kizaru, mentre il capitano rimase in piedi accanto alla sedia, come tutti gli altri “raccomandati”.
Sul fianco sinistro c’erano Garp, con il ragazzino tremolante, e il vice ammiraglio Doberman, accompagnato da un ufficiale che Smoker non conosceva. E nel mezzo una sedia ancora vuota.
Nel resto della sala, riconosceva molti personaggi in vista della marina: come ad esempio il viceammiraglio Momonga e il viceammiraglio Strawberry. Ma dei personaggi in piedi al loro fianco ne riconosceva ben pochi: qualcuno del suo stesso grado, ma niente di più.
Distolse lo sguardo quando la sua attenzione fu attirata dalle parole di Kizaru

-Kuuuzzzaaaan, allora questo dev’essere la giovane  promessa di cui mi hai taaaaannnnnttttoooo parlato! Smoookeerrr se non sbaglio?-

-Esatto Borsalino! Lui è il capitano di vascello Smoker! Ma dimmi piuttosto, chi è il tuo pupillo?-

-Luuuuuiiii? Ooooohh! Lui e Rosoku, è stato un mio subordinato per molto tempo e si è dimostrato un ottimo sottoufficiale, per queeeesssssttttoooo oggi l’ho portato con me-

Rosoku era un uomo sulla quarantina o forse più, dai capelli già segnati da piccoli riflessi grigi che facevano capolino dalla folta chioma nera. Guardava Smoker con fare altezzoso, probabilmente anche per l’abbigliamento tenuto da quest’ultimo: Tashigi lo aveva pregato di mettersi la divisa tradizionale dato che era un occasione importante, ma lui non aveva voluto sentir ragioni. Sarebbe andato alla riunione con il solito giubbotto grigio di sempre, col Jitte sulle spalle; non vedeva assolutamente il motivo di agghindarsi per quella specie di fiera.

Nella stanza si sentiva un gran vociare, ma la voce di Garp sovrastava tutte le altre: -Sengoku, ma Tsuru-chan non viene?- chiese indicando la sedia vuota la suo fianco.

-Dovrebbe arrivare a momenti! Mi hanno comunicato che la sua nave è appena attraccata nel po-

Non ebbe tempo di finire la frase che dal portone comparve il viceammiraglio Tsuru: era una donna minuta, molto anziana, ma nonostante l’aspetto restava pur sempre uno tra i più importanti ufficiali. Ed era anche l’unica donna ad essere arrivata al grado di viceammiraglio.

-Tsuru-chan- Garp l’accolse col suo solito tono gioviale, ma soprattutto rumoroso: tant’è che tutta la sala si voltò verso il portone. –Si stava giusto parlando di te! Come ti vanno le cose?-

-Non male Garp, non male!- rispose lei avvicinandosi alla sua sedia.

-Ne sono fel- le parole del viceammiraglio si bloccarono a metà quando al seguito della figura minuta ne comparve una slanciata e snella. Una splendida ragazza aveva fatto il suo ingresso nella sala attirando le attenzioni di tutti i presenti: persino Akainu aveva alzato leggermente lo sguardo da sotto la visiera del cappello per guardarla meglio.
Era una ragazza giovane, probabilmente sui venticinque anni. Aveva i capelli completamente bianchi, lisci e molto lunghi, raccolti tutti in una coda alta. Restavano fuori solo due ciocche che le incorniciavano il viso.
Due grandi occhi blu cobalto spiccavano in mezzo a quell’ammasso bianco come due zaffiri sulla prima neve invernale.
Sotto la camicetta azzurrina si intravedeva un bel fisico, mentre dalla scollatura provocante prorompeva un decolté mozzafiato.
Alla cintola portava due pugnali,abbastanza lunghi ad impugnatura circolare, dello stesso colore dei suoi occhi.

