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Autore: LaurenSmith    03/05/2006    16 recensioni
"Hermione arriva alla Tana dieci giorni prima dell'inizio dell'ultimo anno di scuola per trascorrere gli ultimi giorni di vacanza assieme ai suoi migliori amici. Quello che non sa però è che l'aspettano i dieci giorni più caldi della sua vita..."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Ed eccoci qua con il penultimo capitolo di questa storia. Il capitolo che vede i nostri fare i preparativi per il grande evento. Cosa accadrà? Lo scoprirete solo leggendo, perciò, a voi la storia.
Volevo solo ringraziare ancora una volta ramona55 alias patsan che mi ha aiutato a far sì che la relazione tra Harry e Ginny prendesse la strada giusta senza stravolgere la storia e alla mia adorata sis alla quale dobbiamo la descrizione di Ginny e molto altro ancora…



-2

Dopo pranzo si sedettero nel salotto della Tana facendo progetti per la serata, finchè Ginny a un tratto disse: “Be’ Hermione, che ne dici, non è ora di andare a vedere se troviamo qualcosa di carino da metterci stasera?”
“Arrivo subito, vai avanti” le rispose l’amica.
Appena Ginny se ne andò, anche Harry si alzò dicendo che doveva andare da qualche parte a fare qualcosa. Non aveva nessuna intenzione di fare da testimone alle effusioni dei suoi due migliori amici, per quanto contento fosse per loro.


Quando furono soli, Hermione cominciò “Hai notato il suo cambiamento quando tuo-” ma fu interrotta dalla labbra di Ron che si posarono inaspettatamente sulle sue. Anche se colta alla sprovvista, non fu certo dispiaciuta di quel gesto e ricambiò il bacio con trasporto.
“Scusa” disse lui dopo. “Ora puoi andare avanti. Era passato troppo tempo dall’ultimo che ti avevo dato…”
Hermione sorrise e gli disse “Non ti scusare, puoi e devi farlo tutte le volte che vuoi”
“Ne sei sicura? Non credo che riusciresti mai a finire un discorso, se davvero io facessi come hai detto…” e la guardò maliziosamente.
“Oh, d’accordo. Fammi dire questa cosa e poi possiamo trovare un modo migliore per tenere impegnata la mia bocca” disse lei e lui rise.
“Dicevo, hai notato? A questa festa ci deve essere senz’altro qualcuno che ha il potere di farle tornare il sorriso sulle labbra…credo che se ci daremo da fare con un po’ d’attenzione potremo trovare la soluzione a questo rompicapo” e rimase a pensare.
Ron, che l’aveva guardata intensamente per tutto il tempo, disse “Si, d’accordo. Hai finito ora?” mentre si avvicinava a lei e la faceva stendere sul divano. Lei annuì e lo lasciò fare pregustando il momento in cui le loro bocche si sarebbero di nuovo toccate, dimenticandosi persino di essere sul divano della Tana, la casa più affollata dell’intero mondo magico. Ron si spostò un po’ sopra di lei e riprese a baciarla dapprima dolcemente e poi sempre con maggiore passione finchè lei cominciò ad emettere piccoli gemiti che avevano il potere di mandarlo fuori di testa.


“Hermione, ti muovi?” si sentì la voce di Ginny provenire dal piano superiore. Loro malgrado, furono costretti a interrompere il bacio.
“Dille che non te ne frega niente del vestito… che per il ragazzo che ti accompagnerà saresti la più bella anche vestita di stracci” lei sorrise. “Anzi, dille che non sei affatto sicura di andare a quella stupida festa, ma che forse passerai la serata a baciare suo fratello sul divano di casa sua…”
Hermione si sciolse a questa parole, ma cercò di darsi un contegno.
“Non posso, Ron, lei ci tiene. E poi potrebbe essere una buona occasione per dare il via alla nostra piccola indagine. Inoltre” aggiunse alzandosi dal divano. “Io voglio davvero essere la più bella per te” e gli posò un ultimo bacio sulle labbra per poi salire le scale velocemente.


