Crossover
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Autore: Crybaby    23/08/2011    3 recensioni
[Sailor Moon; Dragon Ball; Naruto]
Si sa: in un mondo dove i combattimenti sono all’ordine del giorno, ogni periodo di pace, breve o lungo che sia, è destinato a terminare. Anche se il suddetto periodo di pace, durato poco più di un anno, è seguito ad una dura e cruenta battaglia combattuta contro il male in persona.
La causa di tutto?
Cinque splendide ragazze, tornate misteriosamente alla vita.
Cinque brillanti scienziate, più potenti che mai.
Cinque diaboliche streghe, assetate di vendetta.
Cyprine, Telulu, Eudial, Viluy e Mimete: in altre parole, le Witches 5.
A un anno di distanza dagli eventi di “Last Menace Of Chaos”, i difensori della Terra sono chiamati ad una nuova, improbabile quanto difficile battaglia. Ma chi ha detto che debbano per forza essere loro i protagonisti?
Genere: Azione, Generale, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Anime/Manga
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Streghe Contro Ninja – Seconda Parte

Neji aveva appena trovato uno specchio, alto e sottile, poco lontano dal punto in cui lui e i compagni erano stati attaccati a sorpresa. Nessuna meraviglia che il Byakugan non fosse riuscito a localizzarlo: riflettendo l’ambiente circostante, formato da nient’altro che alberi tutti uguali, lo specchio era perfettamente mimetizzato.
“Dev’essere da qui che è partito il fulmine rosso. Vediamo come funziona.”
Neji posò una mano sul vetro. Come lo fece, la voce di Cyprine riecheggiò per la foresta.
<< Password? >>
Neji abbassò lo sguardo, scoprendo che la voce proveniva dalla base dello specchio: un disco di metallo semisepolto nella terra, di cui si intravedeva una cassa acustica.
Il ragazzo fece per abbassarsi a controllare, quando la cassa irradiò un secondo messaggio registrato.
<< Tempo scaduto. La password corretta era “Petirol”. >>
Un secondo più tardi lo specchio e la piattaforma saltarono in aria, causando una deflagrante esplosione.

-Aiutoaiutoaiutocheschifocheschifocheschifolasciatemistarelasciatemistarelasciatemistare!!!
Da ormai un paio di minuti Cyprine stava svolazzando avanti e indietro più velocemente che poteva nel tentativo di seminare lo sciame d’insetti di Shino, che tuttavia non accennava a darle tregua.
-Cyprine, che stai combinando? Sono solo insetti, che diamine!
-Lo so però mi fanno schifo! Non ce la faccio a toccarli!
-Non ce la fai a… MA TU SEI UNA STREGA O COSA???
-Oh, giusto. Blue Shock Buster!!!
Finalmente ripreso il controllo, Cyprine si girò di scatto e incenerì lo sciame. La strega non fece però in tempo a cantare vittoria che Hinata la aggredì alle spalle, immobilizzandola per le braccia.
-Ben fatto, Hinata- si complimentò Shino, che raggiunse le due al centro del lago -ora Cyprine, ti conviene collaborare altrimenti…
-Altrimenti un corno! Quei calabroni che hanno fatto il nido nei tuoi vestiti non mi fanno più paura, aizzamene contro quanti ne vuoi, tanto…
-Per prima cosa non sono calabroni ma coleotteri. E secondo, non vivono sotto i miei vestiti. Vivono nel mio corpo.
Cyprine sentì qualcosa come un brivido salirle lungo la pelle.
-M-ma no, s-s-stai scherzando, d-d-d-di sicuro!!!…
-Affatto- con tutta tranquillità, Shino si rimboccò una manica e mostrò alla strega un piccolo poro della pelle, dal quale i piccoli animaletti entravano e uscivano ordinatamente -i coleotteri si nutrono del mio chakra, e in cambio mi offrono il loro aiuto nei miei compiti ninja. Cosa gli ordino? Per esempio, gli chiedo di perlustrare la zona e comunicarmi la posizione del nemico. Oppure, una volta catturato, di entrare nel naso, nelle orecchie e nella bocca del nemico allo scopo di occludergli le vie respiratorie e ucciderlo per soffocamento. Tanto per essere precisi, questo è esattamente quello che accadrà a te.
La pelle di Cyprine aveva ormai raggiunto una temperatura prossima allo zero assoluto.
-Ma se prometti di collaborare, non ti succederà niente- continuò il discorso Hinata -adesso dicci che cosa avete fatto a Gaara! E ai suoi fratelli! E a Gai-sensei! E a Naruto-ku…!
Un pugno invisibile colpì allo stomaco Hinata, che mollò la presa su Cyprine, e lo stesso accadde poco dopo a Shino. Tenendosi la pancia, i due ninja si accorsero solo allora della presenza di Petirol nel riflesso dell’acqua.
-Devo sempre metterci una pezza, è possibile che tu non riesca mai a cavartela da sola?
-Ma non è vero! Ad ogni modo, Petirol… iniziamo?
-Puoi dirlo forte. WITCHES…
-HIJUTSU: MUSHI DAMA.
Cogliendole del tutto impreparate, Shino le aizzò contro uno sciame di coleotteri: come prime Cyprine cercò di fulminarli, ma con Hinata a impedirle di commettere mosse false, alla strega non rimase altro da fare che andare sott’acqua, dove gli insetti non potevano raggiungerla.
Ne riemerse poco dopo, solo per la testa.
-Blah… ma che accidenti ti prende?!- gridò, agitando un pugno verso Shino -non sai che è maleducazione interrompere chi sta parlando?!
-Non prenderci in giro, stavi per farci cadere in un’illusione. Come ho fatto a capirlo? Dalla tua immagine riflessa e dal fatto che stessi parlando da sola. Noi ninja non ci caschiamo, in questo genere di trucchi.
-Ma… non è affatto un trucco! Quella che avete visto è la mia sorella gemel…
-Certo, raccontalo a qualcun altro.
Con un gesto della mano Shino ordinò allo sciame di attaccare ancora, costringendo Cyprine ad immergersi di nuovo.

