{Oops, I fall in love with you!

Note:Buon salve a tutti! :) Dunque, da dove posso iniziare? Premetto che è la prima volta che scrivo su questa coppia, quindi spero di riuscire a cavarmela. Avevo il timore di scriverla per paura di non riuscire bene a caratterizzare i personaggi, ma ho voluto provare perché amo da impazzire questa coppia, la mia preferita della nuova generazione, e quindi eccomi qua! :) Non so esattamente quanto sarà lunga questa ff, ma non penso più di tanto. Spero comunque che vi piaccia. Buona lettura. :)

Ps: leggendo varie ff su James/Teddy, ho visto che altre, oltre a me, hanno usato questo volto per Teddy. Il fatto è che è piaciuto pure a me e ho voluto usarlo! Spero che non vi dispiaccia. ;)

(Ringrazio Yuko-chan per l'immagine! Guai a voi se osate copiarmela ^^ *avverte con una mazza da baseball in mano*)

{Prologo.

James Sirius Potter si alzò decisamente male quella mattina. Aveva la luna storta e questo perché non era riuscito a dormire tanto bene. Motivo? Oh, ce ne erano diversi di motivi.

Motivo numero uno: il caldo non riusciva a sopportarlo, si era rigirato minimo cento volte nel letto quella sera, senza mai riuscire a trovare una posizione decente per addormentarsi. Era da poco iniziata l'estate e, se Merlino voleva, lui aveva concluso il suo sesto anno a Hogwarts e il prossimo sarebbe stato l'ultimo, santo Godric! Adorava Hogwarts, sì, e in fondo gli dispiaceva abbandonarla. Gli sarebbero mancati tutti i bei momenti che aveva passato in quella scuola: a fare scherzi con i suoi cugini, specialmente Fred, ad andare a gironzolare nei corridoi in piena notte con il Mantello dell'Invisibilità e pregando tutti i santi in cielo che non li avessero scoperti e soprattutto gli sarebbe mancato giocare a Quidditch. Ma non si scoraggiò, c'era ancora un intero anno davanti e non vedeva perché doveva disperarsi proprio ora.

Motivo numero due: quello stesso giorno suo padre, Harry James Potter, Auror del Ministero, Salvatore dell'intero Mondo Magico, aveva organizzato un pranzo invitando anche i Weasley/Delacour. Era felice, ma frustato allo stesso tempo. Felice perché avrebbe rivisto Louis e Dominique, con i quali si confidava sempre e triste perché avrebbe visto Ted e Victoire insieme. Ebbene sì, James si era preso una bella cotta per il figlio di Remus Lupin e Ninfadora Tonks, morti valorosamente nella battaglia contro Voldermort. Non ricordava esattamente come fosse successo, era successo e basta. Non era riuscito a controllare i suoi sentimenti e ora si era ritrovato in questa brutta situazione. Victoire Weasley, figlia di Fleur Delacour e Bill Weasley, bella come una mezza Veela qual era, era fidanzata con il suo Teddy. Qualche anno fa, alla stazione di King's Cross, li aveva visti baciarsi con la lingua e lui ci era rimasto molto male. Da lì capì che a lui le ragazze non erano mai interessate. Anzi, ora che ci pensava meglio, una ragazza da cui si era sentito attratto c'era stata. Dominique, la sorella minore di Victoire. Aveva avuto un periodo, circa un anno fa, in cui si era preso una piccola sbandata per lei, ma non era stato nulla di che rispetto a quello che, invece, sentiva per il Tassorosso. Non sapeva davvero cosa fare. Ma James Sirius Potter non era il tipo che si arrendeva tanto facilmente. Santo Godric, che razza di Grifondoro era, altrimenti?! Arrendersi come avrebbe fatto un qualsiasi Tassorosso? No, lui non si sarebbe mai arreso. Si mise le mani nei capelli, ma il bussare della porta lo distrasse dai suoi pensieri. O era Lily o era Albus. Si alzò dal letto sbuffando e aprì la porta con un'espressione che faceva a dir poco paura.

“Santo cielo, Jamie! Non mi vorrai lanciare mica lanciare una fattura, vero? Sono ancora troppo giovane per morire. Hai un'espressione che fa davvero paura”.

Era Ted in tutta la sua tassorossità (?) bellezza.

A Jamie mancò il respiro. Il sorriso di Ted era stupendo e i suoi capelli che cambiavano colore, i quali li aveva ereditati da sua mamma, erano ancora più belli.

“Stupido, no, vieni qui.”

Si diedero un abbraccio talmente forte che per poco non si strozzarono a vicenda.

