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Autore: CaptainSullivan    29/08/2011    0 recensioni
"Ti ricordi quando stavamo qua su queste altalene da piccole?" "Ahahah sì,che poi un giorno sei caduta e Ronnie non smetteva di ridere!" "Se -.-' "
Genere: Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Avenged Sevenfold, Escape the fate
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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4.Il concerto.

 
EMY’S P.O.V.
Mi sveglio con la testa che scoppia. Un mal di testa allucinante.. sul serio.
Alzo la testa e vedo accanto a me Liz che affonda nei cuscini.. sarebbe perfetta per un fumetto: ci manca la bolla che esce dal naso. Chissà come sarò messa io..
Cerco di mettermi a sedere ma niente da fare, mi sento come se qualcosa mi tirasse di sotto. Infatti mi ritrovo ad abbandonarmi tra i cuscini di nuovo.
Dopo dieci secondi sento qualche verso provenire da Liz e vedo che lei ha alzato la testa come ho fatto io prima.
“Buongiorgio.:” dico io
“Basta Giorgio!” esclama lei
“Come fai ad aver voglia di sclerare di mattina?” chiedo
“Scusa, credo sia colpa di Giorgio..” dice lei alludendo a un suo vecchio amico italiano STUPIDO del liceo. Una persona abbastanza irritante: uno di quelli che chiama settecento volte al giorno per sapere sempre se esci. O di quelli che si autoinvitano ovunque, anche da persone che non lo conoscono.. giusto per rompere le balle. Per fortuna se n’è tornato da dove è venuto.
“non importa..” dico io “Come stai?”
“Insomma.. mal di testa a palate.. tu?”
“A chi lo dici.. che è successo ieri sera dopo il concerto?” chiedo cercando di ricordare il più possibile.. ma senza tanti risultati.
“Credo che siamo andate.. a bere di sicuro. Con Alexi.. e gli altri” mi dice
“Ah cazzo, è vero..” dico.
Sì, alla fine qualche ricordo arriva. Ieri sera, concerto dei Children Of Bodom.. Alexi e company che ci riconoscevano.. il backstage.. le birre.
Si okay torna tutto. Più o meno.
“Quando siamo tornate?” chiedo
“Suppongo tardi.. però ricordo di aver mandato un messaggio a Ronnie quando siamo entrate a casa... aspetta che guardo” dice prendendo il telefono sul comodino ed emettendo uno strano verso nel farlo.
“Alle quattro..” dice e io annuisco.
“Okay, io mi alzo e vado a fare un caffè..” dico alzandomi finalmente dal letto e avviandomi con difficoltà verso il bagno dove mi guardo allo specchio.
 
