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Autore: allegretto    13/08/2011    5 recensioni
Dopo il ritorno di Dean dagli inferi, il rapporto con suo fratello Sam è peggiorato. Il fratello maggiore, sconvolto dalla sua esperienza laggiù, non riesce più a imporre la sua volontà sul più piccolo e anzi gli ha lasciato le redini del comando. A sbloccare la situazione ci pensa Bobby ingaggiando anche l'angelo Castiel, il quale ha tutto l'interesse di far diventare Sam nuovamente dipendente da Dean, in modo che costui si senta di nuovo forte e in grado di uccidere Lilith! Attenzione: spoiler quarta stagione!
Genere: Commedia, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bobby, Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Quarta stagione
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Capitolo Ventunesimo

 

Salotto di Bobby

 

La prima cosa che tu farai Dean”, Bobby iniziò a parlare mentre si sedeva sul divano e posava Sam accanto a sé, mettendolo tra due cuscini per far sì che non cadesse giù, “è che ti calmi. Se tu impazzisci lo farà anche Sam. Ciò sarà abbastanza duro da accettare per il ragazzo senza che tu ti fai venire un attacco di panico!”

Giusto, stare calmo”, Dean disse, cercando di rallentare i singhiozzi e il torrente di lacrime che scorreva giù dai suoi occhi e prendendo dei bei respiri lunghi. “Posso farcela!”

Bravo!”, Bobby esclamò, dando una pacca sulla spalla di Dean, mentre si alzava. Si diresse verso la scrivania dove stazionava la bottiglia di whisky. Versò una generosa dose in due bicchieri e uno lo porse a Dean.

Tieni. Ne hai bisogno! Vado a preparare qualcosa da mangiare. Penso di avere ancora degli hot dog e ci dovrebbero essere dei fagioli portatemi dalla signora Gladys l'altro giorno”, disse Bobby, prima di ingoiare di colpo il contenuto del suo bicchiere. “Perchè non vai a tirare giù le scatole dal solaio e sistemi le tue cose? Ti tieni occupato e non pensi. Puoi svegliare tuo fratello quando è pronta la cena!”, esclamò Bobby, prendendo i due bicchieri e andando verso la cucina.

Sembra un buon piano”, Dean concordò. Poi guardando suo fratello gli venne in mente di informare Bobby sulla ferita di Sam.

Ah, proposito mi sono dimenticato di dirti che durante la caccia Sam è rimasto ferito al fianco. Gli ho dato dieci punti....”

Vuoi dire che l'angelo non lo ha guarito mentre lo rimpiccioliva?”, lo interruppe il vecchio cacciatore, girandosi a guardare il giovane, allibito.

No, non proprio”, rispose Dean.

Come sarebbe a dire, 'non proprio'?

Ora ce ne sono solo due di punti!”

Ah, bene. Allora dovrò anche chiamare il dottor Stevens. Ci manca anche che a Sam venga un'infezione”, borbottò Bobby, sospirando.

Grazie, Bobby”, esclamò Dean, un po' più calmo. Lanciò poi un'occhiata a suo fratello prima di uscire dalla stanza per avviarsi al solaio.

Tornò un'ora dopo carico di mercanzia per cambiare suo fratello. Posò tutto sulla scrivania e guardando la confusione di regnava là in cima ridacchiò, pensando a quanto stonavano pannolini e creme emollienti tra libri di incantesimi e immagini demoniache!

Camminando sulla punta dei piedi, raggiunse il divano e si sedette accanto al piccolo. Si rilassò e si abbandonò contro lo schienale, ascoltando un vecchio disco di Johnny Cash in sottofondo, peggiorato dalla voce di Bobby che ne canticchiava i ritornelli. Non che non amasse il rock classico e le belle melodie di Cash ma Dean avrebbe preferito ascoltare qualcosa di più adrenalinico come i Led Zeppelin o gli AC/DC piuttosto che quella lagna sdolcinata così cara a Bobby.

Perso nei suoi pensieri si perse l'entrata nel salotto del vecchio cacciatore.

