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Autore: L_Fy    05/09/2011    1 recensioni
Cosa riserva il futuro all'umanità? La Terra sta lentamente scivolando verso l’autodistruzione e prima o poi le risorse primarie si esauriranno. Per tali motivi, in un futuro non troppo lontano, l'umanità si è vista costretta a partire verso le volte dell'universo, alla ricerca di un altro pianeta abitabile. E’ quindi questo il compito delle 4 enorme navi spaziali chiamate Orion che dopo essere uscite dal sistema solare hanno perso contatto con il loro pianeta madre.
Genere: Azione, Science-fiction, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Limbo – Sala interrogatori CDI
 
“Due attacchi, dico, due attacchi in due giorni ed entrambe le volte voi eravate presenti” tuonò il generale Scott con lo sguardo accusatore puntato sulla squadra mestamente allineata davanti alla sua scrivania di plexiglas “Volete dire che questa è solo una coincidenza?”
Nessuno rispose: erano ormai due ore che il generale li stava interrogando senza cavare un ragno dal buco e cominciava a perdere la pazienza. Quei cinque rimanevano compatti e avevano mantenuto la loro versione dell’accaduto senza mai vacillare: era stato compiuto un attacco da parte dei Runners ribelli che avevano preso le sembianze dei loro digi-alias, attacco conclusosi con l’arrivo dei Disinfestatori abilmente attivati dai centurioni in pattuglia sulla piattaforma DR. Non avevano idea del perché i disertori avessero attaccato la piattaforma, né come avessero fatto a “rubare” i loro digi-alias (e questa era l’unica cosa vera che la Tau Centauri propinò alla Commissione di Inquisizione). Durante il duro interrogatorio di Scott, la squadra era miracolosamente riuscita a tenere fuori il nome di Benedict, ma il generale aveva intuito che nascondevano qualcosa e non si fidava di loro. Li squadrò uno per uno cercando un appiglio per incrinare quella loro granitica e snervante compattezza, ma i cinque sembravano incorruttibili come statue di marmo. Scott fissò lo sguardo sul primo: Elijah. Si intuiva che era il capo alla prima occhiata: alto, fiero, dava un’idea di indomita forza e saggezza stemperata dal viso liscio e pulito e dall’aria di poter sorridere in qualsiasi momento. Non c’era verso di cavargli una parola nemmeno con le tenaglie, pensò scoraggiato Scott girando lo sguardo sul secondo soggetto. Garrie: un bel ragazzo dai morbidi capelli biondi, con l’espressione scanzonata di chi non prende niente sul serio. Era l’unico della squadra a risiedere su Orion 4W, ma invece che esserne preoccupato sembrava riderne sotto i baffi. Una vera spina nel fianco, insomma. Morales: il vichingo mago delle comunicazioni, che aveva rifiutato una promozione pur di stare in squadra con Elijah. Patterson: un armadio d’uomo con il cranio rasato e lo sguardo omicida, avanzo di galera ma genio delle armi. Ed infine Cardinale, una ragazzetta dai lunghi capelli castani e una frangetta sempre troppo lunga, le lentiggini e gli occhioni scuri da cerbiatto: chi lo avrebbe detto che aveva le potenzialità per mettere in scacco l’intero sistema computerizzato di DDW? Il generale pensò che più che con una squadra, aveva a che fare con una bomba ad orologeria pronta a scoppiare in qualsiasi momento. Sospirando, si girò verso Cardinale puntando un dito accusatore verso di lei, giocando l’ultima carta che aveva in mano per farli parlare.
“Abbiamo perquisito il vostro Limbo” disse con voce tagliente “E abbiamo tentato di forzare il computer di Cardinale, ma si è automaticamente ripulito l’intero disco rigido. Conteneva di certo programmi illegali: voglio sapere quali, immediatamente”
“Non volevo dirlo, ma ho l’hobby di scrivere i dialoghi per gli olo-fumetti pornografici” ribatté Cardinale prontamente con un sorriso da schiaffi da far infuriare persino il Dalai Lama.
Un leggero colpo di tosse nascose la risatina di Patterson mentre Morales e Garrie si mordevano l’interno delle guance, guardando di tutto fuorché il generale. Questi divenne rosso come un gambero dalla rabbia.
“Vuol dire che un Runner di alto livello utilizza l’attrezzatura lavorativa per scrivere spazzatura illegale?” starnazzò arrabbiato. La scioltezza con cui la ragazza aveva mentito, in maniera così plateale e allo stesso tempo impossibile da verificare lo aveva mandato letteralmente in bestia. Cardinale alle sue parole inarcò le sopracciglia, contrita.
