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Autore: Epicuro    29/08/2011    9 recensioni
Non sempre le cose sono come ce le aspettiamo. Il Sommo Sion lo capì aprendo le tende che davano sulla grande sala del trono. Dopo aver dato una rapida occhiata nell’ambiente le richiuse e disse:
«Ragazzi, li lascio a voi. Mi sono appena ricordato di avere un appuntamento dal dentista!»
«Eh?! Sta scherzando vero?» esclamarono in coro Aiolos e Saga.
«No! Ecco la lista con i nomi e i segni corrispondenti. Là ci sono le armature e i templi sapete dove sono! Buona fortuna!»
Due inesperti quattordicenni alle prese con degli irruenti piccoli eroi in armatura: disastro assicurato!
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Servi, padroni e dei: il nuovo Grande Sacerdote!'
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E così TUTTO ebbe inizio...

 

Purtroppo quando si parla di Sion i tempi per un’udienza si dilatano, quindi, prima di portare all’orecchio del Grande Sacerdote le lamentele degli abitanti del santuario, riguardanti i nuovi baby inquilini delle 12 case, ho avuto tutto il tempo di farmi una sana vacanza! Per chi non ci fosse mai andato consiglio la Toscana e in particolare Viareggio, dove ho fatto una mangiata di pesce con i fiocchi! (Aldebaran sbava invidioso, ma purtroppo è troppo grosso e nella valigia non ci stava!). Ma ora torniamo a loro che forse interessa di più di quello che ho mangiato io in vacanza!

 

AVVERTENZE: Chiedo perdono in anticipo per come ho trattato Sion in questo capitolo, ma non è colpa mia! È stata la parte malvagia di Saga che mi ha contagiato!

 

Ufficio di Sion.

 

«Ammetto che quello che mi hai esposto non è una cattiva idea, Socrate. Se avessi saputo prima di questa tua idea mi sarei reso subito disponibile!.» disse Sion strofinandosi il mento, per poi rivolgersi ad Aiolos: «Tu che ne dici?»

«Ammetto che un baby sitter, cioè un maggiordomo, mi farebbe comodo per Aiolia. In questo modo mi toglierei un bel po’ di noie, sopratutto con l’elettricista, visto che in quel caso i caziatoni se li prenderebbe l’assistente e non più io»

«Vedo con piacere che stai imparando a capire come si comporta un Grande Sacerdote!» disse Sion rivolgendosi soddisfatto al Sagittario.

“Già, sbolognare agli altri i lavori che aspetterebbero a lui, nonché rendersi irreperibile quando c’è bisogno di un’udienza sono proprio atteggiamenti degni di un Grande Sacerdote!” pensò scuotendo il capo Socrate, per poi osservare il suo padroncino: “Povero Aiolos, la Grande Atena gli sta dando del filo da torcere! Certo che Sion è proprio un gran infame, prima o poi da qualcuno se le prenderà secche!”. Socrate aveva dovuto infatti faticare parecchio per riuscire a farsi ricevere da Sion, che dei baby gold, una volta finita la cerimonia delle investiture, non ne aveva più voluto nemmeno sentir parlare.

Aiolos, dal canto suo, faceva bella mostra di due vistose occhiaie dovute alle ore di sonno saltate per occuparsi della sua amata dea, che Sion gli aveva affidato vedendo la sua dimestichezza con i poppanti. E bisogna dire che la piccola e adorabile Atena era tanto rompi balle da infante quanto da adolescente. Dormiva infatti pochissimo, ma urlava tantissimo e rideva solo quando riusciva a procurare danno a persone o cose; ad esempio tirando i capelli di Aiolos o rovesciando a terra tutto quello che le capitava a tiro. In più aveva iniziato a sviluppare la capacità innata di cacciarsi nei guai appena possibile, mettendo in bocca pomate, salviettine profumate e borotalco, dorante il cambio pannolino o cercando di cappottarsi dalla culla o dalle braccia di Aiolos appena questi abbassava la guardia.

«Ottimo, direi che la tua proposta di affiancare i Gold a persone che li tengano un po’ sotto controllo è stata approvata. Hai già in mente qualcuno al riguardo?» continuò quindi Sion.

«Shaka ha già espresso il suo parere e Gianni, il giardiniere, ha accettato di fargli da balia a patto di portare con se alla sesta anche Luca.» rispose Socrate.

«Perfetto, basta che la cosa non crei problemi e poi per me va bene!»

