#01
Neville Paciock & Hermione Granger
And I can fly higher than an eagle,
‘cause you are the wind beneath my wings.
I
{
di treni in partenza ~ 100 parole }
La nonna lo
ammazzerà. È solo il primo giorno – non è neanche arrivato a scuola – e ha
già combinato un guaio. Nasconde il viso tra le mani. Forse dovrebbe
tornare indietro, scusarsi col macchinista, dire che c’è stato uno
sbaglio...
«Cosa ti
succede?»
La domanda, autoritaria
ma gentile, lo fa sobbalzare. Neville apre gli occhi e vede una ragazzina della
sua età accovacciata di fronte a lui, nel corridoio dell’Espresso
per Hogwarts.
È la prima
persona che gli rivolge la parola.
«Ho perso il mio
rospo» sussurra imbarazzato.
Lei sorride e gli tende
la mano. «Cerchiamolo insieme, allora.»
Sembra simpatica.
II
{
di tende bianche ~ 100 parole }
Ha sentito Calì dire a Lavanda che Harry e Ron sono distrutti. Tutti dicono che Harry e Ron sono
distrutti. Persino la professoressa McGranitt ha
capito che Harry e Ron sono distrutti. Ma non
capiscono che è distrutto anche lui? Non lo sanno che Hermione è anche sua
amica?
«No, Paciock, mi dispiace. Non posso lasciar entrare nessuno.
Ordini del preside.»
Non dice nulla, ma si
sporge per poter sbirciare le tende bianche sotto il braccio di Madama Chips. Un altro
letto che intrappola un’altra
persona in un posto in cui Neville non può arrivare.
Il dolore è lo
stesso.
III
{ di urla e di guai ~ 160 parole }
Non è stata la Strillettera, né le punizioni della McGranitt, né l’aria sconvolta di Ron a farlo
stare peggio: è Hermione che gli tira via le
mani dalla faccia.
«Neville, non
voglio dire che non sia stato sconsiderato da parte tua. Ma cerca di essere
razionale... Stiamo parlando di Sirius Black. Prima o poi sarebbe successo comunque.»
Neville la sbircia. Hermione ha pianto tantissimo, per quell’urlo che ha
scombussolato tutta la scuola – e non lo sa, non può saperlo, ma lui l’ha vista, l’ha vista
correre da Hagrid e rifugiarsi in gabinetti guasti e
nascondersi dietro tonnellate di libri perché nessuno notasse le sue
lacrime. Eppure, adesso è davanti a lui, inginocchiata sotto lo sguardo
severo della Signora Grassa, a stringergli forte le mani con la
sincerità nella voce.
Non sorride ancora, ma
il fatto che ciò che ha detto lo
pensi davvero è meglio di qualunque sorriso.
Neville tira su col
naso. Ha voglia di abbracciarla, ma non osa.
IV
{ di domande difficili ~ 100 parole }
Ecco fatto.
‘Coraggio Grifondoro’: bene, ce
l’ha anche lui. In fondo non era poi così difficile, giusto? Solo
sei parole. Sei semplicissime parole. Dal cui esito dipenderanno forse mesi di
cocente imbarazzo, ma pur sempre sei
semplicissime parole.
‘Vuoi venire al
ballo con me?’
Hermione è arrossita, ma
Neville è certo di batterla alla stragrande. Certo questa è la
prima e unica volta che gli capiterà di battere Hermione
Granger in qualcosa.
«Oh, Neville, mi
dispiace tanto. Me l’ha... Me l’ha già chiesto qualcun
altro.»
Sei semplicissime
parole, dal cui esito dipenderanno forse anni di un sottilissimo ma sincero
rimpianto.
V
{
di successi e di sorrisi ~ 100 parole
}
«Expelliarmus!»
La bacchetta di Hermione vola via.
Neville la guarda
sconvolto. Per un attimo lei sembra confusa, poi gli sorride come non ha mai
fatto – tranne per quella volta che Silente gli ha assegnato dieci punti,
tranne per quella volta che si è guadagnato una E in Erbologia, tranne per quella volta
sul treno... Ok, ripensandoci Hermione gli ha sorriso
spesso così. Eppure
c’è qualcosa di nuovo nella luce che le fa scintillare gli
occhi... O magari è solo che ogni suo sorriso è più bello
del precedente.
«Ce l’hai
fatta, Neville!»
Lo festeggiano tutti,
però lui vede solo lei.
VI
{ di acqua che brucia ~ 170 parole }
È cambiato tutto,
lo sa.
La luce del sole
è impietosa, ma comunque Hermione non fa
più nulla per nascondere le lacrime. Le mani di Ron se ne sono portate
via un po’, ma la tomba bianca, il grido della fenice, il lamento delle
sirene non hanno fatto che acuirne il flusso.