Lo so, lo so, preferiresti quegli urlatori che ascolti tu....”, esclamò, avvicinandosi al giovane come se fosse dotato di chiaroveggenza.

E' pronto! Sveglia Sam!”, aggiunse poi.

Mm, dovrei cambiarlo prima”, esclamò sovrapensiero Dean, il quale avrebbe voluto andare a dormire e scordare il tutto.

In quel mentre il piccolo iniziò a muoversi, stiracchiandosi come un gattino ma nel farlo sentì tirare i punti e si fermò con un'espressione dolorante.

Cosa succede, Sammy?”, esclamò Dean preoccupato.

Fianco! Male!”, sibilò a denti stretti, cercando di trattenere un mugolio di dolore.

Si, lo so, Sam. Dopo mangiato il dottore viene a darti un'occhiata”, esclamò Dean, mettendo a sedere delicatamente il piccolo.

Vuoi che ti cambi? Sei bagnato?”, aggiunse poi vedendo la smorfia di sconforto del fratello.

Uh, posso fallo semple da ciolo?”, chiese, incerto, Sam.

Si, ovvio. Magari rimango presente se hai bisogno di una mano...”

No, no vai pule, mi allangio da ciolo...”, esclamò Sam, atterrito dall'eventualità di essere pulito e cambiato da suo fratello.

 

Cucina di Bobby

 

Dean iniziò ad apparecchiare usando le stoviglie sbrecate che trovò nella credenza di Bobby. Piatti, bicchieri e posate che ormai erano entrati nella quotidianità dei due fratelli Winchester. Utensili che conservavano ricordi di più di vent'anni di frequenza di quella casa. I gesti erano automatici mentre la mente era concentrata sul risolvere l'arduo scoglio di come informare Sam su gli ultimi sviluppi soprattutto di dovergli dire che quelle erano le ultime ventiquattrore del Sam Winchester 'originale'!

Dean sospirò ed emise un piccolo gemito che, anche se aveva cercato di non esternarlo a un volume troppo alto, riuscì a catturare l'attenzione del vecchio cacciatore affacendato intorno ai fornelli.

Lo so, Dean. La situazione è complicata ma ne verremo fuori. Te lo prometto!”, esclamò Bobby, avvicinandosi al giovane e mettendogli una mano sul braccio del giovane per rincuorarlo.

E' dura. Cavolo, come faccio a dirgli che dovrà rimanere così per chissà quanto tempo con la mente resettata. Come?”, mormorò Dean, di nuovo sull'orlo delle lacrime.

Bobby, anche lui ormai disperato, decise di perseguire di nuovo la via tracciata da John Winchester e sfoderò la sua migliore voce gutturale: “Dean Winchester, se la smettessi un po' di fare la damigella svenevole e andassi a prendere tuo fratello che si sta raffreddando tutto, sarebbe meglio!”

Dean si girò a guardarlo. L'espressione di Bobby era seria. Nonostante ciò gli venne da ridere. Sapeva bene che era una risata isterica ma ciò non lo aiutò ad evitarla.

Ora che hai da ridere, pezzo di idiota?”, domandò il cacciatore più anziano, vedendo il giovane che si sbellicava dalle risate.

Ahahahah, ti rendi conto, ahahaha, Bobby, ahahaha, che tra 24 ore dovrò chiamarti papà?”, cercò di dire tra le risate Dean, il quale non riusciva neanche a respirare per il gran ridere.

Ehm, si, divertente, Dean, proprio divertente! Vorrà dire che potrò prenderti a sberle con più libertà!”, esclamò Bobby, accennando a un sorriso. “Ora se hai finito di fare l'idiota, vai a prendere tuo fratello!”, ribadì Bobby a voce alta.

Ok, ok, Bobby, adesso vado”, replicò Dean, ancora ansante per la risata.

Dean aprì piano piano le porte scorrevoli che dividevano la cucina dalla studio-salotto e fece capolino da lì, osservando Sam che lottava con le sue manine mentre si infilava i pantaloni.

Vuoi una mano?”, chiese poi, vedendolo in difficoltà.