“Te pareva!” commentò tra se il maggiordomo e poi continuò: «Per Mu avevo pensato a Mario, un giovane soldato semplice impallinato di fantasy. Ammetto che è ancora un po’ giovane, visto che ha l’età di Saga e Aiolos, ma è un tipo gioviale, paziente e responsabile, sono sicuro che andranno d’accordo. É inoltre un abile fabbro, quindi potrebbe dare una mano a Mu nella sua pratica di riparatore di armature. Non ho però ancora avuto l’occasione di sentirlo, visto che è ritornato in Italia per un periodo di vacanza, quindi non so se accetterà la proposta.»

«Di questo non preoccuparti. Glielo commissionerò come incarico ufficiale tramite raccomandata. Per il Toro hai in mente qualcuno?»

«Ho già provveduto a contattare due ottimi cuochi dal Brasile: Carlos e Palmira, tramite il suo ex maestro. Con loro andiamo sul sicuro perché erano quelli che preparavano il rancio dei suoi allievi.»

«Ecco perché tutti i soldati e i saint che provengono dalla nostra base in Sud America sono così ben piantati! Hanno dei cuochi di professione!»

«Non è una novità che il Saint d’argento della Chioma di Berenice ami mangiar bene e, senza alcun dubbio, avrà insegnato ai suoi accoliti il piacere della buona tavola. Comunque i due cuochi sono disponibili a patto di avere vitto, alloggio, più una retribuzione mensile.»

«Non ci sono problemi, falli pure venire al più presto in Grecia. Per l’alloggio dimoreranno nella seconda casa. Il resto verrà detratto dal compenso del santo del Toro»

«Come ritenete opportuno Sommo Sion»

«Per il teppista italiano hai già qualcuno?»

«Sì, Salvatore»

«E chi è?»

«Suo cugino, nonché fratello dalla fidanzata del cugino acquisito da parte di mamma del Santo d’Argento della Croce da cui mi è stato caldamente raccomandato.»

«E dovremmo assumerlo solo perché è un parente acquisito alla lontana di quel farabutto di Ciro?»

«Diciamo che il maestro del Cancro ha fatto una proposta che non potete rifiutare: o assumete Salvatore a vostre spese o potete dire addio alla maria, di cui siete solito fare uso per facilitare le visioni sullo Star Hill, e ai vinelli italiani che vi piacciono tanto»(ebbene si, signori e signore, Sion si fuma gli spinelli! Vi siete mai chiesti come un inetto come Sion potesse avere le visioni sullo Star Hill? Ecco la mia versione dei fatti e questo spiegherebbe anche come Saga fosse riuscito a farlo fuori così facilmente: Sion in quello scontro era completamente fatto, altrimenti almeno un cazzotto a Saga sarebbe riuscito a darglielo, o almeno si spera! Sage, al suo posto, avrebbe ridotto Gemini ad un colabrodo, ma d’altronde non ci sono più i Grandi Sacerdoti di una volta!)

«Ciro è sempre il solito infame!» imprecò Sion, mentre Aiolos scattò sull’attenti scandalizzato:

«Voi fate uso di marijuana? Ma è una droga e voi siete il Grande Sacerdote e dovete dare il buon esempio!» esclamò incredulo Aiolos.

«Ma cosa hai capito! Non maria come marijuana, ma Maria come importante figura della religione cristiana. Vedi Aiolos, io colleziono santini provenienti da tutto il mondo e li tengo sullo Star Hill perché mi aiutano a meditare e ad avere visioni dei loro paesi di provenienza. Essendo oggetti votivi hanno un enorme potere spirituale!»

“Certo, come no!” pensò Socrate, mentre Aiolos, mortificato per aver pensato male del Grande Sacerdote, disse:

«Chiedo umilmente scusa per aver così meschinamente dubitato di voi. Sono disposto ad accettare qualsiasi punizione»

«Tranquillo, scuse accettate, può capitare a tutti di fraintendere le parole altrui.» rispose Sion posando una mano sul capo chino del giovane Sagittario.

«Come siete magnanimo» rispose quindi Aiolos, mentre Socrate si chiese come aveva fatto a crescere un ragazzo tanto idiota.

«Direi quindi che non c’è molto da aggiungere. Fa venire al Grande Tempio questo Salvatore e che Atena ce la mandi buona!» disse di conseguenza Sion.

«Sempre come desiderate Grande Sacerdote.»

«Per Aiolia?» chiese quindi Sion.

«Galan! Visto che ha un debito di riconoscenza nei vostri confronti credo che non obbietterà più di tanto!» esordì Aiolos.

Socrate e Sion si girarono a guardarlo sorpresi di sentire una proposta sensata e non le solite frasi fatte sul benne comune, la devozione ad Atena e alla giustizia.

