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Autore: ZuliYuki    11/08/2011    3 recensioni
Continuazione di "In the Darkness You can shine"
Il suo nome è Yuki Uchiha.
è scritto che distruggerà il mondo...e forse lo farà.
Cosa può cambiare un destino già segnato?
Forse un'amicizia profonda?
Forse un amore imprevisto?
O forse niente può cambiare il destino?
Ma la domanda principale è Esiste davvero il destino?
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Sasuke Uchiha
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
Capitoli:
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Ciauu a tutti! Una piccola introduzione;)
In anzi tutto mi scuso per l’impressionante ritardo, ma tra compiti, vacanze e mare … un delirio!
In questo capitolo avevo l’intenzione di incominciare lo scontro con quel simpaticone di Killer Bee ma, visto le 3560 parole uscite fuori ancora prima di incontrarlo, ho deciso di lasciarlo per il prossimo chappy!
Non volevo che questo capitolo diventasse più lungo di quel che è!
Comunque spero che vi piaccia quando è piaciuto a me di scriverlo :D
Buona lettura;) 
CAPITOLO 20
“Cambio di Look ”
 
Un ruscello s’intravedeva alla fine del sentiero.
Un sentiero sterrato e roccioso, ma i piedi non sentivano altro che una leggerezza sublime.
La luce faceva risplendere il paesaggio intorno.
Gli alberi creavano delle strane ombre, che indicavano la direzione da intraprendere.
Chi camminava si chiedeva se un posto così idilliaco potesse esistere veramente.
Yuki capì subito di trovarsi in un sogno.
Nei sogni non si ha il controllo dei propri gesti, ma si è solo degli spettatori esterni.
La ragazza si avvicinò al ruscello e vide riflessa una persona familiare.
Non era lei, ma una ragazza che le assomigliava.
I capelli neri e lo sharingan brillavano nel riflesso.
“Perché non vuoi essere come me?”
Fece il riflesso.
Da quando i riflessi parlano? Si chiese Yuki.
Stava per rispondere, non sapeva bene cosa però, quando si svegliò.
Dalla finestra s’intravedevano le prime luci dell’alba.
Si voltò e vide Sasuke dormire su una sedia.
Non doveva essere molto comoda.
La ragazza si ricordò di quel che era successo il giorno prima.
“Che figura di merda!” Commentò tra se.
Decise di prepararsi per la missione che attendeva il suo gruppo.
Non ne era entusiasta, ma almeno, dove cercare di non farsi uccidere.
Così cercò, il più silenziosamente possibile, di uscire dalla stanza di Neko per recarsi nella sua.
A quando pare Sasuke doveva avere il sonno pesante se non si svegliò.
Mentre camminava per il corridoio, ripensava a quello strano sogno.
Chi diavolo era la ragazza nell’acqua?
Ma alla vista di Neko dormiente per terra davanti alla porta della stanza, la riportò al presente.
Sorrise.
Neko russava veramente tanto.
Aprì la porta e la scavalcò.
Si vestì come al solito: maglietta, calzoncini, guanti, stivali e i vari accessori.
Su un tavolo notò un mantello con le famose nuvolette rosse sopra.
Lo prese in mano e pensò a tutto ciò che raffigurava e rappresentava.
Non poteva indossarlo.
E se Naruto mi vedesse con questo addosso? Che penserebbe?
Così il mantello prese fuoco tra le sue mani.
S’infilò il suo vecchio mantello stracciato.
Raccolse anche lo zainetto, ma prima lo svuotò.
Per terra iniziarono a rotolare un sacco di oggetti, per lo più inutili.
Poi qualcosa cadde per terra, producendo un rumore metallico.
Era il copri fronte . Il suo copri fronte.
Lo prese in mano, era leggermente coperto di polvere.
Decise di indossarlo.
Non solo non avrebbe messo il mantello dell’Akatsuki ma avrebbe portato fiera sul braccio il simbolo di Konoha.
Forse Sasuke si sarebbe arrabbiato?
Ma non le importava.
Appena si tirò su la manica del mantello, notò sorridendo, che aveva ancora il segno dell’abbronzatura.
Perfetto!
Era quasi pronta, doveva solo allacciarsi la custodia della spada.
Ecco una questione lasciata in sospeso: avrebbe preso anche la katana degli Uchiha?