“Non è illegale, generale. E non sapevo che lei fosse un olo-lettore, altrimenti avrei cercato di alzare il livello culturale dei .. hem… dialoghi”
Il generale rimase un attimo muto ad assorbire la sua rabbia. Inutile: benchè sapesse con assoluta certezza che quei cinque nascondevano qualcosa, gli era impossibile dimostrarlo. Furente, voltò le spalle alla squadra.
“Potrei incriminarvi per almeno un centinaio di motivi, non ultimo per oltraggio verso un superiore, tenente Cardinale” disse infine cercando di controllare la voce “Ma il consiglio ha deciso di rilasciarvi, Iddio sa perché. Quindi, portate i vostri deretani fuori di qui. Domani riprenderete le vostre funzioni di Runners e sperate di non dover ripassare per il mio ufficio: non ne uscireste vivi”
La squadra uscì in un silenzio contrito. Quando furono nel corridoio Patterson mollò una manata micidiale alla schiena di Cardinale.
“Scrivere dialoghi per gli olo-fumetti porno… ragazza, credevo che ti avrebbe uccisa su due piedi” ridacchiò mentre Cardinale si massaggiava la spalla indolenzita.
“E chi ti dice che non sia vero?” ribatté Morales serio.
Scoppiarono a ridere tutti e cinque, attirandosi gli sguardi curiosi dei passanti.
“Ragazzi, qui ci vuole una birra” declamò Elijah con voce tonante “Questa sera spenderemo 25 dei nostri pochi crediti per festeggiare la liberazione. Piattaforma Dream Now PubDei Puzzoni o Dream Now DiscoPerEsaltati ?”
“Niente Disco, per favore” decise Garrie per tutti “La puzza di sudore in quella piattaforma mi fa rivoltare le budella. E poi ho un appuntamento con Lisa al Pub, stasera”
“Lisa?” si informò Morales con un ghigno satanico “Ma non era Louise l’ultima conquista?”
Garrie rispose con un sorriso allusivo. Elijah annuì. Nel loro personalissimo codice avevano comunicato molto di più che banali goliarderie: tutti avevano capito che quella sera per loro non sarebbe stato un incontro di puro piacere.
*          *          *
Piattaforma DN Anemy Pub – Riposo
 
Quando si digitalizzò all’Anemy Pub,  Elijah fu colpito dal volume altissimo della musica e dalla massa di umanità presente quella sera: evidentemente la chiusura delle piattaforme DDW più costose non aveva preoccupato più di tanto gli abitanti delle Orion. Il Pub, come tutte le piattaforme DN dove i digi-alias non erano rielaborati con corpi diversi, non aveva subito la chiusura obbligata e lavorava a pieno regime. L’Anemy Pub era una piattaforma DN dallo spazio limitato alle sole mura del locale ed accoglieva una variopinta miscela di generi e stili diversi. Era indubbiamente il punto di ritrovo preferito della Tau Centauri…soprattutto per l’alto rumore che disturbava qualsiasi intercettazione da parte del CDI. Sgomitando non poco per farsi strada, Elijah si diresse verso il tavolo dove era solita riunirsi la squadra. Patterson e Morales erano già arrivati da un pezzo, a giudicare dalla quantità di bottiglie di birra presenti sul tavolo. Quando Elijah si sedette, Patterson gli porse una bottiglia piena, ridacchiando oscenamente.
“Guarda là, il pivellino al lavoro” urlò per superare i decibel impressionanti della musica indicando Garrie seduto al bancone con una bionda inguaiata in una tuta di PlatinumTex che segnava anche i nei sulla pelle “Dite che manderei a monte i suoi piani se andassi là ad annunciare che l’ultima volta ha dimenticato nel mio letto il suo perizoma a fiorellini?”
“Probabilmente no” ammise Elijah con un sospiro invidioso “Quello sbarbatello riuscirebbe a rimorchiare anche vestito da hamburger gigante”
“Io  invece nemmeno col mio migliore digi-alias potrei avvicinarmi ad una donna così” si lamentò Morales di cattivo umore “Vorrei sapere che diavolo ha lui che io non ho”
“Forse lui si lava” ribatté la voce di Cardinale dietro di lui.
Si era pettinata e per una volta tanto indossava qualcosa di diverso dalla tuta di ordinanza ed Elijah si costrinse a girare di nuovo lo sguardo su Garrie, allarmato da quanto stava cominciando a pensare assolutamente a sproposito. La ragazza sembrava leggermente nervosa: Patterson porse una bottiglia di birra anche a lei, ruttando sonoramente in segno di approvazione.
