Ah,
finalmente, la scuola è finita! Sì va in vacanza!
Certo, adoro Hogwarts, ma
quando è troppo è troppo! OK, la scuola non
è terminata proprio in questo periodo: infatti
da due settimane sono a
casa mia mentre resisto alla tentazione di usare la magia fuori dalla
scuola.
Ma questo non importa :oggi, insieme a mia cugina Roxie e alla sua
famiglia,
io, mio fratello e i miei gentori partiremo per il mare! Sono eccitato,
sarà
un’esperienza fantastica e…
<<
Sal, hai finito di preparare la valigia? >>
<<
Sì,
mamma. Puoi anche prenderla. >>
<<
OK.
Wingardium Leviosa! >>
disse
mia madre e portò la valigia con sé fino alla
porta di casa.
<<
E’
ora! >> disse mio padre dopo che tutti noi avemmo
mangiato qualcosa.
<<
Papà, posso farlo io? >> gli chiesi. Dopo un
suo cenno di assenso, puntai
la bacchetta contro il mucchio di valige legate fra di loro con una
corda e
pronunciai: << Portus! >>.
Il mucchio s’illuminò d’azzurro per un
attimo, poi la luce svanì.
<<
Allora siete pronti? >> chiese mio padre. Dai nostri
volti sembrava
proprio di sì.
<<
Al mio
tre…uno…due…TRE! >>
Toccammo tutti il bordo di una
valigia del mucchio e
fummo come trainati da un gancio invisibile in un vortice di luci e
colori,
fino a quando i piedi non toccarono il suolo e le valigie per poco non
ci
caddero addosso. Eravamo in una bella spiaggia italiana , assolata, le
persone
che si schizzavano in riva al mare. Proprio dove eravamo atterrati
c’era uno
splendido albergo in cui avremmo soggiornato per dieci giorni.
All’entrata
c’erano Roxie e i suoi che ci stavano aspettando.
<<
Ciao, Roxie! Tutto bene da quando è finito l’anno
a Hogwarts? >> le chiesi
mentre mio fratello e il suo si scambiavano un saluto.
<<
Sì,
Sal. Ora però abbiamo bisogno di una vacanza.
>>
<<
Hai
ragione. Ehi, voi due, che fate, non si
fanno certe cos…>>
<< Descendo! >> urlò mio fratello
contro di me , ma io, appena
in tempo , gridai:
<<
Protego!
>> ; la sua fattura rimbalzò sui suoi
pantaloni, che si abbassarono, e
scoppiammo a ridere tutti, beh, tutti tranne mio fratello.
<<
Allora, Roxie, andiamo a fare un bagno insieme a loro due?
>>
<
Perché
no? Ma prima non dovremmo andare a sistemare le valigie in albergo?
>>
<<
OK.
Andiamo. >> . E così, dopo una visita
reciproca alle nostre stanze,
scendemmo in spiaggia e ci divertimmo nelle rinfrescanti onde marine
per un bel
po’.
<<
Che
bello, vero, Rox ? >>
<<
Sì,
Sal, è stato fantastico! >>
Eravamo
sotto i nostri ombrelloni, l’accappatoio addosso,
compiacendoci del
nostro bagno.
Improvvisamente,
il cielo azzurro e terso di qualche secondo prima era diventato grigio
e
nuvoloso; in qualche modo, come probabilmente tutti lì ,
sentivo un alone di disperazione
e paura attorno a me, oltre ad un freddo estraneo tanto a quella
stagione come alle
altre. Vidi anche mio fratello e mio cugino tremare. Tuttavia, avevo
una speranza
dentro me.
<<
Sal,
mica saranno i … >>
<<
Dissennatori? Sì,
Roxie. >>
<<
Oh,
mamma mia. Mio Dio! >>
Tre figure
incappucciate si dirigevano verso di noi, il respiro corto e rauco
nell’aria.
<<
Oh,
no, Sal, come faremo a… >>>
<<
Ricorda, Roxie, te lo spiegavo sempre. L’Incanto Patronus.
>>
<
<<
Ora
pensiamo a qualcosa
che ci renda
veramente felici. Pensiamo…con calma…
>>
Pensando a
me stesso in un mare di galeoni dorati, gridai : << Expecto Patronum ! >>. Un
gatto d’argento luminoso schizzò
dalla punta della mia bacchetta e si avventò verso i
Dissennatori, che
arretrarono subito; qualche secondo dopo Roxie evocò un
maestoso cigno
argentato che volò verso le terrificanti figure. A poco a
poco mi sembrava di
percepire di nuovo il calore e la luce del sole che appartenevano a
quel posto;
anche Roxie sembrava tornata serena come prima.
<<
Sal, per fortuna l’abbiamo scampata. Ma perché
sono venuti proprio qui?
>>
<<
Non
so perché siano venuti qui. Credo che il Ministero ne sappia
qualcosa. >>
<<
Ma
la gente qua intorno non avrà visto lo spettacolo?
>>
<<
Rox, i Dissennatori sono invisibili ai Babbani, nonostante essi avranno
percepito l’agonia proveniente
da quelle
creature. Per di più, mio padre mi ha detto che questa
spiaggia è protetta da
un Incanto Fidelius potenziato: ognuno è Custode Segreto e
chi non la riesce a
vedere nota soltanto dune
di sabbia abbandonate,
con cartelli fra erbacce e cumuli di rifiuti che recitano : “Attenti alle vipere e alle bisce”.
>>
<<
Wow! Il Ministero probabilmente ci avviserà…
>>
<<
Sì,
forse hai ragion… Hey, guarda! >>
In quel momento arrivò un
gufo che atterrò sul
portaoggetti dell’ombrellone di Roxie. Lei prese con un
po’ di riluttanza la
lettera legata alla sua zampa e la lesse.
<<
E’
da parte del Ministero >> disse infine.
<<
Che
dice? >> le chiesi.
<<
Il
Ministero della Magia è desolato per quanto è
accaduto poco fa in spiaggia.
Perciò, per riparare il danno in qualche modo, non solo non
hanno considerato l’Incanto
Patronus di prima una violazione al Decreto per la Ragionevole
Restrizione
delle Arti Magiche, ma ci hanno anche spedito duecento galeoni!
>>
<<
Beh, la nostra anima non vale così poco… ma
sì, ci possiamo accontentare!
>>