Il vociare riprese e facilmente si intuiva quale fosse l’argomento principale; non appena Tsuru e la misteriosa ragazza si accomodarono al loro posto Sengoku richiamò tutti al silenzio–Bene cominciamo! Vi abbiamo chiamato qui per  una questione importante… ultimamente abbiamo ricevuto delle segnalazioni sul regno di Alabasta: il suo sovrano, Re Cobra, è accusato dalla popolazione di usare la Dance Powder, una strana polvere, per far piovere solo sulla capitale Alubarna e far continuare la siccità in tutto il regno. Dietro tutto questo, dovrebbe esserci un complotto di un’organizzazione criminale conosciuta come la Baroque Works. Con la siccità hanno incrementato l’odio verso il sovrano ed hanno abbindolato la popolazione spingendola alla rivolta; alcuni informatori dicono che da un po’ di tempo si stiano raccogliendo a Yuba un esercito di rivoltosi, che progettano di colpire la capitale e di far cadere il re.
Crediamo molto possibile che la Baroque Works abbia intenzione di prendere il controllo del paese non appena sia scoppiata la rivoluzione. Ma ciò che temiamo di più è il capo di questa organizzazione: Mr. Zero, conosciuto meglio con il nome di Crocodile-

-Lo shichibukai?- disse qualcuno con stupore

-Esatto. Proprio lui, che dovrebbe stare dalla nostra parte trama nell’ombra, cercando d’impossessarsi del Paese-

-Ma Signore- intervenne Momonga –non potremmo arrestarlo con l’accusa di alto tradimento?-

-Purtroppo no- rispose serio Sengoku appoggiando i gomiti sul tavolo e incrociando le mani davanti al volto –Non sappiamo come sia riuscito ad ottenere tanta fama, ma la popolazione lo considera l’eroe di Alabasta! Qualcuno lo chiama persino re del deserto. Se lo arrestassimo senza che la gente sappia nulla, faremo solo il loro gioco e incrementeremmo l’odio verso le istituzioni, senza risolvere il problema. L’unica soluzione è cercare di svelare i piani di Crocodile alla popolazione, ma per farlo dobbiamo assolutamente avvalerci dell’aiuto dell’unica persona che possa ancora essere creduta dalla gente: la principessa Nefertari Bibi! Che attualmente sappiamo essere ostaggio della ciurma di Cappello di paglia-.

Appena lo sentì, Smoker ebbe un sussulto: non pensava che quel ragazzino fosse immischiato in quella faccenda. Dopotutto quella riunione non era stata una perdita di tempo.

Un lungo silenzio calò nella sala, fino a che Sengoku non si alzò in piedi guardando ad uno ad uno tutti i presenti dicendo– Oggi siete qui con quelli che ritenete degli uomini valorosi e capaci, perciò signori vi chiedo di proporre il vostro uomo di fiducia come volontario per questa missione. Io stesso, in base a chi si presenterà, deciderò il da farsi- poi si sedette nuovamente aspettando.
Smoker cercò di parlare ad Aokiji: voleva assolutamente che la missione fosse affidata a lui. Aveva un conto aperto con Cappello di Paglia e non voleva di certo perderlo un'altra volta.
Accennò appena un movimento verso l’orecchio dell’ammiraglio, che questi aveva già cominciato a parlare:-Signore, ritengo il capitano di vascello Smoker l’uomo perfetto per questo incarico!-

-uhm…-fu l’unica risposta del grand’ammiraglio

-Il capitano ha un curriculum invidiabile ed è molto stimato dai suoi uomini. Inoltre ha già avuto a che fare con Cappello di Paglia a Rogue Town-

-Allora è grazie a lui che il patibolo è caduto- nella conversazione si era inserito Akainu – Permettimi Kuzan, ma il tuo uomo ha poca esperienza meglio mandare qualcun altro-

-Tu chi proponi Sakazuki?- lo interruppe Sengoku

-Il qui presente capitano di fregata Inurada ha alle spalle anni di onorata carriera. Ed è sicuramente in grado di battere Crocodile-

-Non è questo il punto!- si intromise Garp –Ci vuole un ottimo combattente, ma anche un bravo diplomatico. Due qualità che non sono presenti in tutti ,Sakazuki-

Akainu guardò male il viceammiraglio seduto proprio davanti a sé: sembrava che volessero passare alle mani, dopotutto tra i due non era mai scorso buon sangue. Ma Sengoku ristabilì l’ordine prima che la cosa degenerasse :-Signori, la decisione spetta a me. Conosco bene entrambi i capitani e il loro operato, ma temo che uno solo non basti. Dovremmo affiancare qualcuno che  li aiuti, al fine di ottenere una buona riuscita della missione-

