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Autore: Honest    29/08/2011    7 recensioni
L'amore vince ogni ostacolo e, a volte, ci fa vivere delle avventure che mai ci saremmo aspettati.
Fra matrimoni, viaggi in auto, litigi, musicisti e addii al celibato, Love Me Always ritorna ad essere aggiornata.
Estratto Dal Capitolo 35 - "Heart Attacks and Related Diseases":
- Sei davvero sicuro, Trent? Vuoi davvero sposarmi? Perché tutto quello che hai fatto finora dice il contrario. - commentò caustica, liberandosi dalla sua presa e uscendo dall’ospedale.
[Duncan/Courtney - Trent/Gwen]
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: B, Bridgette, Courtney, Duncan, Geoff, Gwen, Justin, Nuovo Personaggio | Coppie: Bridgette/Geoff, Duncan/Courtney, Trent/Gwen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Consueto aggiornamento forse troppo in ritardo ...
Questo capitolo è stato uno dei più impegnativi non solo perchè il piano di Trent (ops, piccolo spoiler !) non è poi così geniale ma anche perchè le folli conversazioni fra Duncan e il suo nuovo amichetto mi fanno impazzire ! Non so più cosa inventarmi per non andare OOC.
Spero tanto che l'aggiornamento non risulterà noioso, con la fine dell'estate devo tornare a concentrarmi sullo studio e la cosa è davvero dura, specie con questo caldo. Perciò è comprensibile che io abbia meno tempo per scrivere. Giusto ?

Un caloroso ringraziamento a coloro a cui è piaciuto il precedente capitolo, sfogo dei sentimenti di Gwen e consacrazione della mia depressione pre fine vacanze.
Sì, a volte anchio penso di essere strana .. Dai che mi volete bene.
Buona Lettura
HONEST

 

 


A Romantic Parenthesis

 

 

- Non mi sembra una buona idea .. -
Duncan camminava avanti e indietro per la stanza, gli occhi azzurri puntati fuori dalla finestra, le mani che stringevano il telefono quasi a volerlo stritolare.
Era seccato e agitato ma doveva ammetterlo una delle tante qualità di Trent era la sua perseveranza, quella e i suoi pollici opponibili che continuavano a premere i tasti del telefono. Infatti era la quarta volta che lo chiamava per convincerlo della sua nuova idea.
- Pensaci, sarebbe geniale ! -
- Sì ma non ci occorre ! Tu e Gwen siete felici no ? -
- Sì ma tu e Court ..-
- Siamo felici.- ringhiò l'altro, marcando ogni parola con la voce.
- Avete solo fatto sesso -
- E mi sono dichiarato ... -
- Non era la prima volta o sbaglio ? -
- No. Ma dopo molto tempo .. bè .. è stato .. lei ..-
- Stai farfugliando. - disse Trent con un mezzo sorriso dall'altro capo del telefono.

Prima di replicare Duncan fece un respiro profondo, imponendosi di non esplodere e tentò di rispondere mantenendo la calma. Questo non era nella sua natura se ne rendeva conto ma Trent lo aveva aiutato e non voleva sembrargli un ingrato riattaccandogli il telefono in faccia per la quarta volta.
- Quello che è successo fra me e Courtney non è semplice da spiegare. -
- Sì invece. Riassumo .. -
- Di nuovo ... - borbottò l'altro a bassa voce venendo prontamente ignorato.
- Avete fatto sesso, tu le hai detto che la ami, lei è andata fuori di testa .. -
- Non è andata fuori di testa. -
A quel puntò entrambi si fermarono, Trent per alzare gli occhi al cielo e Duncan per sospirare.
- Come vuoi, comunque avete fatto sesso ancora una volta no ? - riprese il chitarrista.
- Sai forse dovrei smetterla di raccontarti i dettagli della mia vita sessuale ... - ribattè Duncan abbassando il tono della voce gesto che non sfuggì a Trent che se ne rese conto e fu pronto a chiedere :
- Un momento .. è nell'altra stanza ? -

- Da quando sei diventato così deduttivo ? -
- Da quando conosci il significato di deduttivo ? -
- Vuoi che venga lì a picchiarti ? Sai ci ho pensato due telefonate fa. -
- Calmati ok ? Sai che la mia idea è buona, forse anche più buona dell'ultima che ho avuto .. -
- Va bene. -
- Quindi porti Courtney da me ? -
- Tu starai zitto ? - chiese il punk sgarbatamente.
- Ci vediamo a casa mia alle 19.00 -

Duncan riagganciò e spense il caffè sul fuoco, prese qualche muffin, biscotti e marmellata, li poggiò su un vassoio e li portò in camera da letto sedendosi delicamente sul bordo del materasso. Courtney mugulò qualcosa e si voltò dall'altra parte afferrando un lembo delle coperte.

