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Autore: Melabanana_    29/08/2011    5 recensioni
Hiroto Kiyama ha 17 anni ed è considerato da tutti uno studente modello: bello, cavalleresco, eccellente nello studio e nello sport. E' fidanzato, e ritiene di essere felice. Ma cosa succede quando un ragazzino compare all'improvviso nel suo balcone, sbucato letteralmente dal nulla (o meglio, sembra addirittura caduto dal cielo!), e gli sconvolge totalmente la vita?
Una storia tenerissima quanto triste, in cui c'è amore e amicizia, ma anche un sentimento che va oltre questi semplici attributi...[scritta da Roby]
Dal Capitolo 1:
Occhi rossi profondissimi…
Capelli biondi e brillanti…
Il ragazzino stava lì seduto, e mi fissava con un che di sorpreso.
Da dove era venuto?
Era come se fosse precipitato giù dal cielo…
…come un piccolo angelo.
Genere: Fluff, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Afuro Terumi/Byron Love, Jordan/Ryuuji, Mark/Mamoru, Nathan/Ichirouta, Xavier/Hiroto
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Salve! Ecco l'ultimo capitolo!
Preparate i fazzoletti e godetevelo <3
baci :)
roby



“Meno male che il negozio era aperto, c’è mancato un soffio, ma Aphrodi sarà contento almeno…” pensava Hiroto mentre tornava a casa con il sacchetto dei dolci in una mano e le chiavi di casa nell’altra.
Aprì la porta con gli occhi bassi ed entrò.
-Aphrodi, sei in camera mia?- chiese, ma non venne risposta. Preoccupato che il ragazzo fosse svenuto di nuovo controllò tutta la casa, ma non lo trovò.
“Non sarà uscito a quest’ora??” pensò sconvolto, senza nemmeno rifilarsi la giacca uscì di fretta e furia, chiamandolo per nome. Hiroto lo cercò e lo chiamò ad alta voce per tutta la notte, finché esausto, verso le prime luci dell’alba rincasò a mani vuote. Si sbatté sul divano, chiuse gli occhi e si addormentò.

La mattina dopo quando mi svegliai non avevo più alcun ricordo né di Aphrodi né del periodo passato insieme. Passò una lunga, lunga settimana, in cui solo l’enorme senso di vuoto mi diceva che c’era qualche cosa di strano. Nessuno, come me, ricordava quello che era successo. Poi una sera tornai a casa e il vuoto era talmente opprimente che mi portò quasi all’insanità: frugai fra la mia roba colto da un lapsus e… e trovai un fiore, il fiordaliso che Aphrodi mi aveva regalato molto tempo prima.
Si era ormai seccato, ma risvegliò in me tutti i ricordi perduti… [Hiroto]

 

Hiroto si alzò da terra, asciugando le lacrime con il dorso del braccio, poi corse fuori nella strada.
La sua notte fu trascorsa, una settimana dopo la prima, a cercare Aphrodi, a pensare a dove potesse essere. La luce del sole gli disse molto più tardi che erano circa le sei di mattina.
Avrebbe voluto sbattere la testa nel muro per la sua stupidità.
Aphrodi era apparso dal nulla, così com’era scomparso. Se era davvero scomparso…
Ma lui doveva a tutti i costi trovarlo…
Mise la mano in tasca e guardò il fiordaliso in una sorta di trance.
-Ma certo!- gridò d’un tratto, si voltò e corse verso il campo.
Vide Midorikawa, Kazemaru e Endou di fronte a casa di Kazemaru parlare e forse lamentarsi del suo ritardo, ma passò avanti. I tre amici rimasero pietrificati mentre lui schizzava via come una freccia.
-Ehi dove vai??- gli gridò Midorikawa.
-Scusa, devo incontrare un amico!- gridò in risposta Hiroto e continuò a correre. Non poteva fermarsi, anche se le gambe gli facevano male, anche se non riusciva a respirare.
Sentiva il corpo avvolto di una strana leggerezza, come se qualcosa lo sospingesse dandogli delle ali immaginarie.
Il campo fiorito gli apparve più bello che mai. E ovviamente Aphrodi era lì.
Hiroto sentì il fiato mozzarsi di colpo quando vide che il corpo di Aphrodi aveva un colorito quasi trasparente, come fosse fatto di vetro, mentre sulla sua schiena vi erano due piccoli ali di candida luce. I suoi occhi erano profondissimi e i capelli biondi scintillavano facendogli da aureola. 
Aphrodi si voltò, lo riconobbe e sorrise dolcemente.
-Finalmente… pensavo che non saresti arrivato- disse.
-Aphrodi… chi sei? Perché quella volta sei venuto da me?- chiese Hiroto non potendo più farsi prendere dall’incertezza. Aphrodi abbassò le ciglia, guardando verso i fioradalisi.
- Hiroto tu… forse non te lo ricordi, ma quando stavi all’orfanatrofio ti facesti male alla gamba e per questo fosti portato in ospedale. Avevi circa otto anni. Fu allora che noi due ci incontrammo per la prima volta…

 