Hermione aveva lasciato a malincuore Ron ed era entrata nella stanza che divideva con Ginny. Per un attimo pensò di aver sbagliato camera. Il disordine presente in quel momento la lasciò stupita. C’erano vestiti sparsi ovunque. Vide la sua amica che si stava provando alcuni capi e si rimirava nello specchio studiando l’effetto. Per la prima volta da lungo tempo la vide sorridere, con una luce particolare negli occhi.
“Allora, hai già trovato qualcosa di carino?” chiese Hermione una volta entrata nella stanza dell’amica.
“Be’ si, guarda questo... Che ne dici?”
“Si, carino...” disse Hermione guardando il top viola che l’amica si stava provando.
“Però non so, forse non è proprio il colore adatto ai tuoi capelli”
“Oh ma certo, hai ragione, che stupida che sono. Hermione mi devi aiutare perchè stasera devo essere assolutamente irresistibile ma con classe”
“Ginny, che significa tutto ciò? Perchè sei così eccitata per questa festa? C’è qualcuno che devi incontrare?”
“Ma Hermione!” disse Ginny pensando velocemente a qualcosa da raccontare all’amica. “Questo sarà l’evento più importante di tutta l’estate. E, dato che al momento sono una strega single, è normale che voglia attirare l’attenzione di qualche ragazzo interessante, non ti pare?”
Hermione incrociò le braccia sul petto e la guardò per niente convinta di quello che aveva sentito. Ma la rossa si lasciò cadere sul letto, fu brava a cogliere il momento e a colpire Hermione nel suo punto debole: Ron.
“Allora?”
“Cosa c’è?”
“Come si comporta il mio fratellino?” chiese ridendo. “È come tutti i ragazzi della sua età?” concluse gettando gli occhi al cielo.
Hermione tentò di non farsi confondere dalle sue domande, ma il pensiero di Ron la fece cedere. Si sedette pesantemente sul letto arrossendo e disse , “Oh, se tu sapessi! Ginny, sono innamorata di tuo fratello praticamente da una vita, ma non avrei mai pensato che “stare” con lui fosse così meraviglioso. E lui è fantastico, è dolce, premuroso, spiritoso e assolutamente irresistibile. Avrei dovuto decidermi molto tempo fa...”
“Lo so” rise Ginny. “Come pensi di vestirti questa sera? Dovrai essere bellissima. Voglio vedere mio fratello rimanere a bocca aperta”.


Dopo due ore dalla stanza di Ginny non era ancora uscito nessuno e Harry e Ron decisero che era giunto anche per loro il momento di andare a prepararsi per l’evento dell’estate. Salirono nella stanza di Ron e iniziarono a tirare fuori indumenti puliti, finchè ad un certo punto Ron pensò che forse poteva fare qualche domanda a Harry.
“Harry, hai notato niente di strano nel comportamento di Ginny?”
“In Ginny? Be’ si, in effetti ultimamente mi sembra un po’ lunatica, e questo non è da lei…” disse Harry pensieroso. “Forse, tutta la storia del ritorno di Voldemort l’ha colpita più di quanto pensassimo…”
“Già, può essere…” disse Ron che non era affatto convinto che Voldemort c’entrasse qualcosa con il comportamento di Ginny.
Ma, sia che fosse perché Harry non si era veramente accorto che Ginny sembrava soffrire per qualcuno o perché non voleva ammetterlo a sé stesso, Ron decise che non era assolutamente il caso di rivelare all’amico quali erano i sospetti suoi e di Hermione sulla sorella.
Decise di lasciar perdere per il momento e preferì dedicarsi a pensieri più piacevoli, quali immaginare come si sarebbe vestita Hermione, che tipo di biancheria avrebbe usato e se, magari lui avrebbe avuto la possibilità di verificarlo coi suo occhi nel corso della serata.
Harry si accorse che l’amico era perso nel suo mondo e sospirò sonoramente.
“Che c’è?” chiese il rosso riscuotendosi.
“Ron, so che in questo momento sei la persona più felice del mondo, ma non credo che Hermione sarebbe molto contenta di vedere che hai intenzione di portarla alla festa indossando una maglietta sporca di cioccolato e un paio di jeans strappati”.
Ron si guardò per un istante, poi sollevò gli occhi e lanciò uno sguardo a Harry ed entrambi scoppiarono a ridere.
“Allora, com’è?” chiese Harry ad un tratto avvertendo una punta di invidia per quello che stava vivendo il suo amico.
“Com’è cosa?”
“Stare con lei”
“Oh, andiamo Harry, lo sai com’è stare con una ragazza!” rispose Ron arrossendo.
Harry abbassò il capo e non insistette, ma Ron, vedendo che l’amico sembrava essersi improvvisamente incupito, proseguì.
“Non so come spiegartelo. Non è semplicemente come stare con una ragazza qualsiasi. Io me lo sento dentro che lei è la sola che può farmi sentire così. E’ vero, mi ci è voluto del tempo prima di accorgermene e poi per ammetterlo a me stesso, ma ora voglio recuperare il tempo perso e voglio che tutto sia perfetto. Perciò ho fatto dei piani per stasera: ho pensato che potremmo restare alla festa per un po’, poi andare a fare una passeggiata sotto la luna… Mi sono fatto dare da Fred e George una girandola luminosa che quando esplode fa un cuore rosso e compare scritto all’interno il suo nome. Mi è costato due ore di prese in giro a morte, quei due mi hanno fatto impazzire, credimi, ma spero ne varrà la pena”.
“Wow… hai proprio deciso di fare le cose in grande!”
“Be’ si, ho delle cose da dimostrarle e voglio farmi perdonare per tutto il tempo che mi ha dovuto aspettare… E’ buffo, non trovi? Avresti mai pensato che un giorno mi avresti sentito parlare di lei in questi termini?”
“A dire il vero, si… forse siete stati proprio voi due a rendervene conto per ultimi…”
“Gia… lo pensavo anch’io… Ma magari, se le cose non fossero andate come sono andate, ora non sarebbe tutto così magico e meraviglioso. Harry, c’è una domanda che devo farti: tu lo sai, sei come un fratello per me. E lo sei anche per Hermione, perciò io devo sapere se quello che c’è ora fra noi ti dà in qualche modo fastidio”. Harry rimase un po’ a pensare e poi fece un sorriso.
“No, Ron, non mi dà fastidio. Io sono molto contento per voi e sono certo che saprete amarvi e rendervi felici l’un l’altra nel migliore dei modi… E’ solo che, non posso negarlo, provo un po’ di invidia per quello che avete…Mi chiedo se un giorno accadrà anche a me… Una volta, con tua sorella, pensavo di esserci andato vicino e ora siamo molto legati e molto affezionati uno all’altra… ma non è la stessa cosa che avete tu e Hermione… credi che prima o poi accadrà anche a me?”
“Dai! Tu sei il famoso Harry Potter! Non credo che resterai solo molto a lungo. E anche se ti ci vorrà un po’ di tempo per trovare quella giusta, sarà sempre meno di quello che è servito a Hermione e a me” concluse il rosso ridendo e dando una pacca sulla spalla dell’amico. Finalmente erano pronti per andare.