Tenten e Sakura si guardarono intorno, sconsolate. Non c’era un solo punto in cui potessero camminare senza inciampare in una Telulun.
-E ora… e ora che facciamo, Sakura?
-Semplice, fuoco a volont…
-Eh no, adesso basta! Finiremo per dare alle fiamme l’intero villaggio se continuiamo così!
-Hai un’idea migliore?
-Ecco… intanto non è detto che queste piantine qui siano pericolose, chissà quanto ci mettono a fiorire…
-Tre giorni. Di solito.
Fu Telulu a rispondere. Le due kunoichi la trovarono poco distante: in mezzo alle Telulun, la strega se ne stava seduta sopra un gigantesco fiore bianco simile a una ninfea.
-Finalmente sei uscita allo scoperto- ringhiò Sakura -di che cosa accidenti stavi parlando?
-Se volete una spiegazione, vi basterà guardare verso l’alto.
Le ragazze obbedirono riluttanti, notando subito una specie di antenna parabolica nera sospesa a circa cinquanta metri sopra il villaggio. All’inizio le due ninja credettero che l’apparecchio stesse fluttuando a mezz’aria, poi però notarono che il cielo si era fatto in qualche modo più scuro. E immediatamente capirono.
-Ma è… una campana di vetro?!?
-Complimenti per il colpo d’occhio- rispose Telulu, applaudendo sarcastica -mentre voi due eravate impegnate a distruggere il negozio della vostra amica, mi sono permessa di trasformare una buona fetta del vostro villaggio nella serra più grande del mondo. Come vi ho detto le mie Telulun di norma impiegano tre giorni a sbocciare, ma qui entra in gioco la parabola installata in cima alla serra: questo miracolo della scienza è in grado di incanalare in sé i raggi del sole, potenziarli, e rifletterli sulle Telulun, accelerandone la crescita. Fra circa tre ore le Telulun saranno pronte, e voi sarete spacciate.
-Complimenti, davvero un ottimo piano- commentò Sakura -ma non hai considerato un particolare: se pensi che noi rimarremo qui ad aspettare la nostra fine senza far niente…
-…probabilmente avrò ragione. Vedete, non c’è alcun modo per voi di uscire dalla serra. Addio!
Con un’ultima risata sguaiata, Telulu fece esplodere in terra un fumogeno verde, e sia lei che la ninfea sparirono nel nulla.

-È… è inconcepibile. Quello Shino ha avuto il coraggio di negare la mia esistenza. Anche dopo avermi visto coi suoi stessi occhi!
“Lo so, Petirol, lo so. Si è comportato da vero stronzo. Ma non preoccuparti, ora riemergo e…”
-Ti ringrazio sorella, ma desidero fargliela pagare con le mie stesse mani questa volta.
“Sai benissimo che non puoi, cos’hai intenzione di fare? …Petirol?”