“L’avevo detto io” ululò quando si fu seduta.
“Detto cosa?”
“Che ce le avevi le tette. E non sono nemmeno male” le concesse magnanimo indicando la sua maglietta e facendola ammutolire di colpo.
“Sì, Cardinale” rincarò la dose Morales, entusiasta “Effettivamente sei stata crudele a nasconderci tanta preziosa abbondanza per tutti questi anni…quando ti vede Garrie…”
“Ma quanto siete deficienti” ringhiò Cardinale che aveva un’espressione truce sul viso e le orecchie viola d’imbarazzo “E’ solo una maledetta maglietta, non una guepière”
“Ma di solito le tue magliette hanno le dimensioni di uno spinnaker” spiegò Morales ridente “Questa invece è quasi scandalosa, per i tuoi standard.”
“Cardinale e la maglietta da meretrice di Babilonia” ridacchiò Patterson sottovoce “Su chi vuoi far colpo?”
“Continua con questo tono e vedi dove te lo do, il colpo” strepitò Cardinale, imbarazzatissima mentre cercava furiosamente di non guardare i compagni negli occhi. Patterson si sbracciò per attirare l’attenzione di Garrie che finalmente si allontanò dalla ragazza al banco e si avvicinò a loro. Rallentò l’andatura quando vide Cardinale e la sua scandalosa maglietta aderente e per un attimo la ragazza fu tentata di darsela a gambe e/o infilarsi un sacco di iuta in testa pur di evitare quell’imbarazzante e caldissimo sguardo azzurro.
“Uau” mormorò Garrie sedendosi di fianco a Morales, senza toglierle gli occhi di dosso: non aggiunse altro, ma il suo silenzio eloquente convinse Cardinale a tuffarsi dentro la bottiglia di birra davanti a lei.
“Gran bel pezzo di figliola che ti sei procurato, stasera” ululò Patterson all’indirizzo di Garrie dandogli una poderosa manata sulla schiena mentre si accomodava.
“Chi, quella al banco? Guarda che era lei a volersi procurare me” si difese Garrie, candidamente “Comunque, ho idea che mi lascerò procurare, per stasera…”
“Quando hai finito con lei, mi presti il tuo digi-alias per farci un giro?” chiese Patterson attirandosi lo sguardo disgustato di Cardinale.
“Certo, Pat, che amico sarei sennò?” rispose Garrie e questa volta Cardinale borbottò qualcosa che somigliava a “porco maschio sciovinista”. Garrie ammiccò nella sua direzione, avvicinando la testa alla sua con aria da cospiratore.
“Non fare così, Cardinale…se proprio vuoi ti faccio fare un giro anche a te”
Cardinale riuscì a contenere l’impulso di strozzarlo e gli lanciò uno sguardo di sufficienza.
“Il fatto di stare gomito a gomito con quattro cerebrolesi tutto il santo giorno non ha trasformato i miei cromosomi da X a Y, o, per lo meno, non ancora”
“Ottima notizia” approvò Garrie con un sorriso scintillante “Stasera in effetti la tua maglietta fa intuire attributi decisamente femminili. Vuol dire che potremmo avere ancora delle speranze, noi due”
“Scordatelo” rispose lei immediatamente, piccata “Preferirei farmela con un gorilla di montagna piuttosto che uscire una sola sera con te”
“Preferiresti Pat a Garrie?” ghignò Morales sorseggiando la sua birra “Non ci credo…esteticamente il biondino qui non è da buttar via”
Garrie scoprì tutti i denti in un sorriso bamboleggiante, sbattendo angelico le lunghe ciglia: effettivamente, era bello da far schifo, ammise fuggevolmente Cardinale quasi controvoglia.
“E’ vero, è belloccio” concesse, altezzosa “Ma ha la massa cerebrale di un mosquito nano. Non avremmo nessun argomento di conversazione in comune”
“Mica dovremmo conversare” ammise candidamente Garrie sorseggiando sornione la sua bibita e ammutolendo definitivamente Cardinale. Cogliendo l’attimo di silenzio, Elijah estrasse casualmente dal taschino un pacchetto di sigarette e ne porse una ad ognuno di loro.
“Qualcuno vuole ammazzarsi un po’ con la nicotina?” chiese disinvolto.
Tutti accettarono, rilassati e Cardinale accese la sua con un accendino piuttosto grosso che piazzò infine in mezzo al tavolo, sorridendo. Il congegno emise un leggero ronzio e una lucetta intermittente prese a lampeggiare sulla sua cima.