-Signore se mi permette- stavolta fu Tsuru ad intromettersi –Il capitano di fregata Saeko Ichigawa, ha ottime qualità diplomatiche ed è anche un ottimo combattente. La prego di tenerla in considerazione come possibile scelta, anche solo di supporto-

-Tsuru, hai detto proprio Ichigawa? Quell’Ichigawa?- Chiese incuriosito Garp, mentre nella sala tutti guardarono con sgomento la ragazza dai capelli bianchi –Non sapevo che il famoso e temuto Demone Zaffiro della marina fosse una donna! Incredibile! Così giovane e già così tanta notorietà! Questi ragazzi di oggi fanno veri passi da gigante-

Per la terza volta il vociare riprese. Smoker aveva sentito spesso parlare del capitano Ichigawa: alcuni raccontavano che aveva tenuto testa a due flotte di Barbabianca contemporaneamente,con solo una ventina di navi da guerra. Le sue doti nel trattare coi pirati non erano da meno. Era davvero un valido elemento. Ma in nessuna delle storie o dicerie che ci fossero in giro si era mai parlato del fatto che fosse una donna.

Sengoku zittì la sala e chiese – A parte loro, c’è qualcun altro che vorrebbe presentarsi?-

Nessuna risposta

-Molto bene! Signori, siete liberi di andare! Sappiate che la prossima riunione sarà questo pomeriggio, vi prego di essere tutti presenti!-

Appena cominciarono ad alzarsi Sengoku aggiunse –Chi si è proposto per la missione per favore rimanga ancora qualche minuto. Anche tu Garp!-

Quando tutti furono usciti il grand’ammiraglio fece cenno ai capitani di accomodarsi e disse – Bene bene! A quanto vedo siete tutti e tre degli impeccabili marine. Inurada, lei ha sgominato la flotta di Benavides che imperversava nel mare meridionale. Lei Smoker invece ha catturato più di 4000 pirati compreso Bagy il clown, davvero notevole. Ora capisco come mai ti chiamano il Cacciatore  Bianco- poi fece una piccola pausa. – Ichigawa, bhè la tua lotta contro la quinta e la sesta flotta di Barbabianca è praticamente leggenda; soprattutto perché mi hanno raccontato che sei stata tu, dopo estenuanti combattimenti, a proporre un accordo in modo da evitare perdite da ambo le parti-

-è esatto, Signore!- la voce della ragazza era la cosa più soave che Smoker avesse mai sentito: un suono cristallino e melodioso, come quello di un arpa.

- La scelta si fa difficile!- sul volto di Sengoku comparve un espressione pensierosa – allora… Ichigawa Saeko, farai parte dell’operazione come elemento di supporto-
Sul viso di Tsuru comparve un sorriso compiaciuto: sperava che la ragazza ottenesse il controllo della missione, ma il fatto che potesse farne parte era già un buon risultato. “Un ottimo punto di partenza per arrivare in alto” pensò il viceammiraglio.

-Sì Signore!- rispose prontamente la ragazza.

-La missione ufficialmente sarà affidata al Capitano Smoker-

Il bianco, mentalmente, tirò un sospiro di sollievo e rispose –Signor sì-

-Bene, ora siete liberi di andare! Vi forniremo tutta la documentazione più tardi-

Akainu si alzò di scatto e senza proferire una parola uscì dalla sala, visibilmente contrariato; seguito a ruota da Inurada.

-Bene!- disse Garp –Bando alle formalità! Capitano Ichigawa mi fa piacere incontrarla di persona-

-Il piacere è tutto mio Signore!- rispose la ragazza un po’ sorpresa da quel comportamento improvviso

-Garp non fare il cascamorto, non si addice ad un uomo della tua età- lo rimproverò Tsuru

-Ma-ma Tsuru-chan? Ti sembrano cose da dire!?- si stizzì lui

La ragazza accennò una risata, coprendosi la bocca con la mano. A Smoker quella donna sembrava tutto fuorché l’ufficiale a sangue freddo che descrivevano tutti.

-Comunque, mia cara, sarà meglio che tu ed il capitano Smoker vi organizziate per la missione- disse Tsuru rivolgendosi alla ragazza.