No, ho fatto. Glasie”, esclamò Sam, puntualizzando ogni parola con un gesto relativo al chiudersi i pantaloni con la zip e il bottone.

Bene. E' pronto. Vai in cucina, così io metto a posto qua”, disse Dean, mettendo giù il fratello e iniziando a raccogliere gli oggetti che aveva sparpagliato a terra il piccolo.

Cosa avevi da lidele tanto, plima?”, chiese Sam, curioso.

Ah, niente!”, rispose Dean, arricciando il naso mentre tirava su il pannolino sporco del fratello.

Ehhh, ora....non è così pucciolente!”, esclamò Sam, passando accanto a suo fratello.

Nooo....sa di violetta odorosa in primavera....”, ridacchiò Dean. “Cosa hai mangiato ieri? Un bisonte?”, aggiunse poi.

Sentì poi Sam dire sottovoce qualcosa sui fratelli rompiscatole e su momenti imbarazzanti.

Ah, non lo so, Sam. Tu, di momenti imbarazzanti ne hai avuti un bel po' nella tua vita”, lo stuzzicò Dean, mentre infilava in un sacchetto il pannolino e le salviette umide sporche.

Ricordi quella volta nel bagno della scuola, quando....”

Dean, no, avevi promescio!, Sam squittì, dando un calcio alla gamba del fratello.

Va bene, va bene, piccoletto. Starò zitto....”, esclamò Dean seguendo Sam in cucina.

Bobby, vado a buttare sto sacchetto con le violette dentro...”, disse Dean, sghignazzando, prima di uscire dalla cucina.

Violette? Sam, che dice tuo fratello?”, chiese, dubbioso, mentre tirava su il piccolo per farlo sedere a tavola.

Ah, lui schersa semple...”, rispose Sam. “ Pelchè lideva plima?”, aggiunse poi.

Perchè fa lo scemo e allora io mi arrabbio ma a quanto pare non riesco a esserere burbero come nei giorni scorsi”, rispose, ghignando.

No, bisogna falti allabbiare un po' pel volta, finchè poi non esplodi. Noi, pelò, l'abbiamo impalata la lessione”, replicò Sam. “Velo, Dean?”, chiese poi a suo fratello mentre rientrava in cucina.

Vero, cosa Sammy?”, chiese a sua volta, mentre si lavava le mani.

Di non fale allabbiale Bobby!”

Non ci penso minimamente. Mi fa ancora male la mascella”, rispose Dean, toccandosi la faccia e facendo una smorfia.

Mangiate, su, se no si raffedda!”, esclamò esasperato Bobby.

La cena si svolse in tranquillità. Poi al momento del dolce, se sentì bussare alla porta. Dean si alzò per andare a vedere chi fosse, sbuffando. Mai disturbarlo prima della sua fetta di torta alle mele!

Ah, dottor Stevens. Venga. Si accomodi!”, esclamò Dean.

Si, grazie”, disse l'amico di Bobby, medico condotto di giorno e sega-ossa per cacciatori di demoni la notte.

Allora...cosa succede? Bobby mi ha detto che Sam è tornato piccolo e ha una ferita con dei punti da controllare...Cosa avete combinato di nuovo?, chiese il medico entrando in casa.

Dean fece una smorfia poco amichevole. Era stufo di sentirsi dire di essere responsabile quando la colpa era solo degli angeli!

Ciao, Sam!”, salutò il dottore.

Dopo aver fatto un cenno di saluto verso Bobby, posò la borsa da medico nera di pelle sul tavolo e arruffò i capelli del piccolo, il quale lo guardava sospettoso.

Vediamo questa ferita!”, esclamò poi, rivolto a Dean.

Dean guardò con rassegnazione la sua fetta di torta. Avrebbe dovuto aspettare a mangiare quella prelibatezza, purtroppo!

Bobby iniziò a sparecchiare, portandosi via l'oggetto del desiderio. Dean sospirò. Poi prese in braccio Sam, il quale si era irrigidito per la paura. I medici significavano per lui solo una cosa: aghi!