“Schermo anti CDI ripristinato” annunciò Cardinale, soddisfatta “Sembra davvero incredibile che al CDI non si accorgano che questa roba illegale fiorisce come gramigna in tutte le DDW…Grazie del gingillo, Morales, non sapevo che anche tu ti applicassi nel campo della creazione di noise digitali”
“Dovere, milady” sorrise Morales, lusingato.
“Allora, ci volete dire che diavolo è successo?” ruggì Patterson, la cui pazienza era notoriamente delle dimensioni di un chicco di riso.
Elijah raccontò per filo e per segno dell’incontro con Benedict sulla piattaforma Roma Imperiale, sollevando esclamazioni di sorpresa e perplessità.
“Che diamine vuol dire quanti, quando e dove?” brontolò Patterson ingrugnito “Quanti cosa? Potrebbero essere anche peperoni, per quanto ne sappiamo”
Garrie lo guardò con aria di sufficienza.
“Di certo non è “quanti neuroni ci sono nel cervello di Pat” visto che la risposta sarebbe al singolare”
“Eh?” mugugnò Patterson confuso.
Garrie sollevò le mani in segno di resa.
“E’ ovvio che il quanti sta per “quanti Runners scomparsi”, no?” Esordì Morales esasperato.
“Riesci a tirar fuori questa informazione, Cardinale?” chiese Elijah e la ragazza annuì, sventolando la mano per allontanare il fumo delle sigarette.
“Non sarà facile, però: il generale mi sta col fiato sul collo e non è per i miei begli occhi. Credo che non abbia apprezzato il mio pezzo sugli olo-fumetti porno”
“Non mi spiego perché Benedict non ti abbia fatto fuori” continuò Patterson perplesso “Siamo nemici, no? Io ti avrei sparato in mezzo agli occhi e chi s’è visto s’è visto”
“Evidentemente, sa che stiamo indagando su di lui” rispose Elijah, soprappensiero “Anzi, vuole che continuiamo ad indagare. Forse pensa che così facendo ci mettiamo da soli contro il CDI, risparmiandogli la fatica di farci fuori”
“E rinunciare all’occasione di farsi giustizia da soli? Andiamo, fosse così non sarebbe un Runner” concluse Morales, logico.
“Benny è un Runner, anzi, un signor Runner, fin nel midollo: se avesse considerato Elijah e Cardinale dei nemici, a quest’ora saremmo riuniti davanti alle loro crio-bare” disse Garrie oscurandosi “Sto ancora pensando a come sarebbe stato tutto più facile se fossi riuscito ad andare all’appuntamento con lui, il giorno che è sparito. Magari ci evitavamo tutto questo casino…”
Elijah annuì.
“Aspettiamo l’esito delle indagini di Cardinale: domattina troveremo  un modo per parlarci ancora”
“Vuoi dire che dovrò passare la notte in bianco sul computer?” si lamentò Cardinale e Garrie la pungolò con un dito.
“Bé, siamo tutti pronti a passare la notte in bianco con te, se solo ce lo chiedi”
“Ma non sul computer” concluse Morales “E non tutti insieme: Elijah e Garrie anche anche, ma Pat…non è proprio il mio tipo”
*          *          *
Sede Orion 3W
 
Era notte fonda ed Elijah stava dormendo profondamene quando fu svegliato da un ronzio sommesso. Ancora intontito accese il video telefono, sfregandosi la faccia ispida di barba per svegliarsi.
“ …onto?” disse in uno sbadiglio.
La faccia di Cardinale sul videotelefono sembrava particolarmente stanca e inespressiva.
“Capo, ho brutte notizie” esordì lugubremente.
“Me lo ero immaginato” sospirò Elijah “Siamo schermati ?”
“ Ovviamente” si stizzì Cardinale “Per il CDI adesso stiamo piacevolmente discutendo dell’andamento del mercato ortofrutticolo”
“Ottima scelta” approvò Elijah con un sorriso “L’ideale per far capire a Scott che lo stiamo prendendo per il naso. Avanti, spara le tue notizie e fai in modo che siano buone”
“Hai idea di quante piattaforme ci siano attive in questo periodo?” chiese la ragazza a bruciapelo, spiazzandolo.
“Che razza di domanda…”
“Avanti, capo, non abbiamo tutta la notte per conversare. Rispondimi”
Elijah si rassegnò a seguire il ragionamento contorto della ragazza.
“No, Cardinale, non si quante piattaforme attive ci sono, ma certamente mi illuminerai tu”
“Sono 180. Non sempre sono tutte attive, comunque hanno bisogno di sorveglianza 24 ore su 24. E sai quanti Runners servono per supervisionare tutto?”
