Libri > Le Cronache di Narnia
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Autore: V a l e    03/09/2011    1 recensioni
[...]Era estate, in quella foresta verde e rigogliosa, dove il vento soffiava fiero e le fronde degli alberi si agitavano sotto le sue spire. Lucy respirò a pieni polmoni. Finalmente erano a casa. [...]
Cross over tra Harry Potter e le Cronache di Narnia!
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Piccola premessa del'autrice:

Mi scuso con tutti i miei lettori per l'enorme ritardo con cui aggiorno ma sono andata in vacanza una settimana e poi quando sono tornata il mio istruttore di equitazione mi ha felicemente comunicato che domenica ho una gara! -.- Insomma non ho avuto un minuto di tempo!
Mi scuso nuovamente e spero che questo capitolo possa piacere, nonostante il ritardo.
Un affettuoso saluto a tutti i miei lettori
Vale






Quella sera, un grande banchetto si ergeva sugli scogli del mare, tra le rovine di Cair Paravel.
Quattro piccoli fuochi scoppiettavano gioiosi negli angoli della lunga tavola imbandita.
Tutti gli abitanti di Narnia erano seduti alla tavola e brindavano felici, soprattutto sei giovani ragazzi che non fecero altro che ridere per tutta la sera.
Quel pomeriggio, dopo che Lucy aveva convinto Kisha ad andarsene, qualcuno era già partito, nella speranza di tornare a vivere una vita serena il più presto possibile.
I ragazzi di Hogwarts avevano dovuto salutare i cavalli parlanti, che avevano deciso di galoppare verso prati più tranquilli, così come i centauri, tutti tranne Orione, che aveva deciso di fermarsi alla tavola di Aslan ed ora confabulava con Briscola sull'importanza della leggerezza di un arco.
I partecipanti al banchetto mangiarono le cose più squisite che avessero mai mangiato e bevvero il vino più buono, offerto gentilmente dal giovane dio Bacco.
Un tintinnio attirò l'attenzione. Il nano Briscola si alzò in piedi sulla sedia, alzando il calice pieno di vino.
«Scusatemi amici, un attimo di attenzione, per favore». Barcollò un po' e prontamente un minotauro lo afferrò.
Briscola gli rivolse un bonario "grazie" e tornò a parlare, senza accorgersi dei presenti che ridevano per la sua gaffe.
«Allora, penso che ormai sappiate tutti perché siamo seduti qui, ma abbiamo commesso un grande errore stasera, amici miei. Se ora possiamo abbuffarci, bere e brindare è solo grazie ad una persona che ancora non abbiamo ringraziato abbastanza e di questo dovremmo vergognarci tutti.
Perciò adesso» con un ampio gesto delle mani accompagnò la frase «riempiamo nuovamente i calici e facciamo un brindisi per la mia piccola cara amica, la regina Lucy, senza la quale, ora noi non saremmo qui!» e terminando il discorso bevve d'un fiato il vino.
«A Lucy!». I calici di tutta la tavola si alzarono tintinnando.
La giovane regina di Narnia arrossì per tutta quella attenzione a lei rivolta.
Draco, seduto accanto a lei, la spintonò scherzosamente ed incitò ad un discorso della regina.
Anche Edmund, Ron ed Harry si unirono a Draco, finché tutta la tavolata non chiedeva altro.
Lucy si alzò con le gote rosse, un po' per il vino e un po' per l'imbarazzo e con gli occhi bassi iniziò a parlare.
«Non c'è bisogno che mi ringraziate, amici miei, in fondo non ho fatto assolutamente nulla, anzi mi sono anche fatta catturare... »
«Non sei stata affatto inutile, Lucy! Se non ci fossi stata tu, probabilmente ora cucineremmo per i Calormeniani! Inoltre, il tuo rapimento ci ha fatto impegnare ancora di più, senza la regina amata da tutti in grave pericolo, non ci saremmo impegnati così tanto. E non dimenticare che senza le tue parole, a quest'ora saresti regina di Calormen, altro che Narnia! Per farla breve, sei stata una fonte di ispirazione morale, anche se non eri fisicamente presente insieme a noi e non potevi spronarci e rivolgerci i tuoi sorrisi, ci aiutavi e ci davi la forza di lottare, anche rinchiusa nelle stanze di Kisha! Ci hai salvato la vita quindi, ora, ti siedi bella tranquilla ed accetti il fatto che tutti ti amino e ti vogliano bene e ti godi il banchetto!»
Edmund finì di parlare e abbracciò la sorella. Dalla tavolata partì un lungo applauso per Lucy.
«Il giovane re ha perfettamente ragione, mia cara»
Una voce calda sbucò da dietro un fuoco e Aslan brillò alla luce della luna.
«Senza di te il popolo di Narnia non avrebbe potuto combattere poiché è stato dolorosamente provato da tutte le guerre del passato. Questa sarebbe finita presto e con un riscontro negativo per la nostra terra, tuttavia l'amore per la propria sovrana ha riacceso lo spirito valoroso che da tempo mancava qui a Narnia. Inoltre, il nostro re Edmund ha detto una cosa giustissima: sono state le parole che tu hai rivolto al giovane Calormeniano che gli hanno fatto cambiare idea. Avremmo potuto sguainare spade, lanciare massi, combattere con la violenza, ma tu, Lucy, hai saputo scegliere l'arma più potente al mondo, capace sia di cullarti dolcemente che di ferire di più di una spada e hai saputo scegliere il modo migliore per renderla al meglio. Hai usato la parola, tesoro mio, e hai salvato Narnia. Non ritrarti e non mostrarti timida davanti a nulla, devi essere orgogliosa del tuo valore e della padronanza delle tue parole. Lucy, Narnia ti deve la vita ed è a te che noi ora ci inginocchiamo»
Detto questo, Aslan portò la zampa destra avanti e chinò il capo. Al suo gesto, tutti i presenti lo imitarono.
Lucy rimase immobile, incredibilmente stupita da ciò. Non aveva mai visto Aslan inginocchiarsi a nessuno e adesso il Grande Leone lo faceva proprio per lei.
Il seguito fu inevitabile e le lacrime di gioia sgorgarono dagli occhi di Lucy, che riuscì a ringraziare anche tra i singhiozzi.
Dopo aver calmato Lucy, gli abitanti di Narnia continuarono il banchetto.
Aslan si avvicinò alle spalle di Draco.
«Vieni ragazzo, voglio parlare con te»
 
