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Autore: Impossible Prince    23/08/2011    1 recensioni
Una storia che parla di diversi stregoni catapultati in una banda criminale nello stato di Kanto.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Videogioco
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Fu così che Gennaio passò tranquillamente, seguito da Febbraio.
Era il 13 Marzo, quando Diego e i suoi due fratelli stavano camminando per le strade di Azzurropoli quando un uomo li si avvicinò alle spalle dicendo: “I miei tre tenenti preferiti!” e poi posò la mano destra sulla spalla destra di prezzemolo, e la mano sinistra sulla spalla sinistra di Coccolino.
I tre, si guardarono in faccia perplessi e poi si girarono di spalle per capire che quello che aveva parlato era Giovanni.

Coccolino: “Giovanni... Che piacere vederti, che cosa ci fai qua?”
Giovanni: “Sono appena tornato dal casinò, procede tutto a gonfie vele!”
 Davvero? Ottimo!
Diego: “Scommetto che hai qualcosa per noi”
Giovanni: “Ehehe, esattamente. Sapete cosa accade fra due giorni?”
Prezzemolo: “Andiamo in ferie?”
L'uomo scosse la testa sorridendo: “Nono, non dire sciocchezze figliolo, fra due giorni, il 15 Marzo, verrà inaugurato il ponte che collega questa città a Fucsiapoli. Si tratta di un'infrastruttura davvero molto importante”
Diego: “Whooho, e noi? Che dovremo fare?”
Giovanni: “Farla saltare in aria!”
Diego guardò il capo con una faccia seria, quasi infastidita, come se non credesse alle parole che aveva appena sentito; “Scusa? Fare saltare in aria un ponte?”
Giovanni: “Shhh, abbassa la voce. Comunque sì.”
 Ah, e come dovremmo fare?
 Secondo gli studi che siamo riusciti a condurre l'enorme quantità di esplosivo va attaccato ad ogni pilastro del ponte oltre poi a dover percorrere l'intero manto stradale, non dalla parte visibile ovviamente, ma... sotto.
Coccolino: “Ma sarà un'enorme quantità di materiale plastico!”
Giovanni: “Avanti, siete forzuti, intelligenti e giovani, non vi spaventeranno le sfide. Troverete tutto il materiale che vi occorre all'interno del cantiere, siamo riusciti a corrompere le guardie, ci han fatto mettere dentro i camion e non fanno domande. Ovviamnente non fatevi vedere”.
E salutando si girò di spalle e se ne andò, fino a fermarsi, abbassarsi gli occhiali da sole per poter guardare Diego dritto negli occhi e dire: “E se vi state chiedendo a che pro fare tutto questo... non preoccupatevi. Lo vedrete la mattina del 16, buon lavoro”.

Decisero di agire la notte del 14, in modo tale che c'erano poche probabilità che qualcuno si potesse accorgere della presenza dell'esplosivo.
Il ponte era uno dei ponti più lunghi del mondo, se non il più lungo. Era lungo 25km, e alto 70 m. La necessità di un ponte che collegasse Azzurropoli e Fucsiapoli nacque dal fatto che i collegamenti fra le due città nei periodi estivi o nei periodi in cui la Zona Safari veniva aperta erano molto difficili a causa dell'enorme quantità di traffico che colpiva i percorsi. Il progetto del ponte venne approvato e costruito in quattro anni, un tempo decisamente ridotto grazie al fatto che a costruirlo insieme all'uomo c'erano i pokémon di roccia e lotta.
Prezzemolo prese l'orso per le spalle e cominciò a portarlo ad per i vari pilastri di cemento e la parte inferiore del manto stradale.
L'esplosivo riempiva tre camion e sembrava avanzare, così decisero di metterne ancora un po' sotto il manto centrale del ponte, poi Coccolino si mise a programmare l'ordine con cui le bombe dovevano esplodere.

Passarono tutta la giornata del quindici nella casa di Azzurropoli seguendo il telegiornale che continuava a dare bollettini sul terremoto che nella notte in cui loro piazzavano il plastico aveva colpito l'Isola Cannella. Diverse case erano crollate e c'erano state diversi feriti e vittime; sebbene fortunatamente questi non superavano la decina.
Alle otto di sera presero un elicottero da Biancavilla per sorvolare il ponte e far partire l'esplosione.

Il posto era gremito di tutti i capipalestra, giornalisti e le più grandi istituzioni dello Stato (Kanto e le Isole Orange) più il Presidente del Consiglio di Johto. Diverse televisioni nazionali stavano riprendendo l'evento. L'apertura ufficiale avveniva ad Azzurropoli ma c'erano diversi gruppi che festeggiavano anche ad Fucsiapoli.
Erano circa le 21.30 quando il Presidente dello stato incominciò il suo discorso inaugurale felicitandosi per il grande progetto, per la sicurezza del ponte e chiedendo un minuto si silenzio per quello che era successo all'Isola Cannella. Si impegnò in prima persona affinché la ricostruzione dell'isola sarebbe avvenuta in tempi rapidi. Promise la riduzione degli stipendi dei parlamentari per pagare gli hotel in cui le famiglie avrebbero alloggiato per tutto il tempo necessario, ma verso la fine del suo discorso, mentre si stava dirigendo per tagliare il filo rosso Coccolino premette il bottone.
Le bombe agli estremi del ponte scoppiarono e cominciarono tutte a farlo.
La gente scappava urlando, ma un imprevisto stava per movimentare ancora di più la serata dei tre stregoni: un tratto di ringhiera che si era staccato si stava dirigendo a velocità altissima verso l'elicottero su cui stavano vedendo la scena colpendo e distruggendo l'elica.
Diego perse il controllo del mezzo e si schiantò alla metà del ponte saltando fuori a pochi metri da terra.
Le esplosioni erano ancora lontane ma si stavano avvicinando e il ponte tremava sempre di più crollando affianco a loro.

Diego: “Coccolino... quando esplode qua?” l'orso sgranò gli occhi e facendo segno di seguirlo si buttò giù dal ponte e Diego e Prezzemolo fecero lo stesso.
Mentre incominciarono la loro discesa verso l'acqua Prezzemolo si precipitò ad acchiappare il fratello e l'orso prima che potessero ritrovarsi nel mare con il pericolo che qualche pezzo di pilastro potesse caderli addosso, il drago riuscì nell'impresa e li portò su uno scoglio in cui riuscivano a stare appena per riprendersi; davanti a loro vedevano il cemento di quel che rimaneva del ponte sbriciolarsi e cadere nel mare, mentre un lampione, anzi, quel che rimaneva di un lampione gli passava affianco.
Rimasero lì per tutta la notte, con il freddo che pungeva sulla pelle e l'acqua gelida che si infrangeva sullo scoglio.
Alle prime luci dell'alba decisero di raggiungere l'iSola Cannella per dare una mano agli abitanti con la rimozione delle macerie; un forte senso di colpa si era instaurato negli animi dei tre fratelli e vista la situazione Diego ebbe l'idea di incapsulare una casa.
Nel frattempo tutti i giornali titolavano: “Distrutto il ponte, il Team Rocket colpisce ancora”.
   
 
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