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Autore: Anya_BlackAngel    06/09/2011    1 recensioni
Amy, una ragazza appena diplomata e in vacanza, nel suo scontro all'aeroporto perde un oggetto preziosissimo: il suo diario.
Il caso vuole che a ritrovarlo sarà Jared Leto, proprio la persona cui Amy immagina di parlare nel diario.
Curioso comincia a leggerlo e ben presto comincerà una lunga ricerca della misteriosa ragazza che lo ha scelto come confidente.
* * *
Dal Capitolo 3...
" Eccoci! Non senti che dolce profumo di metropoli?
- Io sento puzza. Del tuo cervello che frigge.
Shannon si sistema il giacchetto e sospira.
Non é contento.
- Dov'è Tomo? - domando per distrarlo.
Lui si guarda intorno e ridacchia.
- Sta flirtando con delle ragazze appena arrivate da Parigi.
- Uh lalá!
Mio fratello sbuffa rumorosamente.
- Che hai? Mi sembri un pó su di giri.
- Tu che dici? Per colpa tua abbiamo perso l'aereo. Potevamo essere qui, luogo che non mi
entusiasma particolarmente, almeno tre ore fa!
- Sei il solito rompipalle.
Shannon reprime a stento la furia omicida mentre Tomo ci raggiunge allegramente con dei
foglietti in mano.
- Allora? Dove si dorme?
"Staremo due settimane dalla mia amica Emily. Ha un attico proprio di fronte a Central Park."
- Al Plaza!"
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jared Leto, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dear Diary...

3. The Big Apple

 

Eccomi finalmente.

L'Empire State Building mi sovrasta in tutta la sua bellezza. Respiro a pieni polmoni

l'aria della mia adorata Metropoli.

Dopo sette ore di viaggio seduta tra un vecchio che russava come una motosega e un

bambino pestifero e importunatore, non vedevo l'ora di arrivare.

Dopo sette ore seduta sullo stesso sedile ad appiattirmi il culo non aspettavo altro che

poter scendere per fare due passi.

Ripensandoci mi viene la nausea. Come ho fatto a resistere? Ah si. Grazie ai Mars e alla

loro musica che mi percuoteva le orecchie a tutto volume. Ma ora basta pensare all'incubo

passato.

Emily, una mia vecchia amica, mi aspetta.

Chiamo un taxi con un super fischio e porgo al tassista un foglietto stropicciato con su l'indirizzo

del grattacielo in cui si trova l'attico di Emily.

Lei é più grande di me, ha ventisei anni e ha già finito l'università. Beata.

É laureata in ingegneria aerospaziale e adesso ha un lavoretto alla NASA che le ha permesso di

prendersi l'attico.

Sono appena arrivata e già me la trovo tra le braccia.

- Emily!

- Amy!

Mi stringe forte in un abbraccio.

- Così mi soffochi!

- Scusa. Sono così felice di vederti!

L'ho conosciuta al liceo, lei al quinto anno e io al primo.

Ci siamo adorate subito, uguali ma non troppo. Perfette.

E dopo il suo diploma ci siamo sempre tenute in contatto ma ultimamente per colpa del mio esame,

non avevamo mai avuto occasione di trovarci.

- Ti trovo in forma. E anche la tua casupola non é niente male!

Lei ridacchia.

- Grazie. Trovo bene anche te cara.

Entriamo ridendo e ricordando quell'anno felice al liceo. L'attico é all'ultimo piano, proprio in cima

al grattacielo da dove si gode di una vista magnifica di New York, compreso Central Park. Arrivati in cima

scopro che l'intero piano é di Emily e che l'enorme sala in cui ci troviamo é il suo salotto. Il sole invade

la stanza grazie ad un'intera parete a vetrata rendendola bellissima. I mobili sono tutti di colori chiari e

molto moderni, sicuramente costosissimi.

- Vieni. La tua stanza é di sopra.

Emily mi fa strada su delle scale di legno che portano ad uno spazioso corridoio su cui si affacciano tre porte

per lato. Le nostre due camere, un bagno degno di una regina, uno studio, una piccola "biblioteca" e una sala

relax stile zen.

- Wow - mormoro stupita.

- Non esagerare.

- Immagino che la cucina sia come quella dei grandi chef.

- Ma smettila.

Emily mi prende lo zaino dalla spalla e lo porta in camera.

- Andiamo a fare un giro!

 

New York toglie il fiato.

La Statua della Libertà, il Museo delle Scienze, l'Empire State. E di notte é ancora più bella, più magica.

- Hai aperto tu lo zaino?

Emily, seduta sul mio letto, fruga curiosa nel mio zaino.

- No - dico avvicinandomi - era chiuso quando sono arrivata.

- Io non l'ho aperto.

Il panico si fa strada nella mia mente.

Mi invade.

- Oh no. Fammi controllare.

Lo afferro ansiosa sotto lo sguardo incredulo della mia amica.

Dov'è? Dov'è?

- No!

Emily mi prende il braccio.

- Che succede?

- Il mio Diario. Non c'è più.

Chi può averlo preso?

 

- Eccoci! Non senti che dolce profumo di metropoli?

- Io sento puzza. Del tuo cervello che frigge.

Shannon si sistema il giacchetto e sospira.

Non é contento.

- Dov'è Tomo? - domando per distrarlo.

Lui si guarda intorno e ridacchia.

- Sta flirtando con delle ragazze appena arrivate da Parigi.

- Uh lalá!

Mio fratello sbuffa rumorosamente.

- Che hai? Mi sembri un pó su di giri.

- Tu che dici? Per colpa tua abbiamo perso l'aereo. Potevamo essere qui, luogo che non mi

entusiasma particolarmente, almeno tre ore fa!

- Sei il solito rompipalle.

Shannon reprime a stento la furia omicida mentre Tomo ci raggiunge allegramente con dei

foglietti in mano.

- Allora? Dove si dorme?

"Staremo due settimane dalla mia amica Emily. Ha un attico proprio di fronte a Central Park."

- Al Plaza!

 

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Jared è sulle traccie di Amy.

Riuscirà a trovarla in due settimane?

E soprattutto...la riconoscerà?

  
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