Intanto su un mercantile
corelliano due persone, una giovane e una anziana, stavano discutendo.
“Per me è una
pazzia andare
solo noi due, Ben, non riusciremo mai a liberarla. Là dentro
ci saranno
migliaia di soldati.”
“Abbi fiducia in me, Han.
E’ proprio perchè siamo solo in due che non ci
scopriranno mai. In tre scusami
Chewbacca lo so che ci sei anche tu.” disse in risposta ad un
borbottio del
copilota peloso della nave. “E poi ho alcuni assi nella
manica.” disse Ben mettendo
una mano sulla spalla di Han che
stava pilotando la nave, continuò “dai andiamo,
buttiamoci nella tana del
leone.”
Lord Darth Vader insieme al
governatore Tarkin e ad alcuni tecnici stavano riguardando i risultati
del
primo impiego della più efficiente macchina di distruzione
dell’Impero, la
Morte Nera. Il
Signore Oscuro era
soddisfatto dei risultati, con quell’arma in suo possesso
avrebbe sottomesso
tutta la galassia.
Con la coda dell’occhio
vide suo figlio entrare e fermarsi accanto alla porta in atteggiamento
di
attesa, allora fermò gli uomini che stavano parlando e si
girò verso di lui e
disse “Ci sono novità Comandante
Skywalker?”
“Si Signore.”
rispose Luke,
poi continuò “i nostri ricognitori hanno raggiunto
Dantooine ma non hanno
trovato traccia di installazioni dei ribelli. Ora stanno setacciando i
pianeti
vicini.”
Nonostante il viso
impassibile e la voce ferma Darth Vader sentiva nel figlio
un’indefinita
sensazione di compiacimento, come se fosse contento che le truppe
imperiali non
avessero trovato nessuno sul pianeta.
Vader fissò il figlio
facendogli sentire tutta la sua disapprovazione, ma Luke non diede
segno di
averlo percepito, anzi continuava a guardare fisso davanti a
sé con aria seria.
Tarkin all'oscuro della
prova di forza tra padre e figlio aveva iniziato a inveire
furiosamente. “Mi ha
mentito! La principessa mi ha mentito.”
“Le avevo detto che non
avrebbe mai tradito la Ribellione volontariamente.”
replicò Vader.
Tarkin si girò per
rispondere a Vader e vide che Luke era ancora lì fermo
accanto alla porta e
gridò “Cosa fa ancora lì Comandante.
Esca. Se ne vada.”
“Agli ordini
Eccellenza.” disse
Luke chinando la testa leggermente poi stava girandosi per andarsene
quando
sentì la voce di suo padre che disse “Voglio
parlare con lei più tardi
comandante Skywalker.”
“Si Signore, ho appena
finito il mio turno e può trovarmi miei alloggi.”
rispose Luke.
Quando uscì
incrociò un
altro ufficiale che si stava dirigendo alla sala riunioni, lo
fermò e disse
“non ti conviene entrare lì dentro, il governatore
Tarkin è furioso.” Infatti
si sentivano le grida rabbiose dell’uomo.
Riconoscendolo come
l’attendente di Vader, l’uomo disse
“abbiamo appena catturato un mercantile
corelliano.”
“Va bene. Lo
dirò io a Lord
Vader più tardi, intanto andiamo a perquisirlo.”
disse Luke camminando a fianco
dell’uomo mentre si dirigevano verso l’hangar.
Quando arrivarono
all’hangar alcuni soldati erano già lì,
e vedendo Luke, uno di loro disse “lo
abbiamo controllato da cima a fondo Comandante, ma la nave è
deserta.”
“Un rottame simile
sarà
sicuramente alla deriva da un pò.” rispose Luke
guardandolo con aria critica.
“Ributtatelo fuori.” Poi un’idea gli si
formò nella mente ‘la nave avrebbe
potuto servire per nascondere e poi far scappare la ragazza, i progetti
di
Tarkin nei suoi confronti erano ignobili, lo aveva sentito gridare
minacce
spregevoli e poi chi avrebbe potuto incolpare lui,
l’attendente di Lord Vader.
Allora disse “No aspettate, lasciatelo lì Lord
Vader vorrà ispezionarlo di
persona.”
Luke entrò nel settore
delle prigioni, aveva deciso di usare la Forza per piegare le menti dei
soldati
e liberare Leia, il pensiero che Tarkin la uccidesse... non voleva
nemmeno
pensarci. Suo padre avrebbe capito subito chi era il colpevole ma a
Luke non
importava. Il dubbio che lo tormentava invece era: Lord Vader lo
avrebbe
denunciato a Tarkin oppure avrebbe taciuto e lo avrebbe coperto.
Notò subito
che c’era qualcosa che non andava sentiva delle voci agitate,
fece alcuni passi
e vide un soldato solo che parlava nervosamente al microfono, era senza
elmetto. Entrò dentro ed gridò “che
succede qui!”
L’uomo si girò
e mentre gli
sorrideva impudente disse “Qui tutto bene. Non si preoccupi
comandante, abbiamo
avuto un problema con delle armi difettose. E’ meglio che
adesso torni su al
sicuro ”
Luke lo guardò
attentamente
quell’uomo non gli piaceva di solito nessun soldato si
rivolgeva a lui in modo
così sfacciato, sapevano che era l’attendente di
Lord Vader, poi si guardò
intorno e notò che non c'erano altri soldati e mancava anche
l'ufficiale che
doveva comandare il posto di guardia. Tirò fuori il suo
blaster e lo
puntò sull’uomo “soldato ti ordino di
dirmi il tuo nome e il tuo numero di identificazione.”
L’uomo lo
guardò senza
battere ciglio e Luke sollevò ancora la sua arma e
ribadì “Sto aspettando
soldato.”