Pensava di esserci
abituato, al sapere di non poter fare
niente, eppure non riesce ad impedirsi di rimpiangere quei tempi perduti in
cui Hermione piangeva non vista – perché Ron non le parlava
perché Ron era stato aggredito perché Ron aveva baciato Lavanda –
quando non gli avrebbe mai permesso di consolarla, mentre adesso è lui
che non sa come fare.
È cambiato tutto,
si ripete, mentre la vede parlare piano con Ron e Harry, prima
d’incrociare il suo sguardo nella luce del sole.
Pensava di esserci
abituato, al sapere di non poter fare
niente, ma è straziante quel sospetto che gli dice che forse non la
rivedrà.
Hermione sorride. Neville
sorride. Ha voglia di abbracciarla, ma non cambierebbe nulla.
VII
{
di punti d’arrivo ~ 120 parole
}
Quando sbuca dal
passaggio, è su Harry e Ron che si lancia, ma sono gli occhi di Hermione i primi che cerca.
Lei lo fissa,
spaventata, le mani sulla bocca; non esistono le pacche di Ron, né le
domande di Harry, né quei tagli che si sente sanguinare in bocca e che a
loro danno tanto pensiero – l’unica certezza è che lei è qui, lei che gli ha rivolto la
parola, che gli ha teso la mano, che ha fatto molto di più che
suggerirgli gli ingredienti di una pozione.
E infine, Hermione gli sorride di
nuovo. Un punto d’arrivo.
Per la prima volta in
sette anni, Neville l’abbraccia. Per la prima volta in vita sua, si sente
a casa.
Spazio
dell’autrice
Questa è un’idea
che ho intrapreso senza sapere bene dove sarei andata a finire. E non lo so
tuttora, giusto perché lo sappiate.
Per certo so solo
che il 7 è un numero magico, che dovevo
scrivere una raccolta incentrata su questo numero e che dovevo associarlo agli anni di studio a Hogwarts.
Così ho stilato il progetto: sette coppie di personaggi (intese non necessariamente in senso romantico)
e quarantanove drabble/flashfic
– sette per ogni coppia, una per ogni anno vissuto insieme.
I primi, non so bene
perché, dovevano essere Neville e Hermione. Il
rapporto che s’instaura tra loro viene passato troppo sotto silenzio,
quando invece ci sono degli indizi chiarissimi, in tutta la saga – e no,
non parlo solo dell’invito per il Ballo del Ceppo – che dimostrano
quanto Neville tenga a Hermione, che dopotutto
è stata a tutti gli effetti la sua prima amica.
Ma adesso voglio
fare il Capitan Ovvio della situazione e passare a spiegare il presupposto di
ogni ministoria.
Primo
anno:
il primo incontro tra Hermione, Harry e Ron sull’Espresso
per Hogwarts avviene quando lei sta aiutando Neville
a cercare Oscar;
Secondo
anno:
non penso che Harry e Ron siano i soli a soffrire della pietrificazione di Hermione a opera del Basilisco – anzi, Neville sa
già cosa significhi stare impotenti davanti a un letto d’ospedale;
Terzo
anno:
è Neville a perdere le parole d’ordine che permettono l’entrata
di Sirius a Hogwarts, e pur
essendo distrutta per Ron – che oltretutto in quel periodo non le rivolge
la parola per via di Crosta – non credo che Hermione
lo abbia lasciato solo nella sua vergogna;
Quarto
anno:
va be’, dai, questa è evidente! xD;
Quinto
anno:
l’ES è ciò che tira davvero fuori il coraggio di Neville, e
penso che il culmine della sua trasformazione avvenga quando riesce a Disarmare
Hermione;
Sesto
anno:
al funerale di Silente, potrebbe essere evidente che Harry, Ron e Hermione progettino qualcosa – magari non è così palese che non torneranno a scuola,
ma dopotutto molte cose sono cambiate, e Neville certo non è uno
stupido;
Settimo
anno:
la Rowling si sofferma sull’immagine di Neville che abbraccia Hermione alla Testa di Porco. Ditemi quello che volete, ma
per me qualcosa significa.
La frase in incipit
è tratta dalla splendida, commovente Wind
beneath my wings di Bette Midler.
Devo avvertirvi che
non sono sicura di tutte le coppie di
personaggi che userò, pertanto potrei metterci molto tempo ad aggiornare
questa nuova raccolta. Spero comunque che apprezziate questo mio tentativo di
far luce su alcuni rapporti che spesso si danno bellamente per scontati.
E spero che vi
piaccia, anche. ♥
Aya ~