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Autore: serpensortia_    07/09/2011    4 recensioni
«Non posso continuare ad essere la tua seconda scelta.
Non quando tu sei la mia prima.»

Emma si trasferisce a Londra per frequentare un anno all'estero assieme alla sua migliore amica El. Qui conoscerà Chiara, la sua vicina di stanza proveniente anche lei dall'italia. Ecco come due ragazzi, o meglio uno riuscirà a 'cambiarle' la vita. O forse sarà lei a cambiare quella del ragazzo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Martedì,7am

Spesso facciamo sogni assurdi, strani, in luoghi bizzarri, con persone insolite. Altre volte sogniamo persone che conosciamo e ci chiediamo: ma perchè le sogno? Il fatto è che non sono loro che "entrano" nel sogno (si, può sembrare banale e stupida come cosa), ma siamo noi stessi che inconsciamente desideriamo qualcosa e per questo compare nel sogno. Spesso questi utlimi sono rivelatori, rivelano cose che di cui non sapevamo neanche l'esistenza, ma il problema è che non ce ne rendiamo conto e ci giustifichiamo con un semplice: 'era solo un sogno'. Beh, Emma quella notte aveva sognato qualcuno di ben preciso, ma non si era resa conto che magari questo aveva significato qualcosa. In fondo era solo un sogno, giusto?
La mattina dopo si era alzata abbastanza presto, andò in bagno, si fece una doccia e si infilò una maglietta abbastanza larga, raccogliendosi i capelli in una cipolla. Scese i gradini convinta di essere la prima ad essersi svegliata, quando vide Harry, Louis e Liam già sdraiati sul divano.
« Buongiorno.»
« 'giorno... Come mai svegli a quest'ora?»
I tre fecero spallucce e la seguirono in cucina.
« Cosa prepariamo di buono?»
« Mmm non saprei. Che ne dite dei pancakes?»
« Sisisi » rispose entusiasta Louis, alzandosi dal divano nero.
« Okay prendi le uova e dell'latte.»
Louis andò al frigo e li prese, mentre Liam era andato a prendere della farina, Harry al contrario si era seduto su uno sgabello ancora assonnato. Prese una ciotola e ci infilò gli ingredienti, poi arrivò Liam con la farina e la porse alla ragazza.
« Cosa devo fare con questo?» Indicò il pacco di farina, lei lo preso la aprí e ci mise la mano dentro.
« Questo.» Tirò fuori la mano e buttò della farina in faccia a Liam, quest'ultimo spalancò la bocca e si tolse la farina dalla faccia.
« Ti conviene scappare.» Emma si mise a ridere e incominciò a correre per tutta la casa, mentre Liam le correva dietro. Mentre Emma correva, alla rincorsa si aggiunse anche Louis, « anche io voglio lanciare farina!» piagnucoló lui, la ragazza stava per voltare l'angolo, quando Liam l'afferrò da dietro e la prese in braccio.
« Ora non mi scappi! LOUIS!»
Il ragazzo spuntò alle loro spalle e versò la farina addosso ad Emma.
« Ora siamo pari.»
La ragazza buttò tutta la farina che aveva nei capelli addosso a Louis.
« No, ora siamo pari.»

