Storie originali > Drammatico
Segui la storia  |       
Autore: franciii    24/08/2011    3 recensioni
"Come poteva un ragazzo dagli occhi così belli essere un “paziente con tendenze suicide e incline alla violenza” come diceva il fascicolo?".
Un ragazzo in un manicomio e un agente. Due vite separate costrette ad incrociarsi
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
   John scappò via come se fosse inseguito dal diavolo. Spinse ai limiti la propria vecchia macchina per arrivare presto a casa e sfogare la propria voglia e il proprio senso di colpa su Marika.
 
Arrivato a casa gettò il cappotto a terra e andò in cucina dove la sua ragazza stava cucinando.
 
“Hey tesoro sei già a casa…meno male”, disse lui e avvicinatosi l’abbracciò da dietro.
 
Marika dopo essere trasalita per lo spaventò, si rilassò fra le braccia dell’uomo e con un pizzico di divertimento e malizia notò l’erezione di John che premeva duro contro le sue natiche. Così si rigirò nell’abbraccio e gli andò a baciare il collo.
 
“Cosa abbiamo qui! Guarda che mi hai solo abbracciato…”, con la mano scese a toccargli il cavallo gonfio dei pantaloni. John trattenne rumorosamente il respiro e voltò la testa per non doverle guardare gli occhi.
Pensò che lei meritasse molto di meglio e tentò di staccarsi da lei, però lei non lo lasciò andare e lascivamente si mise in ginocchio di fronte a lui e soffiò sulla sua erezione ormai quasi scoperta.
 
John gemette di frustrazione e di piacere.
Quando poi la donna lo prese in bocca, le mise le mani nei capelli e strizzò forte gli occhi.
 
Non fu difficile immaginare le labbra di Will che succhiavano il suo cazzo, gli bastava chiudere gli occhi e pensare a lui.
 
A letto palpava il seno morbido di lei e immaginava un petto piatto. Entrava dentro di lei sperando in altri buchi e ben altri gemiti.
 
Quando finalmente il suo corpo capitolò, un nome gli solletico la lingua e fece forza per uscire, ma Marika troppo impegnata a godere non si accorse che non si trattava del proprio.
 

 
Restarono accoccolati sul letto per un tempo interminabile, il silenzio aveva reso l’aria statica e il tempo liquido.
 
John aveva ancora in mente quelle labbra sottili e dolci. Le voleva ancora, eccome se le voleva.
 
 E poi ad ondate arrivò. Il senso di colpa si fece strada in lui senza bussare e lo investì con violenza inaudita. Si faceva schifo per quello che aveva fatto. Aveva tradito la propria donna per un ragazzino, l’aveva tradita per un paio di occhi verdi e una bocca di rosa.
 
Provava l’impulso di vomitare.
 
Di colpo si sciolse dall’abbraccio e corse in bagno. Rigetto l’anima e sperò anche tutti i sensi di colpa. Quelli però aleggiavano intorno a lui.
 
Decise di andare sotto la doccia.
 
Uso l’acqua fredda mentre con la spugna si lavava ferocemente il corpo. Si sentiva sporco e disgustoso e voleva solo togliersi di dosso quei ricordi.
 
Però prima che potesse fare qualcosa, prima che potesse impedirlo, il truce trottolino, con voce melodiosa e soave ora, iniziò a raccontare.
 
Raccontò di cuori oscuri e sogni infranti, di sesso e di amore.
 
John si accucciò sotto l’acqua fredda e ascoltò ogni parola. Lasciò che quella storia gli si conficcasse in testa e nel petto con la violenza e il dolore di una scudisciata, lasciò che quelle parole gli si posassero sullo stomaco in una strato vischioso.
 
Il suo cantastorie smise di parlare solo quando le labbra di John divennero blu per il freddo e quando il suo cuore iniziò a battere troppo lentamente , solo allora lo lasciò in pace, con l’ovvia  promessa di tornare.
 
John allora si alzò, uscì dalla doccia e si preparò.
Non appena uscì dal bagno, Marika gli corse incontro preoccupata.
 
“John…cosa è successo? Perché hai questa faccia?”.
Lui si limitò a scuotere la  testa e ad appoggiarla sulla spalla di lei, troppo fragile per parlare.
 
A distruggere quella tetra calma, ci pensò il telefono di John, che prese a squillare vivacemente.
John si asciugò gli occhi e andò a rispondere.
 
“Si, pronto?”, la voce ancora umida.
 
“John? È successo qualcosa? Hai una voce strana…”, chiese una voce conosciuta.
 
“Si William sto bene…ho solo un po’ di raffreddore…ah, senti, volevo scusarmi per non averti più richiamato, ho avuto dei contrattempi”, e per quando si fosse sforzato, la sua mente tornò a qual bacio.
 
Una risata metallica gli giunse alle orecchie.
 
“Non ti preoccupare! Senti…quando hai tempo, dovresti venire qui. Abbiamo grosse novità sul caso”, rispose Price con tono pragmatico, suscitando la curiosità di John, che finalmente riuscì a mettere da parte i suoi pensieri.
 
“Qui a farci compagnia c’è un certo Thomas Tale che dice di essere il padre di Will e George…ah c’è anche George qui”. Poi aggiunse “Fra poco lo interroghiamo, pensavo volessi assistere…”.
 
John rispose che sarebbe arrivato al più presto possibile e chiuse la telefonata.
Contento di avere qualcos’altro a cui pensare salutò Marika e corse fuori.
 
La ragazza scosse la testa di fronte alla stranezza del fidanzato, però poi lasciò perdere perché in fondo lo amava anche per quello.
 
Quando però andò in bagno per lavarsi, sentì la pelle accapponarsi.
Lo specchio era stato coperto da un asciugamano e la spugna nella doccia era ricoperta di sangue, gettato per terra c’era il piccolo rasoio che solitamente usava lei.
 
Molto più tardi, quando la sera John sarebbe tornato a casa, Marika gli avrebbe guardato attentamente il corpo e con orrore avrebbe notato i piccoli tagli che coronavano la pelle candida delle sue braccia.
 
John, in macchina, non si accorse nè del sangue, nè del dolore, troppo preso ad ascoltare nuovamente la sua storia.

 
 
Note:
 
Per la serie chi non muore si rivede -.-“
Faccio schifo, lo so! Non ho scusanti, solo che non aveva proprio voglia di scrivere e infatti guardate che capitolo orribile…è corto e deprimente e fa prendere alla storia una piega che non volevo prendesse…però quel che è fatto, è fatto!
Ringrazio Colin_from_Mars e damnedmoon  per le stupende recensioni nello scorso capitolo! Spero di non avervi deluse troppo! Ormai lo sapete che vi amo no?
Sono troppo accaldata per amare anche te lettore anonimo, quindi mi limito ad adorarti con tutta me stessa **
Bacioni
Fra :)
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: franciii