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Autore: Bea_chan    06/04/2006    3 recensioni
Il Monastero... Luogo di sofferenza, di odio, di prigionia. La vita... Forse ancor più fredda e crudele. Una storia romantica, avventurosa, triste... Una storia che insegna a non dimenticare quanto il passato possa far male... Senza amicizia, non ci sarà futuro... *ripubblicata*
Genere: Avventura, Azione, Dark, Drammatico, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Takao Kinomiya, Max Mizuhara, Kei Hiwatari, Rei Kon, Professor Kappa, Hilary, Boris, Yuri, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Penultimo capitolo di "Amicizia", poi potrò cominciare a pubblicare il suo seguito, ancora il corso al momento ^-^;
Vi dirò, sono molto affezionata a questa storia, è stata la mia prima long-fanfic e mi ha permesso di "sfondare", tra virgolette, nell'ambito del fandom xD Però, mi rendo conto di quanto il mio stile era ancora immaturo...^^;
Capitoletto piuttosto corto, a dire il vero, ma mi serve per introdurre l'ultimo, il finale xD
Quindi, ringraziando immensamente le mie commentatrici e rassicurando ColdFire che aggiornerò (spero °-°;) al più presto quella su Shaman King (scrittrice preferita °//°?! Nyah ^//^ *Bea scarlatta*), vi lascio alla lettura xD


***


Erano passati già tre mesi (‘Mazza... NdYu) (Ma perchè mi devi rovinare l'unica cosa seria che scrivo ç_ç? NdMe).
Marzo si era trasformato quietamente in aprile, i ciliegi erano fioriti e subito appassiti, sotto il vento di maggio, tingendosi di verde tenero nella calura di giugno.
E i nostri amici?


*
Che pace... Che silenzio...
Quello cos'è? Un... una donna...?
No, non può essere... Mamma?
Mamma, sei tu?
-MAMMAAA!!-


-Ivanov, insomma! Ma è possibile che quando tento di spiegare una lezione devi sempre interrompermi?!- sbottò il prof di matematica, sbattendo una mano sulla cattedra.
Yuri si guardò spaesato intorno.
Ah già... La scuola...
Aveva cominciato a frequentarla da quando si era trasferito a casa di Takao (Ma che sei, milionario?! NdMe) (Misteri della vita... NdTaki). Per la verità era stato costretto da Ayumi ad andare nella stessa scuola di Takao, insieme a tutti gli altri.
Sfortunatamente erano capitati in classi differenti, Yuri si era ritrovato con Kei.
-Allora, Ivanov? Hai intenzione di seguire la mia lezione oppure no?- chiese irritato il professore, sistemandosi gli occhiali sulla punta del naso.
Yuri inarcò leggermente un sopracciglio
-Per niente...- si limitò a dire, ghiacciando l'atmosfera.
Una risatina si diffuse nella classe; Kei seduto nel banco di fianco a Yuri, con le braccia incrociate e gli occhi chiusi, si limitò ad increspare leggermente le labbra.
Il prof era furente
-Benissimo!! Vattene fuori, immediatamente!!- sbraitò furioso indicando la porta. Yuri si alzò, le mani in tasca, e uscì sbattendo la porta.
-Vecchio stoccafisso...- sbuffò appoggiandosi al muro.
Guardò le mattonelle bianco sporco del pavimento con apparente interesse, dondolandosi sui talloni.
-Ma chi me l'ha fatto fare!- esclamò poi, turbando il silenzio del corridoio.
Andò alla finestra e saltò giù, dopotutto erano al primo piano (Beh, è già tanto... NdAyu) (PIANTATELAAAA!!! NdMe).
Si avviò deciso verso il cancello, con la chiara intenzione di andarsene
-Chi se ne frega di questa stupidissima...-
-Yuri?- una voce alle sue spalle.
Il ragazzo si girò, deciso a zittire la persona che gli impediva di "evadere" quando si trovò faccia a faccia con...
-Ayumi?! Che... che ci fai qui?- balbettò il russo.
Ayumi sospirò
-Magari faccio lezione di ginnastica, non trovi?- ironizzò la ragazza.
Era vero, ora che Yuri la notava, indossava la divisa di ginnastica, che le metteva in risalto le gambe e il fisico, con i capelli ramati raccolti nella solita lunga treccia. Qualche ciuffo ribelle usciva dall'acconciatura, ricadendo con grazia ai lati del viso.
-Beh? Dove stai andando, senza neanche lo zaino...?- chiese scettica, facendo rimbalzare la palla che aveva in mano.
Yuri s'incupì
-Al diavolo la scuola... Stavo benissimo senza, perchè mi hai voluto costringere a...-
-Ayu, che succede? L'hai trovata la palla?- un'altra voce (Ma è possibile che non riesca mai a finire una frase? NdYu_esasperato).
Dai cespugli sbucò un'altro compagno di classe di Ayumi, Boris.
-Ah ciao Yu! Come mai qua?- intervenne nella conversazione il ragazzo, sorridendo.
Una grossa goccia si materializzò sulla testa di Yuri
-Ehilà Bo... Ma che stai facendo?- chiese debolmente.
Boris si guardò la tuta
-Si beh... Non avevo mai giocato a pallovalo...-
-Si chiama pallavolo, Bo, pallavolo...- lo riprese Ayumi, continuando a far rimbalzare la palla a terra.
Boris ridacchiò
-E' divertente, comunque si chiami! E tu Yu, che combini?-
-Sai, sto andando a farmi una passeggiata nel bosco, portando un cestino con una focaccia e incontrando il lupo cattivo...- disse con tono incolore Yuri.
-Dai scherzo Yuri! Mamma mia, come sei permaloso... Io ti consiglio di ritornare in classe, sai, dopo che ti direbbe il tuo prof?- aggiunse Boris all'amico.
Yuri sbuffò
-Anche volendo non ci potrei ritornare il classe, visto che mi ha sbattuto fuori...-
-Senti, qua si fa notte! Lascialo perdere Bo, andiamo... Questo testone non cambia idea... Ciao Yu, ci vediamo dopo!- si congedò Ayumi, spingendo via Boris.
Yuri li guardò allontanarsi. Forse avevano ragione.
Per il momento decise di rinunciare ai suoi *piani evasivi* e ritornare nel corridoio, ad aspettare che quella cariatide lo facesse rientrare.
Prese dalla tasca il suo bey, ammirando le placcature bianche scintillare al caldo sole estivo.
Faceva caldo in quei giorni. Si slacciò un altro bottone al collo della camicia a maniche corte, rientrando nell'edificio.
Si sedette a terra, appoggiando la testa al muro intonacato.
Ormai l'ora era quasi finita, a momenti sarebbe suonata la campanella per la pausa pranzo. Chiuse gli occhi, aspettando impaziente l'amato suono.
Che non tardò ad arrivare.