« Dove state andando?»
« Al lago a fare il bagno oggi c'è un bel sole!»
Emma e Chiara li guardarono alzando un sopracciglio.
« Voi volete andare a fare il bagno? Se non ve lo ricordate siamo a gennaio!»
« Lo sappiamo, volete venire?»
« Per vedervi sbattere i denti dal freddo e dirci che avevamo ragione? Subito!»
Le due ragazze li raggiunsero e pochi minuti più tardi arrivarono al lago. Certo era un bella giornata e faceva abbastanza "caldo", ma era pur sempre gennaio, quel caldo non si avvicinava nemmeno al caldo estivo, o per lo meno a quello primaverile. Erano su una distesa di prato e a pochi metri più in là c'era il lago, era abbastanza profondo e la profondità diminuiva andando dalla parte opposta a dove erano loro. Louis e Harry erano già dentro il lago, e Chiara, non si sa come, li aveva raggiunti dopo qualche urletto che aveva fatto non appena si era buttata nell'acqua. Niall era ancora vestito che li guardava ed Emma si avvicinò a lui.
« Non fai il bagno?»
« Forse più tardi...»
« Io dico che lo farai ora.»
« Che cos...» Emma lo spinse e finí in acqua, vestito. Appena riemerse guardò la ragazza come se volesse ucciderla, ma poi ridendo le urlò un "scappa", uscí dall'acqua e incominciò a correrle dietro. Dopo un po' si fermò e si girò verso di lui.
« Okay mi arrendo, ti prego non uccidermi.» Gli disse ridendo e coprendosi il viso con le mani.
« No, voglio solo darti un abbraccio.» Rispose sorridendo e aprendo le braccia, era completamente zuppo e la sua maglietta gocciolava.
« Nonono.»
« Oh si invece.»
« Se lo fai dovrai toglierti la maglietta che è fradicia.»
« No.»
« Io dico di si.»
« No, davvero Emma, non mi piace stare a petto nudo.»
« Perchè no?»
« Non lo so, hai mai visto il mio fisico?!»
« Il tuo fisico non ha niente che non vada.»
« Sí come no.»
« Niall sei un bellissimo ragazzo e non devi vergognarti di nulla, ci sono ragazzine che sbavano ai tuoi piedi appena passi e comunque hai un bel carattere, sei onesto, gentile, affettuoso e simpatico. Non devi invidiare niente a nessuno.»
Stette in silenzio per qualche minuto e poi sorrise.
« Torniamo indietro dagli altri?»
« Certo »

« Emma che stai facendo?» La ragazza era seduta su una tavola vicino al lago.
« Le ragazze come me fanno cosí. Un bagno di sole.» Liam rise.
« In effetti penso che sia una buona idea, dato che non credo che ci sia molto sole in Italia, giusto?»
« Stai forse dicendo che sono pallida?»
« No, certo che no.» Rispose lui scuotendo la testa. « Non userei quella parola, credo che mozzarella sia la definizione più appropiata.»
« Accidenti che seduttore!»
Si mise a ridere e lei lo spinse giù facendolo immergere completamente sott'acqua.
« Vuoi farmi affogare per caso?»
La ragazza si mise a guardarlo divertita.
« Ehi, smettila... Non farlo...» lo ammoní.
« Intendi... questo?» chiese lui, facendo inclinare ancora di più la tavola.
Lanciando un grido lei finí in acqua. Non appena riemerse ansimando, lui cercò di buttarla giù, ma finí per abbracciarla.
« No!» esclamò ridendo, gustando la piacevole sensazione dell'acqua fresca e della pelle di lui contro la propria.
Incominciarono a schizzarsi, quando lui si fermò un attimo ad osservarla. Non riusciva a smettere di pensare quanto fosse bella tutta bagnata, con i capelli castani che si appiccicavano alla pelle candida a causa dell'acqua e che essendo fradici, avevano assunto una colorazione più scura, il che faceva risaltare gli occhi azzurro-verdi. Prima di poter fare qualcosa, o pensare a qualsiasi altra cosa, qualcuno lo spinse giu e raffiorando si ritrovò in una lotta fra schizzi dove erano convolti tutti.



spiegazioni varie ed eventuali:
Allora, ecco un nuovo capitolo tutto per voi!
Spero che vi piaccia, personalmente, questo è uno dei miei preferiti!
Ringrazio tutti quelli che hanno messo questa fanfiction nelle seguite/ricordate/preferite e per chi ha recensito gli altri capitoli.
Cercherò di aggiornare il più presto possibile,
un bacio,
cole.


  
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