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Autore: Feel Good Inc    01/09/2011    4 recensioni
Sette momenti da dividere in due. Sette legami che sopravviveranno agli anni.
#1: Neville & Hermione ~ and I can fly higher than an eagle, ‘cause you are the wind beneath my wings.
#2: Fred & George ~ for good times and bad times, I’ll be on your side forever more.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Più contesti
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#01

Neville Paciock & Hermione Granger

 

 

 

 

 

 

 

 

 

And I can fly higher than an eagle,

‘cause you are the wind beneath my wings.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I

{ di treni in partenza ~ 100 parole }

 

 

La nonna lo ammazzerà. È solo il primo giorno – non è neanche arrivato a scuola – e ha già combinato un guaio. Nasconde il viso tra le mani. Forse dovrebbe tornare indietro, scusarsi col macchinista, dire che c’è stato uno sbaglio...

«Cosa ti succede?»

La domanda, autoritaria ma gentile, lo fa sobbalzare. Neville apre gli occhi e vede una ragazzina della sua età accovacciata di fronte a lui, nel corridoio dell’Espresso per Hogwarts.

È la prima persona che gli rivolge la parola.

«Ho perso il mio rospo» sussurra imbarazzato.

Lei sorride e gli tende la mano. «Cerchiamolo insieme, allora.»

Sembra simpatica.

 

 

 

 

II

{ di tende bianche ~ 100 parole }

 

 

Ha sentito Calì dire a Lavanda che Harry e Ron sono distrutti. Tutti dicono che Harry e Ron sono distrutti. Persino la professoressa McGranitt ha capito che Harry e Ron sono distrutti. Ma non capiscono che è distrutto anche lui? Non lo sanno che Hermione è anche sua amica?

«No, Paciock, mi dispiace. Non posso lasciar entrare nessuno. Ordini del preside.»

Non dice nulla, ma si sporge per poter sbirciare le tende bianche sotto il braccio di Madama Chips. Un altro letto che intrappola un’altra persona in un posto in cui Neville non può arrivare.

Il dolore è lo stesso.

 

 

 

 

III

{ di urla e di guai ~ 160 parole }

 

 

Non è stata la Strillettera, né le punizioni della McGranitt, né l’aria sconvolta di Ron a farlo stare peggio: è Hermione che gli tira via le mani dalla faccia.

«Neville, non voglio dire che non sia stato sconsiderato da parte tua. Ma cerca di essere razionale... Stiamo parlando di Sirius Black. Prima o poi sarebbe successo comunque.»

Neville la sbircia. Hermione ha pianto tantissimo, per quell’urlo che ha scombussolato tutta la scuola – e non lo sa, non può saperlo, ma lui l’ha vista, l’ha vista correre da Hagrid e rifugiarsi in gabinetti guasti e nascondersi dietro tonnellate di libri perché nessuno notasse le sue lacrime. Eppure, adesso è davanti a lui, inginocchiata sotto lo sguardo severo della Signora Grassa, a stringergli forte le mani con la sincerità nella voce.

Non sorride ancora, ma il fatto che ciò che ha detto lo pensi davvero è meglio di qualunque sorriso.

Neville tira su col naso. Ha voglia di abbracciarla, ma non osa.

 

 

 

 

IV

{ di domande difficili ~ 100 parole }

 

 

Ecco fatto. ‘Coraggio Grifondoro’: bene, ce l’ha anche lui. In fondo non era poi così difficile, giusto? Solo sei parole. Sei semplicissime parole. Dal cui esito dipenderanno forse mesi di cocente imbarazzo, ma pur sempre sei semplicissime parole.

‘Vuoi venire al ballo con me?’

Hermione è arrossita, ma Neville è certo di batterla alla stragrande. Certo questa è la prima e unica volta che gli capiterà di battere Hermione Granger in qualcosa.

«Oh, Neville, mi dispiace tanto. Me l’ha... Me l’ha già chiesto qualcun altro.»

Sei semplicissime parole, dal cui esito dipenderanno forse anni di un sottilissimo ma sincero rimpianto.

 

 

 

 

V

{ di successi e di sorrisi ~ 100 parole }

 

 

«Expelliarmus!»

La bacchetta di Hermione vola via.

Neville la guarda sconvolto. Per un attimo lei sembra confusa, poi gli sorride come non ha mai fatto – tranne per quella volta che Silente gli ha assegnato dieci punti, tranne per quella volta che si è guadagnato una E in Erbologia, tranne per quella volta sul treno... Ok, ripensandoci Hermione gli ha sorriso spesso così. Eppure c’è qualcosa di nuovo nella luce che le fa scintillare gli occhi... O magari è solo che ogni suo sorriso è più bello del precedente.

«Ce l’hai fatta, Neville!»

Lo festeggiano tutti, però lui vede solo lei.

