1. Verde vivo riflesso in una
pozza di sangue.
Dopo che Nagini ebbe dato l’ultimo, fatale, morso,
strisciò via, sibilante, ai piedi del suo padrone che avanzava a grandi passi
fuori dalla Stamberga Strillante.
Il corpo di un uomo dagli arruffati capelli neri, dai quali
grondavano rossissime gocce di sangue, giaceva, morente, sul pavimento gelido e
sporco.
Severus Piton, tuttavia, aveva ancora da completare la
missione che l’aveva tenuto impegnato per gli ultimi sedici anni della sua
vita. Nella sua testa c’erano delle informazioni che, in un modo o nell’ altro,
sarebbero dovute arrivare a quella di Harry Potter, permettendogli così di
eliminare la creatura, perché di uomo non di poteva parlare, che fra le sue
tante vittime, contava anche Lily Evans.
Per fortuna, proprio in quel momento, un Harry molto turbato
si era precipitato al suo fianco per provare in qualche modo ad assisterlo,
nonostante Severus fosse, a suo parere, tra quelli che l’avevano ostacolato,
uno dei più vili.
Anche se era stato lui stesso a voler tacere la sua
natura coraggiosa, pur di non ferire l’orgoglio di Serpeverde, dopotutto, non
voleva che il ragazzo non capisse il motivo delle sue azioni e voleva mostragli la
vera causa per la quale aveva sempre rischiato tutto.
In una lacrima raccolse tutti quei pensieri che gli aveva
nascosto e si sarebbero rivelati utili per il compimento della missione.
Fece segno al giovane di prelevare la lacrima e, a denti stretti per lo sforzo
estremo che stava compiendo, gli fece un ultima richiesta.