-Sì signora-

- E quale posto migliore per discutere di lavoro se non la mensa ufficiali?- Garp si leccava già i baffi al solo pensiero

-Garp è mai possibile che tu riesca a ragionare solo con lo stomaco!- lo richiamò Sengoku –poi non sei tu quello che deve partecipare alla missione!-

-Dai! Stavo solo dando un consiglio! Che c’è di male?-

-C’è di male che è un consiglio inutile-

-Ma oggi siete tutti contro di me! Tu cosa ne dici Kuzan? Ho ragione vero?-

Di risposta si sentì solo il ronfare dell’ammiraglio che dormiva della grossa ancora seduto sulla sedia.

-Kuzan! Ma ti pare il momento di dormire?!- gli urlò addosso il grand’ammiraglio.

Aokiji si svegliò di soprassalto- eh? Oh! Dov’è Sakazuki?-

-Se ne andato da un po’! È mai possibile che tu debba sempre dormire? Ma maledizione! Perché non posso avere degli ufficiali normali! Spero solo che il tuo pupillo sia più coscienzioso e più attento di te!-

-Ah! Allora tihanno affidato la missione! Molto bene!- disse mentre si alzava in piedi –Buon lavoro! Ci vediamo- prese il cappotto sotto braccio e uscì dal portone.

- Quand’ero ammiraglio io si soleva fare il saluto all’uscita, se c’era un superiore nella sala- sbuffò Sengoku –dove andremo a finire?-

-Non si parlava della mensa ufficiali?- ricordò Garp

-Garp piantala! Comunque Ichigawa, Smoker la sala è a vostra disposizione fino ad oggi pomeriggio. Dirò alle guardie di stare qui così potrete parlare tranquillamente-

Tsuru sì girò verso la ragazza-In bocca al lupo mia cara-

-Grazie- rispose lei

I tre ufficiali uscirono discutendo animatamente, sparendo dietro la pesante porta di legno. Appena furono soli, Smoker si riaccese i sigari e si sedette nuovamente al suo posto. Ichigawa lo imitò, sedendogli di fronte.
In mezzo alle nuvolette di fumo ogni tanto due penetranti occhi neri riuscivano a tuffarsi in uno sguardo colore del mare.
Non si sentiva molto a suo agio con quella ragazza, anzi si sentiva stranamente agitato a starle a fianco: però doveva tralasciare queste sciocchezze e pensare alla missione.

-Capitano Ichigawa! C’è qualche sottoufficiale che vuole portare al suo fianco, in questa missione?- le chiese

-No capitano! Io sono solo di supporto quindi non ho bisogno di seguito-

-Capisco! Quindi non le dispiace se scelgo io qualche uomo-

-Faccia come meglio crede capitano Smoker-

-Perfetto! Allora  manderò a prendere la documentazione e la farò portare direttamente sulla mia nave. Partiamo stasera stessa-

-Sì Signore-

Smoker stava per alzarsi quando la ragazza lo richiamò
-Signore…Dato che la nave sarà la sua, la devo avvisare che porterò con me Kagetora-

-Ma prima le ho chiesto se voleva scegliere degli uomini per il suo seguito-

-Lo so Signore, ma Kagetora non è un uomo. È un cane-

-U-un cane?- per poco non gli cadde uno dei sigari

-Esatto. Se non le dispiace lo porterei con me! Sempre che non le crei problemi-

-N-no nessun problema- rispose lui sconcertato

-La ringrazio-

- L’aspetto sulla mia nave capitano Ichigawa- detto questo sì alzò.
La ragazza si mise sull’attenti, mentre lui usciva dalla porta e si dirigeva verso la nave. Doveva preparare tutto per partire : Cappello di Paglia non doveva sfuggirgli stavolta.




-Allora Tsuru-chan raccontami un po’, perché lei?-

Garp scrutava con sguardo languido la donna che tranquillamente consumava la sua ciotola di riso.