«Già, se non ricordo male quel pischerlo aveva rubato il sangue della reincarnazione precedente di Atena per curare sua madre e io lo avevo graziato perché non sopportavo più i tuoi piagnistei!» commentò Sion.

Aiolos annuì.

«Bene, te ne occupi tu ad incastrarlo?» chiese quindi il Grande Sacerdote al Sagittario.

«Nessun problema, mi basterà sfruttare il suo senso di colpa e riconoscenza per la mia intercessione presso di voi!»

Socrate scosse il capo notando amaramente quanto Aiolos stesse diventando il degno successore di Sion: un emerito idiota scarica badile!

«Ora tocca quindi occuparci dello Scorpione!» esordì quindi Sion.

SBAM

La porta dell’ufficio di Sion venne aperta con foga ed entrò un alterato soldato semplice ricoperto di bolle.

«Era ora! Quel piccolo impiastro ha preso me e i miei compagni per dei tiri a segno per colpa di Cassandra, che lo comanda a bacchetta e non ne possiamo più! O voi prendete provvedimenti adeguati a tenerlo lontano dalla zona riservata ai soldati o giuro che non riuscirò più a trattenermi e ci penserò io fargli abbassare l’aculeo a suon di sculacciate, perché non ho nessuna voglia di farmi mettere ancora i piedi in testa da un moccioso anche se gold! Ho una reputazione da difendere io!»

Sion guardò malissimo il soldato: «Nestore! Come osi fare irruzione nel mio studio usando un tono così irriverente! Come minimo dovrei spedirti una settimana a Capo Sounion a rinfrescarti le idee!» per poi assumere un’espressione seria e pensosa: «Anzi mi è venuta un’idea migliore. Sarai tu il tutore dello Scorpione!»

«Co..co...cosa!!!! Quel gagno fa abuso di potere e sono io a beccarmi la punizione? Ma in questo tempio non dovrebbe regnare la giustizia?»

«Infatti! E sarai proprio tu ad insegnarlo allo Scorpione, visto che ti atteggi a saputello! D’altronde non hai appena detto che in mancanza di provvedimenti adeguati ti saresti occupato tu di dare una lezione a Milo?»

Nestore deglutì.

«Quindi dovresti solo ringraziarmi di averti dato l’occasione di far capire a Milo chi comanda e come ci si comporta! Così, magari, la prossima volta te lo ricorderai anche tu! E ora fuori dal mio studio che ho cose più importanti da sbrigare che dar retta ad un soldato semplice!»

Nestore guardò con astio il Grande Sacerdote e Aiolos, intento a commentare l’impeccabile intervento di Sion per far rispettare la gerarchia, prima di lasciare l’ufficio, mentre Socrate si passò una mano sulla faccia “Nestore idiota, te l’avevo detto di lasciare fare a me! Sion non va mai preso di petto, ma raggirato con un sorriso e una sviolinata!” per poi essere richiamato dal Grande Sacerdote.

«E anche Milo è sistemato! Il prossimo?»

«Per il Capricorno direi che, più di un assistente domestico, avrebbe bisogno di passare ancora un po’ di tempo sotto un maestro d’armi. Infatti è abbastanza autonomo e non crea problemi se non quando non riesce a dosare bene la sua forza, ma devo ammettere che Penelope sta facendo un buon lavoro con lui.» rispose il maggiordomo.

«Già, sembra che abbia elaborato un allenamento speciale per Shura in cui lui controlla la sua Excalibur per non farle del male, mentre lei lo corca di mazzate! Devo dire che quella saint ha la stoffa di un’ottima insegnante, anche se è un po’ manesca, e sono contento che abbia fatto amicizia con Shura! Quando lo incontro non fa altro che parlarmi di quanto è brava! Anche se, non so perché, ma da un po’ di tempo a questa parte Shura ha iniziato a guardami male! Va a sapere!» disse Aiolos.

«Bene speriamo che il suo allenamento dia i suoi frutti allora» rispose Sion, mentre Socrate pensò “È normale che ti guardi male, visto che sei il suo rivale in amore! Si vede lontano un miglio che Shura si è preso una cotta per Penelope e lei è da quando è arrivata qui che cerca di incastrarti caro il mio Sagittario, ma tu sei troppo tonto e non te ne sei mai accorto! Che pazienza!”, per poi passare ad esaminare il problema Acquario.

«Per Camus non è stato facile. Ha infatti un caratterino piuttosto tosto ed è abbastanza irascibile e altezzoso, nonché un po’ troppo ligio al dovere come dimostrato con quel poveraccio di Ugo.» disse quindi il maggiordomo, ritrovandosi a pensare “mannaggia a lui, per colpa di quel francesino adesso tocca a me fare pure da postino!”