La afferrò in mano, nonostante la custodia, era così dannatamente leggera.
Nonostante fosse una ragazza, Yuki apprezzava molto le lame.
Inspiegabilmente la estrasse.
La lama era così lucente e affilata, avevi l’impressione di tagliarsi senza nemmeno toccarla.
La leggerezza permetteva a Yuki di poter cambiare stile di combattimento, rispetto alla sua classica spada.
Quel giorno ogni oggetto che prendeva aveva un suo significato e per utilizzarlo avrebbe dovuto accettarlo.
Tutto quel pensare le aveva fatto dimenticare una cosa, o meglio, non aveva fatto ancora una cosa che era solita fare.
Non si era ancora specchiata. Ma quando lo fece, rimase sbalordita.
“I miei c-capelli!!! Che diavolo è successo?!” Disse mentre si portava una ciocca davanti  agli occhi.
I suoi lunghi capelli rossi erano di colpo diventati neri.
Neri come la più profonda oscurità.
Solo il ciuffo, in precedenza nero, era diventato rossiccio.
In somma, si erano invertiti i colori!
“Oh mio dio!” Esclamò.
Ora sembrava la ragazza del riflesso… ora era la ragazza del riflesso.
Guardò la spada che impugnava, il simbolo degli Uchiha risplendette.
“Oh cazzo…Ora sembro Sasuke!”
Si guardò ancora … forse non stava così male.
Lo sharingan poteva risaltare ancora di più.
“D’altronde …questo è il mio colore naturale…”.
Ancora titubante, decise di portarsi con sé la katana.
Legò la custodia sulla schiena, formando una x con la spada.
Devo solo ricordarmi qual è sulla destra e quale sulla sinistra!
Non pensava che avrebbe mai deciso di usare la katana … ma un’arma in più è sempre una difesa migliore!
Prima di uscire si guardò almeno venti volte allo specchio; si sentiva strana.
E mo’ come lo spiego? Devo inventarmi qualche battuta …
Poi uscì per andare a provare la nuova arma.
Purtroppo quando si ricordò della dormiente Neko, era già inciampata addosso a lei.
“Chi è? Chi va la?” Farfugliò Neko alzandosi di scatto.
“Proprio per terra dovevi dormire?”
Neko vide la ragazza che cercava di alzarsi.
“E tu chi sei??”
“Come chi sono … va bene che sei addormentata ma fino a questo punto!”
“Yuki?”
Yuki soffiò sul ciuffo che aveva davanti alla faccia e sbuffò.
“Ma allora stai bene!!!”
Esclamò Neko stritolando l’amica.
“Che hai fatto hai capelli?”
“Ehm … mi sono svegliata così!”
Neko la guardò titubante.
“Sicura? Sembri Sasuke … donna ovviamente!” E rise.
“Se … gli piacerebbe essere come me…Vieni fuori? Voglio provare una cosa…”
Così Yuki spiegò a Neko quello che era successo con la katana, mentre si dirigevano verso l’esterno.
Finita la spiegazione, l’unico commento di Neko su quella storia così assurda fu:
“Comunque sei proprio beccia così!”
Tu non sei normale …
 
Sasuke si svegliò solo pochi minuti dopo.
Aveva la schiena indolenzita a causa della posizione scomoda in cui aveva dormito.
Si rese conto di essere solo nella stanza.
Dove era andata Yuki? Quella ragazza l’avrebbe fatto impazzire.
Ora, però, aveva solo un obiettivo in mente: trovare e catturare l’ottocode.
Non sarebbe stato difficile.
O almeno così credeva.
Uscì di fretta dalla stanza trovandosi di fronte Karin.
“Perché non eri nella tua stanza?!?”
Sasuke stava per cercare una spiegazione ma preferì rispondere con un'altra domanda:
“Perché tu sei entrata nella mia stanza?”
Karin divenne rossa come i suoi capelli.
Si tolse gli occhiali e si avvicinò al ragazzo:
“Pensavo che avessi bisogno di compagnia…”
Karin si spiaccicò su di lui come una patella che si attacca ad uno scoglio.
Sasuke la allontanò in pochi nani secondi.
“L’unica compagnia che m’interessa è quella dell’Ottocode, per catturarlo.”
“Ma?”