-Non capisco di cosa tu stia parlando-  rispose noncurante

-Non mentire! La vuoi portare in alto non è vero? Ammettilo, sembra la tua copia sputata. Persino per il colore dei capelli. Anche se tu da giovane non eri un così bel pezzo di figliola-

-Garp certi apprezzamenti fammi il piacere di tenerteli per te- disse lei particolarmente spazientita

-Dai non te la prendere! Comunque la sua fama la precede! Devo anche dire che Demone Zaffiro le si addice come soprannome. Ma tornando a noi, e da un po’ che non vedi donne nelle alte sfere e lei ti sembra quella giusta, ho indovinato?-

La donna appoggiò al tavolo la ciotola di riso e sbuffò –Certo che tu non puoi proprio fare a meno di sapere tutto di tutti eh? Ebbene sì, quella ragazza ha delle ottime potenzialità,può arrivare in alto. Ma proprio perché è una donna dev’essere aiutata, altrimenti non la lasceranno crescere; anzi faranno di tutto per evitare che raggiunga anche solo il grado di commodoro-

-Dai, non credo che ci sia tutto questo problema. Tu sei riuscita ad arrivare ai piani alti-

-Non credere che sia una cosa facile Garp. Io ho dovuto rinunciare a molte cose per arrivare dove sono. Ma mi sono fermata qui. Quella ragazza può puntare in alto, molto in alto-

-Vorrai mica farla diventare grand’ ammiraglio?- disse lui scherzosamente

-Chi può dirlo. Non si può mai sapere cosa accadrà in futuro, ma sia io che te siamo stati testimoni di eventi straordinari. Quindi perché no?- gli rispose sorridente.

La fragorosa risata riempì la mensa: tutti si girarono per vedere i due viceammiragli scambiarsi un brindisi, anche se nessuno ne conosceva il motivo.

Arrivato alla sua nave Smoker chiamò Tashigi e le diede precise direttive: preparare la nave per partire quella sera, richiamare gli uomini, andare a prendere la documentazione della missione ed accogliere il capitano Ichigawa quando sarebbe salito sulla nave.
La povera ragazza ci mise un attimo a capire gli ordini, dopotutto il capitano glieli aveva detti tutti d’un fiato, senza dirle neppure che gli avevano affidato la missione: rimase per un po’ paralizzata sull’attenti senza riuscire a muoversi.

-Tashigi ti ho dato degli ordini. Esegui!-

La ragazza si riprese da quello stato di trance rispondendo un lieve Signor sì, e si precipitò giù dalla passerella inciampando goffamente come suo solito.
 Nel mentre Smoker si rinchiuse nella sua cabina: appoggiò il giubbotto sulla sedia e si distese sul letto prendendo lunghe boccate dai suoi due sigari, l’unica cosa che poteva distendergli i nervi. Questa missione era davvero importante: doveva fermare Crocodile, bloccare la rivoluzione e soprattutto acciuffare Cappello di paglia. Ma nonostante tutti questi pensieri vorticassero velocemente nella sua mente, uno riusciva a bloccarli tutti: non riusciva a smettere di pensare a Ichigawa. Quella splendida ragazza dai capelli color neve che lo avrebbe affiancato per tutta la durata della missione. Ripensò per un attimo ai suoi occhi cobalto: due brillanti pietre preziose, dolci e allo stesso tempo duri. Caratterizzati da quelle leggere sfumature chiare sulle iridi.
“Smettila” disse una voce dentro di sé “hai una missione ricordi?”
Il capitano soffiò fuori il fumo, cercando di allontanare l’immagine della ragazza dalla sua mente e concentrarsi su quello che doveva fare.




-Perfetto dovrei aver fatto tutto- disse soddisfatta Tashigi mentre aspettava sul molo l’arrivo dell’ufficiale di cui le aveva parlato il suo superiore.

-Ichigawa…chissà che tipo è? Su di lui si raccontano tante di quelle cose.-

Nella mente della ragazza prendeva forma la figura di un uomo bellissimo dai capelli neri corti, con due grandi occhi blu. “ Il demone Zaffiro” pensò lei fantasticando sulla splendida figura del ragazzo mentre combatteva contro dei pirati. Se lo immaginava come il tipico bel paladino della giustizia che difende i deboli.
Venne richiamata sulla terra da una voce melodiosa che le chiese  -è questa la nave del capitano Smoker?-

Tashigi si volto dicendo un lieve –Sì- per poi restare senza fiato nel vedere cosa o meglio chi le aveva fatto la domanda: una ragazza dai capelli bianchi,vestita in uniforme da ufficiale, le si parava d’innanzi con il viso sorridente.

