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Autore: Nedy_moretta _nadietta    23/08/2011    6 recensioni
Non so da dove sia uscita questa shot, avevo giurato di non scriverne una sulla Thalike drammatica, non so se potrà piacere, è la mia versione sulla morte di Thalia, quando è stata trasformata in un pino, non siate crudeli è il mio primo drammatico.
Genere: Azione, Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Annabeth Chase, Grover Underwood, Luke Castellan, Talia Grace
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SPAZIO AUTRICE:  ALLORA, E' IL MIO PRIMO DRAMMATICO SULLA THALIKE, HO ROTTO IL MIO GURAMENTO DI NON SCRIVERNE MAI UNA, CHE DIRE SPERO VI PIACCIA E CHE VI FACCIA PIANGERE, IO VI CONSIGLIO DI LEGGERLA ASCOLTANDO QUASTA CANZONE, MI HA ISPIRATA E CON ESSA SECONDO ME RENDE DI PIU' . RECENSITE IN TANTI, UN BACIONE!!

http://www.youtube.com/watch?v=0G3_kG5FFfQ


Ero stanca di fuggire, stanca di essere inseguita da tutto e da tutti, stanca di mio padre che in quei due anni di continue fughe non aveva fatto niente per me.

Prima dieci anni di totale infelicità con quella alcolista e snaturata di madre che mi ero ritrovata.

Poi il mio fratellino, Jason, venne rapito era stato l’ unica cosa che mi avesse dato un poco di felicita quando ero a casa. Poi scappai e passai altri due anni misti di felicità e infelicità in ogni caso il periodo con Luke, Annabeth e Grover fu il più felice della mia vita.

Ma non ce la facevo più, ormai avevo deciso, avrei dato tutta me stessa in quella ultima battaglia, perché ormai lo sapevo,che sarebbe stata l’ ultima.

lanciai uno sguardo a Grover, era stato un buon custode, il migliore che potessi desiderare.

Poi  passai alla piccola Annabeth, che correva, tenendo una manina, stretta ai jeans logori di Luke. Era coraggiosa, una degna figlia di Athena.

Infine lanciai, l’ ultimo sofferto sguardo a Luke. soffocai un singhiozzo, mentre un groppo mi strinse la gola, impastandomi la bocca. Sussultai, a causa di alcuni singhiozzi sfuggiti al mio controllo. Ricacciai indietro le lacrime, lo osservai, vicino alla figlia di Athena, augurando loro tutto il bene del mondo, erano una bella coppia, stavano bene insieme, Luke, ormai aveva il mio cuore, sperai che lo trattasse bene, e affidai il mio amore, il ragazzo figlio di Hermes alla piccola guerriera figlia di Athena.

Aumentai lo slancio, arrivai alla guancia di Luke, e li lasciai un ultimo veloce bacio, che speravo sarebbe rimasto li per sempre.

Sentii il suo viso voltarsi e i suoi occhi cercarmi ma ormai ero lontana, con gli occhi offuscati dalle lacrime, pronta a concludere la mia battaglia.

Azionai l’ egida, e con la lancia mi buttai contri i mostri, disintegrai molte furie, qualche dracena e schivai molti ciclopi accecandoli.

Ormai si muoveva tutto a rallentatore, come se fossi una spettatrice e qualcun altro muovesse il mio corpo al mio posto.

Sentii l’ urlo di Luke, feci l’ errore di voltarmi, quella vista mi straziò Luke, trattenuto da Grover e Annabeth a fatica, erano tutti e tre in lacrime.

Notai di fuggita l’ arpia che stava per conficcarmi i suoi artigli nello stomaco, avrei potuto evitarla ma non lo feci, mi lasciai infilzare, mentre lasciavo un ultimo sorriso a quei tre, volevo andarmene sorridendo, sfottendo tutto e tutti, ci riuscii e anche bene.

Mi accascia a terra, sanguinante, zuppa di sudore e lacrime. Era tutto confuso, ero lucida per pensare, ma cercai di offuscarmi il più possibile in attesa dell’ultimo respiro,

quando immersa tra i ricordi, pieni di Luke, il suo sorriso splendente, lo sguardo sempre astuto e furbo. Quei tratti elfici, che mi avevano stregata, fin dal primo momento, mi sentii sollevare, e dopo tutt’ un tratto ero immobile, per sempre prigioniera del mio dolore e nel posto che era diventato il mio letto di morte, ero al sicuro adesso rinchiusa in un pino, ma avevo svolto perfettamente il mio compito, quei tre erano salvi, anche se questo mi era costato una esistenza felice con Luke.

Ero decisa, anche se avevo rinunciato per sempre a lui, affidandolo ad Annabeth a conservare iluo ricordo, non avrei mai potuto dimenticarlo, anche se sarebbe cresciuto, avrebbe trovato un'altra, poi l’avrebbe sposata, e avrebbe avuto dei bambini, pregai solamente di poter partecipare alla sua vita, anche se in forma arborea, perché lo amavo abbastanza da lasciarlo libero e da voler addirittura parteciparci come amica.

 

 

  
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