“Ma cosa?” Intervenne dal oscurità del corridoio uno spavaldo Suigetsu “Non hai sentito il capo?”
“Tu fatti gli affari tuoi!”
“Neko e Yuki sono già fuori…” Cambiò discorso Juugo per evitare che si creasse una nuova lite tra i due.
“Perfetto …andiamo.” Ordinò l’Uchiha.
 
“Magari è stata la spada …” Ipotizzò Neko sulla questione dei capelli di Yuki.
Quest’ultima teneva la Katana in mano mentre ragionava sul perché di tutto ciò.
“Senti qua…” Disse Neko estraendo dalla borsa il libro comprato alla libreria.
Yuki fulminò con lo sguardo quel libro in un istante… Possibile che Neko possa credere a quelle cose?
“Qui dice che gli Uchiha possiedono un chakra speciale, per utilizzare lo sharingan appunto, e che questo chakra dona a loro alcune caratteristiche fisiche, come potrebbero essere i capelli neri, non trovi?”
Yuki rifletté, di certo non aveva bisogno di quel libro per sapere queste cose.
“Mettiamo che sia vero … tecnicamente il chakra degli Uchiha l’ho sempre avuto, in quando ho sempre utilizzato lo sharingan … se fosse così sarebbero dovuti diventare neri già da tempo!”
Neko lesse alcune pagine del libro e, finalmente, tutto le fu chiaro.
Si preparò il discorso trionfale con cui avrebbe risolto il mistero.
“Ti ricordo che la prima volta che ti ho visto avevi i capelli neri, poi crescendo te li sei tinti … utilizzando il tuo chakra, no?”
“Si ma …”
“Fino ad oggi il tuo chakra personale sotto metteva quello degli Uchiha … ma la spada l’ha richiamato e si è manifestato e… BAM… capelli neri e, devo dirtelo, sei anche più pallida del solito!”
Yuki era perplessa. Anche fosse vera la storia dei due chakra, com’era possibile che la katana attivasse l’altro suo chakra?
“Ma che senso ha?”
“Ha senso se leggi qui …” Neko indicò una pagina del libro e continuò.
“Dice che alcuni gruppi di Uchiha erano soliti forgiare armi per i propri discendenti unendo ai metalli usati anche parte del loro chakra … chiaro, no?”
Forse, per Yuki, non era così chiaro.
Si avvicinò al libro e lesse le righe sottostanti.
In questo modo l’arma in questione avrebbe reagito e sarebbe diventato un tutt’uno con lo Sharingan del legittimo proprietario e di nessun altro, solo i legittimi discendenti … Non ci credo!”
“Prova!” La incitò l’amica.
Come può interagire con il mio sharingan?
Pensò l’ex-rossa tenendo tra le mani l’arma.
Poi tentò un esperimento.
“Prendi!” Lanciò a Neko l’altra spada.
“Brucia Brucia !” SI lamentò Neko passandosi l’impugnatura della spada tra una mano e l’altra.
Yuki non ci badò, Neko tende sempre ad esagerare.
Attivò lo sharingan e subito sentì i pensieri confusi dell’amica.
“Attaccami ed io starò ferma …” Ordinò Yuki.
Neko impugnò saldamente la spada, nonostante il calore da essa emanato
Optò di attaccare sulla sinistra e così fece.
Ma il colpo fu subito parato dalla lama della katana, producendo un rumore metallico, classico dei combattimenti degli spadaccini.
“Non dovevi stare ferma?” Chiese poi notò l’espressione incredula e sbalordita dell’amica.
“La spada … si è mossa da sola!”
Neko la fissò negli occhi … come era possibile?!
“C-come?”
“Ho sentito la tua intenzione di colpirmi sulla sinistra e, in qualche modo, anche la katana … e si è spostata da sola…”
Neko rimase senza parole, si limitò a sorridere.
“Che figata!” Commentò dopo qualche minuto.
“Forse quel libro è più attendibile del previsto…”
Disse ricredendosi Yuki.
Osservò ancora la lama della catana.
Oh cazzo…
“Sai che significa questo? Che sei in grado di parare ogni colpo dell’avversario , a te non resta che attaccare!”
Non era così facile come potesse pensare Neko, con lei era facile ma riuscire a captare le intenzioni degli avversari più forti non era così immediato .