-Ah... Pancia mia fatti capanna!- esclamò felice Takao sedendosi sulla terrazza con il pranzo. Lui frequentava una classe ancora diversa, con Hilary e Max.
-Ma Takao, è possibile che pensi sempre e solo a mangiare?- sbuffò Hilary sedendosi e sistemando la gonna della divisa.
Takao la ignorò.
-Ehi Rei! Prof! Ben arrivati, i due piccioncini qua stanno già cominciando a litigare... Li doveste sentire durante la lezione...- ridacchiò Max salutando i due ragazzi appena arrivati, che sorrisero con malizia.
Sia Takao che Hilary divennero color porpora, distogliendo lo sguardo.
-Ma dove sono finiti Kei e gli altri?- chiese svelto Takao cercando di cambiare argomento.
-Già! E manca anche Ayumi...- fece notare Hilary.
-Ehilà! Buon giorno! Che bella la scuola...- esclamò Ivan arrivando insieme a Sergej. Sembravano così strani con la cravatta della divisa.
-Parla per te Ivan, grazie...- borbottò Sergej appoggiandosi alla ringhiera del terrazzo.
-Bene, ora all'appello mancano solo Yuri, Kei, Boris e Ayumi... Come al solito...- fece notare Kappa, sedendosi e accendendo il computer.

-Avanti pelandrone, datti una mossa!- esclamò Boris tirando per una manica Yuri.
-Bo ha ragione, Yuri... Se non ti sbrighi la pausa pranzo finirà...- disse Kei camminando davanti a loro con le mani in tasca.
-Va bene, va bene vengo...- sbuffò il russo strappando la presa di Boris.
Si voltò indietro, guardando alla fine delle scale che stavano salendo
-Ehi, ora che ci penso... Avete visto Ayumi per caso?- sussurrò.
-Che c'è? Hai detto qualcosa?- chiese Boris.
Yuri scosse la testa
-Niente niente...- e riprese a salire -Deve essere già salita, dopo tutto la pausa pranzo è quasi finita...- minimizzò il ragazzo.
Ma sarà davvero così?

*


...Le mie parole...
Sono lampi dentro a un pozzo
cupo e abbandonato
un viso sordo e muto
che l'amore ha illuminato...


Ayumi camminava.
Era uscita da scuola, di nascosto...
Cosa mai l'aveva spinta a lasciare l'edificio?
La cartella le rimbalzava sulla gambe ad ogni passo. Guardava fissa il cielo sopra di sè. Era azzurro intenso e le bianche nuvole correvano verso l'orizzonte. Le cicale frinivano nei prati e un vento caldo e umido soffiava da sud.
Raggiunse un lungo viale alberato, subito dietro la scuola.
-Va a finire che passo un guaio... E la pausa pranzo e quasi finita!- borbottò tra sè e sè aumentando il passo -Se Yuko non mi avesse chiesto questo piacere... Ma chi me l'ha fatto fare?!- esclamò.
La sua compagna le aveva chiesto di andare a ritirarle una cosa urgente nel negozio dietro la stazione. E ora era in ritardo.
Finito il viale, svoltò a sinistra, diretta verso la stazione. Attraversò la piazza in tutta fretta ma...
*SBAM!!!*
-Ahi ahi... Che botta...- si lamentò la ragazza cadendo a terra -Ma guarda dove accid... Oh, mi scusi signora!- esclamò Ayumi andando a far alzare la signora contro cui era andata a sbattere.
Era una donna austera ed elegante, con folti capelli biondi e un sorrisetto di sufficienza.
-Niente tesoro, niente... Ah, ti è caduto questo- aggiunse poi porgendole Devil, che nell'urto era rimbalzato fuori dalla tasca.
-Grazie mille...- ringraziò Ayumi tendendo la mano.
Ma la donna si era bloccata...
Fissava ad occhi spalancati il bey, la mano dalle lunghe unghie laccate di rosso tremava leggermente. Passò frenetica un dito sul chip, lasciando un alone sul cavallo nero.
-S-signora? Si sente bene...?- chiese titubante Ayumi, non osando prenderle il bey.
La donna staccò lo sguardo dal bey rosso cupo, piantando le sue iridi verde scuro negli scuri occhi della ragazza.
-A... Ayumi...- balbettò.
  
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