Improvvisamente sentì
due
forti braccia che lo stringevano, erano due lunghe braccia pelose: uno
Wookiee.
Luke lasciò cadere la pistola e cercò di
liberarsi ma lo scimmione peloso lo
stringeva sempre di più, ormai faceva fatica a respirare,
l’uomo intanto era lì
fermo a guardare, anzi il suo sguardo era diretto ai corridoi delle
celle.
Ormai stava diventando tutto buio intorno a lui e Luke era certo che
sarebbe
morto stritolato da quella bestia, l’ultima cosa che
sentì prima di svenire fu
una voce che disse “fermo Chewie, non ucciderlo.”
Obi Wan Kenobi entrò in
quel momento nella sala seguito da Leia, e vide Luke tra le zampe del
Wookie e gridò
“fermo Chewie, non ucciderlo.”
Il Wookie spalancò la
braccia e Luke scivolò a terra svenuto, l’uomo si
avvicinò a lui e mettendogli
due dita sul collo gli sentì il battito che era debole ma
regolare, si alzò con
un sospiro “per fortuna è ancora vivo. Aiutami a
tirarlo su Han,
dobbiamo portarlo con noi.”
Il giovane uomo che
rispondeva al nome di Han sbottò “ma sei pazzo
Kenobi, è un Imperiale.”
“E’ importante
che venga
con noi, poi ti spiegherò Han.”
“Ok. Chewie tiralo
su.”
Il Wookie borbottò un
pò
poi tirò su il giovane e se lo mise sulle spalle come un
sacco di patate. Poi
il gruppetto iniziò a correre verso l’uscita della
prigione.
Erano quasi arrivati
all’Hangar della Morte Nera, evitando le pattuglie quando
furono bloccati da
un gruppo di soldati e uno di loro gridò
“Fermi arrendetevi.”
Han gridò
“abbiamo come
ostaggio un vostro ufficiale, se non ci farete passare lo
farò fare a pezzi dal
mio amico wookie, e sapete che loro non hanno molta simpatia per voi
imperiali.”
“Han non
puoi....” disse
Kenobi allarmato.
Han si girò e gli fece
un
gesto come per tranquillizzarlo.
Improvvisamente si sentì
una voce cupa “Che succede qui?”
Darth Vader aveva cercato
Luke nei suoi alloggi e non trovandolo stava mandando un soldato a
cercarlo,
quando aveva sentito l’allarme di una fuga dalla prigione.
Seguendo uno strano impulso
si diresse verso l’hangar.
Il comandante della squadra
quando lo vide disse “Mio Signore ci sono dei ribelli. ma li
abbiamo fermati.
Però hanno un nostro ufficiale come ostaggio e minacciano di
ucciderlo se non
li lasciamo andare.”
Darth Vader fece alcuni
passi avanti fino a trovarsi quasi di fronte ai ribelli di cui parlava
l’uomo e
gli si gelò il sangue vedendo suo figlio tra le zampe dello
wookie. Il suo
primo impulso fu di usare la Forza per uccidere la bestia e liberare
suo
figlio, ma conosceva troppo bene quegli esseri e sapeva che Luke
sarebbe morto
all’istante, poi c’era lui, il suo ex maestro, Obi
Wan Kenobi. Lui avrebbe
sicura- mente capito le sue
intenzioni. L’unica scelta era lasciarli andare, Luke era un
ragazzo
intelligente e avrebbe trovato il modo per fuggire.
“Lasciateli
passare” disse.
“Come ha detto Mio
Signore.” disse l’uomo credendo di non aver capito
bene.
“Lasciateli andare via.
Ho
detto!” ringhiò furibondo, poi mentre il gruppo
passava tra i soldati diretto
alla loro nave, Darth Vader guardò fisso Obi Wan e quando il
maestro Jedi passò
accanto a lui disse con voce piena di rabbia e odio “questa
te la farò pagare
Obi Wan, te lo giuro.”
“Lo sto salvando dai
malvagi progetti tuoi e del tuo Imperatore.” disse Obi Wan.
Mentre guardava la nave
decollare Darth Veder si chiese il motivo per cui il suo ex maestro
aveva
rischiato tanto per salvare la figlia di Organa, sicuramente la notizie
che un
jedi era tra i capi della ribellione era vera, un motivo in
più per distruggere
quella feccia ribelle.
Il Millenium Falcon
partì
senza che nessuna nave dell’Impero la fermasse, la minaccia
aveva funzionato.
“Stai bene
Leia?”
“Si Obi Wan, grazie per
essere venuti a salvarmi.”
“Tuo padre era molto
preoccupato per te e lui non si reggeva.” replicò
Obi Wan indicando la cabina
di pilotaggio dell’astronave dove si trovava Han.
In quel momento Han uscì
dalla cabina e ripeté “stai bene Leia.”
Fu Obi Wan a rispondere
“si
Han non ti preoccupare sta bene.”
Han continuò
”quando
abbiamo sentito che eri stata intercettata siamo corsi in tuo aiuto ma
quando
siamo arrivati eri stata già portata via e la Tantive
distrutta.”
“Dobbiamo scendere su
Tatooine a ritrovare i droidi. Ho nascosto lì i
piani.”
“Va bene. Tra poco saremo
lì” disse Han tornando nella cabina.
“Obi Wan grazie ai tuoi
insegnamenti sono riuscita a resistere agli interrogatori. Ma
l’Impero ha
distrutto Alderaan.” disse Leia.
Obi Wan
l’abbracciò
calorosamente e mormorò “Oh no! Leia mi dispiace
immensamente.”
“Appena troveremo i miei
droidi con i piani riusciremo a distruggere quella maledetta arma
così nessun
altro pianeta sarà distrutto.”