“Lo sai che i quiz non sono il mio forte”
“Almeno 2500”
“Se mi dici un altro numero a caso mi addormento” brontolò Elijah.
“I Runners scomparsi sono 600 nell’ultimo anno” disse Cardinale con voce atona “Questo ti può svegliare?”
Elijah si sentì di colpo vigile e all’erta.
“E’ un numero piuttosto significativo” disse cauto.
“Già. Il fatto che il 90% di loro fosse di Orion 4W è abbastanza sospetto, ma sono spariti anche Runners dalle altre Orion. I soggetti si sono “persi” durante la permanenza del digi-alias su una DDW. Tutti quanti sono spariti così. Purtroppo, come sai, dopo dieci giorni di permanenza non autorizzata sulle DDW i corpi vengono presi in consegna dalla polizia della Corp. e tutte le informazioni sui Runners scomparsi vengono rese top secret e tolte dal CDI. Il loro archivio è veramente inviolabile, persino per me. Ma sarei curiosa di sapere che fine hanno fatto… Per i digi-alias passi, le DDW sono talmente tante che trovare una persona e come trovare un ago in un pagliaio, ma i corpi reali non possono essersi volatilizzati. Dove finiscono questi corpi? Sbattuti nello spazio e chi s’è visto s’è visto?”
“Garrie” disse Elijah all’improvviso “Chiama Garrie e digli di tirare fuori qualcosa di nuovo per domattina”
“Non sarà contento di essere svegliato nel cuore della notte: di solito non è solo” lo informò Cardinale, oscurandosi.
“Nemmeno io sono stato contento anche se sono solo” rispose acido Elijah, punto sul vivo.
Il viso di Cardinale sul videotelefono divenne rosso di rabbia.
“Oh, scusa! Mi ero quasi scordata che il mio capo è un essere umano e non un maledetto schiavista cyborg senza cuore convinto di avere a disposizione le vite dei suoi collaboratori 24 ore su 24. Ti dirò una cosa che ti lascerà tramortito dalla sorpresa, capitano Benson: non sarò Garrie, ma forse anch’io qualcosa di importante da fare nel mio tempo libero”
“Cardinale…” Elijah non fece in tempo a parlare che la comunicazione si chiuse bruscamente.
Fece per tornare a letto, ma il cuore gli si agitava nervosamente nel petto, ancora bruciante per le parole di Cardinale. Aveva ragione, aveva maledettamente ragione: dare per scontata la presenza della sua squadra ad ogni ora del giorno non era di sicuro un comportamento responsabile. Vedeva tutti loro talmente vicini e partecipi da convincersi che fossero, come lui, totalmente assorbiti dal ruolo di Runners. Per un attimo gli sfrecciò in mente l’immagine di Cardinale che rideva abbracciata ad uno sconosciuto e, per qualche assurdo motivo, il pensiero gli diede fastidio. Molto, molto fastidio. Si ributtò giù dal letto, deciso, e compose il numero di Cardinale sul videotelefono. Lei ci mise un secolo a rispondere.
“Che c’è?” chiese brusca: si era lavata la faccia ed aveva un baffo di dentifricio sulla guancia, cosa che stranamente fece sbollire la rabbia di Elijah.
“Volevo scusarmi” disse lui, conscio di non essere schermato e che quindi quello che diceva era intercettato dal CDI “Io…a volte mi dimentico che, oltre ad essere l’elemento migliore della squadra, sei anche una ragazza con una vita propria. Questi turni massacranti mi hanno fatto perdere i contatti con la ragione…Sono proprio uno stupido idiota”
“Concordo perfettamente” rispose Cardinale, ma c’era il sorriso nella sua voce ed Elijah sospirò sollevato.
“Bene, allora… ci vediamo domattina, ok?”
“Sempre se non ti becchi un accidenti” rispose Cardinale con leggerezza “Lo sai che a dormire seminudi alla tua età si rischia una sciatalgia?”
Elijah si guardò il petto nudo e sorrise.
“Accidenti, ed io che pensavo non te ne fossi accorta”
“Me ne sono accorta, invece” rispose lei con una strana voce sottile “A domani, capo”
“A domani, Jude”
Elijah interruppe la comunicazione e si infilò di nuovo sotto le coperte: Jude. Non la chiamava quasi mai per nome…pronunciarlo gli dava una strana, assurda sensazione di intimità. Jude. Si rigirò il nome tra le labbra, assaporandolo e provando stranamente un piacevole senso di calore.
  
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