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Autore: Yumi_Slyfox483    29/08/2011    5 recensioni
Questo piccolo pezzo è tratto dal quinto libro, capitolo "Le pene della signora Weasley". I gemelli sono sempre descritti spiritosi e scherzosi, ma ho pensato che infondo anche loro provassero paura per ciò che sta succedendo.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: George, e, Fred, Weasley
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da V libro alternativo
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Paura



I gemelli Weasley si sforzarono di rimanere seri mentre con un sonoro crack si Smaterializzarono in camera loro.
Avevano visto solo di sfuggita loro madre piangere sulla spalla di Lupin, dopo che il Molliccio aveva assunto le sembianze dei loro fratelli e di loro stessi morti; e avevano sentito solo di sfuggita le parole che aveva sussurrato la signora Weasley tra i singhiozzi.
Per la prima volta da diverse settimane che si trovavano lì, nessuno dei due sembrava intenzionato a spiccicare parola.
George teneva ancora in mano le cose che avevano acquistato da Mundungus, le posò sul letto e quel gesto parve attirare finalmente l'attenzione di suo fratello.
"Percy è uno stronzo!" sentenziò con rabbia e George sapeva benissimo quello che stava pensando. Il gemello attribuiva tutta la colpa a Percy; la mamma stava male per colpa del loro fratello maggiore, papà era sempre nervoso per colpa sua, ma sapeva anche che a Fred mancava, come a tutti quanti.
"Sai che non è solo colpa sua..." sbottò George.
Fred non rispose e prese a misurare la stanza a grandi passi. George lo vedeva spesso in quello stato da quando si erano trasferiti al Quartier Generale dell'Ordine, soprattutto perché non era molto felice che tutti li tenessero fuori dalle riunioni e dai loro segreti, ma nonostante tutto gli faceva sempre male vederlo così. Quella era una parte del suo carattere che non aveva mai mostrato a nessuno, solo al suo gemello, e George sapeva bene che stava pensando a qualcosa che lo turbava e avrebbe tanto voluto sapre che cosa.
"Ehi, Fred!" sbottò dopo qualche minuto di silenzio "abbiamo speso bene i nostri soldi oggi! I Semi di Tentacula Velenosa funzioneranno, ci scommetto quello che vuoi! Chi fa da cavia stavolta? Io ho già..."
"Nessuno!" disse secco Fred dirigendosi di nuovo verso il letto e sdraiandovici sopra a pancia in su contemplando il soffitto.
George sbuffò. "Ok, che ti prende?" domandò mettendo via ancora una volta i nuovi acquisti. "Un minuto fa eri fuori di te dalla contentezza e adesso..."
"Un minuto fa non avevo visto mia madre piangere... non avevo visto i cadaveri dei miei fratelli sul pavimento... non avevo visto..." si bloccò di colpo guardando il gemello dritto negli occhi. "Non avevo mai considerato il fatto che tu possa... morire." sussurrò appena l'ultima parola e distolse lo sguardo da lui tornando a contemplare il soffitto.
George sapeva bene quanto suo fratello potesse diventare aggressivo quando qualcosa lo preoccupava. Non si stupì che le parole di Fred riflettevano completamente i suoi stessi pensieri, ma lui aveva un modo diverso di affrontare il dolore e il negozio di scherzi era quel modo.
"Fred... non mi accadrà niente..." disse piano, sperando con tutto il cuore che quelle parole fossero vere.
"Come fai a saperlo?" domandò Fred brusco riprendendo a guardarlo negli occhi.
"Fred, andiamo, non siamo stupidi! Mi stupisce che proprio tu pensi al peggio! Torneremo a scuola, continueremo con il negozio di scherzi e lo apriremo! Il piano è perfetto e nessuno ci ostacolerà! Non ci succederà niente finché stiamo insieme, quindi, dannazione, vuoi venire qui ed aiutarmi con questi dannati veleni?!"
Fred lo guardò scocciato e si alzò, sedendosi accanto a lui e cominciando ad armeggiare con diffidenza i nuovi acquisti. Non sembrava molto convinto.
"Fred, non aiuti la mamma se tieni quel broncio! Staremo attenti, finché saremo a scuola terremo d'occhio Ron e Ginny e andrà tutto bene! Non voglio vederti così."
Stavolta Fred lo guardò in volto e sorrise.
"Farai tu da cavia!" sbottò infine e George scoppiò a ridere lanciando un cuscino nella sua direzione.
"Sei un bastardo ingrato! E' già la seconda volta che faccio da cavia al posto tuo!"
"Mi dispiace, fratellino, io ho avuto l'idea, tu fai da cavia!"
George lo fissò rassegnato e sorrise. Lo aveva finalmente convinto. I cambiamenti di umore di Fred lo coglievano impreparato a volte, ma riusciva sempre a calmarlo e farlo tornare il ragazzo spiritoso di sempre. Con un sospiro ricacciò indietro la stessa paura che aveva cercato di dissolvere dal gemello e che lui provava ormai da settimane, precisamente, da quando Harry era tornato da quel dannato labirinto rivelando che il Signore Oscuro era tornato. I gemelli non lo avevano mai dato a vedere, ma anche loro temevano come tutti gli altri il suo ritorno, erano solo più bravi a nasconderlo.
Fu felice di continuare a ridacchiare con Fred in quel momento. Quando i due erano da soli, a farsi venire in mente nuove idee quella Paura sembrava dissolversi e abbandonarli per qualche tempo. Ma, non passava molto che tornava sempre più viva che mai nella mente di George. Un impercettibile sorriso si disegnò sul suo volto mentre il gemello gli spiegava come avrebbero usato i Semi di Tentacula Velenosa per le loro Merendine Marinare e fu felice di vederlo finalmente sorridere. Bastava lui a provare quella paura per tutti e due.

   
 
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