LIZ’S P.O.V.
Sento una risata isterica provenire dal bagno e un po’ in effetti mi inquieta.
“Che diavolo stai facendo?” chiedo mentre a fatica mi alzo anche io dal letto di Jimmy dove abbiamo dormito ieri sera.
Nonostante mio fratello se ne sia andato a vivere dalla sua ragazza Lilith, ha lasciato comunque tutti i suoi mobili e gran parte del suo ciarpame qui in casa dove vivevamo insieme prima e dove ora vivo da sola io. Anche se Emy è qui al 90% delle volte.. perciò è come se vivessimo insieme.
“Oddio, come sono conciata! Come hai fatto a non ridere?” ridacchia lei
“Ho dei poteri..” dico alzandomi in piedi e raggiungendola in bagno.
In effetti la luce del bagno la rende un po’ più giallastra del solito e devo ammettere che è piuttosto divertente.
“Stai ridendo di te stessa, te ne rendi conto?” le dico e lei ride ancora
“Bhe, ho tutta la giornata per ridere di te.. per adesso ti lascio in pace..”
“Oh, d’accordo come ti pare..” così dicendo mi incammino verso la cucina e inciampo in un pezzo di tappeto e tiro una delle mie solite bestemmie.
“Oh che bello, non sarebbe stata la stessa cosa se non ti avessi sentita imprecare almeno una volta..” dice prima di uscire dal bagno anche lei.
Ci avviamo in cucina dove iniziamo a preparare caffé, roba da mangiare, cazzi e ammazzi.. dopo un po’ sento il mio telefono che suona.
Guardo il display e vedo che è una chiamata di Ronnie.
“Buongiorgio” mi dice lui e io alzo gli occhi al cielo
“Basta con Giorgio! Buongiorno amore com stai?” lui ride
“Tutto bene.. voi? Com’è andato il concerto con quei... quei..”
“non voglio sentire, Ronnie. Li hai già insultati tutto ieri mattina..” ribatto io “comuque è andata bene..”
“Dalla voce non sembra..”
“Fanculo, si che è andata bene!” esclamo “ho rivisto Alexi e tutti quanti.. e poi siamo andati a bere tutti insieme!” Ronnie sbuffa
“Fantastico..” dice. Ma che diavolo ha? Ogni volta che si pronuncia il nome di Alexi è come se gli portassero via il giornale della domenica. Solo perché Alexi si è fatto la sua attuale ragazza e sua sorella non vuol dire che sia una cattiva persona. Almeno, non dovrebbe.
“E dai, Ronnie, non fare così.. abbiamo solo bevuto qualche birra e chiacchierato un po’ del passato. Niente di che..” lo tranquillizzo
“Seh va beh.. passami mia sorella va..”
“D’accordo” dico per poi voltarmi verso Emy “QUEL GAY DI TUO FRATELLO VUOLE PARLARTI! FORSE VUOL SAPERE SE NON HAI FATTO NIENTE CON IL LAIHO.. COME SE TU TI RICORDASSI..” grido
Lei con non-chalance prende il telefono.
“Oh ciao... aha... si, tutto bene... no, te l’ha detto Liz, solo un paio di birre e chiacchiere... no... Ronnie, non sono come.... si, ho capito. Ma perché ti dà così fastidio? Cioè, è roba passata.... e non devi essere geloso di Janne... ma perché mai? Ho capito che in passato è stato come un fratello per me ma.... oh che balle che sei.... si!” si sta alterando. Mi ricorda molto una delle mie vecchie telefonate con Giorgio. Il famoso Giorgio.
“Alexi è roba passata.... ma dai? Sono passati quasi cinque anni.... no che non mi sono fatta Alexi! Sto con Andreas da due anni.... non sono come Audrey! Ecco.... comunque è stato un bel concerto... ed è stato bello rivederli.... ah vaffanculo, ci sentiamo più in là” mette giù
”ma perché?” borbotta come ogni volta che termina una telefonata con Ronnie. Io alzo le spalle.. ormai ci siamo rassegnate a capirlo.  E lui a capire noi.
Il caffé viene su (che è una bellezza) e dopo esserci versate due tazze giganti (io con la mia tazza di Harry Potter che un tempo apparteneva a Emy, che poi dopo tanta insistenza sono riuscita ad ottenere *W*) ci spostiamo sui divani.
“Allora.. vediamo un po’..” inizia Emy “ieri sera siamo state al concerto, hanno suonato In Your Face poi Roope ci ha riconosciute in prima fila.. Alexi ha fatto segno al bodyguard di portarci nel backstage.. hanno finito con Hate Crew Deathroll.. e poi?” chiede
“Poi abbiamo conquistato il mondo con due mele!” dico io
“E come mai la Regina non è qui accovacciata a farmi da appoggiapiedi col suo bel cappellino?” chiede lei stizzita guardandomi male
“Okay, non abbiamo conquistato i fottuto mondo.. però ho due mele di là!”
“Perfetto, dopo facciamo i progetti..” dice lei seria “o una torta. Comunque, che è successo dopo il concerto? Siamo andati a bere no?”
“si.. siamo andati poco lontano da lì, forse sulla Sunset” dico io “ e basta.. poi ci hanno accompagnate a prendere la macchina e siamo tornate fin qui..”
“come diavolo abbiamo fatto a guidare fino qui?” chiede Emy
“forse...” ci penso su “forse non abbiamo guidato noi!” esclamo come se fossi un super genio che ha appena scoperto il siero dell’immortalità
“e chi? Vin Diesel?” dice lei sarcastica
“No..” rifletto un po’. No, fa troppo mal ela testa per pensare.
“vorrei vedere.. se avessimo ricevuto un passaggio da Vin Diesel sarei rimasta tutta la notte a fargli pat pat sulla pelata!!” dice lei
“Va beh scopriremo anche questa cosa..” mi alzo e vado a posare la tazza sul bancone della cucina mentre sento il telefono di Emy che suona.
“Hej, älskar!” esclama lei “hur mår du?” chiede. Sta parlando in svedese, deduco sia Andreas al telefono.
“Ja, det var fantastistk! vi gick backstage och sedan gick vi ut tillsammans..”
Ormai non mi sforzo più di capire.. troppo sbatti.
 