Un bambino biondo stava piangendo su un marciapiede. Hiroto lo approcciò, preoccupato.
- Ehi tutto bene?- chiese.
Il biondino scosse il capo e scoppiò a piangere più forte.
Hiroto allora lo abbracciò, caldamente.
–Non piangere, resterò qui con te finché non avrai smesso. Sai, io mi sono fatto male giocando a calcio con il mio amico Ryuuji, e lui si è messo a piangere anche se ero io ad essermi fatto male. Ma io odio vedere le persone piangere perciò l’ho consolato come ora faccio con te. Sentiti libero di piangere e sfogarti- disse.
Il biondino lo guardò sorpreso e si calmò dopo poco, avvolto nel suo calore rassicurante.
-Anche tu non hai i genitori?- chiese il biondino. Hiroto esitò, poi annuì.
- Hiroto, dove sei??- lo chiamò una donna dell’orfanatrofio.
-Senti io abito nell’orfanatrofio qui affianco… quando mi rimetterò promettimi che verrai a giocare a calcio con me!- esclamò Hiroto sapendo di dover andare. Il biondino sorrise e annuì, stringendo con lui il mignolo.

- Ovviamente, non potevi sapere che io non potevo uscire dall’ospedale. Fin da bambino sono stato gravemente malato di cuore, e per questo piangevo ogni giorno- continuò Aphrodi –Ma tu mi hai consolato e mi hai abbracciato… mi hai fatto davvero, davvero felice… Da allora ho continuato ad osservarti dalla mia stanza, giorno dopo giorno… finché…
 

    Sentiva il respiro mozzarsi in gola e il cuore che si andava affievolendo. Ormai non batteva quasi più.
Il biondino si sporse dal suo lettino, non cercando aiuto ma tenendo la mano verso la finestra, nel tentativo di guardare un’ultima volta fuori.
Cercò Hiroto con lo sguardo ma lui non c’era, perciò si lasciò cadere a terra.
E pregò intensamente il cielo
.

 

    - Volevo trovare un modo per ripagarti delle parole che mi avevi regalato… perciò espressi al cielo il desiderio di poter vivere un altro po’ per potermi assicurare la tua felicità… Mi venne concesso, dopo tanto tempo, di poter tornare sotto forma umana sulla terra e realizzare un tuo desiderio. Per questo sono venuto da te quella notte, io cercavo soltanto te. Era destino- spiegò Aphrodi.
Non aveva mai perso il sorriso, anche se la sua storia era tristissima.
Hiroto invece versava lacrime su lacrime, senza sapere come fermarsi.
- Io ti adoro, Hiroto – sussurrò Aphrodi –Ti adoro perciò non dimenticarmi di nuovo…
Il suo corpo stava cominciando lentamente a trasformarsi in piume di candida luce. Come quelle delle sue ali. Hiroto scosse il capo, e in qualche modo riuscì a parlare:- Sono felice solo grazie a te… E il mio desiderio è solo… è solo che tu possa restare con me per sempre!
Aphrodi lo guardò sorpreso, poi sorrise mentre due lacrime cadevano dai suoi occhi. Abbracciò Hiroto avvolgendolo con la sua leggerezza e il suo calore. –Grazie- sussurrò –Ciao…
Hiroto trovò dentro di sé la forza di sorridergli. –Ciao- mormorò piangendo e ben presto le sue mani non strinsero che pura luce, mentre le piume candide volavano disperdendosi nel cielo. 
Midorikawa e gli altri, che avevano seguito Hiroto, arrivarono nel momento stesso in cui Aphrodi scomparve e le piume sfiorarono gentilmente anche i loro volti. midorikawa senza sapere il perché sentì il bisogno di piangere.
-Questa luce… è così calda- sussurrò. Kazemaru annuì, piangendo.
-Ma che cosa…? Era un fantasma??- chiese Endou stupefatto e nostalgico al tempo stesso.
-Ti sbagli...- sussurrò Hiroto. Strinse a sé la luce, la strinse al suo petto e pianse. Ma non poteva neanche sciogliere il sorriso che gli era rimasto sulle labbra. Una piuma si posò sulla sua mano e lui la portò alle labbra, baciandola lievemente prima di lasciarla andare via.
-… era un piccolo angelo.-

FINE
 


Tutti: *piangono a dirotto* disgraziata!
me: scusate scusate scusate! Lo so che è triste ma era tutto programmato fin dall'inizio!
Aphrodi: dillo che mi odi! sei invidiosa di me!
me: ehm... e perchè dovrei?
Aphrodi: c'è davvero bisogno di un motivo preciso per essere invidiosi di me? ù-ù
me: *gli fa il verso* no certo, io ho i capelli biondi platinati più belli del reame ù-ù
Aphrodi: mi prendi in giro? ce li ho i capelli biondi platinati più belli del rea...
me: non riconosci il sarcasmo quando lo senti? *lo picchia con l'harisen*
Aphrodi: *sviene*
me: comunque ero qui per dire che...
Midorikawa: ... ci sarà un seguito...
Kazemaru: ... che uscirà tra poco...
Hiroto: ...quindi non perdetelo, mi raccomando!
me: m-m-ma avete detto tutto voi çAç a questo punto mi rimane solo una cosa da dire...
Tutti: cosa?
me: MINNA! SAKKA YAROUZEE!
Endou: yeeeeeeee! ^o^
Tutti: o.O




   
 
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