Questo, però, le portava comunque un vantaggio.
“Per dirlo con parole tue …che figata!”
Almeno aveva capito il perché del suo cambio di look, ma doveva comunque trovare una spiegazione per Sasuke, non gli avrebbe mai detto la verità.
“Finalmente vi ho trovato, voi due disgraziate!”
Una specie di scimmia uscì da un cespuglio, poi le ragazze capirono che si trattava di Karin.
“Dove diavolo eravate andate?? Non sapete che dobbiam….”  Karin smise di scimmiottare appena notò i capelli di Yuki.
Possibile che un cambio di colore stupisce così tanto le persone?? Mah…
Dopo Karin arrivò anche il resto del team.
Tutti rimasero a fissare la chioma scura della ragazza, compreso Sasuke che, non si capì per quale motivo, sembrava il più sorpreso di tutti.
“Che hai fatto hai capelli???” Chiese Karin.
Yuki non aveva ancora trovato una scusa attendibile così improvvisò:
“Ehm…”
Ma non ebbe il tempo di parlare che Neko rispose al suo posto:
“La vecchia gatta ha dato una katana a Yuki che apparteneva a sua madre, che ha risvegliato il chakra degli Uchiha che era in Yuki facendola diventare mora e pallida …semplice no?”
“Idiota!” Esclamò Yuki tra se  e cercò di trattenerla dal prenderla a pugni.
“Beh … comunque sia , il rosso ti donava ma … in nero sei molto più sexy !” Commentò Suigetsu che dopo pochi istanti si rimangiò le parole, visto lo sguardo omicida della ragazza.
“Ma non abbiamo una missione da svolgere, noi? Su andiamo!”
Tentò di cambiare discorso Yuki.
“Si …ha ragione andiamo!” le diede corda Neko.
Così il gruppo si mise in marcia , ci sarebbero voluti due giorni per arrivare alla meta.
Yuki immaginò quei due giorni tutt’altro che divertenti.
 
Era quasi sera, ancora un paio di chilometri e poi si sarebbero accampati.
Sasuke chiudeva il gruppetto dei ninja e non smetteva di pensare a quello successo in quei giorni.
Era riuscito a parlare con Neko, ma non conclusero niente.
“Non sono riuscita a trovare nessuno dei due …ma sono sicura al 80% che si tratti di quel viscido di Kabuto; mia sorella non è tipa da fare cose del genere…”
“Sono d’accordo con te … cosa possiamo fare?”
“Niente e niente faremo…”
Poi Neko si era allontanata , non gli andava molto a genio Sasuke.
Ora fissava pensieroso Yuki che camminava pochi passi davanti a lui.
Doveva chiarirsi alcune idee, così l’afferrò per un braccio bruscamente facendola fermare.
“Che vuoi?!” Sbraitò Yuki con tutta la finezza che aveva in se.
“Mi devi alcune spiegazioni.”
“Io non ti devo proprio niente e poi Neko ha già spiegato quello che è successo che, tra parentesi, non è stato nulla di intenzionale…”
“Tu non avevi intenzione di dirmelo, vero?” 
L’impassibile Sasuke non era poi così impassibile dopo tutto.
“Perché avrei dovuto dirtelo?”
A quel punto Yuki era tutt’altro che calma.
Sasuke si limitò a fissarla con sguardo di rimprovero.
“Senti …” Yuki aveva un tono tendente al omicida e continuò “Non è che tutto il mondo gira  intorno a te! Ma chi ti credi di essere? Sei sempre a fare la vittima …”
“La vittima?”
“Si … il povero piccolo Sasuke cresciuto nel dolore e nella solitudine , beh ho una notizia da darti genio: Non sei l’unico al mondo! Pensi veramente che nessuno abbia potuto passare un infanzia come la tua o molto peggio?  No, figuriamoci …”
Yuki incrociò le braccia , era rossa dalla rabbia e avrebbe voluto dire tutto quello che pensava in quel istante.
Indovinate un po’? Lo fece , e come se lo fece.
“Sei solo un egoista ,pensi solo a te stesso …Io,Io,Io …Io di qua, io di la … sempre e solo Io!”
“Non sono egoista …” Riuscì a rispondere Sasuke.