EMY’S P.O.V.
“Sì, è stato fantastico! Siamo andate nel backstage e poi siamo usciti tutti insieme..” dico e vedo che Liz, che dapprima cercava di capire cosa stessi dicendo, si gira e mi manda a quel paese con la mano. Io sorrido.
Quando cercavo di insegnarle lo svedese all’inizio lei era tutta felice.. poi ha deciso che non aveva abbastanza voglia per seguire delle lezioni decenti. Perciò ci ha rinunciato. Io ormai lo parlo abbastanza bene, dato che con Andreas o parlo in inglese o in svedese, altre opzioni non ci sono.
Perciò in due anni ho imparato a parlarlo e soprattutto a capirlo. E’ proprio vero che studiando la grammatica, la sintassi, sarcazzi ci si impiega molto di più.. parlando si impara subito!
“Bene, son contento..” risponde lui.
“Sarete in tour ancora per molto?” chiedo
“No, dovremmo tornare più o meno tra una settimana..” mi dice “ieri siamo stati a Stavanger.. dobbiamo tornarci”
All’improvviso mi ricordo del nostro ultimo viaggio soli soletti in Norvegia che abbiamo fatto l’anno scorso. E’ stato stupendo, soprattutto a Stavanger perché avevamo preso in affitto per tre settimane una casina vicino al mare.
Era di quelle classiche casette rosse con il giardinetto..
“Assolutamente” rispondo
“Va bene.. noi andiamo a prepararci, tra poco suoniamo” dice lui mentre sento in sottofondo la voce del suo batterista, Bone che grida “Dove cazzo è il mio porta bacchette?” “se Eric non se l’è meso nel culo non so come aiutarti!” risponde Nightmare, il primo chitarrista ridendo. Rido anche io
“Che cazzo di casino fanno quelli?” esclama Andreas “Boney, smettila di sbraitare, Eric togliti le bacchette dal culo e dagliele!” io rido
“Ma chi si è messo cosa nel culo???” si lamenta Eric
“Niente scuse, caga le mie bacchette, muoviti!” io continuo a ridere. Li adoro.
“Ti lascio andare va.. Ci sentiamo domani” gli dico “e metti un tappo a Eric!”
“D’accordo” ride “a domani amore mio” io sorrido.
E’ sempre tanto dolce con me
“A domani. Buon concerto!” rispondo.
“Grazie mille. Ti amo. E salutami Liz..”
“Anch’io ti amo.” Metto giù e appoggio il telefono sul divano.
Dopodichè mi volto aspettandomi di vedere Liz in cucina, ma lei non c’è..
“LIZ! TI SALUTA ANDREAS!” le grido
“CHE CARINO, HA PENSATO A ME!” la sua voce proviene dalla stanza di jimmy “DIGLI CHE GLI REGALERO’ UN NUOVO BOA DI PIUME!”.
Mi alzo e la raggiungo.
“Che fai?” le chiedo mentre la vedo impegnata a scavare nella sua borsa
“Sto cercando..” dice lei senza finire la frase. Dopodiché si alza di scatto e si avvicina a me con un calzino in mano.
“Ho trovato questo vicino ai miei anfibi..” dice “non è mio, ho smesso di rubare i vestiti a Ronnie, a Jimmy o a Matt”
“Nemmeno mio..” dico io “la domanda è.. come è finito li?”
“Appunto..” dice lei “e ho anche trovato questo vicino alla tua borsa” mi porge un bigliettino spiegazzato che io prendo e apro.
“che c’è scritto?” chiede
“non l’hai aperto?” chiedo io stupita dato che di solito Liz non si fa i cazzi suoi.
“Ti lamenti sempre che mi faccio gli affari degli altri e ora che non lo faccio più mi chiedi come mai?” ride lei.
Io leggo il bigliettino..
“E’ di Alexi..” dico io “per me..”
“Che c’è scritto?” chiede lei curiosa
“Lui sa che sono fidanzata con Andreas?”
“Si, ma che c’è scritto?” chiede lei impaziente
“E chi gliel’ha detto?” chiedo io sospettosa
“E va bene gliel’ho detto io!” sclera lei “ora mi dici che c’è scritto in quel cazzo di bigliettino?” Adoro quando sclera. Io aspetto un secondo, in silenzio rigirandomi il bigliettino tra le dita. Dopodiché mi decido a leggerlo.
Gli svedesi puzzano..” dico io e la guardo con gli occhi sbarrati.
 
