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Autore: Riccardo    04/09/2011    7 recensioni
Benvenuti al liceo Enrico Pazzi di Ropa, un liceo il cui nome è tutto un programma. In questo liceo di pazzi, Roberto, ragazzo sfigato e un po' pervertito, incontra in classe una ragazza che gli dà corda. Sarebbe splendido, se non fosse per il padre un po'(?) troppo protettivo... Dall'autore del mangaprocesso una fanfic comica originale che spero non finirà mai di stupirvi.
Genere: Commedia, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CRAZY SCHOOL

Di Riccardo

SPECIAL 8
I CRAZY PAOLI
PARTE PRIMA
Cover a colori
Vorrei essere libera per tornare da te!

Nonno di Rob (Paolo Sensi): Che? Osate dire che sono pazzo? Ah giovinastri…
Riccardo: Ma è la parodia dei Beati Paoli!
Nonno di Rob: E’ la salmodia di Paolo? Mi volete morto? (colpendo l’autore con il cornetto acustico gigante) Ma quanto è poca la mia pensione che io ve meno a tutti…

L’autore scappò dalla furia del nonno

 Parodia non ufficiale del romanzo “Beati Paoli” di Natoli

Nella bellissima città di Palermo del 1708, un bel (?) giovine comparve dalle campagne circostanti con un suo amico.

Roberto: Eccheme qua nella capitale, chissà se c’è un fast food! Vorrei un hamburger!
Odoacre: Siamo nel 1700, ne dubito!
Roberto: E vabbè, ricordiamoci cosa siamo venuti a fare nella capitale!
Odoacre: Trovare un lavoro, sapere qualcosa dei nostri genitori e crearci una posizione?
Roberto: No! ^_^ Siamo venuti a donne!
Odoacre: E io che mi credevo… -_-

Roberto da Castiglione con il suo amico Odoacre da Mussomeli entrarono in città…

Odoacre: Roberto, dobbiamo muoverci prudentemente e cercare Nino er fratino più carino de Ciampino, come ci è stato detto…
Roberto (nervosamente): Certo! Certo!
Odoacre: E mi raccomando, attenzione… i palermitani sono un po’ permalosi (non è vero… nota di un autore impermalosito da cotal offesa), soprattutto con le lor figliuole!

Roberto da Castiglione cercò di rimorchiare tutte le belle ragazze che vedeva in città.

Odoacre: Come non detto!

Ovviamente e giustamente i palermitani si impermalosirono.

Narciso: Ehi vispo giovine e mascalzon, lei sta importunando la mia fidanzata!
Lucrezia: Ho-ho paura di cotal tipo!
Roberto: Suvvia, mi dia il suo numero di telefonino! ^.^
Narciso: Di che ciancie sta discorrendo, vile? La sfido a duello!
Roberto: Che? (mandando bacini a Lucrezia) Ma qualunque cosa sia, niente e nulla teme Roberto da Castiglione!
Narciso: Essia!

Il nobile estrasse la spada.
Roberto da Castiglione, par suo, e senza timor del periglio, fuggì a gambe levate.

Roberto: Aiuto! Mi affettano!

E andò a scontrarsi con una dama di notevole fascino.

Roberto: Oh che bella! ^.^
Ai: Ho notato il suo prode coraggio… coff… se non sa dove alloggiare la invito a casa mia!

Ai gli diede il suo biglietto da visita.

Roberto: Oh! Ella si chiama Ai della Foresta, qual dolce suono!
Odoacre: Eccoti, ma dov’eri finito?
Roberto: Guarda Odoacre! Ho rimorchiato una pupa e oggi andrò a casa sua… come ti dicevo a Palermo si rimorchia benissimo! *_*
Odoacre: Che gusti queste palermitane… comunque muoviti che dobbiamo andare da Nino!

Poco dopo al monastero dove stava Nino…

Roberto: Scusate, c’è Nino?
Nino: So io! So Nino (posa da culturista) er fratino più carino de Ciampino!
Odoacre: Ehm… non dovrebbe essere un uomo di chiesa?
Nino: Ve posso aiuta’?
Roberto: Io sono Roberto da Castiglione!
Odoacre: E io Odoacre da Mussomeli!
Nino (abbracciando Roberto): Oh Robertino, come te sei cresciuto!
Roberto: Mi state a strozza’!
Odoacre: Si scordano tutti di me! -.-
Nino: Mi ricordo ieri quando ho soccorso te e quella bonona de tu madre ch’eravate così piccini…  hai da sape’ che tu… tu Roberto sei fijo de Pariolini! E tu Odoacre…
Odoacre: E io? E io?
Nino: Te sei solo un pezzente!
Odoacre: -.- Olè…
Nino: Ora io so qual domanda te sta a indisponi’!
Roberto: Sì… potete immaginare!
Nino: Quindi chiedi pure!
Roberto: Ma… ma dove che abita Ai della Foresta? *_* E’ talmente bona e mi ha invitato a casa sua…

Tutti svennero.