«Quindi a chi ci possiamo rivolgere?» chiese ansiosi Sion.

«Avrei pensato a Sonya, la vedova del saint della Mosca. É un’insegnante di matematica molto rigida ed è di origini siberiane. Se è riuscita a farsi rispettare da Kanon, che alle elementari era finito nella sua classe, dovrebbe essere in grado di tenere testa anche al francese. Si trasferirà nell’undicesima casa oggi stesso con sua figlia Natalia.»

«La maestra Sonya conosciuta ai più come il terrore dei discoli! Che bei momenti! Mi ricordo che tutte le volte che la maestra Sonya entrava in aula, tutti scattavamo in piedi come molle; quando interrogava tremavamo e per chi sgarrava erano cavoli amari! Mi ricordo ancora di quella volta che aveva fatto rimanere Kanon in mezzo all’arena degli allenamenti per un’intera giornata, con un cappello con su scritto “sono un bambino cattivo” e un cartello con su scritto “non date da mangiare agli animali” attaccato al collo, per averle messo la colla sulla sedia. L’abbiamo sfottuto per anni per quella storia! Bei tempi però!» sospirò Aiolos pensando a tutti i pannolini che avrebbe ancora dovuto cambiare alla sua dea e alle ciocche di capelli andate irrimediabilmente perdute, che ci avrebbero messo un bel po’ a ricrescere folte e ribelli come un tempo.

«Ottimo lavoro come al solito, Socrate. E per la bimba, pardon, bimbo dei Pesci?»

Socrate fece spallucce: «Afrodite è riuscito a fare infuriare nel giro di pochi giorni l’intero Santuario con i suoi consigli di bellezza non richiesti...»

«Quindi a chi chiediamo?» chiese ansioso Sion.

«Bhe una persona disposta a prendersi cura del piccolo veramente ci sarebbe...»

«Dal tuo tono di voce ho paura di sapere chi, ma dimmelo ugualmente.» deglutì il Grande Sacerdote.

«Andrea...il barbiere-massaggiatore narcisista del Santuario.»

«Per Atena, lo sai cosa significa questo? Che se Andrea diventa il suo tutore...»

«C’è una buona possibilità di ritrovarci con un altro esteta effeminato tra le scatole!»

«Ma abbiamo già Misty tra i silver! Non ne voglio uno anche tra i gold e questo promette già bene di suo, senza l’intervento di Andrea!»

«Prendere o lasciare. Tenete però conto che se verrà istruito da Andrea il piccolo Pesci non avrà più tempo di andare in giro per il santuario a deridere tutti, visto che sarà troppo intento a rimirarsi nello specchio! Ogni scelta ha il suo prezzo da pagare sommo Sion! O un esteta narcisista tra i gold o una rivolta delle donne del santuario!»

«E sia allora! Che ad Andrea sia affidato il saint dei Pesci e che Atena ci protegga tutti!» sospirò rassegnato Sion.

«Ehm, Sommo Sion...»

«Dimmi, che c’è ancora?»

«Andrea mi ha solo fatto una piccola richiesta per acconsentire all’incarico...»

«Cioè?»

«Poter ospitare al Santuario suo cugino Riccardo, intenzionato a venire ad Atene per studiare fisioterapia e quindi necessitante di alloggio!»

«E che c@@@o! Tra cugini, fratelli, nipoti e parenti vari qui finisce per essere la dimora dei raccomandati più che quella di Atena!» sbottò Sion.

«Pensi positivo! Se Riccardo si laurea avremo un fisioterapista al Santuario! La cosa può tornarci utile!» spiegò Socrate.

«E sia, intanto detrarrò il tutto dallo stipendio dei Gold, intanto sono piccoli e non capiscono una mazza di queste cose!» rispose pragmatico Sion.

«Come sarebbe adire che detraete tutto dai nostri stipendi!» esclamò però Aiolos.

«Dai loro, Aiolos! Tu che centri? Ho già comunicato a te e a Saga che tu sarai il mio sostituto no? Quindi non ti preoccupare, ma guarda e impara come opera un saggio Grande Sacerdote.»

«Sì sommo Sion. Assorbirò da voi ogni insegnamento come una spugna» rispose con riverenza il Sagittario.

«Bravo. Fai come me e andrai lontano nella vita!» rispose quindi Sion, mentre Socrate capì il motivo della strana presenza di Aiolos a quella riunione e l’assenza di Saga: Sion aveva finalmente deciso di levarsi dalle balle e lasciare il posto ai giovani.

