Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
Ricorda la storia  |      
Autore: Rota    10/09/2011    2 recensioni
Aveva impiegato diverso tempo a convincere Arthur che quello fosse necessario – con tutti i pro e i contro della cosa, dacché Arthur necessitava di farsi pregare persino per le cose più sciocche e assolutamente normali di questo mondo – e sicuramente non avrebbe permesso alla stupidità così palese del giovane Jones di mandare a monte tutto.
Non solamente per lui, ma anche per loro. Dopotutto, Alfred rappresentava la famiglia di Arthur, e Francis aveva bisogno in qualche modo di ufficializzare tutto quello, giusto perché si potessero rendere conto, sia lui che Arthur, che la loro relazione si era decisamente evoluta dalla semplice seppur piacevolissima prassi “una scopata e via”.
Per questo, dopo aver recuperato un briciolo di calma e ragione, riuscì persino a sorridere al diretto interessato.

*Spin off di "The Midsummer night's dream"*
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: America/Alfred F. Jones, Francia/Francis Bonnefoy, Inghilterra/Arthur Kirkland
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Midsummer night's dream's tales'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
*Autore: margherota
*Titolo: Ufficializzazione
*Prompt Maritombola: 20: rosso
*Fandom: Axis Powers Hetalia
*Personaggi: Francis Bonnefoy/Francia, Arthur Kirkland/Uk, Alfred F. Jones/America; FrUk.
*Genere: Commedia, Romantico
*Avvertimenti: AU, Shonen ai, What if...?, One shot
*Rating: Giallo
*Conteggio parole: 1150
*Note: Spin off della mia fan fic “The midsummer night’s dream”, che consiglio di leggere ma sicuramente non è necessaria per la comprensione della tale. Che dire? Una ff TOTALMENTE FrUk. Direi che ci potrei perdere la testa XD
Ah, sì, una piccola dedica.
A Prof, che mi sopporta sempre e dice - LEI - che questa FrUk è un buon lavoro.
A mia figlia, per la quale questa fan fic è nata.
A mia moglie, che desiderava tanto leggere un pò di FrUk e che ho lasciato con l'amaro in bocca nel finale della mia long.