Dean fece sedere Sam sul tavolo poi cercò di farlo sdraiare ma quello era inamovibile!

Sam, che ti prende? Mettiti giù!”, esclamò, irritato Dean.

No!”, disse, osservando ogni mossa del medico come se fosse stato un ghoul che, da un momento all'altro poteva saltargli addosso e mangiarlo vivo.

Come se gli avesse letto nel pensiero, il dottore esclamò: “Sam, non ti mangio. Voglio vedere se la ferita è pulita e basta. Niente aghi. Te lo prometto!”

Sam borbottò qualcosa sulle promesse non mantenute ma lo sguardo di Bobby dietro di loro era eloquente e visto che la sua miniaturizzazione in quella casa autorizzava suo fratello e il vecchio cacciatore a usare le mani contro di lui, decise di obbedire. Non che Dean non lo facesse anche quando lui era in formato 'adulto' usando i pugni ma quella sera non aveva proprio voglia di essere picchiato...

Oh, bravo!”, esclamò il dottor Stevens. Dopo avergli alzato la maglietta e slacciato i pantaloni e staccato gli adesivi del pannolino, osservò la ferita con occhio clinico. Tutti aspettavano una sua parola e un suo cenno.

La ferita è pulita. Un po' rossa e leggermente gonfia all'estremità ma è normale. Direi che è tutto a posto”, esclamò un paio di minuti dopo. I tre interessati sospirarono sollevati.

Gli farei prendere per un paio di giorni un antibiotico e magari un antifiammatorio. Così siamo tranquilli”, aggiunse poi, prendendo un blocchetto per scrivere le prescrizioni, ma vedendo gli occhi sgranati del piccolo disse con enfasi: “ Lo so, lo so niente aghi, Sam! Ora fanno dei meravigliosi sciroppi al gusto di frutta, cioccolato o vaniglia!”

Sam, però non sembrò per niente convinto.

Dean, potresti andare giù in città. Il drugstore è aperto fino a mezzanotte, prendere le medicine e comprare alre cose per Sam”, disse, Bobby, sedendosi vicino al dottore e iniziando ad annotare su un foglio la lista degli acquisti.

Voglio andale anche io!” esclamò in modo petulante Sam.

Non è tardi. Devi fare il bagno e andare a dormire”, disse Dean, dopo aver sbirciato in direzione della torta.

Va bè, dai, portarlo Dean. Se il dottor Stevens dice che sta bene magari può scegliersi da solo il gusto dello sciroppo”, disse Bobby. “ Eh si, puoi mangiarti la torta prima di andare …..”, aggiunse poi, avendo visto l'occhiata di Dean al piatto sul fornello.

Il giovane si fiondò sul dolce come se fosse stato l'ultima porzione di cibo rimasta sulla terra, suscitando l'ilarità da parte dei presenti nella cucina.

Zio Bobby, ho bisogno delle scalpe. Me le plendi ?”, esclamò Sam, subito dopo.

Ti metto giù e te le vai a prendere da solo. Poi vieni qui e te le allaccio. Ok?”, ribattè il vecchio cacciatore, posando il piccolo a terra. Sam annuì e uscì dalla cucina.

Che diavolo è successo?”, chiese curioso il medico.

E' una lunga storia!”, esclamò Dean, con la bocca piena.

Appena i ragazzi escono, ti racconto tutto con la compagnia di un bicchiere di whisky”, disse Bobby allungando a Dean la lista. “Cogli l'occasione del viaggio per parlare a Sam delle implicazioni rivelate da Castiel”, aggiunse poi rivolto a Dean.

Ingoiando l'ultimo boccone, Dean afferrò la lista e i soldi che Bobby gli stava passando, mettendoli nel portafoglio. “Ok, Bobby!”, esclamò.

Poi, prese le ricette del dottor Stevens, le chiavi dell'Impala e andò ad aspettare il fratello ai piedi delle scale.