“Ah no? Vada per gli sconosciuti … non pretendo mica che fai favori a destra e a manca! Ma  pensi sempre e solo a te, al tuo dolore … Non ti è mai passato per l’anticamera del cervello quando possa aver sofferto tuo fratello per tutto quello passato? Per aver dovuto fare quello che ha fatto, sopportare le infamie, le accuse… vedere il suo fratellino far di tutto per ucciderlo, persino  allearsi coi cattivi! E ora, che sai la verità, non te ne importa niente … vuoi rendere tutto vano quello che ha fatto, per te cazzo! Non per altri, SOLO PER TE!”
Il tono rabbioso più sarcastico mentre diceva:
“Ma a te non interessa , te sei superiore … figuriamoci se prendi in considerazioni altre persone al di fuori di te! Seguirai la tua folle vendetta del distruggere tutto finche non sarà lei a distruggere te! Mi fai quasi pena nel vedere quanto sei cieco e stupido …”
“Non sai di quello che parli.”
“Tutto il mondo lo sa,cazzo! Potrebbero farci anche un film!”
“Non puoi capire.”
Yuki si calmò un attimo, poi lo fissò negli occhi.
“Questa è la tua scusa per tutto … quando non sai che dire usi questa scusa … e in più non ascolti nemmeno; sei le tre scimmiette messe insieme non vedo, non sento, non parlo!”
“E invece te parli troppo …parli a sproposito senza nemmeno sapere quello che dici.”
Sasuke era arrivato al punto di ricambiare gli insulti al posto di ascoltarli.
“Bene … allora senti questo, te lo dedico dal mio profondo del cuore: ma vaffanculo!”
E detto questo Yuki raggiunse il resto del gruppo senza dire una parola.
Aveva scelto un ottimo modo per concludere il discorso, poetico quasi.
Sasuke rimase immobile qualche istante.  
Non solo non aveva ottenuto quello che voleva sapere, ma si era anche sentito dire di tutto da una ragazzina!
 
Il gruppo si accampò in una raduna nel bosco dopo le continue lamentele dello sfaticato Suigetsu.
Per sua fortuna a pochi metri vi era un piccolo ruscello dove reidratarsi.
I membri si divisero i vari compiti, inutile precisare che a Yuki fu affidato il compito di accendere il fuoco.
Juugo raccolse della legna e la portò al  braciere.
“Sarebbe bello averci qualcosa da arrostirci sopra…” Cercò di essere sarcastico Juugo vedendo la ragazza tutt’altro che sorridente.
“Si … la testa di Sasuke!”
“Non so quanto posso essere commestibile …”
Tentò di nuovo la battuta.
A Yuki scappò un sorriso, in effetti non doveva essere molto appetitosa.
“Quando non ti prendono le manie omicide sei quasi simpatico”
Juugo sorrise di rimando.
A qualche metro da lì, Neko e Sasuke cercavano di recuperare qualcosa di veramente commestibile.
“Dicono che se si fissa sempre la stessa cosa, la vista diminuisce … e di parecchio anche !” Commentò la ragazza.
“E cosa starei fissando, io?” Chiese il ragazzo qualche istante dopo.
Neko continuò a parlare senza prendere in considerazione le domande del compagno.
“Va bene che ti ha detto di tutto ma … insomma, puoi smettere di pensare a lei per qualche istante!”
Sasuke sembrava confuso.
“Hai sentito?”
“Si , ho sentito tutto quello che vi …” Si corresse “che ti ha detto contro … io ho l’udito fine!”
Sorrise e si sfiorò un orecchia pelosa con la coda.
Spesso il ragazzo si dimenticava delle caratteristiche “feline” di Neko.
Comunque non volle aggiungere altro su questo discorso, era come se il suo orgoglio fosse stato ferito.
L’unica che aveva voglia di chiacchierare era la ragazza tigre, curiosa e maliziosa, come sempre.
“Secondo me un po’ ti piace …”
Neko si mise ad inseguire un lepre , che purtroppo le scappò, mentre Sasuke si domandava quanto fosse infantile.
Sembrava una bambina desiderosa di spettegolare e di gossip, in più che domanda era?
Affermazioni  di questo genere, poi, le facevano le bambine di 5 anni!
“Io non leggo nel pensiero ma … di queste cose me ne intendo!” Continuava a parlare la ragazza come se stesse parlando da sola.