Scesero le scale e si misero ad aspettare nervosamente le ragazze. Quando finalmente scesero, entrambi rimasero a bocca aperta: erano bellissime. Ginny si era messa un paio di pantaloni bianchi a vita bassa che sottolineavano il suo fisico e una maglia rosa, trasparente, che lasciava intravvedere la canottiera bianca che portava sotto. Aveva lasciato i capelli sciolti, che facevano contrasto con il suo completo bianco, e che aveva arricciato alle punte formando dei piccoli boccoli.
Hermione indossava una leggera maglietta estiva con un profondo scollo sulla schiena e una gonna corta. Si era raccolta i capelli in una crocchia e solo pochi riccioli erano stati lasciati liberi di scenderle intorno al viso. Si avvicinò a Ron che le prese una mano, le diede un bacio sulla guancia e le sussurrò “Sei bellissima”. Intanto Harry stava ancora fissando Ginny e decise che forse poteva tentare di nuovo di parlare con lei per cercare di capire il suo problema ed, eventualmente, aiutarla. Le si avvicinò e le porse il braccio e lei vi posò la mano sopra.


“Sei incantevole” disse lui e lei abbassò gli occhi. “Senti Gin possiamo scambiare due parole?” Ginny era molto eccitata e aveva voglia di confidarsi finalmente con qualcuno. Harry sarebbe stata la persona giusta? Valeva la pena scoprirlo perché lui era forse la persona che in quel momento le era più vicina.
“Allora? Si può sapere perché sei così euforica? Il problema che ti assillava nei giorni passati si è risolto?” cominciò lui.
“Oh Harry!! Questo ancora non lo so… potrebbe succedere stasera…” disse lei facendo un giro su sé stessa. “Quello che posso dirti è che… oh ma, devi promettermi che non lo dirai a nessuno, intesi? Nemmeno a Ron, nemmeno a Hermione…”
“D’accordo, te lo prometto…” disse lui sorridendo all’allegria della ragazza.
“Harry” disse lei guardandolo negli occhi. “Sono innamorata…”
Harry sorrise e per un attimo ripensò a come era stato bello essere innamorato di lei. Ma ora erano amici e lui voleva esserle di supporto.
“Sono davvero felice per te” le disse. “Allora, suppongo che lo incontrerai alla festa, vero?”
“Si… oh si, è talmente tanto che non ci vediamo che il pensiero che stasera sarò di nuovo tra le sue braccia fa quasi male…”
“E suppongo che ora mi dirai chi è, vero?”
Ginny tornò seria per un attimo. “Questo non posso farlo… davvero, non posso…”
“Perché no?” Lei abbassò lo sguardo e Harry vide i suoi occhi inumidirsi. “Va bene, non importa… l’importante è vederti di nuovo felice e serena”.
Lei lo abbracciò teneramente e gli disse “Harry, sei l’amico migliore che io potessi desiderare”.


Tornarono dentro e trovarono Hermione che tentava di tenere Ron a distanza di sicurezza, decisa a non arrivare alla festa già in disordine.
“Allora, siete pronti?” disse Ginny rientrando. “Su, andiamo!”
Hermione tirò un sospiro di sollievo e finalmente fece avvicinare Ron che la prese per mano.





Allora, ancora una volta, grazie a tutti per i vostri commenti, grazie perché anche lo scorso capitolo, che era un famoso capitolo di transizione, avete commentato in tanti lo stesso. Grazie mille a tutti e, tenete duro, ormai siamo alla fine!!xD Alla prossima.

  
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