“Come va?” Gli chiese Ted.

Jamie alzò le spalle e rispose semplicemente: “Stanotte ho dormito male.”

“Come mai?”

“Il caldo”. Sbuffò di nuovo Potter.

“Oh, beh, ti capisco. E' odioso”.

Jamie annuì e chiuse la porta sentendo i battiti del cuore aumentare sempre di più. Per poco non uscivano dal petto da quanto erano furiosi. Si sedettero sul letto e iniziarono a darsi delle pacche affettuose sulle spalle.

“Allora, Ted... “ iniziò Jamie spostandosi i capelli all'indietro. “Come va giù al Ministero? Qualche nuova, pericolosa missione?”

Teddy lavorava come Auror al Ministero della Magia insieme a suo padre, il quale era il suo capo. Harry gli aveva raccontato che era davvero molto bravo, ma non c'era da stupirsi, dato che aveva passato il test d'ammissione con il massimo dei voti. Altrimenti, che Tassorosso sarebbe?

“Per ora no, se Merlino vuole. Ho un paio di giorni liberi”, sospirò arruffando i capelli al suo migliore amico. Era un vizio, ma gli piaceva troppo perché sapeva che lo faceva innervosire.

“Santo cielo, Ted! Sai che mi dà noia”.

“E' per questo che lo faccio, no?”

“Stupido”. Mormorò sorridendo. Adorava scherzare con Ted. Lo faceva sentire particolarmente felice.

“Con Victoire come va?” Cambiò discorso il Grifondoro deglutendo nervosamente. L'argomento Victoire gli faceva venire sempre una stretta dolorosa allo stomaco.

“Oh, splendidamente. Sono davvero felice con lei”.

“Hai intenzione di sposarla?” Chiese con voce leggermente tremante.

Ted alzò le spalle.

“Non lo so, forse”.

Sentì gli occhi bruciare, ma lottò con tutte le sue forze per non piangere. Ci andava di mezzo il suo orgoglio e lui non lo avrebbe mai voluto. D'altronde, avrebbe dovuto aspettarselo. Cos'aveva Jamie in più di Victoire? Niente, assolutamente niente. Lei era una mezza Veela e aveva solo tre anni di differenza da Ted, lui era soltanto un sedicenne e aveva sette anni di differenza da lui. Non che odiasse sua cugina, ovviamente. Lei, in fondo, non ne aveva alcuna colpa. Le voleva bene, anche se era molto snob ed egocentrica. Jamie era un bel ragazzo, ma non era uno di quelli che lasciavano senza fiato. Aveva una bellezza un po' particolare. Aveva ereditato gli occhi color cioccolato da suo nonno James e lo stesso i capelli castani non tanto ricci. Aveva, però, ereditato da lui anche il carattere estroverso e malandrino. Nonostante tutto, però, a Hogwarts aveva un sacco di ragazze che cadevano ai suoi piedi e lui non poteva far altro che esserne orgoglioso.

“Beh, siete una bella coppia”. Mentì spudoratamente.

“Ce lo dicono tutti, sì”.

Jamie rispose semplicemente con un sorriso senza dire niente. Doveva essere forte. Preferiva rimanere accanto a lui come amico, scherzare con lui, avere quei piccolissimi contatti, piuttosto che rovinare la loro epica amicizia. Erano amici praticamente da quando James era nato e non gli andava di perderlo per uno stupido sentimento non ricambiato.

“Coraggio, fenomeno. Scendiamo che ci stanno aspettando”.

“Scommetto che zia Fleur avrà portato uno dei suoi soliti dolci francesi, vero?” Ridacchiò divertito Jamie.

“Sì, sai com'è fatta. Ama il suo paese d'origine e vuole condividere questo suo grande amore con la sua famiglia”, ridacchiò pure lui circondandogli le spalle una volta che si furono alzati. Jamie perse un battito.

“Beh, a me non dispiace. La cucina francese non è male!”

“Infatti, ma se viene cucinata male no”.

“Victoire cucina male?”

“Diciamo che non è un portento”, ridacchiò di nuovo. “Ma tu non glielo dire, okay?”

Batté il pugno con Ted e si sorrisero.

“Affare fatto, fratello”.

E scesero le scale scherzando come al solito.

{Fine Prologo.

{Piccolo spazio autrice:

Rieccomi qua a rompere! E il prologo è concluso. :) Dunque... dunque... dunque... >.< okay, vi prego, siate gentili come me! *Si mette a pregare in ginocchio* Che ve n'è sembrato di questo piccolo prologo? Fatemi sapere! Alla prossima! :)