Tashigi rimase sbalordita a quella vista, mentre la ragazza si accingeva a salire sulla nave. –No non può salire!- disse la ragazza dai capelli blu

-Stai tranquilla il capitano Smoker mi stava aspettando-

-Mi perdoni Signora, ma il capitano sta aspettando l’ufficiale Ichigawa. Non posso autorizzarla a salire a bordo-

-ha ha ha ha capisco! Lei è?- domandò la bianca

-Sergente  maggiore Tashigi! Aiutante in capo del capitano Smoker-

-Capisco. Può tranquillizzarsi sergente il capitano non le farà storie se salirò a bordo-

-Ma Signora le ho detto che non può-

-Cos’è questo baccano?-
Smoker ancora a torso nudo era uscito dalla sua cabina, attirato da quel vociare continuo che lo aveva disturbato.
-Tashigi che sta succedendo?-

-Capitano glielo dica lei che non può salire a bordo- piagnucolò la ragazza

-E perché non potrebbe? Ti avevo detto di accogliere il capitano Ichigawa-

-Per l’appunto Signore, stavo aspettando quando lei ha insistito per salire a bord-

-Idiota! È lei il capitano Ichigawa!-

Tashigi arrossì di colpo. Piccole goccioline le imperlavano la fronte, mentre farfugliava –Ichi-ichigawa??-
Si mise sull’attenti e chinò il capo, gridando per l’imbarazzo –M-mi perdoni Signora! Non avevo idea che..che…lei fosse-

-Non si scusi sergente maggiore, dopotutto io non mi sono presentata- le disse con un sorriso

-M-mi scusi- disse la ragazza continuando a tener bassa la testa

-Ichigawa sali a bordo! Dobbiamo parlare- il tono del capitano era al quanto contrariato

-Arrivo capitano!- poi voltandosi disse- Andiamo Kagetora-
Un grosso cane passò di fianco a Tashigi, che si mise ad urlare per lo spavento.:non l’aveva notato prima perché era troppo impegnata ad osservare la ragazza dai capelli bianchi.
Quanto la sua padrona, l’animale era estremamente affascinante: completamente nero striato di arancione,con due grandi occhi scuri.

Smoker accompagnò il capitano fino alla cabina del comandante e le aprì la porta – Prego-

La ragazza rispose con un cenno del capo ed entrò, seguita a ruota dal cane. Si accomodarono sul divano, mentre il bianco si sedette sulla poltrona: di fronte a loro il tavolino era coperto di scartoffie, tra documenti,foto e avvisi di taglia.

-Allora- cominciò lui – questa è tutta la documentazione! Però non dice molto di più di quello che già sappiamo. Abbiamo alcuni nomi dei componenti dell’organizzazione, ma sono solo pesci piccoli. Oltre a Crocodile non sappiamo né facce né nomi, solo nomi in codice-

-Sappiamo almeno quanti sono?- chiese lei scorrendo velocemente il foglio in questione

-Non c’è una stima precisa dei componenti, ma sappiamo per certo che gli Official Agent sono 11, compreso Crocodile-

-Capisco! Sappiamo dov’è la loro base?-

- No! Ma Crocodile ha un casinò a Rainbase, è possibile che si ritrovino lì. Ma restano solo supposizioni.-

-Quindi siamo la punto di partenza. Non abbiamo nulla in mano-

-Lei cosa propone?-

-Raggiungere Alabasta il prima possibile, poi pensavo che sarebbe meglio dividersi: io andrò a Yuba per parlare al capo dei ribelli. Mentre avrei lasciato a lei la cattura del pirata dal Cappello di paglia e il recupero della principessa; dopotutto è lei l’uomo d’azione- gli rispose accennando un leggero sorriso. – A proposito, c’è qualche informazione sulla ciurma di questo Monkey D. Rufy?-

-Sappiamo poco di lui. È solo un ragazzino, dovrebbe avere al suo seguito qualche compare, ma non sono tanti. L’unico noto è Roronoa Zoro-

-Il cacciatore di pirati?- disse lei incredula –Pensavo fosse un rinomato cacciatore di taglie.-

-Lo era, ma si è unito alla ciurma di questo marmocchio.- dicendo questo le porse l’avviso di taglia.