-Eudial si è scelta proprio un bel posticino, non c’è che dire.
Shikamaru e Ino conclusero la loro corsa ai piedi del tempio menzionato dalla strega. Si trattava di una costruzione piramidale in pietra bianca, alta circa due piani: il suo stato di tempio abbandonato era confermato da piante di edera incolta che lo ricoprivano quasi completamente, lasciando intravedere soltanto un orribile faccione di pietra scolpito sopra l’unico ingresso, costituito da un doppio portone socchiuso.
-Chissà che genere di trappole ci avrà preparato- disse Ino -immagino ci sia un solo modo per saperlo…
-Non necessariamente, guarda.
Shikamaru le indicò un grosso cumulo di foglie, rami e sterpaglie alla loro sinistra. I due ninja si avvicinarono e lo spostarono: non celava nulla, eccetto una traccia di pneumatici sul terreno diretta lontano dal tempio.
-Come sospettavo. Eudial non può essere entrata nel tempio con tutta la macchina, anzi forse non ci è entrata affatto.
-Stai dicendo che quella strega è da tutt’altra parte seduta bella tranquilla ad aspettare che le sue trappole scattino per noi?
-È probabile. Di sicuro, QUI c’è un solo modo per scoprirlo. Andiamo.
I due ragazzi si incamminarono. Avevano appena mosso un passo sul sentiero lasciato dai pneumatici, che il terreno sotto i loro piedi cedette facendoli precipitare nel vuoto.

Da qualche minuto, Shino e Hinata stavano camminando in cerchio sulla superficie del lago, in attesa che la loro nemica ricomparisse.
-Sei proprio sicura di averla persa di vista?
-Ho paura di sì, Shino-kun. Pare che Cyprine sia riuscita a rendere invisibile il fondo del lago anche al mio Byakugan. Però, quando siamo arrivati poco fa ho fatto in tempo a controllare: non ci sono gallerie sotterranee, per cui Cyprine deve per forza essere ancora sott’acqua.
-Perfetto. Non resisterà ancora a lungo, a meno che non disponga di un modo per restare in apnea senza annegar…
-RED. SHOCK. BUSTER!!!
Una scarica d’energia eruttò letteralmente da sotto i piedi di Shino, scagliandolo verso l’alto. Invece di ricadere, il ragazzo rimase immobilizzato a circa una ventina di metri d’altezza, prigioniero di una bolla elettrica creata dall’attacco che l’aveva colpito.
-SHINO-KUN!!!
Hinata fece per correre sotto di lui, quando l’acqua del lago prese a ribollire e scatenarsi come un mare in burrasca. Subito dopo, di fronte agli occhi di Hinata sbarrati dall’orrore, l’acqua prese la forma di una gigantesca testa umana dal volto privo di pupille: era la testa di Petirol, cui poi seguì il resto del corpo. Una vera e propria gigantessa d’acqua, che si fermò poco più in alto della bolla contenente Shino per osservarlo con odio.
-Sono rimasta emarginata per tutta la mia vita. Nessuno a parte Cyprine mi ha mai mostrato un po’ di affetto, o almeno notato la mia presenza. Però quegli altri idioti avevano la scusante di non riuscire a vedermi o sentirmi. Invece… Tu… Non vuoi credere nella mia esistenza a prescindere. Perfetto. Vorrà dire che cancellerò LA TUA di esistenza, così saremo pari!!!
Petirol avvicinò le mani alla sfera, e Shino si ritrovò costretto a subire i colpi di tante piccole ma dolorose scariche su tutto il corpo.
-Incredibile, ancora ti rifiuti di gridare? Coraggio, grida pure dal dolore! Dimostra la tua sofferenza! Tanto i tuoi insetti non potranno più aiutarti!
-Lascialo stare! Ti prego, lascialo stare!!!
Solo in quel momento, Petirol si ricordò della presenza di Hinata.
-Sparisci, insetto.
Una seconda sfera rossa intrappolò Hinata e la condusse di fronte alla strega, la quale la strinse un attimo fra le mani per poi scagliarla con veemenza contro una delle due cascate.
-…Hina… …HINATA!!!- gridò Shino, senza riuscire a trattenersi.
-Ma guarda, pare che lo stronzo qui in realtà provi dei sentimenti. Ci tieni alla tua compagna, eh? Bene allora, raggiungila!
E anche Shino subì la stessa sorte dell’amica.

  
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