«E già! È arrivata l’ora che i vecchi si facciano da parte!» disse Sion aprendo un cassetto della scrivania, tirandone fuori un biglietto aereo per le Hawaii: «Direi che ora potete togliere le tende!»

Aiols annuì e si defilò per andare a rifilare a Galan suo fratello, mentre Socrate rimase a guardare Sion in silenzio.

Sion: «Che c’è Socrate?»

«Siete sicuro della scelta di Aiolos?»

«Sicurissimo!»

«E Saga come l’ha presa? Ammetto che tutti al Santuario speravano che venisse eletto lui più che Aiolos, dato che il mio figlioccio è palesemente un allocco!»

«Meglio tonto che malvagio!»

«Che volete dire?»

«Ultimamente ho avuto modo di avvertire le tenebre ne cuore di Saga. Angelo sul volto, ma demone nel cuore!»

«Aspettate, mi state dicendo che nel cuore di Gemini sta crescendo il seme delle forze oscure e voi non fate nulla per impedirlo?»

Sion fece spallucce: «Troppa fatica e poi a breve parto per il viaggio che sogno da una vita! Ho messo Aiolos al mio posto. La patata bollente se la becchi lui!»

«Ma Aiolos si farà ammazzare, è troppo scemo, non se ne sarà nemmeno accorto!!!»

«Non è più un mio problema! Scusami ma devo andare a preparare le valige!».

 

Nel frattempo nei pressi di un magazzino in disuso nella periferia del Grande Tempio...

 

Saga si aggirava per le rovine inquieto, nervoso e arrabbiato.

«Come diavolo ha potuto Sion scegliere Aiolos come suo sostituto! Quello è un’idiota, condurrà sicuramente il Santuario alla rovina! Già me lo immagino: Ade bussa alle porte del Grande Tempio dicendo di essere la Fata Turchina e Aiolos, credendogli, lo fa entrare!»

“Lo sapevamo tutte e due che sarebbe finita così. Sion non ti ha mia potuto vedere per via della tua perfezione e ha sempre avuto paura della tua forza! Meglio un burattino facilmente manovrabile anche da lontano, come il Sagittario, che un Sacerdote con gli attributi come te!” rispose a Saga una vocina nella sua testa.

«Hai ragione, ma ormai è troppo tardi! Lui ha scelto Aiolos e questo nonostante tutti i miei sforzi!»

“Invece c’è ancora un modo per salvare capre e cavoli...”

«No! Non posso compiere un atto simile!»

“Ma l’hai vista anche tu! Come puoi pensare che quella gagna malefica potrà correggere l’enorme errore di Sion? La pupattola verrà sicuramente condizionata da Aiolos, dato che si sta occupando di lei come se fosse il suo padre adottivo! E sai com’è: il cane non morde la mano di chi gli dà da mangiare!”

«Lo so è che...diamine è ancora in fasce! Come faccio a trovare il coraggio per compiere un atto simile!»

«Ciao Leda, come stai?»

«Benissimo Artemisia! Sono contenta che tu sia venuta! Ho appena saputo una cosa strepitosa!»

Il colloquio di Saga e la sua parte malvagia venne interrotto bruscamente dalle voci di due fanciulle e il cavaliere di Gemini, avendo captato il nome della sua bella, decise di ficcanasare, senza farsi beccare, nei discorsi delle due ragazzine.

«Allora cos’è questa cosa favolosa che dovevi dirmi?» disse la brunetta a Leda.

«Ho scoperto quanto guadagna il Grande Sacerdote!»

«E quindi?»

«E quindi è ufficiale! É lui il mio uomo ideale!»

L’amica di Leda storse il naso: «Ma è vecchio! Ha più anni lui di tutti gli abitanti del santuario messi assieme!»

«Per uno che guadagna quella cifra sarei disposta a tutto! Poi fisicamente, nonostante l’età, non mi sembra messo così male! Per il viso poi... basta che tenga la maschera!»

Saga aveva sentito quanto bastava e si rivolse quindi alla sua parte malvagia:

«Senti, tornando al discorso di prima... dove trovo quella daga d’oro di cui mi avevi parlato tempo fa...»

“Oh, sì, sì, sì, il mio tesssorooo!!!!”

«Eh?»

“Scusa e che, come parte malvagia di personaggi psicopatici, faccio doppio lavoro per mantenere la mia famiglia e ogni tanto confondo i posseduti, non farci caso! Comunque seguimi, faccio strada!”

E Saga si avviò con falcate sicure e determinate verso la via del non ritorno.

  
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