-30.000.000 di beli? È incredibile!-

-Senza contare i disastri che sono successi a Rogue Town-

-Ne parlava anche Akainu oggi alla riunione, ma non so cosa sia successo-

-Io ero presente- disse lui sbuffando  fuori il fumo – quel ragazzo ha distrutto il patibolo e procurato un sacco di guai in città, e sarei riuscito a prenderlo se non fosse stato per…per- morse i sigari dalla rabbia
Notando l’astio che il bianco provava nel raccontare di quei fatti, la ragazza cambiò discorso, cercando di concentrare la conversazione sull’organizzazione degli uomini a loro disposizione.
Parlarono per ore, senza interruzioni. La nave aveva già lasciato il porto: Tashigi probabilmente doveva aver dato l’ordine di salpare vedendo che era giunta l’ora prefissata per la partenza.

Era  notte inoltrata e  Il cane nero fece un lungo sbadiglio per poi appoggiare il muso sulle gambe della sua padrona. Smoker lo fissò per un  attimo: non aveva mai visto un cane con quello strano colore.

-Perdoni la curiosità, ma di che razza è?-

-Ah! Kagetora è un Kai ken, conosciuto anche come tora inu. Una razza molto particolare, ma lui è un esemplare molto speciale-

-Davvero?- chiese incuriosito il bianco

-Lui è molto più grande rispetto a quelli della sua razza. Arriva quasi ai 55 centimetri al garrese, mentre i maschi della sua specie solitamente raggiungono a malapena i 45 centimetri. Sa l’ho trovato quand’era ancora un cucciolo, mentre ero un marine apprendista nella base della mia città natale. Una sera ero di guardia e questo batuffolo di pelo marrone e nero mi piombò addosso, tutto sporco e coperto di ferite: mi fece pena, quindi lo tenni con me. Fortunatamente i miei superiori non ebbero da ridire, anzi si affezionarono a  anche loro a Kagetora. In poco tempo divenne la mascotte della base e mi accompagnava in tutte le missioni. Quando mi hanno promosso ho provato a lasciarlo alla base, ma lui non volle saperne; si intrufolò sulla nave e la mattina al mio risveglio me lo ritrovai nel letto. Da allora non ci siamo più lasciati-

-Una bella amicizia-

-Oh sì!- disse lei accarezzando il muso nero, facendo automaticamente scattare uno scodinzolio allegro.

Smoker guardò l’orologio attaccato alla parete: era già notte fonda.

-Accidenti è tardi. Capitano Ichigawa domani mattina sarà ancora un giorno di viaggio, quindi rimandiamo gli ultimi preparativi. Ora può ritirarsi-

-Certo signore-

Si alzò dal divano seguita da Kagetora e si diresse verso la porta: appena sulla soglia si voltò verso il bianco, che ancora stava seduto sulla poltrona intento a cercare un ennesimo foglio della documentazione, ed accennò un lieve –Buonanotte -
L’uomo si voltò basito: era poco formale rivolgersi a lui in quel modo, soprattutto perché era un suo superiore. Neppure Tashigi si prendeva tanta confidenza. Avrebbe rimproverato quel comportamento se solo non avesse incontrato quegli occhi blu e un sorriso leggero e puro che lo sciolsero come neve al sole. Girò immediatamente il capo, ma ricambiò comunque il saluto. Sentì la porta chiudersi, mentre nel suo cervello una si apriva lasciando che i pensieri fluissero come un’onda di tempesta. Quella ragazza gli creava dei seri problemi: faceva fatica a parlare, ragionava malamente, si perdeva in quei grandi occhi blu. Non capiva come fosse possibile, non era mai stato così impacciato. Meno male che dovevano discutere di lavoro, altrimenti per lui sarebbe stata la fine.




-Ecco Capitano Ichigawa- le disse un giovane marine mentre le teneva aperta la porta della cabina.

Entrò nella stanza ringraziando con un cenno il marine che, rimasto estasiato nel vedersela passare accanto, per poco non chiuse la coda di Kagetora in mezzo alla porta. 
La cabina era molto piccola:provvista di letto ed un altrettanto piccolo scrittoio. Un unico oblò troneggiava sulla parete, mentre il parquet risplendeva sotto i suoi piedi: probabilmente per il suo arrivo, il locale era stato pulito da cima a fondo.