Odoacre: Ma come? Ti sta dicendo che sei figlio di un nobile e tu…
Nino: Tutto suo padre… anche suo padre naturale si faceva tutte le bonone che stava a vede’!
Odoacre: Ecco da chi ha preso!

Roberto tanto disse e tanto fece che costrinse Odoacre ad andare in casa di Ai della Foresta.

Roberto: Oh Ai, Ai, quanto t’amo!

La porta si aprì.
Ai della Foresta, meravigliosamente vestita con un abito cinese, li fece accomodare.

Ai: Prego, entrate pure!

Roberto non se lo fece ripetere due volte.

Roberto (baciando la mano di Ai): Oh, soave!
Ai (ritirando la mano, facendo così sbattere a Roberto la testa al muro): Qual impeto!
Roberto: Siete voi che mi rendete così!
Odoacre (ridendo fortissimamente): Sì, come no?
Roberto: Eh?
Odoacre: Niente, niente!
Ai: Orbene, vi spiego perché vi ho chiamato qui… voi dovete aiutarci a risolvere un’infamia!
Roberto (deluso): Niente appuntamento galante?
Ai: No! Don Ambrogio Pio Albamonte, duca della Motta…
Roberto: E di Algida no?

Tutti svennero per la battuta scema…

Ai: Dicevamo, Don Ambrogio Pio Albamonte, duca di tutti i gelati industriali, ha usurpato i titoli del legittimo erede, al momento affidato a una pia famiglia di boia del regno e vorremmo farlo tornare, per giustizia, al suo posto. Ovviamente non mi aspetto un vostro appoggio, ma la fama e la gloria non mancheranno, dovrete compiere ardite imprese, essere astuti e sfidare la morte…

Roberto si stava allontanando…

Ai: Non potete allontanarvi!

…ma fu circondato da una miriade di cinesi incappucciati.

---

Roberto: Da quando in qua i beati Paoli sono cinesi?
Odoacre: Boh!
Riccardo, l’autore: Io sto scrivendo secondo ispirazione, non me lo spiego nemmeno io!
Odoacre: Andiamo bene!

---

Odoacre: Ma perché noi?
Ai: Ho visto il vostro curriculum su Monster*. Roberto da Castiglione: abile spadaccino, mente arguta, conosce quattro lingue, esperienze all’estero, fine dicitore!
Roberto: Ehe!
Odoacre: (Lo dicevo io che sparando panzane su internet finivamo in qualche guaio!)
Ai: Ebbene? Ci aiuterete?
Roberto: No! E non sono i vostri cinesi a farmi paura! Li affronterò come mio solito!

Roberto era già in fuga lontano!

Odoacre: -.-
Ai (gridando con il megafono): Don Albamonte ha una figlia bellissima! Il più bel fiore di Palermo…
Roberto (ritornando di corsa): Vediamo?

Ai mostrò una foto di Mary…

Roberto: *_* Vi aiuterò volentieri!
Ai: Ne sono lieta! ^_^ Introducetevi ordunque in casa Albamonte e informateci di tutto ciò che concerne Don Ambrogio!
Roberto: Si fidi di me!
Ai: Qualche domanda?
Roberto: Il duca è anche duca di Sammontana?

Tutti risvennero.

Ai (nervosamente): Sì!
Roberto: (abbracciando la foto di Mary) Oh mia dolce Mary, non temete, vi libererò io dalla prigionia inflittavi da vostro padre e poi scioglierò con la mia passione tutti i vostri gelati!
Odoacre: E ancora sicura di affidarsi a lui?
Ai: Insomma…

Ambrogio Pio Albamonte, Duca della Motta, Algida e Sammontana era un uomo pio e devoto, la sua unica figlia avuta dalle prime nozze l’aveva chiusa in un convento (ndMary: Cominciamo bene…), come faceva tutta la gente perbene in quella splendida epoca.

Ambrogio Pio (finendo di leggere un libro): Come mi piace abitare nella Palermo del 1700! ^.^

E poi si sposò con madama Vera per rinnovare un po’ il sangue della sua stirpe.