A queste tre meravigliose e fantastiche persone <3





Ufficializzazione



Rosso era il colore acceso che si estendeva su tutta la superficie facciale del signor Kirkland, dalla fronte alla punta un po’ sporgente del mento, passando per gli zigomi e il naso a patata. La cosa era decisamente inconsueta, tanto da insinuare la più pura curiosità nel di lui fratello minore, così abituato a vederlo rigido e fermo o in alternativa urlante ed esagitato, che davvero non si spiegava come mai lui l’avesse convinto a sedersi ad un tavolo e si stesse comportando a quel modo. E il fatto che con loro c’era il collega Bonnefoy, vestito di tutto punto, era ancora più strano.
Alfred prese una manciata di patatine con la propria grande mano dal pacchetto che teneva tra le braccia, reduce di una partita importantissima e quasi vitale al nuovo gioco della Play che aveva dovuto interrompere a causa di quell’assurdo capriccio di Arthur. Sgranocchiò rumorosamente, mandando pezzettini di patata fritta e salata ovunque sulla superficie liscia del tavolo – facendo inorridire per qualche istante il povero uomo che pensava solamente a quanto olio di gomito doveva metterci poi lui per pulire quello sfacelo – e, dopo aver attentamente guardato i due mentre questi si lanciavano occhiate parecchio furtive e non spiccicavano una sola parola, decise di incoraggiarli a modo suo.
-Allora, vecchi matusa? Cosa c’è?-
Arthur lo guardò male ma prima che potesse insultarlo, l’altro poliziotto lo precedette, rivolgendosi al ragazzo con quanta più affabilità possedeva.
-Alfred, dovremmo dirti una cosa…-
Quello assunse immediatamente un’espressione entusiasta, a dir poco felice.
-Mi avete comprato la Play 3?-
Francis si zittì, un attimo interdetto.
Aveva impiegato diverso tempo a convincere Arthur che quello fosse necessario – con tutti i pro e i contro della cosa, dacché Arthur necessitava di farsi pregare persino per le cose più sciocche e assolutamente normali di questo mondo – e sicuramente non avrebbe permesso alla stupidità così palese del giovane Jones di mandare a monte tutto.
Non solamente per lui, ma anche per loro. Dopotutto, Alfred rappresentava la famiglia di Arthur, e Francis aveva bisogno in qualche modo di ufficializzare tutto quello, giusto perché si potessero rendere conto, sia lui che Arthur, che la loro relazione si era decisamente evoluta dalla semplice seppur piacevolissima prassi “una scopata e via”.
Per questo, dopo aver recuperato un briciolo di calma e ragione, riuscì persino a sorridere al diretto interessato.
-No, non esattamente. C’è un’altra cosa…-
Alfred lo interruppe ancora una volta, troppo eccitato per la nuova idea che gli era balenata in testa.
-Mi portate al Luna-Park questo pomeriggio?-
Francis tentò davvero in tutti i modi di continuare a sorridere, ma era troppo avvilito per riuscire nello sforzo. Guardò in basso, facendo calare i capelli sul bel viso.
Così, per la prima volta e superando l’imbarazzo che ancora lo colorava in viso, Arthur prese la parola. E lo fece nella maniera più isterica e acuta che conosceva: urlando come una gallina strozzata.
-No, stupido idiota! Credi davvero che io e Francis abbiamo un così forte desiderio di morte da condividere un intero pomeriggio con te?-
Alfred li guardò male, mettendo un broncio infantile sulle labbra e lagnandosi mentre si portava un’altra manciata di patatine alla bocca, masticando forte.
-E allora perché mi avete chiamato qui, scusate?-
Ancora una volta, Francis e Arthur si guardarono in viso, per poi far cadere lo sguardo in basso, senza riuscire a dire una sola parola. Non si erano certo aspettati che fosse così complicato.
Francis ci riprovò, raggruppando dentro di sé tutto l’autocontrollo e la determinazione che possedeva.
-Vedi Alfred, noi…-
Fu ancora una volta interrotto bruscamente.
-Non ditemi che per caso avete organizzato una nuova recita giù al carcere, vero?-
Arthur lo fulminò con lo sguardo, incavolato sia per il fatto che era la terza volta che Francis ci riusciva quasi e veniva interrotto con violenza sia per l’assurdità della stessa domanda.
-Alfred, non amo ripetermi!-
Prima che si compisse il fratricidio, Francis prese di nuovo la parola, sorridendo ammiccante a entrambi i fratelli.
-Hai presente le api e i fiori, Alfred?-
Calò il silenzio nella stanza, e mentre la tonalità del rosso di arthur si faceva ancora più accesa, Alfred alzò lo sguardo al cielo e immaginò un campo sconfinato di margherite e viole con tutta la fauna annessa.
Alla fine rispose.
-Sì!-
Poi una nuova idea assolutamente fenomenale gli balenò nel cervello.
-Oh, ho capito! Andiamo in un agriturismo a cavalcare i cavalli per tutto il week end! Giusto?-
Francis si prese il mento tra le dita, pensando davvero ad un’eventualità simile.
Sì, non gli sarebbe dispiaciuto vedere Arthur vestito da cow-boy. Proprio per niente.
-No, ma potrebbe essere un’idea per il futuro…-
Non aveva neanche finito di dire quella frase coraggiosa che gli gravò sulla nuca un minacciosissimo e ben chiaro istinto omicida, e decise per questo di continuare il discorso, magari in maniera più diretta.
-Hai presente come nascono i bambini, Alfred?-
E Alfred rispose prontamente.
-Certo che sì!-
-Bene…-
-Ho un nuovo fratellino?-
A quel punto Arthur si spazientì, si alzò dalla sedia e picchiò i palmi di entrambe le mani sul tavolo, urlando contro il fratello più piccolo.
-No, razza di idiota! No e assolutamente no! Ti pare che da due uomini possa nascere un pupo?-
Alfred lo guardò a lungo smarrito, Francis davvero orripilato. Aveva ipotizzato una scena simile, in realtà, conoscendo abbastanza bene l’indole di Arthur e la demenza dell’altro, ma sperava ardentemente che la sua diplomazia potesse evitare tutto quello.
Ora scrutava Alfred, sperando in qualche sua reazione un poco più umana.
Lo vide sorridere, ad un certo punto, e rispondere con tutta l’innocenza del mondo.
-Oh, lo so, altrimenti saresti diventato già zio, Arthur!-

Alla fine, né Arthur né Francis riuscirono a confessare a Alfred quello che legava le loro due persone. Se i due fratelli avevano fatto di tutto per sviare l’argomento – chi con crisi isteriche chi proprio non arrivandoci neanche di striscio – il francese non aveva avuto abbastanza coraggio e spina dorsale per fermare quel vortice di pazzia che li aveva coinvolti tutti quanti.
Eppure, in qualche modo, andava bene così.
In realtà Alfred non aveva bisogno di niente di esplicito, di nessuna spiegazione che riguardasse loro due. Alla fine, senza neanche rendersene conto, li aveva sempre considerati una coppia unita – e lo aveva dimostrato sempre, anche nel dialogo delirante di quel pomeriggio. E il fatto che Arthur ci aveva almeno tentato, di sancire una parola definitiva sulla loro relazione, era davvero un passo avanti. Con tutto quello che avrebbe poi significato.
Per questo Francis non poté lamentarsi, davvero no – per ogni cosa, sarebbe arrivato il giusto tempo.
E lui, in quel preciso momento, poteva anche concedersi il lusso di non pensare alla ufficializzazione di quell’assurda e alquanto singolare relazione, quanto piuttosto a come far sparire il broncio dalle labbra di Arthur e magari provocare di nuovo quel grazioso rossore sul suo viso.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Axis Powers Hetalia / Vai alla pagina dell'autore: Rota