 
I rametti caduti per terra nel folto sottobosco di Narnia scricchiolavano spezzandosi al passaggio di Aslan e Draco.
«Allora Draco, come ti è sembrata Narnia?» iniziò Aslan.
Il giovane Serperverde era imbarazzato e timoroso dinnanzi a quell'animale e così si teneva a debita distanza.
«Beh... é un bel Paese... »
Aslan rise.
«Non senti nulla? Non è cambiato nulla nel tuo cuore? Credo che questo sia impossibile. Prova a lasciar parlare il tuo cuore. Fermati, fai un gran respiro e chiudi gli occhi»
Draco ubbidì. Nella sua mente iniziarono a scorrere le immagini e le sensazioni della sua avventura a Narnia. La diffidenza iniziale, l'amicizia con Lucy, la paura per la sua vita, la guerra, i baci, la ferita... Tutto scorreva nella mente di Draco come un film.
«Il professor Silente mi ha parlato di te, Draco, e della tua famiglia... »
«Aspetti, lei conosce Silente?» lo interruppe il ragazzo stupito.
«Certo che conosco il professore, e conosco anche Hogwarts e il vostro magico mondo. Anche Narnia è un mondo magico, ma non nel modo in cui la conosci tu. Qui la magia è alla base e si manifesta quando decide di manifestarsi. Tutte le creature parlanti con cui hai lottato fianco a fianco sono frutto di un dono della magia, altrimenti nulla le distinguerebbe da altre creature non parlanti. Ma non è questo ciò di cui volevo parlarti. Dimmi, Draco, che cosa ha suscitato in te lottare e vivere qui a Narnia, con individui sconosciuti?»
Draco rifletté un po'.
«Beh sicuramente se fossimo stati a Hogwarts non avrei sicuramente lottato al fianco di quelle creature. Prima le avrei considerate uno scherzo della natura e non gli avrei rivolto la minima attenzione. Però qui a Narnia le cose ti appaiono sotto una prospettiva diversa e anch'io sono rimasto stupito quando ho compreso che lottare e vivere con loro non era affatto male»
Aslan annuì serio.
«Narnia ti ha impartito una grande lezione, Draco Malfoy. Non bisogna evitare e giudicare prima di aver conosciuto veramente qualcosa o qualcuno, per quanto strana sia. Il ceto o il sangue puro sono solo dei piccoli accorgimenti inventati dagli uomini di potere per potersi sentire al di sopra degli uomini, quando invece a livello umano, ci sono persone assai migliori e magari devono vivere in miseria. Il vostro mondo è ingiusto, Draco, e spero che d'ora in poi tu contribuirai per renderlo migliore»
Anche Draco annuì serio. I due tornarono indietro e il ragazzo tornò al suo posto a fianco a Lucy, che gli fece un gran sorriso.
D'ora in poi, anche lui avrebbe contribuito a migliorare. Con Lucy sempre al suo fianco.

 
 
  
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