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Autore: fleacartasi    17/08/2011    3 recensioni
“La vuoi smettere di sbavarle addosso? Sei peggio di Sirius quando si trasforma.”
[Gideon Prewett, Fabian Prewett/Emmeline Vance]
Terza classificata a pari merito al "Quick contest" di _Aras_, sul forum di EFP.
Centesima storia sul fandom di Harry Potter!
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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La ragazza sul davanzale







What am I supposed to do to make you want me properly?

Best for last”, Adele.





Londra, 1978.




Merlino, non di nuovo!” Gideon diede una gomitata al fratello, mozzandogli il fiato. “La vuoi smettere di sbavarle addosso? Sei peggio di Sirius quando si trasforma.”
“Sei impazzito per caso? E parla piano!” gli intimò Fabian.
“Non è colpa mia se sei un idiota,” ribatté Gideon, scrollando le spalle. “Tutto il giorno a guardarla come se andasse in giro nuda...”
“Gid!”
Fabian spostò di nuovo lo sguardo, abbracciando l'intero perimetro del quartier generale dell'Ordine della Fenice.
Una ragazza, che reggeva un libro fra le mani, era sdraiata sul lungo davanzale dalla parte opposta della stanza. Un plaid a scacchi le copriva le gambe, e una ciocca di capelli scuri, sfuggita alla coda disordinata, le scendeva sulla guancia.
Neanche un attacco di Mangiamorte avrebbe potuto distrarre Emmeline Vance quando era immersa in una delle sue letture, tanto meno i sussurri concitati dei due fratelli Prewett.
Senza che riuscisse ad impedirlo, un sorriso spuntò sulle labbre di Fabian.
“Sto per vomitare,” disse subito Gideon, alzando gli occhi verso il soffitto. “Chiedile di uscire e falla finita, no?”
“Ti sei forse dimenticato com'è andata l'ultima volta?”
“Eravate al quarto anno, sono passati secoli,” obiettò il fratello. “E regalarle quei fiori carnivori non è stato il massimo...”
“È stata colpa di quel bastardo di Damon Begum, lo sai benissimo!”
“Una mossa geniale, devo ammetterlo. Ti ha fatto fare la figura del deficiente e si è anche preso Em. Per quanto sono usciti, un anno?”
“Grazie per avermelo ricordato, ora mi sento molto meglio.”
“Non puoi continuare così, o diventerai lo zimbello dell'Ordine. Solo Emmeline non si è ancora accorta dei penosi trucchetti che usi per finire sempre nel suo stesso turno di sorveglianza. Siete così tonti che siete proprio fatti l'uno per l'altra.”
Emmeline, apparentemente ignara della conversazione che la riguardava, continuava a far volare gli occhi chiari e attenti sulle pagine. Le voltava piano, con cura, come un tesoro prezioso.
La coperta scivolò appena verso il basso, lasciando intravedere i vecchi jeans sdruciti che indossava.
Il suo profilo aggraziato si stagliava nitido contro il vetro della finestra, come le parole stampate sulla pergamena.
Era assorta, persa fra le frasi di uno scrittore sconosciuto.
Così bella e lontana che Fabian si fece sfuggire un sospiro carico di frustrazione.
“Non riesco a dirglielo, Gid. Lei è così... così Em.”
“Un'ottima spiegazione, complimenti,” disse Gideon, prima di tornare serio. “Non puoi continuare a nasconderti. Se avessi lo stesso coraggio che dimostri quando rischi di farti ammazzare da qualche Mangiamorte l'avresti già sposata, sai?”
“Sono un deficiente, vero?”
“Solo se non ti deciderai ad agire. E farai meglio a sbrigarti, altrimenti dovrò intervenire io...”
“Assolutamente no!” esclamò Fabian, inorridito dalla prospettiva. “Prometto che mi farò avanti... prima o poi.”
“Meglio prima che poi, ricorda le mie sagge parole,” disse Gideon, facendogli l'occhiolino. “Sono proprio un pozzo di filosofia!”
“Sei proprio un cretino,” lo corresse Fabian, ridendo.
In quel momento Emmeline chiuse il libro, stiracchiandosi. Senza alzarsi, rimase ad osservare con la coda dell'occhio i Prewett.
Fabian aveva incrociato le mani sotto il mento, come faceva sempre quando la guardava.
Si voltò verso la finestra, fingendo di osservare i passanti che affollavano la strada sotto di lei, e sorrise.



* * * * *



NOTE

Qual è la mia nuova (ma forse neanche tanto) ossessione? I componenti del vecchio Ordine della Fenice. Quindi ecco qua una one-shot senza particolari pretese, perché ogni tanto anch'io cedo al genere fluff XD
Su questi personaggi si sa poco o nulla, quindi questa non è altro che una mia personale versione.
Questa storia ha partecipato al “Quick contest” di
_ Aras _ , classificandosi terza a pari merito con altre due fic.



TERZA CLASSIFICATA: La ragazza sul davanzale - Cheshiresara
Grammatica e stile: 9/10
Non ho trovato errori grammaticali, e qui non ho niente da dire. Riguardo lo stile: semplice e diretto, senza troppi fronzoli e paroloni aristocratici. Forse si poteva elaborare un po’ di più, anche se così non è male.
Originalità: 5/5
Molto originale. Non la situazione di per se, mi sembra di rivedere Ron, harry e Hermione. L’unica differenza è che Harry non si mette in mezzo in questo modo. Hai utilizzato tre personaggi di cui non si parla quasi mai, ottima scelta!
IC personaggi: 6/10
I personaggi sono un’ottima scelta riguardo l’originalità ma qui non posso darti molti punti dato che non saprei definire l’IC di questi tre. Di loro non si sa assolutamente nulla, due erano morti prima dell’inizio della saga e dell’altra si sa poco più del nome. Hai accennato al coraggio dei due fratelli nel combattere i Mangiamorte, che in effetti avevano. Il loro rapporto mi ricorda un po’ quello tra James e Sirius, quindi davvero un rapporto fraterno. Altro non posso dire.
Gradimento personale: 8/8
Mi è piaciuta molto, è una situazione molto carina, fluffosa – e io amo il fluff – e simpatica. Davvero bella!
Utilizzo immagine e frase: 2/2
Hai usato entrambe, quindi punteggio pieno!
Totale: 30/35

  
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