Il viaggio verso Sioux Falls fu calmo e veloce. Dean, immerso nelle sue riflessioni lanciò la Chevy lungo il rettilineo che univa il Singer Salvage al centro della cittadina. Il pensiero principale che lo tormentava era come dire a suo fratello che l'indomani la sua mente sarebbe stata resettata fino all' annientamento di Lilith. Si domandava se Sam avrebbe accettato ciò di buon grado.

Supermercato

Nel supermercato, Sam non fece storie quando fu inserito nel seggiolino del carrello. Suggerì a Dean di prendere l'antibiotico in formato sciroppo al gusto di cioccolato e le gocce anti-infiammatorie al gusto di liquirizia.

Continuava però a chiedere a Dean di portarlo nel reparto libri, perchè voleva comprare l'ultimo libro di un saggista che a lui piaceva tanto.

Sam, non posso portarti nel reparto libri perchè si presuppone che tu non sappia leggere!”, esclamò, dopo un po' Dean

Uffa. Fai finta te di essele tu l'intelessciato, no?”, ribattè il piccolo con logica ineccepibile.

Dove diavolo sono le garze adesive?”, sbottò all'improvviso Dean, esasperato.

Una signora anziana gli suggerì di guardare nel corridoio accanto. Dean la ringraziò, poi rivolto a suo fratello gli disse che sarebbe andato là dietro e che sarebbe tornato subito. Un sonnacchioso Sam annuì.

Dean si allontanò velocemente verso la fine del corridoio formato da alti scaffali e poi, dopo aver girato l'angolo, trovò subito il reparto di articoli sanitari. Dopo una veloce occhiata, afferrò una scatola di garze bianche dall'orlo adesivo e tornò sui suoi passi. Era stato via solo pochi minuti ma quando tornò dove aveva lasciato suo fratello, non trovò né il carrello né Sam!

Iniziò ad agitarsi. Guardò lungo tutto il corridoio ma non vide nessuno. Tornò nella parte centrale e iniziò a percorrerla tutta sbirciando in ogni corsia per vedere se vedeva il carrello con dentro suo fratello. Niente. Iniziò a correre verso le casse. Il cuore gli batteva velocemente nel petto per la paura. Come aveva fatto a perdere suo fratello?

Passate esperienze lo facevano sudare freddo e anche se continuava a ripetersi che suo padre era morto e sepolto, la paura ancestrale di dover spiegare come diavolo aveva fatto a esserselo perso in un supermercato, era più forte del pensiero di chi lo avesse preso e per quale motivo.

Una voce lo fece bloccare, quasi ormai giunto al banco informazioni!

Si girò verso destra e la visione di un lembo di un impermeabile beige lo fece infuriare come una 'belva assetata di sangue'!

Chi cazzo ti ha detto di portare via mio fratello?”, chiese Dean, avvicinatosi al proprietario del trench e strattonandolo violentemente.

Il proprietario di quel particolare capo di abbigliamento si girò lentamente ed esclamò: “E' stato Sam a dirmi di portarlo qui!”

Dean gorgogliò con fare minaccioso. Poi si girò verso suo fratello, il quale era tutto intento a leggere la copertina del suo libro preferito. “Si presuppone che lui abbia due anni e mezzo e non sappia leggere!”, ululò, strappando il libro dalle mani del fratello e lanciandolo nell'espositore.

Oh, Dean...”, squittì il piccolo.

Non dovevi tornare quando Lilith fosse stata sconfitta?”, chiese poi Dean rivolto all'angelo.

Si ma ci sono problemi!”, esclamò Castiel, prendendo in mano un pacco di pannolini di Sam e guardandoli in modo sospettoso. “Cosa sono questi?”, chiese poi, aprendo il pacco.

E lascia stare, maledizione! Se li apri, poi me li fanno pagare il doppio!”, esclamò Dean, esasperato.

Ciono i miei pannolini la cui plastica mi illita l'epidelmide causandomi un glave elitema culabile cioltanto con l'oscido di zinco che questo testone non mi ha ancola complato!”, sbottò Sam, dando una manata al braccio di Dean.