Lui sorrise. - Buongiorno raggio di sole. -

La ragazza alzò la testa dal cuscino confusa per poi ricaderci sopra battendosi una mano sulla fronte. - Dimmi che è un sogno .. - mugulò guardandolo attraverso gli occhi color ambra.
- Sogno ? - disse lui stendendosi accanto a lei e stringendola in un solido abbraccio.
- Volevo dire incubo .. - si corresse lei mordicchiandosi le labbra.
- Lasciami ! - esclamò la ragazza subito dopo, dimenandosi invano e provando a sgusciare fuori dalla sua presa.
- Perchè non ammetti che sei innamorata di me ? Sarebbe tutto più facile. - le sussurrò il ragazzo poggiando il viso contro la sua spalla.
- Io non sono innamorata di te, non voglio esserlo e non lo sarò mai ! Lasciami ! -
Lui la ignorò e la bloccò sotto di sè costringendola a baciarlo, un bacio che venne approfondito fino a che la ragazza non lasciò scivolare il lenzuolo che la nascondeva a terra, scoprendo il corpo indifeso e spingendolo contro quello bramoso del ragazzo che non riusciva a staccarle di dosso il suo sguardo eccitato. Courtney sapeva lasciarsi andare con leggerezza e passione, era in grado di abbandonare il suo corpo riuscendo a catturare ogni attenzione e ogni desiderio di Duncan pronto a fare qualunque cosa per soddisfarla o anche solo per vederla sorridere.
Il punk ghignò sentendo le unghie di lei che gli graffiavano la schiena ad ogni spinta mentre entrambi venivano trascinati nel vortice di piacere che assaporavano ogni volta con più gusto.
Quando ebbero finito rimasero in silenzio abbracciati e senza fiato.

Courtney si addormentò contro il suo petto e Duncan notò il caffè rovesciato sul tappeto.

Sorrise, non era così male avere una ragazza.

 

^^^^^^^^^

 

- Trent ? Ho trovato i tuoi spartiti. - chiamò Gwen dall'altra stanza.
- Arrivo ! - rispose il ragazzo infilandosi una maglietta pulita e scompigliandosi i capelli ancora bagnati. Gwen si era presentata a casa sua senza preavviso e ora se ne stava seduta sullo sgabello del suo pianoforte a guardare lo strumento lucido e nero, sfogliando gli spartiti che aveva in mano e respirando l'odore di fiori di quella casa.

Si era trasferito da poco, da solo e lontano dalla città così la ragazza aveva pensato che fosse carino andarlo a trovare. Quando era arrivata lo aveva trovato sudato e stravolto appena tornato da una lunga corsa vicino al lago dietro casa, sapeva di essere strana ma trovarlo in quelle condizioni le era piaciuto, non era facile coglierlo di sorpresa. L'aveva baciato frettolosamente e l'aveva spedito a farsi una doccia, declinando l'offerta di farla con lui. Poi aveva gironzolato per la casa ed era salita in soffitta, lì aveva trovato degli spartiti polverosi e li aveva portati di sotto.

Gwen li appoggiò sul piano e sussultò quando sentì le mani di Trent massaggiarle le spalle.
- Dov'erano ? - chiese il ragazzo sedendosi accanto a lei e dandole un bacio sulla guancia. Lei arrossì. - So che non avrei dovuto ma sono stata in soffitta .. erano pieni di polvere pensavo fossero tuoi ma poi li ho guardati bene .. -
Trent sorrise. - Non preoccuparti. -
Gwen gli si avvicinò, spostandogli una ciocca di capelli dietro l'orecchio. - Mi suoni qualcosa ? - gli chiese a un centimetro dal suo viso. Lui sembrò imbarazzato e prese uno degli spartiti, si sgranchì le dita e iniziò a suonare inondando la stanza di musica melodiosa. Gwen chiuse gli occhi e poggiò la testa sulla sua spalla, quando era con lui tutto sembrava scorrere più lentamente, il suo cuore batteva veloce e le guancie si imporporavano. Ora era tutto così semplice e meraviglioso, niente più drammi, niente più malintesi, quando era con lui il dolore che la logorava spariva e la sua musica faceva breccia nel suo cuore. Gli occhi color smeraldo di lui si specchiavano in quelli bui di lei accendendoli di luce. Trent stava cantando quelle parole solo per lei ...

 

She, she is the words that I can't find
How can the only thing that's killing me, make me feel so alive
And I couldn't speak
I couldn't breathe to save my life
All of my chances swim like sinking ships
This time it's it
I'll drown or make her mine

[She (forLiz) - Parachoute]

 

 

Quando il ragazzo staccò le dita dal piano si voltò e la baciò con passione e entusiasmo. Appena si separarono poggiò la fronte sulla sua e sussurrò: - Ti amo. -
Lei abbassò lo sguardo, lo prese per mano, si alzò e lo condusse in camera da letto entrambi caddero sul soffice materasso e a quel punto le parole non servirono più.

   
 
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