Libri > Le Cronache di Narnia
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Autore: V a l e    19/08/2011    1 recensioni
[...]Era estate, in quella foresta verde e rigogliosa, dove il vento soffiava fiero e le fronde degli alberi si agitavano sotto le sue spire. Lucy respirò a pieni polmoni. Finalmente erano a casa. [...]
Cross over tra Harry Potter e le Cronache di Narnia!
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Il buio della notte era calato su Narnia e Lucy, ancora rinchiusa nelle stanze di Kisha, si stringeva a se. Erano passati tre giorni dal suo rapimento e la giovane regina di Narnia era molto sconsolata ed era sicura che non avrebbe potuto fare niente per uscire di lì. Mentre pensava ai suoi cari amici, che chissà dov'erano nella foresta, la porta si spalancò ed entrò Kisha. Richiuse la porta ma non a chiave e rivolse un sorriso e a Lucy, seduta sul letto che lo guardava con odio.
«La smetterai mai di guardarmi con odio?» chiese il principe mentre si levava la casacca di lino, restando a petto scoperto.
Lucy non rispose e si limitò a girare la testa. Il principe sospirò.
«Ho delle notizie per te: l'esercito di questo paese, che presumo sia il tuo, ci ha sfidato in una battaglia a cielo aperto. Un plotone di soldati è partito circa un'ora fa»
Lucy rivolse al principe uno sguardo pieno di paura.
«No! Ti prego fermali!» disse al principe.
Lui scoppiò in una fragorosa risata.
«Tu credi davvero che io fermerò la conquista di un territorio solo per la richiesta di una giovane, seppur bellissima, ragazzina?»
Il principe si avvicinò alla ragazza e prese il suo viso con una mano con forza, costringendola a guardarlo negli occhi.
«E comunque anche se volessi fermarlo, non potrei farlo. Mio padre è il re, decide su ogni cosa e lui è partito insieme al plotone»
Lucy si divincolò con forza dalla stretta di Kisha e iniziò a correre. Spalancò le porte della stanza, che non erano chiuse a chiave e corse a perdifiato. Girò a sinistra in una scalinata, le guardie la inseguivano insieme a Kisha. Fece la scalinata di corsa e poi girò a vuoto un paio di volte a sinistra e un paio di volte a destra. Si trovò nella stalla e corse verso la porta. Cercò l'uscita e superò il cortile. Era quasi arrivata al cancello quando Kisha la prese con forza e la buttò per terra, buttandosi con lei.
«LASCIAMI! LASCIAMI! IO LI DEVO FERMARE, MORIRANNO! LASCIAMI ANDARE!»
Lucy, in preda ad un attacco di panico, strillava e piangeva e il principe Kisha le tirò un ceffone.
Lucy smise di strillare e guardò il principe con gli occhi lucidi.
Il giovane aiutò la ragazza ad alzarsi, la prese per mano e la portò di nuovo nelle sue stanze.
Attese pazientemente che la giovane finì di farsi un bagno caldo, leggendo un libro sulla guerra.
«Che cosa stai leggendo?»
Kisha sollevò lo sguardo dal libro. Lucy indossava una delle sue casacche, le era estremamente larga, i capelli rossi sgocciolavano sulla ragazza bagnandole l'indumento e lasciando intravedere le forme della giovane. I pantaloni blu le arrivavano sopra la caviglia e lasciavano scoperti i piedi, nudi. Il principe si fermò ad ammirare la grazia e la bellezza di Lucy e rimase alcuni minuti senza parole.
«Che c'è il gatto ti ha mangiato la lingua?» lo rimbeccò lei.
Kisha scossa la testa e fece una smorfia divertita.
«No carina, non me l'ha mangiata nessuno! Allora come va?»
«Meglio... Grazie per prima, ero sotto shock»
«Figurati... La prossima volta che tenti di scappare, però, ti faccio rinchiudere nelle segrete!»
La ragazza si appoggiò alla finestra osservando il cielo dalla grata. Nonostante il principe la trattasse bene, si sentiva prigioniera di un mondo che non conosceva. Ogni giorno guardava fuori dalla finestra in cerca di un aiuto, l'unico aiuto che avrebbe potuto dargli solamente Aslan... Ma il grande leone non si era mai fatto vivo. Era passato quasi un mese dal loro arrivo a Narnia e il creatore non aveva mandato nessun segno, nulla, niente di niente. Eppure era stato lui a richiamarli in quel mondo... Lucy iniziava a perdere la speranza.
 
 
«Maledizione!» Edmund furioso, lanciò la spada addosso ad una roccia. Harry, Ron, Hermione e Draco si sedettero per terra sfiniti.
«Non è possibile! Adesso spiegatemi come i Calormeniani siano riusciti a rintracciare il nostro grifone che volava e a ucciderlo da una distanza così lunga!»
Il re di Narnia era furioso. I loro tentativi per arrivare al castello e salvare Lucy erano stati rintracciati e sventati uno ad uno. Edmund era sconsolato e sentiva la mancanza della sorella. Salvare il mondo di Narnia era passato in secondo piano e ora gli importava solo di avere la sua Lucy affianco a sé.
«Edmund dobbiamo uccidere Carsaro, dobbiamo cambiare strategia!» intervenne Draco.
«E sentiamo, cosa proponi?»
Draco si alzò in piedi.
«Proviamo ad accerchiare il re. Terremo lontani gli altri soldati facendo un cerchio e qualcuno al centro sfiderà solo il re!»
Edmund rifletté. "Un'ottima strategia difensiva, quella proposta da Draco" pensò. Avrebbero così avuto la possibilità di uccidere il re e poi correre verso il castello. Forse qualche speranza ancora c'era.
«Va bene, domani proveremo così. Ora riposiamoci tutti!»
Ogni membro dell'esercito di Narnia si sistemò. Hermione curava i feriti con la pozione di Lucy.
Draco invece si avvicinò a Edmund, che si stava togliendo la cotta di maglia.
«Edmund» disse «La salveremo vero?»
Il Serpeverde guardava il re negli occhi. Edmund rispose con uno sguardo altrettanto fiero.
«Si Draco. Anche a costo della vita»
Il biondo annuì.
«Conta pure sulla mia»

 


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Il prossimo capitolo sarà fondamentale! Non perdetevelo! A presto ;)
  
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