 

 

 

 

VI

{ di acqua che brucia ~ 170 parole }

 

 

È cambiato tutto, lo sa.

La luce del sole è impietosa, ma comunque Hermione non fa più nulla per nascondere le lacrime. Le mani di Ron se ne sono portate via un po’, ma la tomba bianca, il grido della fenice, il lamento delle sirene non hanno fatto che acuirne il flusso.

Pensava di esserci abituato, al sapere di non poter fare niente, eppure non riesce ad impedirsi di rimpiangere quei tempi perduti in cui Hermione piangeva non vista – perché Ron non le parlava perché Ron era stato aggredito perché Ron aveva baciato Lavanda – quando non gli avrebbe mai permesso di consolarla, mentre adesso è lui che non sa come fare.

È cambiato tutto, si ripete, mentre la vede parlare piano con Ron e Harry, prima d’incrociare il suo sguardo nella luce del sole.

Pensava di esserci abituato, al sapere di non poter fare niente, ma è straziante quel sospetto che gli dice che forse non la rivedrà.

Hermione sorride. Neville sorride. Ha voglia di abbracciarla, ma non cambierebbe nulla.

 

 

 

 

VII

{ di punti d’arrivo ~ 120 parole }

 

 

Quando sbuca dal passaggio, è su Harry e Ron che si lancia, ma sono gli occhi di Hermione i primi che cerca.

Lei lo fissa, spaventata, le mani sulla bocca; non esistono le pacche di Ron, né le domande di Harry, né quei tagli che si sente sanguinare in bocca e che a loro danno tanto pensiero – l’unica certezza è che lei è qui, lei che gli ha rivolto la parola, che gli ha teso la mano, che ha fatto molto di più che suggerirgli gli ingredienti di una pozione.

E infine, Hermione gli sorride di nuovo. Un punto d’arrivo.

Per la prima volta in sette anni, Neville l’abbraccia. Per la prima volta in vita sua, si sente a casa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio dell’autrice

 

Questa è un’idea che ho intrapreso senza sapere bene dove sarei andata a finire. E non lo so tuttora, giusto perché lo sappiate.

Per certo so solo che il 7 è un numero magico, che dovevo scrivere una raccolta incentrata su questo numero e che dovevo associarlo agli anni di studio a Hogwarts. Così ho stilato il progetto: sette coppie di personaggi (intese non necessariamente in senso romantico) e quarantanove drabble/flashfic – sette per ogni coppia, una per ogni anno vissuto insieme.

I primi, non so bene perché, dovevano essere Neville e Hermione. Il rapporto che s’instaura tra loro viene passato troppo sotto silenzio, quando invece ci sono degli indizi chiarissimi, in tutta la saga – e no, non parlo solo dell’invito per il Ballo del Ceppo – che dimostrano quanto Neville tenga a Hermione, che dopotutto è stata a tutti gli effetti la sua prima amica.

Ma adesso voglio fare il Capitan Ovvio della situazione e passare a spiegare il presupposto di ogni ministoria.

 

Primo anno: il primo incontro tra Hermione, Harry e Ron sull’Espresso per Hogwarts avviene quando lei sta aiutando Neville a cercare Oscar;

Secondo anno: non penso che Harry e Ron siano i soli a soffrire della pietrificazione di Hermione a opera del Basilisco – anzi, Neville sa già cosa significhi stare impotenti davanti a un letto d’ospedale;

Terzo anno: è Neville a perdere le parole d’ordine che permettono l’entrata di Sirius a Hogwarts, e pur essendo distrutta per Ron – che oltretutto in quel periodo non le rivolge la parola per via di Crosta – non credo che Hermione lo abbia lasciato solo nella sua vergogna;

Quarto anno: va be’, dai, questa è evidente! xD;

Quinto anno: l’ES è ciò che tira davvero fuori il coraggio di Neville, e penso che il culmine della sua trasformazione avvenga quando riesce a Disarmare Hermione;

Sesto anno: al funerale di Silente, potrebbe essere evidente che Harry, Ron e Hermione progettino qualcosa – magari non è così palese che non torneranno a scuola, ma dopotutto molte cose sono cambiate, e Neville certo non è uno stupido;

Settimo anno: la Rowling si sofferma sull’immagine di Neville che abbraccia Hermione alla Testa di Porco. Ditemi quello che volete, ma per me qualcosa significa.

 

La frase in incipit è tratta dalla splendida, commovente Wind beneath my wings di Bette Midler.

Devo avvertirvi che non sono sicura di tutte le coppie di personaggi che userò, pertanto potrei metterci molto tempo ad aggiornare questa nuova raccolta. Spero comunque che apprezziate questo mio tentativo di far luce su alcuni rapporti che spesso si danno bellamente per scontati.

E spero che vi piaccia, anche.

Aya ~

   
 
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