Vera (canini aguzzi in mostra su un malcapitato morente): So io come! ^.-

Era l’unico erede di una stirpe gloriosa dove sia suo fratello maggiore che tutti i figli di lui erano misteriosamente morti in insospettabili incidenti.
Chi mentre passeggiava per le strade della città era stato colpito accidentalmente da un pianoforte che precipitava da un quarto piano, chi era stato investito da numerosi carretti siciliani, chi mangiando gelati avvelenati, chi nuotando con un costume misteriosamente intessuto di fil di piombo.
Il povero Ambrogio Pio ereditò tutte le ricchezze della famiglia, comprese le fabbriche di gelati.
Insomma una vera e propria disgrazia…

Ambrogio Pio (riponendo nella libreria il libro “1001 modi di uccidere un congiunto e beccarsi l’eredità”): Eh sì, proprio una disgrazia!

Ma c’era qualcosa che Don Ambrogio temeva… l’ultimogenito del defunto fratello, non l’aveva mica ucciso lui, era sparito nella notte con sua madre, chissà perché sospettosa…
E non era tutto, ultimamente  minacce da ogni dove gli intimavano di ridare al suo scomparso nipote titoli e ricchezze…
Ma quell’infante di un tempo ormai lontano...
Dov’era finito? Dov’era nascosto? Sull’elenco telefonico non lo trovava, su facebook neppure, era un grande mistero… così chiamò il più abile detective di Palermo.

Ercole (con la lente di ingrandimento): Eccheme qui, Don Ambrogio!
Ambrogio Pio: Lei è il detective più abile di tutta Palermo! L’ho chiamata per la sua astuzia e per il suo acume!
Ercole: Che roba è? Si mangia?
Ambrogio Pio: Ora si spiega perché la criminalità e i beati Paoli dilagano!
Ercole: Grazie Voscienza, sono ai vostri ordini!
Ambrogio Pio: Orbene, voi dovete farmi sapere perché a ogni ora del giorno e della notte i beati Paoli mi telefonano e mi minacciano!
Ercole: So io perché, Voscienza!
Ambrogio Pio: Ebbene?
Ercole: Sono i call center, egregio, rompono pure a me, non si preoccupi e risponda sempre di no a ogni loro offerta!
Ambrogio Pio: Vai via, impedito! Che schifo… non c’è nessuno che mi può aiutare?
Roberto: Eccheme qua! ^_^ Roberto da Castiglione, guardia del corpo (specializzata in pulzelle), posso esservi utile?
Ambrogio Pio: Voi?

Ambrogio fece una veloce ricerca su internet…

Ambrogio Pio: Ma voi siete perfetto! Roberto da Castiglione: abile spadaccino, mente arguta, conosce quattro lingue, esperienze all’estero, fine dicitore!
Roberto: Ehe!
Odoacre: Ancora quelle panzane su Monster! -.-
Ambrogio Pio: Assunto!
Roberto: ^_^ Quando dovrò proteggere vostra figlia?
Ambrogio Pio: Voi dovrete proteggere me!

Roberto si stava allontanando…

Ambrogio Pio: E mia moglie!
Vera: Salve! ^_-
Roberto: *_* Lieto di servirvi!
Odoacre: Uff… siamo alle solite!

Nel frattempo veniamo a conoscenza del legittimo erede degli Albamonte… il povero ragazzo veniva educato con tutto l’amore possibile in casa di una umile famiglia popolana, ricolmo di amore da parte della sua famiglia adottiva e nel pieno segreto del suo vero stato.

Wolfgang (saluto militare): Bruto! A-ttenti!

Bruto fece il saluto militare.

Wolfgang: Io non capisco! Perché non riesci ad adoperare la frusta come si conviene, guarda tua sorella!

Isolde frustava abilmente tutti i passanti.

Wolfgang: Tu invece sei inetto, si vede che non sei mio fi…
Bruto: Eh?
Wolfgang: Niente!
Isolde (prendendo con la frusta Bruto): Ehi fratellone, pulisci camera mia?
Bruto: Nemmeno per sogno!

Isolde lo catapultò al muro.

Bruto: Subito, mia dolce sorellina!
Isolde: Amo l’affetto familiare!
Wolfgang: (Mancava poco e mi tradivo, ma ho promesso ad Ai della Foresta di mantenere il segreto… Bruto un giorno tu sarai Duca della Motta, Algida e Sammontana!)


CONTINUA…

Riuscirà Bruto Albamonte il vero duca dei gelati a riavere il suo buon nome?
O sarà Don Ambrogio Pio a concludere il suo malefico piano?
E Mary riuscirà a uscire dal monastero e comparire anch’ella in quest’assurda parodia?
Ma soprattutto, Roberto rimorchierà qualcuna in questa storia?
Scopritelo nella seconda parte dei Crazy Paoli: non ufficiale parodia dei Beati Paoli!

Messer Natoli, mi perdoni e non si rivolti nella tomba.
Un ringraziamento a Tiger Eyes beta di questo capitolo.

* Monster: Uno dei siti più importanti per la ricerca online di lavoro
   
 
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