Sasuke si voltò verso Yuki, e ripensò alla grazia con cui l’aveva mandato a quel paese.
“Non dire stupidaggini …”
“Su, dai ! Non le scolli gli occhi da dosso!” Si avvicinò al ragazzo e molto maliziosamente continuò “… Non glielo vado a dire, giuro!”
Ora di anni ne dimostrava 4…
Sasuke decise di ignorarla ma Neko continuò ad insistere.
“Beh …come potrei darti torto.” Neko si voltò verso l’amica per analizzarla per bene “è una bella ragazza, forte e coraggiosa … forse non è molto fine ed aggraziata ma …è simpatica!”
Sasuke fissò la compagna chiedendosi  quando l’avrebbe smesso.
“Che cos’ha che non va? A parte che è la persona più permalosa che conosca … ma chi non lo è!”
“È bassa e parla troppo!”
A Sasuke scappò questo commento.
Si stupì di averlo pronunciato ad alto voce.
SI stupì di aver pensato ad un difetto fisico della ragazza.
Si stupì, ancor di più, di aver pensato alla ragazza da quel punto di vista.
“Ma …” Continuò riflettendoci “Sa che cosa è il dolore e mi dispiace per questo…”
A quel punto Neko era ancora più stupita.
Sasuke provava dispiacere?
“E brava il caro Sasuke … allora qualcosa di umano c’è l’hai!” Disse tirandogli un pugno sulla spalla.
Poi face un sorriso che le coprì tutto il viso.
Raccolse un po’ di legna che pensò potesse servire e fece per andarsene ma  prima concluse:
“Anzi no … lo sapevo che eri umano.”
“Perché?” Chiese titubante Sasuke.
“Perché la vendetta è un sentimento tipico umano … tra noi animali non esiste!” Alzò le spalle e se ne andò con molto naturalezza, forse troppa.
“Idiota …” Commentò in fine il ragazzo.
“Ti ho sentito!” Gridò da lontano Neko.
Dopo poche ore il gruppo si riunì intorno al fuoco.
“Allora che sappiamo di questo … demone o di chi lo contiene?” Chiese Suigetsu non trovando le parole ad adeguate.
“Che possiede un chakra incredibile e che dobbiamo catturarlo vivo.” Rispose Karin.
“Il che complica ancora di più la missione…” Aggiunse Juugo.
“Come se non fosse già abbastanza complicata!” Commentò Yuki.
Karin si innervosì, possibile che pensasse che fosse così complicato catturare un ninja.
“Siamo in sei contro uno! Non sarà difficile catturare un ninja…”
“Non è il ninja che mi preoccupa ma è quello che ha dentro che ci deve preoccupare …”
“Il demone certo …” Si unì alla preoccupazione.
“Che sai riguardo hai demoni?” Chiese Suigetsu questa volta rivolto solamente a Yuki.
Yuki alzò gli occhi al cielo cercando di ricordarsi il più possibile quello che aveva capito durante gli anni trascorsi con Naruto.
“Le loro ferite ci mettono più tempo per guarire e poi … non so! Sono dei demoni!” Rispose alzando le spalle.
“Penso che non si possa capire finchè non lo si vede coi propri occhi…” Ipotizzò Juugo.
Centrò a pieno il pensiero di Yuki.
E bravo lo schizzato … oggi sei proprio simpatico!
La ragazza annuì.
“Insomma ho visto Nar…” Yuki si interruppe quando incrociò lo sguardo di Sasuke, poi si corresse.
“Volevo dire, la forza portante della volpe … affrontare Orochimaru con solo quattro code su nove e … non posso dire che le abbia buscate …”
Nel gruppo calò il silenzio.
Ognuno fece le sue considerazioni:
Karin pensava che Sasuke sarebbe riuscito a cavarsela egregiamente;
Suigetsu dopo una prima titubanza, si convinse di potercela fare;
Juugo era molto più realista e preoccupato;
Yuki sapeva benissimo con cosa aveva a che fare … ma non si preoccupò più di tanto;
E Sasuke … Sasuke non sapeva bene cosa pensare , era stranamente confuso.
“Comunque … domani ci divertiremo di sicuro!” Finì ironicamente Yuki.
E nessuno si poteva immaginare quanto si sarebbero divertiti!
 
   
 
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