 
LIZ’S P.O.V.
 
Scoppiamo a ridere entrambe ovviamente. Emy mi passa i bigliettino e io noto che, effettivamente, Alexi aveva davvero scritto una sua lamentela sulla scarsa igiene personale dei poveri svedesi.
“Sarà mica geloso?” dico io
“Spero di no..” risponde lei “voglio dire, non avrebbe senso.. e’ lui che mi ha detto che non voleva relazioni, la famosa volta in cui abbiamo fatto sesso”.
“E’ a quello che mi riferivo” dico io alzando una mano e realizzando dopo di avere ancora in mano il povero calzino senza padrone.
“Che facciamo con quello?” chiede Emy indicandolo
”usiamolo come segnavento, che dici? Quando fa brutto tempo lo vedremo svolazzare dalla finestra..” ridiamo.
“Meglio trovargli un uso più normale, non credi?”
 
10 minuti dopo
 
“Liz, passami il calzino!” mi dice Emy tenendo in mano un’asta di legno che non so da dove abbiamo tirato fuori.
Io lo passo e lei lo attacca alla fine dell’asta. Io poi lo fermo con la spillatrice e due punti di ago e filo. Dopodiché tiriamo su il tutto e iniziamo a fissare l’asta al muro vicino alla finestra con qualche placchetta di ferro.
“Da dove diavolo hai tirato fuori tutti questi attrezzi?” chiede lei mentre prende un paio di viti.
“James adorava riparare cose.. a volte mi chiedeva di rompere qualcosa di proposito in modo che lui potesse aggiustarlo..”
“allora vedi se in quel baule di attrezzi c’è un trapano..” chiede lei.
Io mi sporgo DENTRO il baule di Jimmy per controllare e quando lo trovo lo passo a Emy che attacca definitivamente il nostro bellissimo segnavento al muro. Guardiamo soddisfatte il nostro operato.
“e se poi si fa vivo il proprietario?” chiedo sospettosa
“Sarà fiero del fatto che il suo calzino aiuta la comunità” risponde lei, dopodiché iniziamo a mettere a posto il marasma da noi stesse creato.
Per l’ora di pranzo (ovvero le quattro di pomeriggio, data la nostra sveglia all’una) riusciamo ad essere abbastanza pronte (ma non sane di mente) per poter preparare qualcosa da mangiare.

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Written by Emily.. <3

Liz.
   
 
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