-Orenji
no
Taiyou-
“Il
sole arancione che
guardammo con te nel crepuscolo sembrava piangere e augurarci un addio
eterno”
Nonostante
ci fosse voluta una notte intera per tornare ad ammirare il grandioso
spettacolo dell’oceano, Kei non avvertì affatto il
peso di quel viaggio. La
stanchezza che sentiva gravare sulle sue spalle fragili e su quelle ben
più
vigorose di Sho non poteva ridursi a quel breve tragitto, ma sembrava
ripercorrere tutti quegli anni e quei ricordi serbati.
Aveva
difatti l’impressione che questi, come consumati granelli di
una clessidra,
fossero scivolati via con una lentezza tale da passare a loro
inosservati fino
ad allora, proprio come stavano facendo quegli infiniti attimi che li
separavano dall’alba e dal suo ingannevole riflesso arancione
intrappolato fra
le onde.
Reclinando
un poco la testa sulla comoda pelle del sedile, mentre gettava ancora
uno
sguardo alla foto di quella notte, si rese conto che mai prima di
allora aveva
avvertito così nitido il trascorrere della sua gravosa
esistenza. Un’esistenza –
o meglio dire una vita- che per un
crudele paradosso era iniziata dopo la scomparsa di Luka.
Sarebbe
morto felice sapendo che le stesse fiamme che quella mattina avevano
lambito il
suo corpo freddo e che lui tante volte aveva anelato lo avrebbero
presto
abbracciato?
Che, dopo tanta attesa, avrebbe potuto finalmente accogliere il sorgere
del
sole di nuovo?
Non
gli era rimasta ormai alcuna ragione per vivere e questa
consapevolezza, invece
di ristagnare nel suo animo come un morbo, così come aveva
fatto sino ad
allora, gli trasmetteva un senso di pace che pensava di aver
dimenticato tanto
tempo addietro.
E
i
fievoli respiri del corpo accanto al suo sembravano volergli dire che
il suo
compagno provava quella stessa serenità.
Kei
non avrebbe mai sopportato di abbandonarsi l’amico alle
spalle, così come aveva
rischiato di fare. Non prima di avergli dato tutto se stesso, proprio
come
aveva fatto a sua volta quel bambino, un giorno ormai perso nel passato.
La
verità era che Sho gli aveva offerto molto più di
un’inaspettata salvezza o di
una semplice amicizia.
Gli
aveva
fatto dono di un’innocente purezza da custodire con
devozione; di emozioni
umane così vere da avere il sapore non di sentimenti
rivissuti, ma appena
scoperti; dell’amore che solo un padre può sentire
davanti al proprio figlio e
della disperazione che solo un padre può provare nel vedere
la propria figlia
crescere senza di lui; del rimpianto di aver tolto ad un uomo
l’ultima dignità
rimastagli e dell’egoistica gioia di saperlo ancora accanto a
lui, seppur a
prezzo della sua umanità.
Era
a
quel giovane uomo che doveva la libertà di morire sereno, di
ammirare l’oceano
e gli agrodolci ricordi serbati con esso.
Era
a
lui che doveva tutto.
Così, mentre il si cielo si tingeva di arancione e sentiva il suo corpo bruciare insieme a quello del compagno, Kei pensò che non potesse esistere addio più bello di quello, avvolto dal calore del crepuscolo.
Note dell'autrice: ecco qui una piccola
riflessione scritta di getto su un film che si meritava di certo
qualcosa di meglio di questa fic XD
La verità è che questo film e la canzaone di
Gackt (a cui appartiene la prima frase scritta in corsivo) mi hanno
molto colpito e dato da pensare. Ammetto che una volta per messe per
iscritto, le mie riflessioni mi sono sembrate assumere una piega
diversa da quella che avevo pensato per loro fino a qualche attimo
prima. Non so se questa flash fic possa essere considerata OOC da tutti
i fan di questa pellicola, ma per quel che mi riguarda è
così che ho interpretato quel bellissimo e toccante finale,
così che ho immaginato i pensieri di Kei. In conclusione,
non so nemmeno cosa dire riguardo questa fic, né se sia
valsa la pena pubblicarla. Spero soltanto che voi lettori possiate in
qualche modo apprezzarla.
Bacioni e ringraziamenti a tutti coloro che si fermeranno a leggere e magari a commentare!
P.s: chiedo venia anche
per la scarsa originalità del titolo XD