La smetti di parlare come un <> laureato in medicina? Dovresti a malapena coniugare il verbo essere...”, urlò Dean, mollando uno scapellotto sulla testa di Sam, il quale per tutta risposta si mise a piangere.

Non si dovrebero picchiare i bambini sulla testa....oh, i genitori di oggi....poi questa cosa qua che devono darli a quelli dello stesso sesso...che tempi...”, borbottò un'altra signora anziana, passando accanto a Dean.

Sam, piantala!”, sibilò minaccioso Dean.

Che problemi, Cass?”, chiese poi, spingendo il carrello verso l'uiscita.

Dean, devi plendelmi la pomata e non hai pleso tutto quello che c'ela nella lista!”, eclamò Sam, indicando la lista fatta da Bobby.

Sam, ti vuoi comportare come un bambino della tua età! Non te lo ripeto più!”, ribattè Dean dando una manata sulla barra del carrello.

Mi dimentico, uffa. Non lo faccio apposta”, piagnucolò Sam e assumendo la famosa espressione da cane bastonato...

Certo, tu non fai mai niente apposta...come prima, quando è passata quella vegliarda..”, borbottò Dean, girando il carrello verso le corsie più interne.

Cass, leggi un po' sul foglietto cosa c'è scritto?”, chiese Dean, passando la lista all'angelo.

Quello prese il foglietto, inclinò la testa e lesse in silenzio quelle parole, assumendo un'espressione leggermente atterrita.

Cass, non è un rito satanico...”, sussurrò Dean, guardando quello strano uomo.

Pannolini, pomata allo zinco, borotalco, salviettine umide”, iniziò a leggere con voce atona l'angelo, mentre Dean faceva una sorta di inventario nel carrello “biscotti solubili, succhi di frutta, omogeneizzati, body, bavaglini, bagnoschiuma baby, vasino, spazzolino da denti baby, posate e piatto termico, scaldabiberon da viaggio”, continuò a leggere fino ad arrivare in fondo al foglio con un'espressione a metà tra il sorpreso e l'annoiato.

Dean lo guardò esterefatto. “Tutta sta roba per 'sto marmocchio? E per me non c'è niente?”, chiese imbronciato.

Una bottiglia di whisky?”, chiese Castiel, ironico.

Ah, allora...va bene! Però è troppa roba. Mi sono scocciato e i soldi non basteranno mai. Semmai torniamo domani”, esclamò Dean, iniziando a buttare nel carrello quello che ricordava della lista e vedeva sugli scaffali mentre andava verso l'uscita.

Mentre Dean guardava che tipo di omogeneizzati dovesse prendere e chiedeva a Sam se gli piacevano, con la coda dell'occhio vide Cass prendere in mano il vasino e guardarlo con diffidenza. La scena era divertente, tanto che si girò a osservare l'angelo che cercava di capire l'utilità di quello strano secchiello a forma di automobile. Poi, quando Cass se lo mise in testa, credendo fosse un cappello, Dean e Sam esplosero in una risata fragorosa.

Che c'è? Che avete da ridere?”, chiese Cass, non capendo l'ilarità dei due.

Casc! E' un vasino per aiutale i bambini a non usale più i pannolini...”, esclamò Sam, sottovoce, anche se stava ancora ridendo di gusto.

Ah....ma pensa...!”, replicò Cass. “Lo sai che sembri cinese, quando parli così, Sam...”, aggiunse poi. “E questo cosa è?”, chiese l'angelo poi, aprendo il contenitore del talco e provocando così una nuvola bianca che si posò sulla sua testa, facendolo assomigliare all'abominevole uomo delle nevi!

Sembri San Pietro!”, esclamò Dean, scoppiando nuovamente a ridere.

Lui non è così bianco!”, replicò l'angelo prendendo in mano il flacone del bagnoschiuma.

Dean che avrebbe voluto indagare sulla sua conoscenza di San Pietro, afferrò invece il flacone del bagnoschiuma e lo rimise nel carrello. “Oh, Cass, smettila. Dai! Se apri quell'affare poi è un casino togliertelo da dosso...”, esclamò il giovane, iniziando subito dopo a togliere dai capelli e dall'impermeabile di Castiel quanto più talco riusciva a eliminare.