Il cane si fiondò sul letto è si raggomitolò su sé stesso raggrinzando tutte le coperte. – Ehi lasciami uno spazietto!- gli disse bonariamente accarezzandogli il muso. Si distese accanto a lui come da anni faceva tutte le notti, e come tutte le notti cominciò a parlargli.

-Non avrei mai creduto di incontrare uno come lui. Sai, stamattina quando sono entrata in quella maledetta sala credevo di soffocare. Tu non c’eri quindi non hai visto, ma ti assicuro che non ti sei perso niente: sembravano tutti dei cagnolini ai piedi dei padroni. Io ho pregato Tsuru di non portarmi, ma lei ha insistito: mi ha detto che se volevo arrivare in alto dovevo farmi notare e che quella era l’occasione buona. Pensavo che era una perdita di tempo, poi ho visto lui.- un lieve sorriso comparve sulle sue labbra – il famoso cacciatore bianco, il Capitano Smoker. Kagetora te lo giuro, sembrava diverso da tutti gli altri. Non so…credo che sia una mia sensazione, ma in quel momento credevo di guardare una luce in mezzo all’oscurità più profonda. Lui è speciale. Lo sento a pelle. Poi hai visto che pettorali…ma cosa sto dicendo?- si tirò su a sedere arrossendo al solo pensiero del capitano ancora seduto sulla poltrona, senza il suo giubbotto.
-Oddio sto fantasticando su un superiore! No così non va assolutamente bene.- disse muovendo  energicamente il capo -Devo concentrarmi solo sulla missione. Devo assolutamente riuscire, è il mio sogno. Non posso permettermi distrazioni- con lo sguardo tronfio si batté sul petto in segno di determinazione.
 -Non credi anche tu Kagetora?-
Saeko sapeva perfettamente che il cane non avrebbe mai risposto, ma era sicura che lui potesse ascoltare. Poi le piaceva confidarsi con un amico.
-Bene adesso a nanna che domani si deve lavorare-
Detto questo si tolse gli abiti e si rimboccò le coperte, addormentandosi quasi subito. E, volente o nolente, sognò di quell’uomo dai capelli argentati con cui aveva parlato fino a pochi momenti prima.


Note dell'autrice
Allora che ve ne pare? Spero non sia proprio una schifezza -_-"
Sò che dovrei aggiornare l'altra fic invece d' iniziarne un'altra, ma è la prima volta che mi concentro sui marines quindi voglio assolutamente sapere le opinioni!
Per spiegare un po' meglio la trama diciamo che seguirò quasi fedelmente la saga di Alabasta: dico quasi perchè ho già modificato l'inizio e chi conosce bene la saga noterà subito la differenza.
Però prometto di seguire il filo di Oda-sensei, quindi non ci saranno stravolgimenti!
Il prossimo capitolo si intitolerà "Nanohana", la data in cui lo posterò non è ben definita perchè sono un po' indietro (fic, studio, lavoro....insomma sono una ritardataria di natura XD)
Spero che questo primo capitolo sia stato di vostro gradimento e mi auguro che la protagonista vi stia simpatica!
Ringrazio tutti quelli che leggono, ma soprattutto ringrazio chi mi farà sapere cosa ne pensa  lasciando un commentino ^-^
Grazie a tutti e alla
-Non mi presenti?????-
-ARF!-
-Giusto scusa! Non CI presenti al pubblico?-
Perchè scusa?!
-Perchè?? Semplice per avere più contatti con chi ci segue!-
Per adesso non ci segue nessuno -_-"
-Ma potrebbero diventare milioni! E io potrei diventare una STAR!-
Saeko per favore, non volare troppo con la fantasia e resta coi piedi per terra! Se riceviamo 2 commenti siamo già fortunate!
-Grazie Miss Happiness! Comunque... Io sono Saeko Ichigawa! e lui è Kagetora! Lieti di fare la vostra conoscenza-
Bene adesso che ti sei presentata posso concludere. Grazie a
-Grazie a tutti! E non perdete il prossimo capitolo! Sempre se Miss Joyful qua riesce a fare qualcosa -
Ehi! Ma dico?! Un po' di rispetto!
Alla prossima gente!
Big hug *-*
Anrashomonna  =3


p.s. Per chi se lo stesse chiedendo, questo è un kai ken

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: anrashomonna