[…]Indossati dei pantaloni da ginnastica e una maglietta, Sesshomaru si diresse verso il salotto.
Ed eccolo là, seduto con noncuranza su una sedia accostata al tavolo, le mani sulla tastiera del suo portatile, di certo intento a scaricare qualche altra canzone infernale, i lunghi capelli scuri e mossi sciolti sulle spalle e neppure un briciolo di stanchezza sul volto bianco: il suo personale tormento, che si girò a guardarlo con i suoi occhi di un castano quasi rosso.[…]
Scritta per l'iniziativa 150° Challenge, per il set di prompt Festività.