Eh, andate a fare le 'ste cose a casa vostra....porco....poi davanti a una creatura indifesa e innocente”, esclamò a voce alta un uomo che passava di lì.

Sam è tutt'altro che indifeso e innocente!”, esclamò Cass.

Dean, avvampato per le parole imbarazzanti pronunciate da quell'uomo, si allontanò con un balzo da Castiel. “Prima prendevano Sam ed io per gay, adesso scambiano te e me?”, chiese, poi rivolto all'angelo. “Qui qualcuno è troppo...”, sbottò poi Dean.

Eh, non lo cio, ma nelle coppie ci sei semple te!”, ribattè Sam , ghignando.

Sam!”, replicò Dean, sibilando. “Stare zitto, no?”, aggiunse poi, spingendo il carrello verso le casse.

Dopo aver pagato il conto astronomico grazie all'intervento angelico di Cass che era riuscito a raddoppiare le banconote nel momento in cui Dean tirò fuori il portafoglio, uscirono tutti e tre dal supermercato. Sam in braccio a Dean, quasi addormentato, Cass pieno di pacchi, spingendo un carrello stracolmo di buste di carta, giunsero dall'Impala.

Allora mi vuoi dire quali sono questi problemi?”

Zacharia vuole che Sam uccida Lilith ma non so perchè. E vuole rapirlo per costringerlo a compiere l'atto, per cui adesso non so cosa fare. I miei ordini sono quelli di resettargli la memoria e ripristinarla quando le schiere celesti avranno eliminato Lilith. Oppure mantenergliela così per impedire a Zach di mettere in atto il suo piano ma così attirerei l'ira dei miei superiori”, esclamò, sospirando.

Mi sono perso!”, replicò Dean confuso. “Fammi capire! Zach vuole rapire Sam per costringerlo a uccidere Lilith, mentre gli altri angeli non vogliono?”, aggiunse poi, cercando di capirci qualcosa.

Più o meno”, rispose Castiel.

A Zach non frega nulla che Sam sia piccolo e con la memoria resettata, no?”, chiese poi, come se gli fosse venuta un'idea.

Si, ovviamente. Cosa hai in mente, Dean?”

E gli angeli, tuoi superiori, vogliono che Sam sia innocuo. Giusto?”, chiese Dean, incitando l'angelo a rispondere.

Si ma non capisco cosa vuoi dire, Dean. Non posso ripristinare Sam adulto perchè gli angeli se ne accorgerebbero e non ti sarebbe d'aiuto perchè non potrebbe uscire di casa e...”

Non puoi semplicemente lasciarlo così com'è, magari un po' più grande, come era la prima volta e con la mente di Sam in modo che possa riconoscere le minacce?”

I miei superiori se ne accorgerebbero....basterebbe che solo una volta Sam si atteggiasse da adulto come ha fatto prima nel supermercato e lo eliminerebbero subito!”

Cass, possiamo provare. Possiamo cercare di convincere Sam a comportarsi da bambino piccolo quando è fuori con le altre persone oppure non lo facciamo uscire di casa...”

Dean, è troppo pericoloso! Convincere Sam a fare quello che non vuole?....mmm....”

E allora cosa facciamo?”, chiese Dean esasperato.

Dobbiamo farci venire qualche idea, suppongo...”, rispose Castiel, sovrappensiero.          

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Angolo di Allegretto   

Intanto mi scuso per l'attesa. Sono particolarmente lenta. Dapprima scrivo la storia a mano su un quaderno e poi la copio sul computer! Poi volevo avvertirivi che nei dialoghi dove ci sono le battute di Sam non ci sono degli errori di battitura ma ho cercato di essere fedele al personaggio e quindi ho voluto attenermi, più o meno, a come parla un bimbo di due anni e mezzo. Spero vi piaccia. Aspetto i vostri commenti!
Ringrazio tutti quelli che seguono, recensiscono e leggono questa storia!!    
                            

  
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