Prologo
Nessuno può immaginarsi come possa essere brutto risultare invisibile agli occhi di tutti,
persino a quelli di fantasmi.
Non so come possa essere accaduto,
ma ricordo che dopo un mese dal mio arrivo ad Hogwarts, quando ero ancora una bambina, nessuno parlava con me a causa della mia timidezza
e consecutivamente divenni sempre più opaca.
Nessuno riuscì più a vedermi.
I professori vennero a sapere cosa mi successe,
ma gli alunni no.
Mia madre soffriva non potendo vedermi.
credeva fossi in un luogo,
ma successivamente io parlavo e lei capiva che in realtà stava guardando il vuoto e non una ragazza invisibile.
Passai l'adolescenza più brutta che un individuo possa sorbire.
Quando camminavo per strada,
mi innervosivo sentendo babbani e maghi che volevano
sparire. Avevano il desiderio di essere invisibili.
Ma loro non capivano!
Non capiscono tutt'ora cosa possa voler dire essere invisibili.
Col passare degli anni mi abituai a questa tortura eterna.
Iniziai a cercare un lato buono della mia esistenza, ad esempio niente pericolo con Voldemort.
Quindi mi abituai a mentire a me stessa ed è stato incredibile
scoprire che proprio mentirmi è stato l'antidoto per tornare visibile agli occhi di tutti.
<--Noticina dell'autore-->
Spero che questo prologo sia piaciuto. Per una ragazza tornata da poco visibile, sarà difficile imparare a vivere come una persona normale... Leggete e recensite, anche se saranno critiche. A presto :D